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Esigenze formative per le piccole imprese agroalimentari in rete Prof. C. Magni Facoltà di Economia SEMINARIO FOOD SKILLS: RICONOSCIMENTO.

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Presentazione sul tema: "Esigenze formative per le piccole imprese agroalimentari in rete Prof. C. Magni Facoltà di Economia SEMINARIO FOOD SKILLS: RICONOSCIMENTO."— Transcript della presentazione:

1 Esigenze formative per le piccole imprese agroalimentari in rete Prof. C. Magni Facoltà di Economia carlo.magni@uniroma1.it SEMINARIO FOOD SKILLS: RICONOSCIMENTO DELLE COMPETENZE E DELLE QUALIFICHE NEL SETTORE AGROALIMENTARE Roma, 28 Settembre 2010 centro di ricerche economiche e sociali ceres

2 L’Impresa alimentare di fronte alla crisi  Fortissima presenza nel comparto alimentare d’imprese di piccola dimensione (90% fra 0-50 addetti). Il 70% di queste imprese è di carattere artigianale.  Forte radicamento delle imprese sul territorio: 179 DOP e IGP per 5mld di fatturato in crescita dell’8% nel 2005/08; una grande differenziazione di prodotti tradizionali (4.500).  Rigidità della domanda di prodotti alimentari: nel 2007/2008 la riduzione di consumi alimentari è stata del 2,3%, contro il 7,3% dei beni durevoli.  Grande riconoscimento della qualità dei prodotti Made in Italy, con aumento delle esportazioni (+13,3% nel 2006/07).  Modesto il ruolo delle Imprese Artigianali Alimentari quali fornitori esclusivi per la grande impresa.

3 Le sfide dell’impresa alimentare: collaborare per competere  Mantenere “alta” la qualità dei prodotti alimentari artigianali anche nella congiuntura sfavorevole.  Avviare un processo di innovazione e riorganizzazione del sistema delle imprese alimentari artigianali soprattutto su base locale.  Dare vita ad azioni di sistema per la collaborazione fra imprese in ambiti territoriali definiti (“economia di prossimità”).  Definire accordi per operare efficacemente sul mercato locale (acquisto dei fattori e vendita dei prodotti) costruendo le premesse per l’accesso al mercato globale.

4 Alcuni possibili ambiti di collaborazione fra le imprese alimentari  Accordi sulla qualità per la valorizzazione del prodotto, del processo e del territorio.  Sistema di Reti di imprese della medesima fase produttiva nello stesso territorio.  Accordi di Filiera fra le imprese che operano in differenti fasi produttive del medesimo comparto in un contesto territoriale comune.  Reti di scopo fra imprese artigianali alimentari che pur operando in diversi comparti e territori intendono realizzare obiettivi comuni.

5 Gli accordi per la qualità di processo, di prodotto e di origine  Valorizzare la qualità del processo, del prodotto e la chiara origine territoriale per la fine della fase recessiva. a)Definizione di procedure e norme condivise per la tracciabilità e rintracciabilità di filiera; b)Individuazione concertata di strumenti e messaggi di comunicazione della qualità al consumatore (marchi collettivi, valorizzazione delle tradizioni, garanzie sanitarie e ambientali - C02); c)Partnership pubblico-privato per la valorizzazione turistica del territorio.

6 I vantaggi della collaborazione di una Rete di Imprese alimentari dello stesso comparto  Maggiore potere di mercato nella fase di reperimento e acquisto di fattori di produzione;  Disponibilità di una “massa critica di prodotto” per la contrattazione nella fase di commercializzazione con la GDO, intermediatori e grossisti;  Circolazione di informazioni, trasferimento di buone pratiche, progetti di formazione e riqualificazione comuni.

7 I vantaggi della collaborazione nella Filiera su Base Locale in una “economia di prossimità”  Intese fra le imprese di un determinato comparto in una determinata area per razionalizzare il passaggio del prodotto fra le varie fasi della filiera per ridurre i costi di transazione, di uso del mercato e ottimizzare la logistica;  Accordi fra i soggetti che collaborano alla costruzione di una filiera locale per “saltare” alcuni passaggi distributivi (filiera corta) catturandone il valore aggiunto;  Forme di collaborazione che permettono la vendita diretta del produttore sul mercato locale (Km 0) utilizzando innovative formule distributive (fiere, vendita a domicilio, via web, eventi turistici, ecc.)

8 Imprese Artigianali Alimentari e le Azioni di Sistema: Reti di scopo  Ridefinire e semplificare le procedure che regolano i rapporti con le amministrazioni (rilascio dei permessi e delle licenze e resi più semplici i sistemi di controllo delle norme sanitarie e per l’etichettatura);  Richiamare il sistema bancario alle proprie responsabilità e al proprio ruolo di servizio finanziario al sistema produttivo facilitando l’accesso al credito e riducendo i tassi di interesse praticati;  Richiedere importanti ed efficaci dotazioni infrastrutturali e di servizi nel territorio di contesto;  Ribadire la richiesta di un attiva la partecipazione del Governo Nazionale alle scelte destinate a fissare le regole per l’allargamento dei mercati locali sia su scala europea che internazionale quale condizione indispensabile per il rilancio dell’artigianato alimentare.

9 Le nuove frontiere della formazione per la piccola impresa alimentare  Inserire nei percorsi formativi elementi di stimolo alla collaborazione fra imprese  Illustrare la rilevanza dei vantaggi e svantaggi delle intese interaziendali  L’esistenza di metamercati sociali delle relazioni e delle informazioni  Le opportunità della concentrazione e specializzazione territoriale


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