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Luca Serafini, Vittoria Petrillo Alberto Bacci, Paolo Tomassini INFM-MI Carlo Benedetti, Giorgio Turchetti, INFN-BO.

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Presentazione sul tema: "Luca Serafini, Vittoria Petrillo Alberto Bacci, Paolo Tomassini INFM-MI Carlo Benedetti, Giorgio Turchetti, INFN-BO."— Transcript della presentazione:

1 Luca Serafini, Vittoria Petrillo Alberto Bacci, Paolo Tomassini INFM-MI Carlo Benedetti, Giorgio Turchetti, INFN-BO

2 Iniezione esterna: vantaggi e svantaggi VANTAGGI:  Ripetibilita’ elevatissima della qualita’ e caratteristiche del fascio  Buona flessibilita’ sulla scelta dei parametri di fascio E,Q SVANTAGGI  Lunghezza del bunch troppo elevata  Jitter della fase di iniezione

3 Limiti imposti dalla lunghezza del bunch  La lunghezza (rms) del bunch l e’ il parametro primario. Poiche’ per avere un fascio ragionevolmente monocromatico (5%) e’ necessario [ma non sufficiente…] che  p /4) >8 l Tuttavia il campo accelerante scala come (1/ p ) quindi a parita’ di lunghezza di accelerazione e intensita’ del laser l’energia raggiunta e’ inversamente proporzionale alla lunghezza del bunch.

4 Il bunch  Sono stati valutati svariati bunches con energie e lunghezze diverse. Con il limite di corrente a 1KA ci siamo concentrati su un bunch ultracorto  Lunghezza l =2.5micron rms  Carica 25pC.  Emittanza trasversa normalizzata 0.8mm.mrad in entrambe le direzioni trasverse  Energia 150MeV

5 Il codice di simulazione  Non e’ al momento possibile eseguire simulazioni PIC2D (e tanto meno 3D) a causa della lunghezza di accelerazione della scala di una decina di centimetri [simulazioni del genere impiegano mesi con migliaia di CPU]  Nel sistema di riferimento comovente con l’impulso laser l’ evoluzione spazio-temporale del plasma e del bunch e’ quasistatica, e’ quindi possibile risolvere le equazioni di campo e del moto delle particelle nella QSA  Le simulazioni sono state eseguite con il codice Qfluid [P.Tomassini,2005-2008]

6 QFluid  QSA FLUIDO nel sistema di coordinate [  =k p (z-z g ),  k p r]  2D CILINDRICO  Nonlineare  Veloce (gira su un portatile) e accurato  Testato con ALaDyn in regime LWFA+self-inj  Manca (per ora) la dinamica del fascio laser [erosione e modulazione di fase], ci lavorero’ quando ci saranno le condizioni al contorno favorevoli.

7 Goals  Miglior compromesso tra qualita’ del fascio e energia  Si accetta un energy spread del 5% rms e un’emittanza normalizzata inferiore a 1.5mm.mrad  Energia sopra i 2 GeV

8 Rationale della scelta dei parametri  Con la minima lunghezza del bunch di 2.5micron rms la lunghezza d’onda di plasma deve essere piu’ grande di (8x2.5)x4=80 micron. Questo fissa la densita’ massima del plasma in

9 Rationale della scelta dei parametri (1)  Impulso nella regione focalizzante e accelerante (FA) dell’onda di plasma  In regime lineare e plasma omogeneo la regione FA e’ SOLO ¼ dell’onda di plasma  Gli effetti di beam loading sono importanti

10 Rationale della scelta dei parametri (2)  Si lavora allora in regime nonlineare nel quale si puo’ avere, con opportuna scelta dei parametri, una perfetta sovrapposizione tra la zona accelerante e quella focalizzante dell’onda di plasma (FA=1/2 onda)  Beam loading trascurabile

11 Rationale della scelta dei parametri (3)  Il profilo di densita’ trasverso deve essere a canale per guidare l’impulso laser e compensare l’effetto defocalizzante della diffrazione con quello focalizzante di una lente positiva  Dalla teoria dell’evoluzione delle funzioni di inviluppo il matching perfetto si ottiene per un profilo di densita’ parabolico con  Assumeremo che il guiding avvenga per circa 10cm pari a circa 20Z R

12 Rationale della scelta dei parametri (4)  Le dimensioni trasverse del bunch devono essere accuratamente regolate in modo da minimizzare le oscillazioni sotto l’azione delle forze focalizzanti che aumentano considerevolmente l’emittanza per effetti nonlineari  Purtroppo le dimensioni trasverse del “matched beam” per i parametri in esame sono di circa 1 micron, ben al di sotto dei 4-6 micron minimi del bunch.

