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La concorrenza nel mercato retail Studio REF-E per Energia Concorrente 26 maggio 2016.

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Presentazione sul tema: "La concorrenza nel mercato retail Studio REF-E per Energia Concorrente 26 maggio 2016."— Transcript della presentazione:

1 La concorrenza nel mercato retail Studio REF-E per Energia Concorrente 26 maggio 2016

2 Agenda 2 CHI serve i clienti che non scelgono 1 A CHI assegnare il ruolo 2 QUALE Pricing 3 COME comunicare 4 QUANTO assegnare 5 Obiettivi: -Analizzare opzioni alternative di gestione della abolizione del mercato tutelato -Valutare i principali impatti, rischi e opportunità di ogni soluzione

3 Il disegno di legge “concorrenza”: cosa prevede la versione apporvata dalla camera Abolizione condizionata del mercato tutelato Promozione confrontabilità Gruppi di acquisto Modifica Letta e dlgs 93/11 e revisione del sistema di tutele Portale delle offerte open data (entro 30 giugno 2016) Contenuto minimo offerte Comitato tecnico di vigilanza Promozione da parte dell’Autorità Verifica condizioni 5 condizioni, Basta il non rispetto di una per rimandare Aprile 2017: AEEGSI informa MSE, Giugno 2017: MSE decreta Solo con decreto MSE verranno definite le modalità per l’apertura 3 Diffusione Informazione Decreto MSE entro 180 giorni, Conferma ISEE Unica procedura ele e gas, Possibili aiuti diversi da riduzione spesa Riforma bonus AEEG, per mezzo AU, promuove pubblicizzazione piena apertura Promozione trasparenza Gennaio 2016: lista fornitori «abilitati», criteri definiti da AEEG entro 90 giorni

4 Il disegno di legge “concorrenza”: principali emendamenti del senato (WIP) Abolizione condizionata del mercato tutelato Promozione confrontabilità Gruppi di acquisto La data del 1 gennaio 2018 diviene perentoria Verifica condizioni 4 Diffusione Informazione Riforma bonus Promozione trasparenza La verifica delle condizioni è finalizzata a definire necessità di ulteriori interventi Esplicito riferimento a aste (regionali) per la aggiudicazione dei clienti con quota di mercato massima

5 Come gestire clienti ancora in tutela alla «data X» 5 Sono obbligati a servire: -tutti i consumatori che al 1/1/18 non hanno scelto -tutti quelli che nel tempo restano senza fornitore. Hanno carattere permanente La loro presenza è prevista dalla normativa europea Sono obbligati a servire tutti (e solo) i consumatori che al 1/1/18 non hanno scelto Per chi si trova senza fornitore in un momento successivo c’è comunque un FUI. Hanno carattere temporaneo: alla scadenza necessario decidere cosa fare Fornitori di ultima istanza Fornitori «assegnati» CHI serve i clienti che non scelgono Il legislatore è orientato alla soluzione FUI -Privilegia la semplicità -Ma potrebbe dare un segnale minore di eccezionalità della situazione 1

6 La scelta del fornitore 6 Oggi sono i distributori o le imprese di vendita collegate Dati gli obblighi di separazione si tratterebbe comunque di un trasferimento «privilegiato» Si creerebbe una situazione di elevata concentrazione L’asta è un modo per scegliere il fornitore su base non discriminatoria Dal punto di vista teorico, i vantaggi attesi in termini di riduzione delle asimmetrie informative potrebbero non essere elevatissimi (l’autorità ha una buona conoscenza dei costi delle diverse fasi) Dunque perché portino un vantaggio effettivo devono essere ben disegnati i dettagli Fornitore di ultima istanza Fornitore assegnato Fornitori scelti per asta CHI serve i clienti che non scelgono Strada difficilmente percorribile sia formalmente che sostanzialmente 1 A CHI assegnare il ruolo 2 Ex- fornitore di tutela

7 7 HHI=0.09HHI=0.7HHI=0.2HHI=0.28HHI=0.79HHI=0.60 Quote basate sui volumi venduti, fonte: REF-E su dati AEEGI, dati 2013. DISTRIBUTORI: imprese collegate a un distributore di energia elettrica

8 8 HHI=0.09HHI=0.7HHI=0.2HHI=0.28HHI=0.79HHI=0.60 Libero BTA: unico segmento competitivo

9 9 HHI=0.09HHI=0.7HHI=0.2HHI=0.28HHI=0.79HHI=0.60 Tutela: vicina al monopolio Quote basate sui volumi venduti, fonte: REF-E su dati AEEGI, dati 2013. DISTRIBUTORI: imprese collegate a un distributore di energia elettrica

