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1-INCLUSIONE E VALUTAZIONE 2- DIFFICOLTA’ SCOLASTICHE E MOTIVAZIONE ALL’APPRENDIMENTO 3- DIDATTICA INCLUSIVA.

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1 1-INCLUSIONE E VALUTAZIONE 2- DIFFICOLTA’ SCOLASTICHE E MOTIVAZIONE ALL’APPRENDIMENTO 3- DIDATTICA INCLUSIVA

2 Premessa BES (circolare 27-12-2012) (Bisogni Educativi Speciali) E’ rivolta a tutti gli alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per permettere loro l’inclusione scolastica attraverso la PERSONALIZZAZIONE dei percorsi di studio

3 E’ indirizzata a tre grandi aree dello svantaggio 1.Disabilità (H) 2.Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA- altri BES*) 3.Svantaggio sociale ed economico, linguistico e culturale (anche alunni Stranieri)

4 E’ indirizzata a tre grandi aree dello svantaggio 1.Disabilità (H) 2.Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA- altri BES*) 3.Svantaggio sociale ed economico, linguistico e culturale (anche alunni Stranieri)

5 Altri aspetti: 1.E’ un ampliamento della legge 170 (DSA) 1.Prevede strumenti compensativi e dispensativi 2.Piani personalizzati (PEI *-PDP-PPT: obiettivi-strumenti-criteri di valutazione)

6 1. INCLUSIONE E VALUTAZIONE

7 VALUTARE E MISURARE Valutare : utilizzare dei criteri che vanno al di là della misurazione della prestazione. Esprime un giudizio che è frutto di responsabilità, compresa la scelta dei criteri Misurare : conteggio matematico degli errori

8 La Valutazione complessiva non dovrebbe mai essere misurativa Valutazione dell’apprendimento/valutazione per l’apprendimento

9 VALUTAZIONE “La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo” (DPR 122/2009)

10 DSA-BES SI DEVE TENDERE AD UNA VALUTAZIONE AUTENTICA che pone al centro il soggetto che apprende e tiene conto delle sue peculiarità e diversità

11 Per una valutazione corretta è bene… Prove di verifica adattate al bisogno che consentono l’uso di strumenti e tecnologie Definire chiaramente cosa si sta valutando Fare attenzione ai processi più che alla forma Valutare l’apprendimento (non ciò che sa ma ciò che sa fare con ciò che sa)

12 DPR N. 122 del 22/06/2009 “Per gli alunni con DSA adeguatamente certificati, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede d’esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni, a tali fini, nello svolgimento delle attività didattiche e delle prove d’esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti idonei”

13 DM 12/07/2011 “ Le istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono allo studente con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante l’applicazione di misure che determinano le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione da valutare-relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove,riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti di abilità deficitaria.”

14 PDP Questo alunno è DSA quindi la scuola deve predisporre un PDP Questo alunno è BES perché secondo la scuola ha bisogno di un PDP

15 PDP VANTAGGI - Proposte più consapevoli e condivise personalizzazione più efficace - Maggiore rilevanza verso docenti e genitori - Qualche possibilità di intervento in più nella valutazione SVANTAGGI -Rischio di etichettatura con caduta di autostima per l’alunno -Problemi di accettazione e tensioni con i compagni e i familiari -Maggiori oneri e tempi per la scuola

16 NON SEMPRE LA PERSONALIZZAZIONE NECESSITA DI UN PDP

17 ?MISURE DISPENSATIVE Dispensare dal rispetto dei tempi standard nell’esecuzione dei compiti Dispensare dalla lettura ad alta voce Dispensare dal prendere appunti Dispensare dalla scrittura veloce e dalla dettatura Dispensare dalla copiatura alla lavagna Dispensare dallo studio mnemonico delle definizioni Dispensare dall’uso del corsivo Dispensare dallo studio della lingua straniera in forma scritta Riduzione dei compiti per casa

18 ?Strumenti compensativi Gli strumenti compensativi vanno individuati seguendo criteri di efficacia, in un quadro di sviluppo di autonomia e competenze Mettere i ragazzi nello stesso blocco di partenza, per fare una esperienza di successo che faccia venir voglia di riprovare l’esperienza Compensando le forze attentive non devono concentrarsi sulla strumentalità

