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I PRIMI PASSI PER L’ATTUAZIONE 1.Sottoscrivere l‘Accordo di programmazione negoziata 2.Nominare il responsabile del modello di gestione 3.Costituire il.

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2 I PRIMI PASSI PER L’ATTUAZIONE 1.Sottoscrivere l‘Accordo di programmazione negoziata 2.Nominare il responsabile del modello di gestione 3.Costituire il modello di gestione 4.Completare la progettazione delle operazioni 5.Partecipare agli audit e agli incontri tecnici con la Regione 6.Comunicare alla Regione i dati sull’avanzamento delle operazioni 7.Preparare i collegi di vigilanza 8.Contribuire alla definizione dei criteri sui regimi di aiuto alle imprese

3 I PRIMI PASSI -1- SOTTOSCRIVERE L‘ACCORDO Entro il 14 marzo 2013 La Regione e il Partenariato di progetto debbono sottoscrivere l’Accordo di programmazione negoziata per l’attuazione degli interventi. Adempimenti propedeutici alla sottoscrizione: Ogni partner (pubblico o privato) deve farsi approvare lo schema di Accordo dai propri organismi preposti (Consiglio, Giunta, ecc.). Il partenariato di progetto deve approvare lo schema di Accordo e delegare alla sottoscrizione il soggetto Capofila (con apposito verbale). [Con la stipula dell’ Accordo tutti i Soggetti che compongono il Partenariato di Progetto assumono congiuntamente gli obblighi di realizzazione del PISL].

4 I PRIMI PASSI -2- NOMINA DEL RESPONSABILE Entro il 14 marzo 2013 Il Partenariato di progetto deve individuare una figura professionale che assuma funzioni di responsabilità della struttura tecnica del modello di gestione. Il responsabile del modello di gestione deve essere in grado di: farsi carico del funzionamento dell’intero Ufficio svolere tutte le attività che fanno capo al soggetto capofila [E‘preferibile scegliere una figura professionale con competenze manageriali di amministrazione attiva con esperienza consolidata nella progettazione integrata]

5 I PRIMI PASSI -3- COSTITUIRE IL MODELLO DI GESTIONE (a) Il partenariato di progetto deve definire il proprio modello di gestione e dotarsi della struttura tecnica per svolgere le funzioni operative; La scelta può ricadere tra diversi modelli: consorzi, comunità montane, unione di Comuni, società a capitale pubblico, ufficio unico dell’ente capofila, ufficio comune a tutti gli enti, agenzia di sviluppo locale, associazione, fondazione, Gal, altre forme di gestione; Qualsiasi sia il modello, bisogna individuare una struttura tecnica, braccio operativo del partenariato di progetto, in grado di dare operatività agli atti di indirizzo della Assemblea del partenariato e di svolgere le funzioni del soggetto capofila.

6 I PRIMI PASSI -3- COSTITUIRE IL MODELLO DI GESTIONE (b) Il modello di gestione potrà essere costituito ex novo, o potrà essere individuata una struttura di gestione già operante nel territorio. Le funzioni assegnate e/o delegate all’Ufficio di gestione sono oggetto di apposita convenzione. Il Partenariato di progetto approva, con apposita delibera, la convenzione per l’affidamento delle funzioni all’Ufficio di gestione e regolamentare il suo funzionamento.

7 I PRIMI PASSI -3- COSTITUIRE IL MODELLO DI GESTIONE (c) Entro il 14 marzo 2013 Il Partenariato di Progetto deve : Scegliere la modalità organizzativa, modello di gestione, per svolgere le funzioni comuni del Progetto integrato; Individuare una struttura tecnica e nominare il suo responsabile, per realizzare le attività operative che fanno capo al Partenariato di progetto e al soggetto capofila; Approvare la convenzione per l’affidamento delle funzioni alla struttura che svolge le funzioni comuni. I modelli di gestione più semplici, maggiormente utilizzati nell’attuazione di progetti integrati, sono stati la delega di funzioni all’ente capofila o ad altro ente oppure la costituzione di un Ufficio Comune a tutti gli enti.