10 10 HHI=0.09HHI=0.7HHI=0.2HHI=0.28HHI=0.79HHI=0.60 Domestico libero: quota Enel a 50%, per il restante abbastanza competitivo Quote basate sui volumi venduti, fonte: REF-E su dati AEEGI, dati 2013. DISTRIBUTORI: imprese collegate a un distributore di energia elettrica

11 11 HHI=0.09HHI=0.7HHI=0.2HHI=0.28HHI=0.79HHI=0.60 Situazione che si avrebbe nel caso in cui i fornitori di tutela passino i clienti ai fornitori collegati: netto peggioramento della situazione attuale sul libero Quote basate sui volumi venduti, fonte: REF-E su dati AEEGI, dati 2013. DISTRIBUTORI: imprese collegate a un distributore di energia elettrica

12 Il pricing 12 E’ ipotizzabile che la concorrenza sia elevata in queste aste I consumatori di energia hanno dimostrato (anche all’estero) elevata fidelizzazione e bassa propensione al cambiamento C’è un rischio elevato che dall’asta escano prezzi «predatori» che disincentivano la «capacitazione» I clienti non ne beneficerebbero nel lungo periodo Si può superare prevedendo che il FUI rimanga in carica per poco tempo Si inserisce almeno una parte di «regolazione» del prezzo, per cui solo in parte si può parlare di completa apertura Fornisce incentivo a uscire dalla tutela Ma è possibile che una quota elevata di clienti non scelga comunque un nuovo fornitore Possibili extra rendite per il fornitore: si può risolvere con socializzazione delle extra rendite (ma necessario monitorare effetti redistributivi) Necessario definire su quale parametro si svolge la scelta Esperienza salvaguardia: il prezzo è progressivamente diventato disincentivante man mano che rimangono solo clienti «peggiori» (fondamentale timing delle aste) Fornitore di ultima istanza Fornitore assegnato Disincentivante CHI serve i clienti che non scelgono 1 A CHI assegnare il ruolo 2 Libero e definito dall’asta QUALE Pricing 3 Ex-fornitore di tutela Fornitori scelti per asta L’offerta «tutela simile» prevede sconto su un prezzo base indicizzato a PUN: è simile al caso di prezzo totalmente libero. Di fatto una «fee» per guadagnare il cliente

13 La remunerazione per il fornitore oggi: peso delle diverse componenti (parte prezzo materia prima) 13 Nella tutela elettrica la remunerazione del fornitore è basata quasi complessivamente sul costo dell’AU: questo aumenta i rischi per gli operatori, sia perché il costo AU non è un parametro di mercato su cui sono disponibili coperture, sia per il peso di questa componente sul prezzo finale Dati relativi al consumatore tipo come definito da AEEGSI (domestico 2700 kWh/anno, 1400 mc/anno); valori al Q315

14 La remunerazione per il fornitore oggi: le diverse componenti in valori assoluti 14 *€/MWh ** €c/mc Dati relativi al consumatore tipo come definito da AEEGSI (domestico 2700 kWh/anno, 1400 mc/anno); valori al Q315

15 Un nuovo indicatore di mercato Alternative possibili – Costi AU (BAU) – PUN mensile/trimestrale – Forward mensile/trimestrale 15 E’ privilegiata l’opzione di fissare il prezzo di riferimento a partire dalle stime del PUN ma a differenza di oggi: -La stima verrebbe fatta sul trimestre e non sull’anno -La stima sarebbe affidata a un istituto terzo e competente (GME?) e non fatta dall’AEEGSI In modo simile a oggi: -Differenze nelle stime vengono recuperate nella PE (ma spalmate su tre mesi invece che su sei) -Solo le differenze residue a fine anno sono incluse nella componente PPE -Vengono utilizzati profili di consumo per fascia differenziati per domestico e BTA Le proposte dell’Autorità per «tutela simile». Potrebbero rimanere in vigore solo per 2017/2018, ma possibile base anche per FUI Mercati poco liquidi e relativamente giovani rendono impossibile attuare questa opzione gradita a operatori e scelta già per il gas

16 Costi AU e PE a confronto (€/MWh) 16 Grazie alla previsione trimestrale invece che annuale gli scostamenti tra PUN e PE potrebbero ridursi Rimane non chiara la gestione della profilazione nel nuovo meccanismo Dati basati su valori PE monoraria trimestrale, corretti per le perdite BT e sulla base dei costi pubblicati da AU nel rendiconto mensile sul prezzo di cessione Maggior costo «profilo» per BTA?

