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Perugia, martedì 2 luglio 2013 PROPENSIONE AD INVESTIRE E A CREARE OCCUPAZIONE IN ANNI DIFFICILI Fabrizio Pompei Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica.

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1 Perugia, martedì 2 luglio 2013 PROPENSIONE AD INVESTIRE E A CREARE OCCUPAZIONE IN ANNI DIFFICILI Fabrizio Pompei Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica Università di Perugia Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato Giornate dell’Economia

2 1.Analisi comparata delle società di capitale operanti in provincia di Perugia nel 2011 (Comparazione effettuata con il resto delle imprese umbre e con il Centro Nord) 1.Focus su un sotto-gruppo di tali imprese dove produttività e profittabilità, export e ricerca di nuovi mercati, innovazione e gestione delle risorse umane, rapporti con le banche, vengono spiegati alla luce di una diversa propensione ad investire e creare occupazione tra il 2002 ed il 2001 2 Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato Giornate dell’Economia Fabrizio Pompei Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica – Università di Perugia OBIETTIVI

3 Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato Giornate dell’Economia Fabrizio Pompei Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica – Università di Perugia LA SOTTO-POPOLAZIONE DI IMPRESE UTILIZZATA Si sono selezionate 105 imprese provincia di Perugia che avevano dati di bilancio tra il 2002 ed il 2011 e informazioni qualitative provenienti da indagine diretta CCIAA società di capitale con più di 10 Addetti appartenenti a Agricoltura, Industria e Servizi (12 macro-settori) nel 2011 (Banca Dati AIDA) 453 IMPRESE UMBRE di cui 350 PROVINCIA DI PERUGIA 3 1 FOCUS SU GRUPPO RISTRETTO 2

4 Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato Giornate dell’Economia Fabrizio Pompei Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica – Università di Perugia IL PESO DELLA SOTTO-POPOLAZIONE UTILIZZATA L’incidenza degli addetti delle 350 imprese sul totale delle imprese censite in Provincia di Perugia dall’Istat raggiunge valori non trascurabili Riguardo al numero di imprese l’Istat rileva che nel 2011 solo il 5% del totale delle imprese di Industria e Servizi ha più di 10 addetti e di queste solo il 17% è società di capitale 4

5 Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato Giornate dell’Economia Fabrizio Pompei Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica – Università di Perugia DISTRIBUZIONE DIPENDENTI PER SETTORE E DIMENSIONE 5

6 COMPARAZIONE DELLA PRODUTTIVITA’ DEL LAVORO (2011) 6 Solo le piccole imprese nelle costruzioni e le medie imprese alimentari e del commercio avevano nel 2011 una produttività allineata ai livelli del Centro-Nord

7 COMPARAZIONE DEI SALARI MEDI (2011) 7 Solo le piccole imprese dei servizi KI, le medie imprese alimentari e del commercio, le grandi imprese dei servizi no KI e sociali hanno salari allineati con quelli medi del Centro Nord Importante lo svantaggio comparato per servizi KI… … e per le piccole imprese dei beni per la persona e casa

8 Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato Giornate dell’Economia Fabrizio Pompei Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica – Università di Perugia DIVERSA PROPENSIONE AD INVESTIRE ED AUMENTARE L’OCCUPAZIONE (2002-2011) Sulla sotto-popolazione ristretta di 105 imprese si è valutata la variazione media annua dei dipendenti e delle immobilizzazioni materiali lorde ( I valori riportati corrispondono ai valori mediani dentro il settore e in totale ) Ciascuna impresa ricadeva in una categoria se almeno in 2 sotto-periodi su 3 aveva la propria variazione media annua superiore alla mediana di settore: Imprese CIO, complementarietà tra investimenti e occupazione Imprese INV, alta propensione solo nel fare investimenti materiali Imprese OCC, alta propensione solo nel creare occupazione Altre Imprese, non ricadenti in nessuna delle 3 categorie 8

9 Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato Giornate dell’Economia Fabrizio Pompei Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica – Università di Perugia LE IMPRESE IN BASE ALLA DIVERSA PROPENSIONE AD INVESTIRE ED AUMENTARE L’OCCUPAZIONE Imprese CIO, complementarietà tra investimenti e occupazione Imprese INV, alta propensione solo nel fare investimenti materiali Imprese OCC, alta propensione solo nel creare occupazione Altre Imprese, non ricadenti in nessuna delle 3 categorie Tra le imprese CIO sono più frequenti imprese piccole e medio-piccole Tra le altre imprese sono più frequenti le imprese medio-piccole e medie 9

