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Fausto Vezzoli Il ruolo dei coccidi del genere eimeria nella diarrea del bovino: percezione e realtà Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia.

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1 Fausto Vezzoli Il ruolo dei coccidi del genere eimeria nella diarrea del bovino: percezione e realtà Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed dell’Emilia Romagna - Sezione di Lodi -

2 Un problema complesso La diarrea neonatale del vitello è una grave patologia che provoca ingenti danni all'economia zootecnica Il 25-35% c.a. dei vitelli è affetto da diarrea nei primi 15 gg di vita La diarrea rappresenta il 60-80% dei problemi clinici osservati nel periodo neonatale

3 Fattori di rischio * W. Donachie - Institute Morendum - Edimburh VIRUSBATTERIPARASSITI Igiene del parto Colostratura Alimentazione della madre e del vitello Gestione della mandria Igiene dei locali Esposizione ai patogeni Gestione dei vitelli

4 Cause Virali Ruolo patogeno e prevalenza di alcuni di questi virus non sono ancora chiariti  ROTAVIRUS  CORONAVIRUS  CALICIVIRUS / ASTROVIRUS  PARVOVIRUS / ENTEROVIRUS  ADENOVIRUS  ROTAVIRUS ATIPICI (ROTA-LIKE)  TOROVIRUS  BVD virus

5  CRIPTOSPORIDIUM PARVUM  E. COLI ENTEROTOSSICI - ETEC (K99)  E. COLI ATTACHING AND EFFACING (AEEC)  SALMONELLE (S. TYPHIMURIUM, S. DUBLIN)  CLOSTRIDIUM SP.  CAMPYLOBACTER SP.  GIARDIA  STRONGYLOIDES PAPILLOSUS Cause batteriche e parassitarie Ruolo patogeno e prevalenza di alcuni di questi microrganismi non sono ancora chiari

6 Insorgenza della diarrea

7 E. Coli

8 Tipo di diarrea

9 Diagnosi anatomopatologica

10 Diagnosi di laboratorio

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12 ELISA o PCR per Rota e Coronavirus su feci e contenuti intestinali Isolamento ed identificazione di E.coli K99 e di Salmonelle Colorazione di Heine o di Ziehl Neelsen per Criptosporidium Esami eseguiti di routine presso i laboratori IZSLER Diagnosi di laboratorio

13 PCR per BVDV ME in colorazione negativa per evidenziare altri virus enterici (Torovirus, Entero e Parvo-like, Calicivirus, ecc.) Esame istologico ed immunoistochimico Isolamento su colture cellulari per altri virus coltivabili (Adenovirus, Parvovirus, BVDV, ecc.) Esami confermativi o di approfondimento eseguiti presso i laboratori IZSLER Diagnosi di laboratorio

14 Campioni da inviare al laboratorio Feci di più animali diarroici possibilmente non trattati con antibiotici (20/30 g di feci in barattoli di plastica ben chiusi) Tratti intestinali di 30/40 cm. (digiuno, ileo e colon) e linfonodi meseraici in sacchetti separati e ben sigillati Tutto il pacchetto gastrointestinale (separato dagli altri organi) in un sacchetto robusto e ben sigillato La carcassa

15 I campioni vanno raffreddati molto rapidamente e mantenuti refrigerati. Il congelamento è consigliato in caso di ricerche in ME, ELISA o PCR o per conservazione oltre le 48 ore Il trattamento antibiotico non influenza gli esami virologici e parassitologici Campioni da inviare al laboratorio

16 Per esami istologici, porzioni d’organo vanno fissate in formalina entro poche ore dalla morte (ideale entro 1 ora) Il campione ideale è un vitello non trattato e sacrificato in fase acuta di diarrea (24h dalla comparsa dei sintomi) Campioni da inviare al laboratorio

17 DATI PERSONALI - IZS SEZIONE DI LODI Epidemiologia Positività per i principali patogeni enterici in 114 campioni di feci o contenuto intestinale di vitelli diarroici (3-30 gg.) Situazione locale

18 Positività per i principali patogeni enterici in 271 in vitelli da 0 a 5 sett. con lesioni gastroenteriche (1999-2000) ROSIGNOLI E COLL. (2001) - IZS MANTOVA Epidemiologia

19 Diagnosi anatomo patologica e di laboratorio delle principali enteriti neonatali del vitello. (Alborali et al 2006)

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22 Controllo Profilassi igienica Profilassi immunizzante Terapia sintomatica Terapia eziologica

23 Profilassi igienica RICOVERI Sala parto / igiene del parto Allontanamento del vitello Lavaggio e disinfezione della gabbia, dei secchi e delle tettarelle Trattamenti antimosche Tutto pieno / tutto vuoto PARTO

24 Profilassi igienica ALIMENTO Modalità di ricostituzione / temperatura del latte Secchio singolo, rialzato da terra Somministrazione 2-3 volte al dì Acqua a disposizione

