La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Politica Economica (DES) anno accademico 2007-2008 Francesco Giavazzi, Guido Tabellini assistenti: Lucia Corno, Michel Serafinelli Parte I (Francesco Giavazzi)

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Politica Economica (DES) anno accademico 2007-2008 Francesco Giavazzi, Guido Tabellini assistenti: Lucia Corno, Michel Serafinelli Parte I (Francesco Giavazzi)"— Transcript della presentazione:

1 Politica Economica (DES) anno accademico 2007-2008 Francesco Giavazzi, Guido Tabellini assistenti: Lucia Corno, Michel Serafinelli Parte I (Francesco Giavazzi)

2 Questa parte del corso consiste di: 12 lezioni, per un totale di 28 ore 8 ore di esercitazioni 2 dibattiti organizzati dagli studenti: –Martedi’ 16 ottobre –Martedì 23 ottobre Che cosa serve sapere: equazioni differenziali – A Primer on Differential Equations a cura di F. Giavazzi –o qualsiasi testo di analisi matematica – … e chi non le conosce ? 4 esercitazioni nelle prime due settimane del corso

3 Letture David N. Weil, Economic Growth, AddisonWesley, 2005 (sul sito del libro esercizi etc.) appunti di Daron Acemoglu, Introduction to Economic Growth Robert Barro e Xavier Sala-i-Martin Economic Growth, McGraw Hill, New York, 1995. piu’ le letture indicate (*) fortemente consigliate

4 1.Perché alcuni paesi sono ricchi, altri no? Come cambia la distribuzione del reddito nel mondo? Alcuni fatti WEIL, chapters 1, 2  Understanding Poverty, Abhijit V. Banerjee, Roland Benabou and Dilip Mookherjee (eds.), Oxford University Press, 2006, chapters 1-6. Helpman, Elhanan, Mystery of Economic Growth, Harvard University Press, 2005  Pritchett, Lant (1997), “Divergence, Big Time” Journal of Ec. Perspectives, vol. 11, #3, pp. 3-18.  Jones, Charles (1997), “On The Evolution of the World Income Distribution” Journal of Economic Perspectives vol. 11, pp. 19-36.  Acemoglu, Daron, Simon Johnson and James Robinson (2002): “Reversal of Fortune: Geography and Institutions in the Making of the Modern World Income Distribution”, Quarterly Journal of Economics, November 2002, volume 117.

5 2. Il modello di Solow WEIL, chapter 3, 6, 7, 8, 9, 10 Mankiw, N. Gregory, David Romer, and David N. Weil (1992). “A Contribution to the Empirics of Economic Growth,” Quarterly Journal of Economics 107, 2, 407-37.  Alwyn Young (1995). “The Tyranny of Numbers”, Quarterly Journal of Economics, 110, #3, 641-680.  Hall, Robert and Charles I. Jones (1999). “Why Do Some Countries Produce So Much More Output per Worker Than Others?,” Quarterly Journal of Economics, 114, 1999, 83-116. Klenow, Peter J. and Andres Rodriquez-Clare (1997). “The Neoclassical revival in Growth Economics: Has It Gone Too Far?,” NBER Macroeconomics Annual, 73-103.

6 3.Oltre il modello di Solow: crescita con esternalità, interdipendenze, trasformazioni strutturali  Barro Robert and Xavier Sala-i-Martin (1995) Economic Growth, McGraw Hill, New York, Chapter 4.3, 3.3 and 8. Murphy, Kevin J., Andrei Shleifer and RobertW. Vishny (1989) “Industrialization and the Big Push,” Journal of Political Economy, 97, 1003-1026. Galor, Oded and Joseph Zeira (1993), “Income Distribution and Macroeconomics,” Review of Economic Studies, vol. 60, pp. 35-52. Nelson, Richard and Edmund Phelps (1966) “Investment in Humans, Technological Diffusion and Economic Growth.” American Economic Association Papers and Proceedings. 56, pp. 69-75. Krugman, Paul (1979). “A Model of Innovation, Technology Transfer, and the World Distribution of Income,” Journal of Political Economy 87, 253-66

7 4. Perché alcuni paesi sono ricchi, altri no? WEIL, chapter 13 Sachs, Jeffrey and Andrew Warner (1997), “Fundamental Source of Long-Run Growth” AEA Papers and Proceedings, volume 87, pp. 184-188.  Sachs, Jeffrey (2001) “Tropical Underdevelopment,” NBER Working Paper #8119.3. Diamond, Jared M. Guns, Germs and Steel: The Fate of Human Societies, W.W. Norton & Co., New York NY, 1997. Harrison, Lawrence E. and Samuel P. Huntington (2000) eds. Culture Matters: How Values Shape Human Progress, New York; Basic Books.  Easterly, William and Ross Levine (1997) “Africa’s Growth Tragedy: Policies and Ethnic Divisions,” Quarterly Journal of Economics, 1203-1250.  Acemoglu, Daron, Simon Johnson and James A. Robinson (2001) “The Colonial Origins of Comparative Development: An Empirical Investigation,” American Economic Review, 91, pp. 1369-1401..