10 Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato Giornate dell’Economia Fabrizio Pompei Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica – Università di Perugia PERFORMANCE ECONOMICHE E FINANZIARIE 10 Il gruppo delle altre imprese non è un gruppo marginale, sono imprese che non avendo fatto né investimenti né occupazione subiscono un calo di competitività Le imprese INV e le CIO hanno intrapreso un processo di catching up Le imprese CIO registrano un sensibile aumento della profittabilità

11 Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato Giornate dell’Economia Fabrizio Pompei Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica – Università di Perugia DISMISSIONE DI PERSONALE, RIDUZIONE ORE LAVORATE E FORMAZIONE 11 Al loro interno le imprese CIO privilegiano la formazione, rispetto a licenziamenti e riduzione ore lavorate Nel gruppo di Altre Imprese troviamo la più alta percentuale di imprese che hanno licenziato o ridotto le ore lavorate

12 Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato Giornate dell’Economia Fabrizio Pompei Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica – Università di Perugia EXPORT ED INVESTIMENTI NELLA RICERCA DI NUOVI MERCATI 12 Un terzo delle Altre Imprese esporta, la seconda percentuale più alta la troviamo nelle imprese CIO Insieme alle imprese che hanno investito in occupazione (OCC) le imprese CIO hanno la percentuale più alta di unità che hanno fatto investimenti nella ricerca di nuovi mercati

13 Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato Giornate dell’Economia Fabrizio Pompei Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica – Università di Perugia PERCENTUALE DI IMPRESE CHE SONO RICORSE AL CREDITO PER INVESTIMENTI PRIMA DEL 2009, NEL 2009-2010 E NEL 2011 13 Nelle Altre Imprese decresce negli ultimi anni la quota di imprese che ricorre al credito per fare investimenti Nelle imprese CIO la stessa quota aumenta

14 Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato Giornate dell’Economia Fabrizio Pompei Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica – Università di Perugia PERCENTUALE DI IMPRESE CHE HANNO SUBITO RAZIONAMENTO DEL CREDITO PRIMA DEL 2009, NEL 2009-2010 E NEL 2011 14 Quasi l’80% delle Altre Imprese che ricorrevano al credito prima del 2009 avevano problemi di razionamento (veniva concesso meno del richiesto o veniva negato) Le imprese CIO non avevano questo problema prima del 2009, si è registrata una quota molto bassa e decrescente dopo tale data

15 CONCLUSIONI (1) Il divario di produttività di cui l’Umbria e le imprese della provincia di Perugia soffrono nei confronti del Centro-Nord, vale anche quando consideriamo le imprese più strutturate (società di capitale con più di 10 addetti) distinte per 12 settori e 4 classi dimensionali Lo svantaggio comparato più importante lo troviamo nelle imprese dei Knowledge Intensive Business Services: queste hanno pagato nel 2011 salari allineati a quelli del Centro-Nord, con una produttività che è solo pari all’80% di quella della stessa ripartizione di riferimento Un vantaggio comparato lo troviamo invece nelle piccole imprese delle costruzioni: hanno una produttività leggermente superiore a quella del Centro-Nord, pur pagando salari pari a circa l’80% dei livelli pagati nella stessa ripartizione 15

16 CONCLUSIONI (2)  Esiste un gruppo di imprese che ha tentato di allargare la base produttiva puntando sulla complementarietà tra investimenti ed occupazione (Imprese CIO);  Sono imprese che avevano alti ritorni sul capitale e bassa produttività del lavoro e sono riuscite a migliorare la loro condizione, con un incremento della produttività anche in anni difficili;  Probabile reinvestimento dei profitti ed una maggiore credibilità che hanno ottenuto attraverso risultati di bilancio in regola nei confronti della banche (il razionamento del credito per queste imprese non esisteva prima del 2009)  Nel complesso queste imprese CIO hanno performances e caratteristiche migliori anche rispetto alle imprese che hanno privilegiato solo gli investimenti (INV) o solo l’occupazione (OCC)  Per le imprese in difficoltà, gruppo Altre Imprese, il razionamento del credito potrebbe, almeno per una parte di esse, spiegare l’assenza di una propensione ad investire e incrementare l’occupazione 16

17 AGGREGAZIONE SETTORIALE (MEDIOBANCA – EUROSTAT) 17


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