25 Profilassi immunizzante COLOSTRO Entro le prime 6 / 12 ore Quantità e qualità (10% del peso / giorno) Almeno due volte al giorno Colostro e latte delle prime 6 mungiture per più giorni VACCINAZIONE Vaccini polivalenti (Rota- Corona- E.coli) Vaccino e richiamo dopo 3 settimane a pochi giorni dal parto. Richiamo annuale

26 Terapia REIDRATAZIONE Orale/Intravenosa SOSTITUZIONE DEL LATTE ANTIMICROBICI Energia Acidosi Elettroliti Non oltre 24 ore Mirati Programmati

27 TERAPIA Esiti di antibiogrammi eseguiti su 49 ceppi di E. coli isolati da intestino o ln. meseraico di vitelli con forme gastroenteriche

28 Protozoo (classe Sporozoa) ordine Coccidia Famiglia Eimeriidae –E. zuernii –E. bovis COCCIDI

29 Il rapporto ruminanti coccidi e molto stretto. Non esistono allevamenti del tutto indenni Elevato numero di animali infetti che eliminano oocisti Elevato grado di fecalizzazione delle stalle Elevata resistenza della oocisti (Ambrosi 1995, Urquhart 1998, Dimander 2000, Svennson et al.2000)

30 La prevalenza dell’infezione e l’incidenza della forma clinica sono correlate all’età “ In vitelli da riproduzione stabulati la prevalenza è del 46%, nelle manze 43% e nelle vacche 16%” (O.M. Radostis 2000)

31 La gravità della malattia è correlata alla quantità di oocisti ingerite. I coccidi che invadono l’ileo e l’intestino crasso hanno maggiori probabilità di causare alterazioni patologiche E. bovis E. zuerni sono le principali specie patogene per il bovino E. alabamensis si può osservare più raramente in animali al pascolo. Tutte le altre specie che si riscontrano nel vitello sono considerate non patogene Gli effetti di un infestazione da coccidi possono intensificarsi se coincidono più specie e/o in presenza di infezioni concomitanti da altri patogeni

32 CICLO BIOLOGICO

33 I COCCIDI DEL BOVINO HANNO UN CICLO BIOLOGICO DIRETTO. I VITELLI SI INFESTANO PER VIA OROFECALE INGERENDO OOCISTI SPORULATE LE OOCISTI LIBERANO NEL LUME INTESTINALE GLI SPOROZOITI CHE PENETRANO NELLA MUCOSA NELLE CELLULE INTESTINALI GLI SPOROZOITI SI TRASFORMANO IN SCHIZONTI SEGUONO DUE CICLI DI MOLTIPLICAZIONE ASESSUATA SEGUITi DA UN CICLO DI MOLTIPLICAZIONE SESSUATA CON FORMAZIONE DELLE OOCISTI CHE VENGONO LIBERATE NELL’AMBIENTE CON LE FECI

34 LE OOCISTI ESCRETE PER POTER ESSERE INFESTANTI DEVONO ATTRAVERSARE LA FASE DI SPORULAZIONE FUORI DALL’OSPITE. IL TEMPO IMPIEGATO PER QUESTO PROCESSO VARIA IN FUNZIONE DELLA TEMPERATURA DELL’AMBIENTE E DELL’UMIDITA’ SOTTO I 10°C IL TASSO DI SPORULAZIONE E’ MOLTO BASSO TRA 15 E 27 °C SPORULANO IN 3/5 gg OLTRE I 60°C VENGONO DISTRUTTE

35 IL PERIODO DI PREPATENZA DELLE SPECIE DI EIMERIA NEI BOVINI VARIA DA 1 A 3 SETTIMANE IL PERIODO DI PATENZA E’ DI SOLITO BREVE LE OOCISTI VENGONO ESCRETE IN PERIODO COMPRESO TRA 5 E 10 GG

36 TRASMISSIONE Feci di animali clinicamente infetti o portatori Infezione per via orofecale Il sovraffollamento favorisce l’infezione e la gravità delle manifestazioni cliniche I portatori sani svolgono un ruolo epidemiologico fondamentale

37 TRASMISSIONE L’INGESTIONE DI OOCISTI SPORULATE CAUSA INFEZIONE MA LA MANIFESTAZIONE CLINICA NECESSITA DI UN NUMERO ELEVATO DI OOCISTI INGERITE

38 MORBILITA’/ MORTALITA’ In genere la percentuale d’infezione è elevata ma l’incidenza di forme cliniche è di solito modesta (5-10%). La mortalità può essere elevata in seguito all’introduzione di animali in ambienti fortemente contaminati

39 LA COCCIDIOSI E’ UNAMALATTIA AUTOLIMITANTE. GLI ANIMALI ESPOSTI AL PARASSITA ACQUISISCONO RAPIDAMENTE UN IMMUNITA’ IN GRADO DI PROTEGGERLI NEI CONFRONTI DELLA MALATTIA MA NON E’ IN GRADO DI INIBIRE LA PRODUZIONE DI OOCISTI