8 5. Crescita e istituzioni politiche WEIL, chapter 12, 14 Olson, Mancur, The Rise and Decline of Nations: Economic Growth, Stagflation, and Economic Rigidities, Yale University Press, New Haven and London, 1982 North, Douglass and Robert P. Thomas, The Rise of the Western World: A New Economic History, Cambridge University Press, Cambridge UK, 1973 North, Douglass, Structure and Change in Economic History, W.W. Norton & Co., New York, 1981 Acemoglu, Daron, Simon Johnson and James Robinson (2006) Institutions As the Fundamental Cause of Long-Run Growth” in Philippe Aghion and Steven Durlauf eds. Handbook of Economic Growth, Amsterdam; North-Holland. Tabellini, Guido (2005), The role of the state in economic development, Kyklos.  Besley, Tim and Masa Kudamatsu (2007)"Making Autocracy Work", Cepr Discussion Paper No. 6371

9 6.Aspettative e politica economica (il modello IS-LM con aspettative)  Blanchard O., “Output, the Stock Market, and Interest Rates”, The American Economic Review, March 1981  Dornbusch R., “Expectations and Exchange Rate Dynamics”, Journal of Political Economy, December 1976

10 Dibattito # 1 (16 ottobre) La GERMANIA DELL’EST Che fare per accelerare la convergenza del reddito pro-capite nei länder occidentali e orientali? TESI A: E’ prioritario migliorare le infrastrutture e aumentare gli investimenti pubblici nei länder orientali TESI B: E’ necessario che nelle regioni con più bassa produttività sia pagato un salario reale più basso. Un salario singolo stabilito a livello nazionale concentra la disoccupazione nei länder orientali, e questo fa sì che perdurino le condizioni avverse (socio-istituzionali e culturali) che potrebbero essere alla base della scarsa produttività in queste regioni

11 Dibattito # 2 (23 ottobre) DEMOCRAZIA E CRESCITA TESI A: Una stabile democrazia accelera il passo dello sviluppo economico e a sua volta lo sviluppo economico poi promuove il consolidamento della democrazia TESI B: Non esiste una relazione fra democrazia e crescita, in nessuna delle due direzioni (democrazia→crescita, crescita →democrazia. L’esempio della Cina ci ricorda che diversi episodi di crescita sono avvenuti in un contesto non democratico

12 1. Perché alcuni paesi sono ricchi, altri no?

13 I fatti: le differenze nel reddito pro-capite sono molto grandi

14 Le differenze nel reddito pro-capite sono molto grandi Confronti corretti per la PPP (parità dei poteri di acquisto). Anno: 2000, ai prezzi del 1995: USA US $ 32,500 Messico US $ 9,000 CinaUS $ 4,000 India US $ 2,500 NigeriaUS $ 1,000 EthiopiaUS $ 200 USA = 32,5 x Nigeria: 10 giorni negli USA = un anno in Nigeria

15 Reddito pro-capite e “felicità”

16

17 Crescita e povertà

18 Crescita e distribuzione del reddito in Brasile

19 Crescita e distribuzione del reddito in Cina e India Crescita del reddito/consumo pro-capite nella famiglia “mediana” di ciascuno decile nelle distribuzionde del reddito (Fonte: Banca Mondiale)

20 Perché alcuni paesi sono ricchi, altri no? R.E. Lucas (1990): “Quando un’economista si pone questa domanda, smette di pensare a qualsiasi altro problema economico”

21 Perché alcuni paesi sono ricchi, altri no? Winston Churchill nel 1945 sul suo successore, Clement Attlee “A modest man with much to be modest about”

22 Perché alcuni paesi sono ricchi, altri no? “A modest man with much to be modest about” “Così gli economisti: spesso presuntuosi, ma senza veri motivi per esserlo “ (Dani Rodrik, One Economy, Many Recipes, Princeton University Press, 2007)

23 La distribuzione del reddito pro-capite nel mondo: 1960,1980 e 2000

24 Perche’ usare i logaritmi? Se x e y crescono al medesimo tasso, e.g. 10% l’anno, anche la loro differenza cresce nel tempo esempio: se x(1)=35 e y(1) = 45 dopo 30 anni x(30) = 46,7 e y(30) = 60,05 e la differenza e’ 13,35 invece [log(x(30))-log(y(30))] = [log(x(1))-log(y(1))] = 0,11