13 Rationale della scelta dei parametri (4) UNMATCHED Dopo solo 1.4cm

14 Rationale della scelta dei parametri (4)  Per risolvere il problema si inietta il beam nel plasma quando l’impulso laser non e’ ancora focalizzato completamente. Le crescenti forze focalizzanti comprimono adiabaticamente il bunch fino alle dimensioni trasverse ottimali

15 Rationale della scelta dei parametri (4) ADIABATIC

16 Rationale della scelta dei parametri (5)  Effetti di dephasing. La lunghezza di dephasing e’ stimabile come Il dephasing non e’ dunque dominante per lunghezze di accelerazione <(10-15)cm Il limite all’energia raggiungibile e’ dato dall’effettiva possibilita’ di guidare l’impul so

17 Rationale della scelta dei parametri (5)  E’ necessario tuttavia compensare lo scivolamento di fase dovuto all’aumento di p durante la fase di iniezione adiabatica causato dagli effetti nonlineari  Possiamo avvalerci del controllo della velocita’ di fase dell’onda di plasma tramite scelta del profilo longitudinale di densita’ per minimizzare l’energy spread del bunch

18 Rationale della scelta dei parametri (5)  La dinamica dell’impulso laser, tuttavia,impone un limite alla lunghezza di accelerazione efficace..  NON sono stati tenuti in considerazione effetti nonlineari 3D che DEVONO essere comunque essere integrati nella fisica

19 Rationale della scelta dei parametri (5)  Lo svuotamento della pompa associato al rilascio di energia al plasma e’ stato analizzato in 1D con una simulazione PIC con ALaDyn [n o =2e17cm-3, I=1.2e19 W/cm2].  Su una lunghezza di 10cm lo svuotamento e’ del 15%  Questo fissa in 10-30cm, a queste densita’ e intensita’, la lunghezza di accelerazione ottimale.

20 20 The relation between the plasma wave phase velocity v , the driver (the laser pulse) group velocity v g and the plasma density profile is: Dynamics in longitudinally inhomogenous plasmas Rationale della scelta dei parametri (5)  Il controllo della velocita’ di fase dell’onda si ottiene profilando adeguatamente la densita’ del plasma

21 PARAMETRI  Bunch: 25pC, 150MeV, 1 mm.mrad, 5  m rms trasversi, 2.5  m rms longitudinali [circa 1KA di corrente]  Laser: 7J in 30fs, w 0 =32.5  m, w 0_inj =135  m, guidato su 20 Z R.  Plasma: Profilo di densita’ crescente tra 1.5e17 cm -3 e 2.5e17 cm -3, “tapered channel” per il guiding dell’impulso. Lunghezza di accelerazione circa 10cm.  Numerica: Window mobile di lunghezza e larghezza adattate rispettivamente a p e w. Campionamento a 46punti/  p e 26 punti/w. Bunch campionato con 15000 particelle

22 Simulazione

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27 Final timestep

28 Emean=2.28GeV  E/E=3.1% rms

29 SLICE ANALYSIS dZSLICE=250 nm

30 Conclusioni  L’accelerazione FWFA+ext.inj puo’ essere utilizzata con successo per accelerare bunches sopra i 2GeV preservando l’emittanza e accettando un energy spread globale del 3- 5%.  Dalla slice analysis emerge che il bunch ha delle ottime qualita’ sulla scala sub-microscopica [X FEL?]  Le simulazioni non sono completamente auto consistenti perche’ manca la possibile evoluzione nonlineare del laser.  ALaDyn (e un qualunque PIC che giri su un numero di processori inferiore alle centinaia) non puo’ simulare questi schemi [Inclusione di Qfluid in ALaDyn se e quando le condizioni al contorno lo renderanno possibile]  Lo schema sperimentale e’ complesso in tutti i suoi elementi (bunch-laser-plasma)


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