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™ LA MALATTIA DI PARKINSON CONOSCERE E COLLABORARE PER UN’ALLEANZA TERAPEUTICA DI ESPERTI, MALATI E CARE GIVER Saluzzo, 9 aprile 2016 Dott. Andrea Gili.

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1 ™ LA MALATTIA DI PARKINSON CONOSCERE E COLLABORARE PER UN’ALLEANZA TERAPEUTICA DI ESPERTI, MALATI E CARE GIVER Saluzzo, 9 aprile 2016 Dott. Andrea Gili

2 ™ LA PRESA IN CARICO TERRITORIALE Nell’ambito delle proprie funzioni il Distretto Socio Sanitario garantisce: L’integrazione socio-sanitaria comprendente: A) prestazioni sanitarie a rilevanza sociale, B) prestazioni sociali a rilevanza sanitaria Le attività o servizi rivolti a disabili ed anziani Le cure domiciliari nelle sue diverse forme. La gestione della Continuità Assistenziale Ospedale-territorio

3 ™ Popolazione residente al 31/12/2015 80588 abitanti Suddivisi percentualmete secondo le seguenti fasce di età: 0-14 anni 10.905 15-64 anni: 50.693 Ultra 65 enni: 18.990 Ultra80enni: 5.798 Il Distretto Sanitario di Saluzzo

4 ™ UTB Saluzzo: 6 comuni (Saluzzo, Scarnafigi, Lagnasco, Castellar, Pagno, Brondello), con altitudine sul livello del mare variabile dai 296 metri di Scarnafigi ai 467 metri di Brondello. UTB Moretta: 6 comuni (Moretta, Cardè, Torre San Giorgio, Faule, Polonghera, Casalgrasso), con altitudine sul livello del mare variabile dai 240 metri di Casalgrasso ai 262 metri di Torre San Giorgio. UTB Revello: 4 comuni (Revello, Envie, Martiniana Po, Rifreddo), con altitudine sul livello del mare variabile dai 327 metri di Envie ai 460 metri di Martiniana Po. UTB Paesana: 6 comuni (Paesana, sanfront, Gambasca, Crissolo, Ostana, Oncino), con altitudine sul livello del mare variabile dai 478 metri di Gambasca ai 1318 metri di Crissolo. UTB Barge: 2 comuni (Barge, Bagnolo Piemonte), con altitudine sul livello del mare variabile dai 372 metri di Barge ai 365 metri di Bagnolo Piemonte. UTB Verzuolo: 4 comuni (Verzuolo, Manta, Costigliole Saluzzo, Piasco), con altitudine sul livello del mare variabile dai 404 metri di Costigliole Saluzzo ai 480 metri di Verzuolo. UTB Venasca: 11 comuni (Venasca, Brossasco, Rossana, Isasca, Melle, Valmala, Frassino, Sampeyre, Casteldelfino, Pontechianale, Bellino), con altitudine sul livello del mare variabile dai 535 metri di Rossana ai 1614 metri di Pontechianale. Il Distretto Sanitario di Saluzzo

5 ™ LA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE OSPEDALE -TERRITORIO La Continuità Assistenziale è un percorso assistenziale indirizzato alla tutela socio sanitaria di assistiti fragili, che si configura come la risposta governata dal Distretto, attraverso il Nucleo Distrettuale di Continuità delle Cure (NDCC), al bisogno di non interruzione del percorso assistenziale, realizzando l’integrazione tra le componenti del Sistema Sanitario (Ospedale – reparti di degenza – P.S. e Servizi Territoriali) e Sociale, nei diversi livelli di intensità e complessità. Elemento centrale del processo, a partire dalla precoce segnalazione dell’assistito a cura dei Nuclei Ospedalieri di Continuità delle Cure (NOCC), è la “presa in carico globale” da parte del NDCC della persona durante tutto il percorso di cura, attraverso l’individuazione di adeguati percorsi di continuità assistenziale a seconda del bisogno, favorendo l’appropriato accesso alla rete dei servizi socio- assistenziali al fine di offrire il miglior percorso di cura.

