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Discorso « ogni enunciazione che preveda un locutore e un uditore, e nel primo l’intenzione di influenzare l’altro in qualche modo» (Benveniste, 1959 [1966:

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1 Discorso « ogni enunciazione che preveda un locutore e un uditore, e nel primo l’intenzione di influenzare l’altro in qualche modo» (Benveniste, 1959 [1966: p. 241]) io tu io

2 Competenza pragmatica sapere in quali circostanze è possibile adottare un certo stile discorsivo, quando sia accettabile parlare (o scrivere) in un certo modo. Valutiamo se il modo in cui parliamo è corretto pragmaticamente in base a tre circostanze: 1. al rapporto con l'interlocutore (tu) 2. alla situazione concreta 3. all'obiettivo da raggiungere (modificare 1 o 2) (Lakoff, p. 226)

3 regole della competenza pragmatica GRICE : cerca di essere chiaro LAKOFF: cerca di essere cortese

4 regole della cortesia 1.non ti imporre 1.offri alternative 1.metti l’interlocutore a suo agio, sii amichevole (R. Lakoff, p. 229)

5 Regole “della conversazione” e “della cortesia” Sii chiaro Sii cortese 1. Non importi 2. Offri alternative 3. Metti S tu a suo agio, sii amichevole 1. Quantità 2. Qualità 3. Relazione 4. Modo

6 relazione e identità Nell’interazione discorsiva, si può determinare la propria identità e l’immagine di sé, cioè la propria immagine pubblica (la faccia) in base a due strategie: 1. mantenere il proprio territorio, minimizzare le intrusioni (evitamento, regola 1) 2. proporre un’immagine positiva, cercando apprezzamento e approvazione (proposta, R 2 e R 1)

7 F: però anche xxx che fosse cioè secondo me la domanda 34 G: 34 F: spontanea no?_perché allora_continuare a tagliAre sulla scuola e perché il ministro accETTA i tagl sulla scuola 35 G: 35 io_guardi le dico_non è che ho accettato i tagli io li ho condivisi con tutto il governo e le spiego anche il perché strategie identitarie: evitamento 1) atto indiretto e forma grammaticale ‘mitigata’ (formule)

8 F: e:cco no la cosa che il ho trovato preoccupante è l’uso del verbo inculcare come sinonimo di educare_che sono due cose 2 G: 2 F: secondo me_opposte cioè se uno pensa che la scuola o la famiglia debbano incULCARE_io mi sono io mi sono de 3 G: 3 F: lei si sarà preoccupata_ mi sono chiesto strategie identitarie: evitamento 2) atto indiretto e forma grammaticale ‘mitigata’ (attenuatori) Strategie di cortesia: - domanda indiretta - terreno comune - segnali discorsivi

9 G: 20 F: alle domande G: eh questo principio è assolutamente eh condivisibile / ma il punto non è P la quantità di risorse che si investono nella scuola_ / eh statale o paritaria che sia / il problema è _ COME queste risorse vengono investite / perché: la sinistra sostiene che il problema della scuola siano i cosiddetti tagli / in realtà P parla di tagli alla scuola ESPOSITIVO / quando sono stati tAgli agli sprechi VERDETTIVO _ /eh TAGLI a _ soprattutto nell’università corsi di laurea _ inutili sulla qualità di vita del cane o del gatto sull’asino dell’Amiata 21 Strategie identitarie: apprezzamento e approvazione

10 F: 11 12 G: 12 F: 13 G: 13 però 14 F: 14 G: si mandano i figli alla scuola paritaria 15 F: 15 G: forse tutta questa fiducia 16 F: 16 G: 17 F: 17 bene _ Jovanotti in una: lettera che ha scritto all’Unità e ha detto la scuola di stato è come l’acqua che ti arriva al rubinetto _poi ognuno può comprarsi l’acqua minerale che preferisce ma GUAI _a chi avvelena l’acqua del rubinetto per vendere più acque minerali _ questo 18 strategie identitarie: evitamento 3) atto indiretto e forma grammaticale ‘mitigata’ (attenuatori) Strategie di cortesia: - favorire implicature conversazionali, - essere vaghi, ambigui

11 F: spontanea no? _ perché allora _ continuare P a tagliAre P sulla scuola e perché il ministro accETTA i tagli sulla scuola 35 G: 35 io - guardi le dico _ non é che ho accettato P* i tagli / io li ho condivisi con tutto il governo / e le spiego anche il perché F: sì ecco questo 36 * frase scissa: da: io non ho accettato i tagli a: non è che ho accettato... Strategie identitarie: apprezzamento e approvazione


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