17 I prezzi transitori Un nuovo pricing più aderente alle condizioni di mercato: – Potrebbe migliorare la prevedibilità – Ma molto dipende dal grado di trasparenza su: Le modalità di previsione La pubblicazione o meno delle previsioni adottate La trasparenza sulle modalità di passaggio da PUN a PE Le modalità di calcolo dei recuperi 17 La competizione tra operatori e prezzo tutelato è oggi limitata da modalità di previsione del prezzo tutelato che non consentono agli operatori del libero di ottimizzare la gestione del rischio. Le riforme proposte per la transizione possono aiutare ma sono necessari alcuni accorgimenti. In particolare dovrebbero essere resi noti i profili standard usati per passare da prezzo orario a prezzo medio.

18 La comunicazione 18 Potrebbe non segnalare adeguatamente al cliente che si trova in una condizione «eccezionale» Favorisce la possibilità di fidelizzare il cliente a valle dell’asta Il cliente riceverebbe la bolletta da un generico fornitore (FUI o salvaguardia), non sapendo quale è l’effettivo fornitore che rende il servizio Potrebbe rendere le aste meno appetibili togliendo il vantaggio di poter fidelizzare il cliente Aiuta nella comunicazione Fornitore di ultima istanza Fornitore assegnato Un-branded CHI serve i clienti che non scelgono 1 A CHI assegnare il ruolo 2 Brand QUALE Pricing 3 Ex-fornitore di tutela Fornitori scelti per asta - L’importanza del brand aumenta se le aste sono effettuate per lunghi periodi invece che per brevi periodo - Rimane importante comunque dare un segnale effettivo di quanto il cliente sta pagando in più rispetto alla media di mercato se il prezzo è disincentivante COME comunicare 4 Libero Disincentivante

19 Le quote di mercato 19 Rischio di riprodurre la situazione di elevata concentrazione attuale Possibile riduzione della competizione Fornitore di ultima istanza Fornitore assegnato Tetto alle quote di mercato CHI serve i clienti che non scelgono 1 A CHI assegnare il ruolo 2 No quote di mercato QUALE Pricing 3 Ex-fornitore di tutela Fornitori scelti per asta I fornitori oggi sono molti, ma sono mediamente piccoli almeno in termini di clienti serviti: quanto clienti aggiuntivi in un contemporanea possono riuscire a gestire? Di quali numeri stiamo parlando? Di quali strutture di devono dotare? COME comunicare 4 Libero Disincentivante Brand Debranded QUANTO assegnare 5

20 Esercizio su clienti domestici L’esercizio ha lo scopo di simulare il numero di clienti domestici che prevedibilmente dovrebbero essere «spostati» dal mercato tutelato al libero nel 2018, per regione L’esercizio consente di simulare cosa succede se: – Le quote di mercato rimangono il linea con quelle del 2013 – Nel 2018 vengono effettuate aste regionali per l’assegnazione dei clienti domestici ancora in tutela – Enel si dimostra in grado di confermare tutti i clienti fino a un tetto imposto Alcune assunzioni sono molto forti. L’esercizio non ha scopi predittivi ma analitici.

21 La situazione oggi (dati 2013): quote di mercato per regione Enel (libero + tutela) > 70% in 15 regioni Tutti i distributori (libero + tutela) > 70% in 19 regioni Questa prima simulazione rappresenta indicativamente come sarebbe la situazione se tutti i distributori ottenessero la salvaguardia senza aste al 2018 Nel 2017 la tutela simile potrebbe modificare questa situazione ma la modifica è sostanziale solo se un numero significativo di clienti passa a un fornitore diverso da quello collegato al distributore Fonte: simulazione REF-E su dati AEEG delibera 42/15

22 Evoluzione attesa Negli ultimi anni sono passati al libero il 4% circa di clienti ogni anno (circa 0.7 milioni) Se ipotizziamo un leggera accelerazione di questo trend a inizio 2018 i clienti sul mercato tutelato sarebbero circa 18.2 milioni, pari a 67% del totale L’uscita nel periodo 2015-2017 ipotizzata è di 3.5 milioni Evoluzione n. clienti (migliaia) Evoluzione n. clienti (%) Fonte: simulazione REF-E su dati AEEG delibera 42/15

23 Le aste di salvaguardia – In totale sarebbero da mettere all’asta 18.2 milioni di clienti – 4 gruppi di regioni Lombardia: 2.8 milioni 8 regioni: tra 1 e 2 milioni 3 regioni: tra 0.5 e 1 milione 8 regioni: meno di 0.5 milioni Clienti all’asta (migliaia) Volendo raggruppare per macroregioni, quale dimensione ottimale della macro regione? Fonte: simulazione REF-E su dati AEEG delibera 42/15

24 Le quote a livello nazionale In questa simulazione per costruzione le ex-municipalizzate non si espandono nelle regioni in cui non sono presenti ma si focalizzano in quelle in cui sono presenti. Guadagnano quote le imprese a mercato già presenti in più regioni. Fonte: simulazione REF-E su dati AEEG delibera 42/15 Tetto al 50% Enel vince circa 9 m. di clienti, ne perde 7.3 m. Cambiano fornitore 7.5 m. Tetto al 40% Enel vince circa 6.3 m. di clienti, ne perde 9.9 m. Cambiano fornitore 10.1 m. Tetto al 30% Enel vince circa 3.5 m. di clienti, ne perde 12.7 m. Cambiano fornitore 12.7 m.

