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Elaborato da: Amets Suess, Andalusian School of Public Health, 2015 Angelo Stefanini, Università di Bologna MODULE 4: APPLICAZIONE DELLA CONOSCENZA Unità.

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1 Elaborato da: Amets Suess, Andalusian School of Public Health, 2015 Angelo Stefanini, Università di Bologna MODULE 4: APPLICAZIONE DELLA CONOSCENZA Unità 3: Sanità pubblica, Promozione della salute e Prevenzione della malattia da prospettive multidisciplinari

2 Riflettere criticamente sui concetti di “Promozione della salute” e “Prevenzione delle malattie”. Approfondire le strategie e le migliori prassi relative alla prevenzione e alla promozione della salute utilizzando un approccio sensibile alle differenze con prospettive multidisciplinari. Obiettivi dell'Unità

3 Promozione della salute e Prevenzione della malattia: Modello concettuale. Tutela della salute Promozione della salute Prevenzione della malattia Determinazione sociale della salute Riduzione delle disuguaglianze in salute Salute come Diritto Umano Dichiarazione di Alma Ata Sensibilità alle differenze / Attenzione alle disuguaglianze Definizione di salute dell'OMS Diritto alla non discriminazione

4 Dahlgren and Whitehead, 1991 I Determinanti della Salute

5 Promozione della salute “La promozione della salute è il processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla.” La Carta di Ottawa per la promozione della salute (OMS, 1986) individua tre strategie fondamentali per la promozione della salute: 1) sostenere la “causa” della salute per creare le condizioni essenziali (di ordine politico, economico, sociale, culturale, ambientale, comportamentale e biologico) per la sua tutela; 2) mettere in grado tutte le persone di raggiungere appieno il loro potenziale di salute; 3) mediare tra i diversi interessi esistenti nella società al fine di perseguire la salute.

6 Strumenti: costruire una politica pubblica per la salute La promozione della salute va al di là dell’assistenza sanitaria. Essa colloca la salute nell’agenda di coloro che compiono le scelte politiche in tutti i settori e a ogni livello, rendendoli più consapevoli delle conseguenze delle loro decisioni sulla salute. Richiede che vengano identificati gli ostacoli all’adozione di politiche pubbliche per la salute nei settori non sanitari e i modi per superarli. Lo scopo deve essere quello di far sì che le scelte più sane siano le più facili da realizzare. (Carta di Ottawa, 1986)

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8 . Fésüs 2012; Ingleby 2012; Figura: OMS 2010: 14, adattato da: Dahlgren et al. 1991.

9 Questioni rilevanti nei programmi di Prevenzione: Sensibilità alla differenze Importanza di avvicinare le comunità ai servizi e i servizi alle comunità. Importanza di conoscere i bisogni di salute e di assistenza sanitaria dei diversi gruppi di una comunità. Livelli diversi di accessibilità ai servizi di prevenzione per i diversi gruppi di una comunità. Barriere all'utilizzo dei servizi di prevenzione o Barriere giuridiche o Condizioni socioeconomiche o Aspetti culturali o Esperienze di discriminazione  Approcci partecipativi.. Champion et al. 2013; Martin et al. 2014; OSF 2005, 2011; Phillips et al. 2014.

10 Il problema: Scarsa adesione delle donne immigrate agli inviti per lo screening del collo dell’utero Tasso di adesione2003-042005-06 Italiane 54%50% Straniere da Paesi a forte pressione migratoria 37%32% Prevenzione delle malattie Screening e disuguaglianze: l'esperienza della AUSL di Cesena M.Palazzi; E. Bakken; P. Vitali; F. Righi; N. Bertozzi; A. Strada; R. Chattat; C. Celeste; A. Bazzocchi. Profilo della popolazione immigrata nei Comuni del territorio Cesenate, Gennaio 2006

