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Aspetti metodologici dell’attività “medico-chirurgica” Mondo di “ciò che ha vita” ≠ mondo di “ciò che non ha vita” Problema della conoscenza in biologia.

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Presentazione sul tema: "Aspetti metodologici dell’attività “medico-chirurgica” Mondo di “ciò che ha vita” ≠ mondo di “ciò che non ha vita” Problema della conoscenza in biologia."— Transcript della presentazione:

1 Aspetti metodologici dell’attività “medico-chirurgica” Mondo di “ciò che ha vita” ≠ mondo di “ciò che non ha vita” Problema della conoscenza in biologia Kant:è possibile una scienza “matematica” della “natura” I)lo studio scientifico e lo studio matematico della natura coincidono (Fondamenti metafisici della scienza naturale, 1786) II)la “fisica matematica” è collegata con la biologia, ma ne è “autonoma” (Critica del giudizio, 1790)

2 Aspetti metodologici dell’attività “medico-chirurgica” Kant:concezione critico-trascendentale vs concezione dogmatico-metafisica non si preoccupa dell’esistenza delle cose in sé si occupa unicamente dell’ordine dei fenomeni secondo regole determinate a)sostanzialità b)causalitàdefiniscono il “complesso di esperienza” Ξ “natura” c)reciprocità “autonomia” della biologia “organismo” “prodotto organizzato della natura (è quello) nel quale tutto è fine e reciprocamente anche mezzo”

3 Aspetti metodologici dell’attività “medico-chirurgica” Proposte classificatorie delle scienze e medicina Linneo:nomenclatura binaria applicata alla botanica descrittiva consapevolmente fondata (per selezione tra i molteplici organi della pianta) sull’unico fattore degli organi sessuali distingue tra ordini “naturali” vs ordini “artificiali” Alsted:la “medicina” (“ars bene curandi sanitatem”) è disciplina distinta dalla “filosofia” scienza:abito contemplativo, connesso ad evidenza e certezza, che porta ad accettare condizioni necessarie in base a cause prossime (ma non “prime”). arte:disposizione della mente, che porta ad accettare conclusioni che riguardano l’esecuzione

4 Aspetti metodologici dell’attività “medico-chirurgica” Proposte classificatorie delle scienze e medicina Descartes:l’albero della scienza ha una radice (la metafisica), un tronco (la fisica) e diversi rami (meccanica; medicina; morale) la “morale” è il più alto grado della saggezza, che presuppone la conoscenza di tutte le altre scienze la “medicina” è intermedia tra la “meccanica” e la “morale” (la “meccanica” spiega la circolazione del sangue, i movimenti dei muscoli, etc.) Wolff :distingue:a) conoscenza storica: registrazione dei fatti b) conoscenza filosofica: ricerca delle ragioni dei fatti (cause per cui questi si producono ed esistono) c) conoscenza matematica: determinazione della misura o delle leggi matematiche di tutto ciò che è finito (materiale o “spirituale”) La medicina è considerata:a) parte delle fisica speciale b) come filosofia dell’arte medica

5 Aspetti metodologici dell’attività “medico-chirurgica” Bacon F.:la medicina è una scienza che considera: a) le cause delle malattie con le loro occasioni o incentivi b) le malattie con i loro accidenti c) le cure, con i mezzi atti a preservare la salute Lo schema ad albero non esaurisce la classificazione delle strutture della medicina, derivata dalla “filosofia umana” ma non reparabile della “filosofia naturale” (cioè dalla registrazione accurata delle esperienze “eseguite”). Bisogna anche “costruire” la scienza (per scoperta; per impressione) Boerhaave:scopo dell’arte medica èdi evitare il dolore, la debilitazione, la morte di conservare lo stato di salute presente di ripristinarlo se assente oggetto della medicina sono: la vita, la salute, la malattia, la morte dell’uomo, le loro cause, da cosa siano prodotte ed i mezzi con cui sono dirette medicina è scienza di quelle “cose” per effetto della cui applicazione 1) la vita sana è conservata 2) la vita malata è ricondotta alla salute primitiva

6 Aspetti metodologici dell’attività “medico-chirurgica” Ampère:la distinzione tra “arte” e “scienza” non è utile all’organizzazione del sapere Ogni arte, come ogni scienza, riconosce un gruppo di “verità”,dimostrate dalla ragione verificate dall’osservazione percepite dalla coscienza chea) o si riferiscono a oggetti della stessa natura b) o considerano gli oggetti studiati sotto lo stesso punto di vista L’opera del “sistematore” consiste nel far emergere e rendere evidenti “scienze” che “esistono già nella realtà”.

7 Aspetti metodologici dell’attività “medico-chirurgica” Cuvier: al centro della ricerca biologica si pone la “morfologia” la ricerca e le affermazioni derivabili devono considerare le forme di vita così come esistenti nonché le loro relazioni sistematiche l’organismo non è semplice aggregato (addizione) di parti, in quanto in ogni parte è riconoscibile la “forma del tutto” (concetto di tipo) l’anatomia comparata è lo strumento metodologico della cono- scenza biologica, in quanto consente la tipizzazione e l’ordine degli esseri viventi secondo il “piano strutturale”, la loro origine e le loro attività. “l’essere” è completamente organizzato: esso non è unione casuale di parti, ma sistema chiuso e coerente, che ottempera ad una specie caratteristica di “necessità” La scienza deve usare dell’induzione e della deduzione: essa riconosce la mutua dipendenza dalle funzioni dell’organismo (teoria della correlazione) Sostenitore della “costanza della specie” come principio metodologico (non come dogma ontologico o teologico)