25 I clienti per i nuovi fornitori 25 In questo esercizio il primo operatore (non Enel) passerebbe da complessivi 0.9 m di clienti a un range che va da 3.0 a 4.3m a seconda delle ipotesi sui tetti nelle aste. Questo passaggio lo porta ad avere una quota di mercato che è la metà di quella di Enel. Un operatore molto piccolo e concentrato in una regione dovrebbe passare da 33mila clienti a 63- 107 mila

26 Aste con disincentivo: la soluzione francese 26 Il contesto: l’apertura in Francia Dal gennaio 2015 i clienti gas di media dimensione (prevalentemente operanti nel terziario) non hanno più accesso alle tariffe regolate Dal gennaio 2016 i clienti elettrici con potenza impegnata superiore a 36 kVA non hanno più accesso alle tariffe regolate Per entrambi i settori è stato previsto che i fornitori incumbent garantissero la continuità della fornitura con l’applicazione di tariffe transitorie; nel caso del gas si è introdotta una componente disincentivante, che il fornitore storico ha dovuto socializzare Una decisione di febbraio ha previsto che, sempre per assicurare la continuità della fornitura ed evitare distacchi, i clienti ancora forniti ai prezzi transitori a fine giugno 2016 siano trasferiti ai fornitori aggiudicatari di aste organizzate dalla CRE Il disegno delle aste Pricing -Il clienti che vengono assegnati tramite asta pagheranno una tariffa maggiorata del 30% rispetto ai valori medi di mercato -L’asta si svolge sulla parte di maggiorazione che i fornitori sono disposti a restituire Quote di mercato -Nell’elettrico messi all’asta circa 260,000 PDR (poco più della metà del totale della categoria) -Suddivisi in circa 300 lotti -Tetto al 15% dei lotti -Non valgono ai fini della quota i lotti in cui si è presentato un solo bidder Aste non molto competitive. 50 lotti non assegnati. La quota restituita è pari o inferiore alle maggiorazioni. Più competizione nelle zone servite da ERDF

27 Conclusioni 27 CHI serve i clienti che non scelgono 1 A CHI assegnare il ruolo 2 QUALE Pricing 3 COME comunicare 4 QUANTO assegnare 5 La proposta di scegliere un nuovo fornitore tramite asta va incontro all’esigenza di non consegnare il mercato ad un assetto altamente concentrato, ma non risolve tutti i problemi Il pricing disincentivante è uno strumento potenzialmente utile ma anche pericoloso. E’ possibile innescare una maggiore competizione tra gli operatori attraverso la gestione del transitorio. Le proposte vanno nella direzione giusta ma non bastano Il de-brand, insieme alla transitorietà, potrebbe risolvere alcune delle problematiche, ma rimane fondamentale la comunicazione ai clienti finali E’ maggiore il rischio di prezzi predatori o di scarsa competitività, soprattutto in alcune zone? Lotti e quote di mercato, insieme al timing delle aste, dovrebbero essere studiati alla luce anche dei numeri in gioco

28 Grazie per l’attenzione! www.ref-e.com Disclaimer Le opinioni espresse sono esclusivamente quelle di REF-E che svolge in modo autonomo ed indipendente la propria attività di ricerca. Le stime e la documentazione prodotte da REF-E sono destinate esclusivamente all’uso interno e non possono essere distribuite o usate in alcun altro modo senza previa autorizzazione scritta da parte di REF-E. Le informazioni riportate nel presente lavoro sono ritenute dagli autori e da REF-E le migliori possibili. Tuttavia, né gli autori né REF-E garantiscono la accuratezza e la completezza delle informazioni né si assumono alcuna responsabilità sulle eventuali conseguenze derivanti dall’utilizzo delle informazioni riportate. Disclaimer The opinion expressed in this report are solely of REF-E, which is independent in developing its work. Data and documentation produced by REF-E are for the exclusive internal use and cannot be distributed or used without previous written authorization by REF-E. The information reported are the best possible according to REF-E and to the authors. Anyway, both REF-E and the authors do not guarantee the accuracy and the completeness of the information reported, and do not assume any responsibility for the consequences deriving form the use of such information.


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