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La riflessione linguistica nella classe plurilingue Maria Cecilia Luise Università di Firenze.

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Presentazione sul tema: "La riflessione linguistica nella classe plurilingue Maria Cecilia Luise Università di Firenze."— Transcript della presentazione:

1 La riflessione linguistica nella classe plurilingue Maria Cecilia Luise Università di Firenze

2 La classe plurilingue - Classe a fortissime abilità differenziate - Difficoltà di: proporre spiegazioni grammaticali “uguali per tutti” tenere sotto controllo le esigenze di comprensione e spiegazione necessarie agli stranieri per portare a termine compiti grammaticali

3 M.: allora, io adesso vi darò una frase minima. Qual è il vostro compito: voi dovete leggerla, darvi due minuti per concentrarvi e pensare, poi io vi darò dei fogli bianchi […] quale sarà il vostro compito… in una frase minima che cosa troviamo prima di tutto? Allora, frase minima, abbiamo: soggetto e predicato. Che cosa dovete fare voi: trovare delle espansioni sia del soggetto che del predicato in modo che la frase si allarghi il più possibile. State bene attenti però! Il predicato deve rimanere quello, non devono essercene altri. Non vi chiedo di inventare un periodo che può essere formato da più proposizioni e quindi da più predicati! Vi chiedo di allargare una frase minima dove il predicato resta quello. Adesso quando vi darò questo foglietto dovete farvi tutte le domande che riguardano le espansioni. Voi sapete quali sono, vero? Le scrivete, ne parlate in modo che risulti una frase accettabile, significa una frase che si capisce, che tutti possano capire, che abbia un significato, non come “il papà corre il latte”. [dopo la distribuzione della frase da ampliare e dei fogli sui quali scrivere Awes si rivolge alla maestra] A.: eeeh… dobbiamo fare tutto un foglio? M.: come si fa una frase sola tutto il foglio? A.: allora fino a qua? M.: se ci riesci… Ba.: [rivolto ad A.] inventati, scrivi, fa a caso!

4 Le classi plurilingui oggi quasi la metà degli allievi stranieri presenti a scuola è nata in Italia anche quelli che nella scuola secondaria non sono nati in Italia hanno comunque per la maggior parte un retroterra di frequenza di scuola italiana fin dall’infanzia gli studenti nati in Italia hanno percorsi di scolarizzazione molto più simili ai compagni nativi che non ai neo-arrivati, soprattutto perché non incontrano gli stessi enormi ostacoli linguistici di questi ultimi.

5 Linee guida per l’integrazione degli alunni stranieri 2014 terza fase, quella degli apprendimenti comuni : “l’italiano L2 resta in questa fase sullo sfondo e fornisce ai docenti di classe chiavi interpretative per cogliere le difficoltà che possono permanere e per intervenire su di esse. Le modalità di mediazione didattica e di facilitazione messe in atto per tutta la classe e per gestire la sua irriducibile eterogeneità possono essere in gran parte efficaci anche per gli alunni stranieri. Anzi, il loro punto di vista diverso su un tema geografico, storico, economico, ecc., e la loro capacità metalinguistica, che nel frattempo ha avuto modo di allenarsi e si è affinata, potranno essere potenti occasioni per introdurre uno sguardo interculturale.”  percorsi di riflessione metalinguistica sull’italiano all’intera classe plurilingue

6 Riflessione metalinguistica nella classe di L2 Focus on meaning vs focus on forms  Focus on form: «un occasionale spostamento dell’attenzione (noticing) ad aspetti del codice linguistico, compiuto dall’insegnante e/o da uno o più studenti, che prende il via dalla percezione di un problema di comprensione o produzione», ma che può anche essere programmato dall’insegnante in modo mirato un’istruzione che favorisca sia la comunicazione in L2 sia la consapevolezza metalinguistica sembra fare la differenza e portare più velocemente a risultati soddisfacenti in L2.

7 Valore aggiunto di studenti non nativi Vantaggio bilingue: F unzioni cognitive generali per es. le funzioni esecutive Sensibilità metalinguistica  Competenza metapragmatica conoscenza spontanea della struttura del linguaggio maggiore capacità di distinguere tra forma e significato migliori performance nel dare giudizi di grammaticalità più sviluppata consapevolezza morfologica capacità di identificare, analizzare e manipolare le strutture della parola Più veloce sviluppo delle abilità di letto-scrittura

8 Riflessione metalinguistica nella classe plurilingue: come trasformazione della classe plurilingue in un ambiente didattico: Interattivo: negoziazione dei significati; metatalk Costruttivista: co-costruzione della conoscenza in gruppo Situato: Partecipazione Periferica Legittimata Plurale: CARAP - approcci didattici plurali delle lingue e delle culture Comparativo: scoprire somiglianze e differenze tra le lingue

9 Riflessione metalinguistica nella classe plurilingue: esempi esempi dei prodotti finali realizzati in una classe plurilingue della scuola primaria osservazioni sulla lingua italiana sia L1 sia L2, sulla lingua inglese come LS I bambini hanno identificato i problemi, negoziato spiegazioni, confrontato e messo alla prova ipotesi, formulato la regola con una metalingua condivisa, fatto diventare la regola patrimonio di tutti. Risultato  “Il libro dei consigli”

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13 GRAZIE PER L’ATTENZIONE! luise@unifi.it


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