25 La distribuzione del reddito pro-capite nel mondo: 1960,1980 e 2000

26 La distribuzione del reddito pro-capite nel mondo: 1960,1980 e 2000: relativamente stabile, ma la dispersione è un po’ aumentata

27 I paesi ricchi, o che diventano ricchi, sono quelli che crescono di più

28 La “magia dei tassi composti” USA –1870: y = 3.330 US $ (1995) [anno (0)] –2000: y = 32.500 US $ (1995) [anno (T)] y(T) = (1+x) T y(0) log y(T) – log y(0) = T log (1+x) = T x x = [log y(T) – log y(0)] / T = 1,75 % Per x = 0,75%, come l’India, y(2000) = 8,700 (Messico, meno di Portogallo e Grecia) Per x = 2,75% (Giappone, Taiwan) y(2000) = US $ 112.000, 3,5 volte l’attuale

29 La “magia dei tassi composti” Per x = 1%: y(t+1) = 1,4 * y(t) ove t “indica una generazione” Per x = 3%: y(t+1) = 2,5 * y(t) Asia orientale, Italia anni ’60: x = 6%

30 La crescita in un gruppo di paesi

31 All’origine delle differenze nei livelli di reddito pro-capite

32

33 La crescita spesso e’ una serie di episodi, non un sentiero lineare

34 La crescita talvolta “sorprendentemente” si interrompe “Come sapete c’e’ un paese che sta crescendo moto più rapidamente di noi. Oltre il 6% l’anno, mentre la nostra economia raramente raggiunge il 3%. Non solo ci supera nella crescita, ma ora anche nella scienza e nella tecnologia. E’ un paese i cui dirigenti politici credono poco nella democrazia, nelle libertà individuali, nella libera stampa. Un paese dirigista, insomma. Se non troviamo il modo di diventare rapidamente più competitivi, perderemo la sfida--non solo quella economica ma anche la sfida per il predominio della libertà e della democrazia nel mondo. Io vi prometto che durante gli anni in cui sarò Presidente degli Stati Uniti d’America vinceremo questa sfida.” [dal discorso inaugurale di J. F. Kennedy]

35 Dal dopoguerra--le differenze nel reddito pro-capite sono molto persistenti

36

37 Non c’è “convergenza”

38 Su un orizzonte temporale più lungo vi è divergenza

39

40

41 Neppure dal 1960 c’è “convergenza”

42 Davvero non c’è “convergenza” ? Se si considerano paesi simili il risultato è molto diverso

43 La convergenza “condizionale”

44 La convergenza “condizionale”: che cos’è X t ?

45

46 La qualità delle istituzioni è uno dei fattori cruciali The first, overwhelming lessons we learned in the 1990s, is the transcendent importance of the quality of institutions and the closely related question of the efficacy of the administration. Well- executed policies that are 30 percent off are much more effective than poorly executed policies that are spot on. (Lawrence Summers, U.S. Treasury Secretary nell’amministrazione Clinton)

47 Conclusioni: le domande cui rispondere Perché differenze tanto grandi nel reddito pro-capite e nelle produttività fra paesi? Convergenza o divergenza? Perché alcune società sembrano incapaci di cogliere le occasioni tecnologiche e si condannano al declino? E viceversa, perché altre società, prima povere, improvvisamente inziano a cerscere?

48 Il passo successivo Un modello/i che ci aiuti a comprendere i meccanismi che producono la crescita Quali sono i parametri cruciali del modello (nel senso che determinano la crescita) e in che misura la differenza di questi parametri tra i paesi “spiega” i diversi tassi di crescita?

49 Letture WEIL, capitoli 1 e 2  Understanding Poverty, Abhijit V. Banerjee, Roland Benabou and Dilip Mookherjee (eds.), Oxford University Press, 2006, chapters 1-6. Helpman, Elhanan, Mystery of Economic Growth, Harvard University Press, 2005  Pritchett, Lant (1997), “Divergence, Big Time” Journal of Ec. Perspectives, vol. 11, #3, pp. 3-18.  Jones, Charles (1997), “On The Evolution of the World Income Distribution” Journal of Economic Perspectives vol. 11, pp. 19-36.  Acemoglu, Daron, Simon Johnson and James Robinson (2002): “Reversal of Fortune: Geography and Institutions in the Making of the Modern World Income Distribution”, Quarterly Journal of Economics, November 2002, volume 117


Scaricare ppt "Politica Economica (DES) anno accademico 2007-2008 Francesco Giavazzi, Guido Tabellini assistenti: Lucia Corno, Michel Serafinelli Parte I (Francesco Giavazzi)"

Presentazioni simili


Annunci Google