6 ™ OBIETTIVI Migliorare la C.A. affinché non si verifichino dimissioni non organizzate con interruzione di cura; Ridurre il numero dei ricoveri e riammissioni in ospedale impropri e degli accessi in P.S.; Ridurre il tempo di degenza media dei ricoveri ospedalieri o il prolungamento dei ricoveri oltre i tempi appropriati di trattamento; Prevenire l’inappropriato utilizzo di posti letto nelle strutture di degenza ospedaliere per acuti, post-acuti e RRF; Fornire un tipo di assistenza appropriato ed efficace al paziente che ha superato la fase di acuzie con un intervento coordinato di carattere sanitario e socio- assistenziale utilizzando sia tutte le strutture esistenti sul territorio sia gli interventi di carattere domiciliare prevenendo la frammentazione delle cure. LA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE OSPEDALE -TERRITORIO

7 ™ PRESIDI OSPEDALIERI N.D.C.C. Nuclei Distrettuali Continuità delle Cure N.O.C.C. Nuclei Ospedalieri Continuità delle Cure DISTRETTI LA PRESA IN CARICO TERRITORIALE

8 ™  Si riconosce il ruolo centrale del Nucleo Distrettuale di Continuità delle cure (N.D.C.C) nell’identificazione degli appropriati percorsi territoriali in funzione dei bisogni clinici- assistenziali individuali degli assistiti COMPOSIZIONE DEL NDCC COME PREVISTO DALLA DGR 27 -3628 DEL 28/03/2012: Medico di Distretto Infermiere Assistente Sociale dell’area socio-assistenziale Integrato di volta in volta dal MMG o PLS dell’assistito ed eventuali servizi territoriali o specialistici LA PRESA IN CARICO TERRITORIALE

9 ™ LA PRESA IN CARICO TERRITORIALE Composizione del Nucleo Distrettuale di Continuità delle Cure del Distretto di Saluzzo: - Direttore del Distretto - 1 Coordinatore Infermieristico a T.P. -2 Infermiere -1 Ass. Sociale del servizi Socio Assistenziale a T.P. -Coinvolgimento del MMG/PLS degli assistiti per casi particolari

10 ™ MMG CURE DOMICILIARI ADI ADIUOCP SID ADP CENTRALE OPERATIVA CURE PALLIATIVE ADI UOCP REPARTI OSPEDALIERI D.E.A RRF LUNGODEG. CASE DI CURA PAZIENTE FRAGILE NUCLEO DISTRETTUALE DI CONTINUITA’ DELLE CURE UVG/UMVD INTERVENTI SOCIO ASSIST. DOMICILIARI Contributo economico Asistenza OSS Pasti a domicilio Telesoccorso Affido familiare ASSISTENZA RESIDENZIALE (TEMPORANEA O DEFINITIVA) 6 FASCE ASSISTENZIALI RSA NAT Strutture per Disabili STRUTTURE DI CONTINUITA’ ASSISTNZIALE A VALENZA SANITARIA (RESIDENZIALITA’ TEMPORANEA) ASSISTENZA SEMI-RESIDENZIALE Centro diurno Integrato Centri Diurni per Disabili NUCLEO OSPEDALIERO DI CONTINUITA’ DELLE CURE EMERGENZA 118

11 ™ Anno 2014 Istituzione nell’ambito del Distretto di Saluzzo di posti letto dedicati a ricoveri di sollievo all’interno delle strutture RSA accreditate e convenzionate sul territorio; iniziativa che ha permesso di ampliare il ventaglio di offerta, nell’ambito dei LEA, dei servizi territoriali offerti dal Distretto e migliorare l’efficienza nell’utilizzo delle risorse sanitarie e l’appropriatezza all’esigenza di continuità assistenziale.

