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ATTIVITA’ SVOLTA DAL FONDO DI SOLIDARIETA’ PER LE FAMIGLIE 2009/2010 /2011.

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1 ATTIVITA’ SVOLTA DAL FONDO DI SOLIDARIETA’ PER LE FAMIGLIE 2009/2010 /2011

2 LA STORIA

3 GENESI DELL’INIZIATIVA Il 19 febbraio 2009 con decreto del Vescovo Monsignor Giuseppe Merisi e con stanziamento della Diocesi di Lodi di 50.000,00 euro nasce il Fondo di Solidarietà per le Famiglie

4 SOLO UN SEGNO… “La Chiesa cammina insieme a tutta l’umanità lungo le strade della storia. Essa vive nel mondo e, pur non essendo del mondo, è chiamata a servirlo seguendo la propria intima vocazione […] instaurando con esso un dialogo su tanti problemi, portando la luce che trae dal Vangelo e mettendo a disposizione del genere umano le energie di salvezza che essa, sotto la guida dello Spirito Santo, riceve dal suo Fondatore” (Compendio della Dottrina sociale della Chiesa [CDSC] n. 18).

5 Da maggio 2009 a dicembre 2010 le richieste al Fondo di Solidarietà sono state raccolte ed esaminate in diciassette differenti tornate con cadenza mensile. STRUTTURA ORGANIZZATIVA Esaminate in 33 Consigli di Gestione 756 DOMANDE Durante questi due anni di attività sono pervenute Parroci Vicari Foranei Segreteria del Fondo di Solidarietà Consiglio di Gestione Ogni domanda segue lo stesso percorso:

6 I NUMERI

7 TOTALE SCHEDE PERVENUTE Le 756 domande pervenute al Fondo di Solidarietà sono suddivise fra tutti i vicariati della diocesi secondo le seguenti percentuali: Il 62% delle domande esaminate è stato accolto

8 DISTRIBUZIONE DEI FONDI Nelle diciassette tornate è stato impegnato l’ 80% circa delle risorse disponibili 97% Contributo mensile a fondo perduto 2% Microcredito 1% Contributo “una tantum”

9 LE PERSONE

10 CONDIZIONE PROFESSIONALE L’intervento è stato indirizzato prevalentemente a situazioni di disoccupazione. Si è inoltre provveduto a forme temporanee di integrazione al reddito per nuclei familiari che presentavano forti riduzioni dell’orario lavorativo, cassa integrazione o particolari necessità, comunque correlate alla crisi in atto. % delle domande accolte

11 CONTRIBUTI PREVIDENZIALI I lavoratori più esposti sono quelli che hanno rapporti di lavoro “deboli” (contratti a termine) e spesso si trovano senza ammortizzatori sociali adeguati. Particolarmente critica la situazione per i soci-lavoratori, operai e precari, molti dei quali non possono godere del sussidio di disoccupazione, né della cassa integrazione. % delle domande accolte nuovi accordi 2009-2010 che prevedono CIG e mobilità in deroga

12 STATO CIVILE DEI RICHIEDENTI TRE FATTORI ACCENTUANO LA VULNERABILITA’: 1. La precarietà lavorativa 2. La contrazione del welfare 3. La fragilità familiare La perdita di un’occupazione che strutturava i tempi e definiva i ruoli all’interno della famiglia rischia di mettere in crisi anche gli equilibri familiari. % delle domande accolte

13 NAZIONALITA’ DELLE FAMIGLIE La mancanza di reti familiari e di sostegno incide pesantemente E’ importante che gli interventi non siano mai discriminatori COESIONE SOCIALE – La COESIONE SOCIALE – che è un valore primario – rischia di essere messa in pericolo. Risulta sempre più necessario l’impegno per promuoverla e consolidarla. 38% 62% Italiana Altro

14 COMPOSIZIONE FAMILIARE ed ETA’ DEI RICHIEDENTI Famiglie prevalentemente giovani o giovani-adulte con figli piccoli Difficoltà di ricollocazione lavorativa per le persone adulte o prossime alla pensione Più fragili le famiglie monoparentali o monoreddito % delle domande accolte anni

15 PRINCIPALI VOCI DI SPESA Si riscontra spesso una difficoltà ad assolvere alle spese correnti o ad impegni di spesa già assunti. Da Gennaio 2010 possibilità di chiedere la sospensione temporanea dei mutui agli Istituti Bancari 1- Mutuo o affitto 2- Automobile 3- Utenze 4- Spese sanitarie 5- Altro……

16 COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO (sinergie e comunicazioni) È stato fornito agli operatori: un elenco di servizi e riferimenti territoriali utili per l’approfondimento della situazione; una panoramica sintetica degli interventi messi in campo da altri soggetti del territorio; un elenco dei servizi ACLI presenti sul territorio lodigiano Con le istituzioni: convenzione con il settore politiche del lavoro della Provincia di Lodi per l’accesso al programma “sintesi”; protocollo d’intesa tra il “Fondo Provinciale di Solidarietà” ed il “Fondo di Solidarietà per le Famiglie”

17 E’ IMPORTANTE CONTINUARE A: Favorire momenti di riflessione sugli stili di vita sostenibili Educare ad un consumo moderato e responsabile Promuovere, laddove possibile, la propensione al risparmio Far crescere un tessuto relazionale significativo (prossimità) offrire risposte concrete alle necessità della gente; mettersi insieme per ricostruire solidarietà richiamando la responsabilità di tutti; tornare a ragionare di economia in termini etici; ripensare agli stili di vita da promuovere e sollecitare quali sobrietà, condivisione, fraternità. MESSAGGIO DEL FONDO DI SOLIDARIETA’ SOBRIETA’ SOLIDARIETA’ GIUSTIZIA


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