8 Aspetti metodologici dell’attività “medico-chirurgica” Goethe:fondamento della biologia è la “forma” Essa non è riducibile a “rigidità geometrica”, spaziale, ma deve essere considerata anche nel tempo (processo del “divenire”) “Formazione e trasformazione di nature organiche” (metamorfosi) Schleiden:compito fondamentale della botanica è la ricerca “causale” Passaggio dalla “biotassia” alla “biofisica”: la scienza non è semplice collezione di fatti, ma loro elaborazione teorica e dominio. Botanicafisicamatematica:osservazione ed esperienza induzione ed ipotesi La fisica e la chimica richiedono il superamento della “formazione e trasformazione delle forme organiche”, e portano a motivazioni empiriche ed a dimostrazioni sperimentali La “storia” dell’evoluzione prevale sulla sistematica

9 Aspetti metodologici dell’attività “medico-chirurgica” Darwin:1)specie molto affini si sostituiscono l’una all’altra procedendo dal nord al sud dell’America meridionale 2)specie insulari e specie continentali dell’America meridionale rivelano stretta affinità 3)specie viventi ed estinte di mammiferi sdentati e rosicanti rivelano stretta relazione Idea della “selezione naturale” (cfr. Malthus “Sulla popolazione”): la forza trasformatrice più importante era costituita dal potere dell’uomo di esercitare una selezione sull’allevamento (coltivazione)…”

10 Aspetti metodologici dell’attività “medico-chirurgica” Husserl:per elaborare una teoria del metodo delle scienze naturali, occorre 1)definire l’ontologia della natura in sé (il necessario in una natura in generale; le forme necessarie per la determinazione di ogni singolarità appartenente “idealmente” e “in sé” alla natura). Questo è compito delle scienze matematiche pure della natura. 2)definire la metodologia a priori di una conoscenza possibile della natura in sé, attraverso “verità” in sé. Ci si riferisce a una struttura esperita come tale da un essere esperiente; si può anche assumere la natura matematica come l’in-sé ideale delle esperienze della natura (cioè delle nature sensibilmente intuibili) E’ possibile allora una scienza naturale matematica, metodo di determinare scientificamente la natura in base ai dati dell’esperienza. Si può giungere ad un’ontologia a priori in quanto: 1)ho una natura concordemente esperita e mi mantengo nell’ambito della concordanza; la rispettiva conoscenza della stessa cosa presuppone l’intelaiatura spazio-temporale (proprietà quantitativo-causali) della rispettiva qualificazione 2)l’elemento quantitativo non sta solo nei processi estensionali che appaiono; anche gli elementi qualitativi ne costituiscono un indice (sento un suono e vedo un movimento vibratorio: il suono è qualitativamente lo stesso, ma dipende da intensità della tensione, dallo spessore, etc.)

11 Aspetti metodologici dell’attività “medico-chirurgica” Husserl:le proprietà reali sono proprietà causali, che si determinano in base alle leggi causali: 1)nell’esperienza concordante (in quanto modo di apparizione sensibile) occorre distinguere casua- le e necessario; 2)ciò che si percepisce, dal punto di vista dell’espe- rienza concordante, è sempre collocabile nella linea di un certo perfezionamento. Una determi- nata caratteristica può essere data in gradi diversi di “chiarezza”, di cui è sempre pensabile (operabile?) un perfezionamento.

12 Aspetti metodologici dell’attività “medico-chirurgica” A)il problema dello spazio e la scoperta delle geometrie non euclidee Weierstrassdimostra che ci sono funzioni continue non differenziabili (vi sono, quindi, curve non suscettibili di descrizione con algoritmo differenziale) Peanodefinì una curva che riempie tutto un quadrato Möbiusdescrisse poliedri ai quali non può essere assegnato un volume La matematica resta scienza di pure relazioni: i singoli elementi ricavano la loro determinazione e il loro significato solo dalla connessione sistematica con la quale si ordinano. La geometria è un determinato sistema di ordine e relazioni, il cui carattere è determinato dalle regole delle operazioni Lo spazio è la “forma dell’ordine della coesistenza”; il tempo è la “forma dell’ordine della successione”

13 Aspetti metodologici dell’attività “medico-chirurgica” B)Concetto di ordine e misura Nessuna geometria è attinta semplicemente dall’esperienza; una di esse può essere scelta in modo adatto alla risoluzione più semplice di certi problemi posti dall’esperienza Anche la fisica può condurre a problemi la cui soluzione richiede l’applicazione di geometrie non euclidee (cfr. teoria della relatività) Noi scegliamo le determinazioni e le definizioni di relazione che ci permettono di costruire il sistema dell’esperienza nel modo più semplice possibile C)Concetto di numero numeri semplici, razionali, irrazionali, complessi, immaginari… etc. ogni aggregato di oggetti ben distinti può essere considerato, di per se stesso, come un oggetto unico

14 Aspetti metodologici dell’attività “medico-chirurgica” 1838Schleiden e Schwann:tutti gli organismi viventi sono fatti di cellule e di prodotti cellulari (origine delle cellule per formazione libera: cfr. cristalli) 1852Remak:le cellule hanno sempre origine dalla divisione di altre cellule 1855Virchow:“omnis cellula e cellula” Tutti gli organismi viventi sono fatti di cellule e di prodotti cellulari, e le cellule derivano sempre dalla divisione di altre cellule I)problema della generazione (come fa un organismo a produrre un uovo?) II)problema dello sviluppo (come fa un uovo a produrre un organi- smo?) 1879Hertwig-Fol:fecondazione (spermatozoo + uovo) ~1880Flemming:mitosi 1884Weismann:meiosi La generazione di un nuovo individuo comincia con due meiosi, quando si for- mano i gameti, e si realizza con la fecondazione, quando si forma lo zigote.


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