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13 ™ ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA ADI E’ UNA FORMA DI ASSISTENZA PREVALENTEMENTE SANITARIA, CON VALENZA SOCIALE, CONCORDATA TRA IL PAZIENTE, I FAMIGLIARI, IL MEDICO DI FAMIGLIA, CHE SI SVOLGE A CASA DEL PAZIENTE CONSENTENDO COSÌ ALLA PERSONA DI RIMANERE IL PIU’ POSSIBILE NEL PROPRIO AMBIENTE ABITUALE DI VITA E’ GESTITA DALL’ASL ANCHE IN COLLABORAZIONE CON IL CONSORZIO MONVISO SOLIDALE PREVEDE L’INTERVENTO A DOMICILIO DEL PAZIENTE IN MODO INTEGRATO DI DIVERSE FIGURE PROFESSIONALI SANITARIE (MEDICO DI BASE, SPECIALISTA, INFERMIERE, TERAPISTA DELLA RIABILITAZIONE) E SOCIALI (ASSISTENTE SOCIALE E OSS) E’ ALTERNATIVA AL RICOVERO OSPEDALIERO ED IN PARTICOLARE È RIVOLTA AI SOGGETTI ANZIANI LE CURE DOMICILIARI

14 ™ ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA UNITÀ OPERATIVA CURE PALLIATIVE ADI UOCP CURE PALLIATIVE DI BASE CURE PALLIATIVE SPECIALISTICHE LE CURE DOMICILIARI

15 ™ ASSISTENZA DOMICILIARE PROGRAMMATA ASSICURA AL DOMICILIO DEL PAZIENTE ANZIANO NON DEAMBULABILE LA PRESENZA PERIODICA DEL MEDICO DI FAMIGLIA CON CADENZA SETTIMANALE, QUINDICINALE O MENSILE IN RELAZIONE ALLE ESIGENZE DI SALUTE DEL PAZIENTE E’ RIVOLTA NEI CONFRONTI DI SOGGETTI ANZIANI CON PROBLEMI DI SALUTE GESTIBILI A DOMICILIO SENZA L’INTERVENTO DI ALTRE FIGURE SANITARIE OLTRE A QUELLA DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE HA UNA FINALITÀ PREVENTIVA AL RICOVERO OSPEDALIERO O AL RICOVERO IN STRUTTURE PROTETTE LE CURE DOMICILIARI

16 ™ SERVIZIO INFERMIERISTICO DOMICILIARE ASSICURA A DOMICILIO DEL PAZIENTE LA PRESENZA DI INFERMIERI PER ASSICURARE UN ASSISTENZA INFERMIERISTICA (PRELIEVI DI SANGUE, CONTROLLI PRESSORI, MEDICAZIONI, TERAPIE INIETTIVE, Ecc) E’ ATTIVATA SU RICHIESTA DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E’ GARANTITA DAGLI INFERMIERI DEL SERVIZIO INFERMIERISTICO TERRITORIALE LE CURE DOMICILIARI

17 ™ LUNGOASSISTENZA E’ UNA FORMA DI ASSISTENZA SOCIALE A DOMICILIO DELL’ANZIANO NON AUTOSUFFICIENTE O PARZIALMENTE NON AUTOSUFFICIENTE CHE PRESENTA UNA SITUAZIONE DI CRONICITÀ DELLA PATOLOGIA CONSISTE IN INTERVENTI EFFETTUATI DA ASSISTENTI DOMICILIARI RIVOLTI ALLA CURA E IGIENE DELLA PERSONA, ALL’AIUTO NELLA ASSUNZIONE DEI FARMACI, ALLA CURA DELLA ABITAZIONE, AD ATTIVITÀ DI SOCIALIZZAZIONE ED AL SOSTEGNO DEI FAMIGLIARI HA UNA VALENZA PREVALENTEMENTE ASSISTENZIALE FINALIZZATA A PREVENIRE RICOVERI OSPEDALIERI O INSERIMENTI IN STRUTTURA NONCHÉ A CONSENTIRE ALL’ANZIANO LA MIGLIORE QUALITA’ DI VITA POSSIBILE E’ GESTITA DAGLI OPERATORI DEL CONSORZIO MONVISO SOLIDALE IN COLLABORAZIONE CON L’ASL 17 LE CURE DOMICILIARI

18 ™ GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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