11 Organizzazione di focus group con donne immigrate e operatori Problemi emersi: Scarsa informazione sul programma di screening Scarsa conoscenza delle lingua italiana Problemi di accesso per orari di apertura e orari di lavoro, trasporti… Atteggiamenti di diffidenza, paura, differente cultura della prevenzione, differente idea dei servizi M.Palazzi; E. Bakken; P. Vitali; F. Righi; N. Bertozzi; A. Strada; R. Chattat; C. Celeste; A. Bazzocchi. Profilo della popolazione immigrata nei Comuni del territorio Cesenate, Gennaio 2006

12 Partner del progetto screening donne immigrate ( 2005 ad oggi) Enti Pubblici Locali (Scuole, Comuni) Associazionismo AUSL Associazioni di stranieri Scuole di lingua italiana M.Palazzi; E. Bakken; P. Vitali; F. Righi; N. Bertozzi; A. Strada; R. Chattat; C. Celeste; A. Bazzocchi. Profilo della popolazione immigrata nei Comuni del territorio Cesenate, Gennaio 2006

13 Incontri presso le comunità di immigrati stranieri nel territorio svolti da operatori AUSL, mediatori e ESC Riscrittura delle lettere di invito allo screening e altri materiali informativi nel 2008 Percorso facilitato per le donne immigrate in condizione di irregolarità. Migliorati gli orari e giorni di apertura dei servizi per il programma di screening: apertura del consultorio al sabato. Aumentati il numero e l’attività dei mediatori linguistico culturali. Organizzato un sistema di chiamata attiva per le donne immigrate non rispondenti all’invito scritto. Oltre 3000 donne contattate al telefono dai mediatori nel 2009/11 M.Palazzi; E. Bakken; P. Vitali; F. Righi; N. Bertozzi; A. Strada; R. Chattat; C. Celeste; A. Bazzocchi. Profilo della popolazione immigrata nei Comuni del territorio Cesenate, Gennaio 2006

14 Tasso di adesione allo screening 2011 2006 Donne italiane……………..… 59% 50% Donne provenienti da PFPM.… 49% 32% M.Palazzi; E. Bakken; P. Vitali; F. Righi; N. Bertozzi; A. Strada; R. Chattat; C. Celeste; A. Bazzocchi. Profilo della popolazione immigrata nei Comuni del territorio Cesenate, Gennaio 2006

15 Importanza dell' accessibilità ai servizi I programmi preventivi ed educativi vanno alla ricerca dell'individuo. Soltanto se i servizi sono in grado di trovare l'individuo, quest'ultimo può accedere agli stessi.

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17 Grazie per l’attenzione. Domande?

18 Riferimenti bibliografici The Universal Declaration of Human Rights http://www.un.org/en/documents/udhr/ (retrieved: April 28, 2015)http://www.un.org/en/documents/udhr/ World Health Organization, and World Health Organization. "Alma Ata Declaration." Geneva: World Health Organization (1978). Ottawa Charter for Health Promotion. WHO, Geneva 1986 Chiarenza A. Developments in the concept of 'cultural competence'. In: Ingleby D, et al. (eds). Inequalities in health care for migrants and ethnic minorities, Vol. 2, p. 66-81. COST Series on Health and Diversity. Antwerp: Garant Publishers, 2012. Ingleby D. Ethnicity, Migration and the ‘Social Determinants of Health’ Agenda. Psychosocial Intervention 2012;31(3):331- 341. Martin Y, Collet TH, Bodenmann P, Blum MR, Zimmerli L, Gaspoz JM, Battegay E, Cornuz J, Rodondi N. The lower quality of preventive care among forced migrants in a country with universal healthcare coverage. Preventive Medicine 2014;59:19-24. WHO, World Health Organization. How health systems can address health inequities linked to migration and ethnicity. Briefing on policy issues produced through the WHO/European Commission equity project. Copenhagen: WHO Regional Office for Europe, 2010. http://www.euro.who.int/__data/assets/pdf_file/0005/127526/e94497.pdf (retrieved: March 5, 2015).

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