8 I PRIMI PASSI -4- COMPLETARE LA PROGETTAZIONE DELLE OPERAZIONI Il partenariato deve completare rapidamente la progettazione delle operazioni ed espletare le procedure per la loro esecuzione Entro il 29 marzo 2013 I beneficiari debbono sottoscrivere con la Regione la convenzione che fissa gli obblighi e avvia il flusso finanziario per le singole operazioni Entro il 5 aprile 2013 I beneficiari di operazioni infrastrutturali mature debbono pubblicare il bando di gara per la selezione del soggetto attuatore e l’aggiudicazione dei lavori [Entro i termini indicati dal cronoprogramma, il soggetto beneficiario dovrà avviare le procedure di selezione del soggetto attuatore per l’affidamento dei servizi di progettazione (preliminare, definitiva o esecutiva, a seconda dei casi), e successivamente per l’affidamento dei lavori, servizi o forniture].

9 I PRIMI PASSI -5- PARTECIPARE AGLI AUDIT E AGLI INCONTRI TECNICI CON LA REGIONE La Regione organizza audit ed incontri tecnici con ciascun Pisl per monitorare l’avanzamento dell’attuazione. Il responsabile del modello di gestione deve: Esporre, con dati e documentazione, lo stato di avanzamento, del progetto integrato e delle singole operazioni; Individuare ostacoli/criticità e proporre soluzioni; Assumere e rispettare gli impegni rispetto alle soluzioni proposte; [L’obiettivo di questi incontri è di analizzare e discutere l’avanzamento del Progetto integrato, individuare e risolvere le criticità che eventualmente dovessero sorgere, prendere impegni reciproci per raggiungere il comune obiettivo di una attuazione tempestiva ed efficace, dei Progetti e delle singole operazioni].

10 I PRIMI PASSI -6- COMUNICARE ALLA REGIONE I DATI SULL’AVANZAMENTO DELLE OPERAZIONI La Regione ha predisposto uno specifico data base per monitorare l’avanzamento del Pisl e delle operazioni. Il responsabile del modello di gestione: Rileva e comunica alla Regione le informazioni sul progetto integrato e i dati (raccolti dai beneficiari) sull’avanzamento procedurale, fisico e finanziario delle operazioni I beneficiari: -Rilevano e comunicano al responsabile del modello di gestione i dati relativi all’avanzamento delle operazioni [La trasmissione ne delle informazioni e le schede compilate dai responsabili locali verranno inviate via web alla Regione. La compilazione delle schede sarà effettuata con il supporto degli Agenti di sviluppo]

11 I PRIMI PASSI -7- PREPARARE I COLLEGI DI VIGILANZA Il Collegio di vigilanza è presieduto dal Presidente della Giunta regionale ed è composto dal soggetto capofila e dal Presidente del Tavolo di partenariato provinciale. Il Collegio vigila sulla corretta attuazione dell’Accordo, nel rispetto dei tempi e degli obblighi dei soggetti sottoscrittori; individua eventuali ostacoli e propone soluzioni; dirime controversie; esprimere parere su eventuali modifiche. Il collegio deve ricevere i rapporti di monitoraggio e le note relative all’attuazione e tutte le informazioni raccolte dai soggetti attuatori.

12 I PRIMI PASSI -8- DEFINIZIONE DEI CRITERI SUI REGIMI DI AIUTO La Regione approverà una specifica direttiva di attuazione per i regimi di aiuto alle imprese nei Progetti integrati. I contributi alle imprese verranno cocessi attraverso una procedura selettiva basata su bandi emanati dalla Regione. I partenariati locali, potranno collaborare alla definizione delle caratteristiche che dovranno avere i bandi per aiuti per renderli più coerenti ai bisogni del Progetto integrato.


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