40 IMMUNITA’ LE MALATTIE CONCOMITANTI, LE CONDIZIONI DI STRESS E/O MALNUTRIZIONE INFLUISCONO NEGATIVAMENTE SUL PROCESSO DI IMMUNIZZAZIONE ED AUMENTANO IN MODO SIGNIFICATIVO IL RISCHIO DI MANIFESTAZIONI CLINICHE

41 Fattori di rischio Parassiti Igiene dei locali Esposizione ai patogeni Gestione dei vitelli Stato nutrizionale Età Virus Batteri

42 Le forme cliniche di coccidiosi si osservano soprattutto in seguito ad eventi stressanti, quali ad esempio cambiamenti stagionali, il trasporto, lo svezzamento, cattive condizioni igieniche, altre condizioni patologiche intercorrenti

43 DIAGNOSI La diagnosi di coccidiosi deve basarsi su Anamnesi e Segni clinici Ma è opportuna anche una diagnosi di laboratorio con il conteggio delle oocisti e l‘identificazione di specie La sola presenza di oocisti potrebbe non essere sufficiente

44 MANIFESTAZIONI CLINICHE Nella maggior parte dei casi la coccidiosi si presenta in forma subclinica I vitelli hanno un aspetto scadente, crescita inferiore alle previsioni, la regione perianale può essere imbrattata di feci L’infestazione può evolversi con diarrea anche profusa con presenza di sangue, tenesmo e dolori addominali In letteratura è segnalata anche una forma nervosa caratterizzata da tremori convulsioni e cecità

45 LESIONI ANATOMOPATOLOGICHE Congestione, emorragia, ispessimento della mucosa di ileo, cieco, colon e retto Ulcerazioni della mucosa nei casi più gravi Colite fibrinosa Presenza di sangue coagulato nel lume intestinale

46 DIAGNOSI DI LABORATORIO Le tecniche coprodiagnostiche si basano su esami qualitativi mediante flottazione con soluzioni a elevato peso specifico. Questa tecnica permette di evidenziare la presenza di oocisti nelle feci Soluzioni per flottazione: - soluzione di ZnSO4, peso specifico 1,30 g/ml - soluzione di zucchero (saccarosio), peso specifico 1,28 g/ml - soluzione satura di NaCl, peso specifico 1,18 - 1,20 g/ml

47 La differenziazione delle diverse specie si basa sulla valutazione delle caratteristiche morfologiche e biometriche delle oocisti mature. Con la tecnica di Mc Master è possibile valutare la quantità di oocisti per grammo di feci (OPG)

48 Quando la presenza di oocisti nelle feci è associata a malattia acuta i campioni possono contenere migliaia di OPG In alcuni casi la diarrea può precedere l’inizio dell’eliminazione delle oocisti,per cui la diagnosi clinica non può essere sempre confermata con l’esame coprologico La morte può sopraggiungere prima della produzione delle oocisti. In questi casi con l’esame microscopico di raschiati della mucosa intestinale è possibile mettere in evidenza le oocisti o altri stadi del loro ciclo biologico.

49 PRELIEVO Raccogliere un numero adeguato di campioni Prelevare da animali a vario stadio della malattia Prelevare direttamente dal retto Inviare rapidamente in laboratorio o conservare in formalina

50 Diagnosi differenziale Colibacillosi Salmonellosi Rotavirus e Coronavirus Criptosporidiosi Strongyloides papillosus Malattia delle mucose Alimentazione inadeguata

51 Campioni positivi Dati personali periodo agosto/dicembre 2005

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53 DATI PERSONALI - IZS SEZIONE DI LODI ( novembre 2006 - febbraio 2007) 823 campioni esaminati Diffusione valutata in gruppi d’età

54 DATI PERSONALI - IZS SEZIONE DI LODI ( novembre 2006 - febbraio 2007) 823 campioni esaminati Diffusione valutata in categoria di produzione

55 DATI PERSONALI - IZS SEZIONE DI LODI ( novembre 2006 - febbraio 2007) 823 campioni esaminati Diffusione valutata in posizione geografica

56 823 campioni esaminati Diffusione valutata in tipo di stabulazione DATI PERSONALI - IZS SEZIONE DI LODI ( novembre 2006 - febbraio 2007)

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59 CONCLUSIONI Elevato numero di animali ed allevamenti infestati Scarsa considerazione da parte di veterinari e di allevatori Difficoltà diagnostiche Danno economico difficile da quantificare Trattamenti ritardati

60 La completa eradicazione dei coccidi è impossibile vista la loro natura ubiquitaria e la loro elevata resistenza nell’ambiente La riduzione dei problemi correlati ai coccidi deve basarsi sulla prevenzione diminuendo la pressione infettante nell’ambiente e aumentando la resistenza naturale degli animali I trattamenti metafilattici negli allevamenti problema evitano le manifestazioni cliniche e/o subcliniche dell’infestazione

61 GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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