19 ?Strumenti compensativi Tabelle e formulari Calcolatrice Tavola pitagorica Pc per videoscrittura Pc con software didattici e compensativi Pc con dizionario digitale Audio-libri Libri digitali Registratore audio Mappe schemi Diagrammi di flusso Utilizzo di lettore Testi riadattati o ridotti

20 Adeguamento delle modalità di verifica e dei criteri di valutazione Modalità di verifica: -Valutare gli interventi in classe -Valuto prove orali -Valuto prodotti multimediali -Verifiche strutturate -Verifiche a completamento Criteri di valutazione: -Partecipazione -Progresso rispetto al punto di partenza -Non pretendere la memorizzazione -Criteri specifici di ogni disciplina

21 Modalità di verifica e criteri di valutazione Questi risultano assolutamente importanti in corso d’anno e punto di riferimento imprescindibile durante l’esame di stato. Il piano annuale diventa il principale riferimento anche per gli alunni BES non certificati, che pur non godendo delle dispensazioni possono usufruire di compensazioni e di forme di valutazione individuate nel documento

22 PERSONALIZZAZIONE POSSIBILE IN SEDE DI ESAME DI STATO COMPRESA PROVA INVALSI DSA -Tempi più lunghi nelle prove scritte -Uso di strumenti compensativi -Stesse prove degli altri -Nessun assistente (solo lettore) BES -Stessi tempi degli altri -Uso di strumenti compensativi -Stesse prove -Nessun assistente (solo lettore)

23 PROVE INVALSI ESCLUSO ESAME DIFFICOLTA’ COGNITIVE E DSA La scuola decide se e come far sostenere la prova. BES -Con diagnosi: equipollente a disabilità e DSA -Senza diagnosi: va somministrata e conteggiata come per gli altri alunni

24 OBIETTIVI MINIMI POSSONO ESSERCI PROGETTAZIONI DIDATTICO-EDUCATIVE CALIBRATE SU OBIETTIVI MINIMI L’OBIETTIVO MINIMO DEVE ESSERE SEMPRE RICONDUCIBILE ALLA PROGETTAZIONE DI CLASSE

25 ?NEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE… Nel documento si segna A accanto alle discipline che richiedono una personalizzazione della didattica Obiettivi minimi in assenza di PDP coincide con il “6” (sapere essenziali della disciplina) dunque non si usa in assenza di PDP. Per evidenziare eventuale criticità si utilizza il C che indica il bisogno di consolidare

26 PDP Quando la progettazione per obiettivi minimi è inserita in un PDP, l’obiettivo minimo diventa un traguardo e di conseguenza vi è la ricalibratura della valutazione e di conseguenza possiamo avere voti superiori al sei.

27 Anticipazione… Fondamentale una didattica inclusiva come denominatore comune per tutti gli alunni. L’intero Consiglio di Classe /Team dovrà trovare forza per il superamento delle difficoltà in uno spirito collaborativo, di ricerca azione, di tutoraggio.

28 Anticipazione… Correlazione tra l’esperienza del PIACERE e la MOTIVAZIONE SCOLASTICA Evoluzione clinica del disturbo: CAMBIANO LE ABILITA’ MA IL DISADATTAMENTO ALLA RICHIESTA E’ UGUALE (concetto del doppio compito)

29 Parentesi… L’evoluzione del DSA in età preadolescenziale e adolescenziale 1.L’abilità strumentale migliora 2.Possibile verbalizzazione del malessere 3.Rifiuto delle attività 4.Demotivazione 5.Permanere di difficoltà inerenti la memoria di lavoro

30 Memoria di lavoro E’ la capcità di mantenere in mente e manipolare le informazioni in un breve arco di tempo. E’ facilmente sovracaricabile (es. indicazioni stradali). Questa abilità rimane limitata. Interferisce con: -Il recupero di informazioni -L’organizzazione di informazioni -Nella comprensione del testo -Nel ragionamento aritmetico


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