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L’orienteering È un’attività sportiva che ha trovato, negli ultimi anni ampio spazio all’interno della scuola ed è espressione dei programmi Ministeriali.

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Presentazione sul tema: "L’orienteering È un’attività sportiva che ha trovato, negli ultimi anni ampio spazio all’interno della scuola ed è espressione dei programmi Ministeriali."— Transcript della presentazione:

1 L’orienteering È un’attività sportiva che ha trovato, negli ultimi anni ampio spazio all’interno della scuola ed è espressione dei programmi Ministeriali che prevedono lo sviluppo di attività in ambiente naturale con riferimenti ecologici. NON SOLO GARA

2 È uno sport che si svolge prevalentemente all’aria aperta: scuola, città,parchi, ville e boschi

3 Consiste nell’eseguire un percorso nel minor tempo possibile muniti di cartina e bussola con dei passaggi obbligati, trovando i punti di controllo (lanterne) e quindi nello studiare il tragitto meno faticoso e più veloce!

4 Naturalmente l'Orienteering puó essere praticato tutti i giorni, ognuno con il proprio obiettivo: lo sportivo per allenarsi, la famiglia e l'appassionato per divertirsi e trascorrere una giornata piacevole tra amici ed all'aria aperta

5 Promuove e sviluppa: educazione all’ambiente, all’affettività, alla salute, alla legalità, alla cittadinanza, stradale. L’aspetto ludico e competitivo, prerogativa di questa disciplina, costituisce, per chi la pratica, la spinta motivazionale ad apprendere gli argomenti che possono arricchire la conoscenza. Presenta forti caratteristiche di interdisciplinarietà: coinvolge numerose discipline - storia, geografia, matematica, scienze, arte e immagine, scienze motorie e sportive.

6 L’Orienteerin g serve a sviluppare Percezione dello spazio Coordinazione motoria concentrazione Capacità di osservazione Capacità di scelta Percezione dello spazio Riconoscimento di capacità e limiti Collaborazione Autonomia Attraverso la pratica dell’orienteering, in seguito ad un costante contatto con gli altri individui, il ragazzo potrà uscire dal proprio isolamento, acquisendo una propria autonomia, solide abilità, per la sua formazione integrale, per riscuotere una adeguata stima sociale, più precisa immagine di se nello spazio, l’affinamento della struttura motoria generale, dell’attenzione, della concentrazione e della memoria visiva e spaziale.

7 A leggere le carte stradali, usate per il turismo. A misurare,usando il righello centimetrato, la distanza tra due città e rapportarla a quella reale espressa in chilometri. misurare la distanza fra la proprio casa e la scuola sulla pianta del proprio paese sviluppare, su un foglio quadrettato, la pianta della propria stanza scegliendo la scala più adeguata.

8 Previene la dispersione scolastica, il disagio e il bullismo mediante la cultura del rispetto delle regole, del compagno e dell’avversario In primo piano l’obiettivo formativo è quello di promuovere un’attività in cui l’allievo, attraverso la possibilità di decidere, sperimentare e verificare, abbia modo di rafforzare un immagine positiva di se stesso. L’orienteering crea situazioni nelle quali l’alunno affronta in modo metacognitivo una situazione di problem solving: esso aiuta sviluppare nel soggetto la consapevolezza di quello che sta facendo, del perché lo fa, di quando è opportuno farlo e in quali condizioni.

9 L’orienteering, nello specifico trail-o, si pone come un’attività elettiva per l’inserimento positivo del ragazzo in situazione di disabilità, ma non esclusivamente, in quanto si presenta come una disciplina in cui anche gli ostacoli più grandi - causati da gravi disabilità - possono essere superati con l’ideazione di percorsi personalizzati modellati sulle esigenze dell’alunno. Egli attraverso il trail-o deve imparare tecniche e strumenti che gli consentono di superare il deficit per raggiungere risultati paragonabili a quelli dei suoi coetanei.

10 Chi partecipa ad una prova di Orientamento, utilizza una carta topografica realizzata appositamente per questo Sport, con segni convenzionali unificati in tutto il mondo. Si gareggia individualmente od in squadra, transitando dai diversi punti di controllo posti sul territorio. Raggiunto il punto di controllo si dovrá registrare il passaggio sul proprio testimone di gara. Vince chi impiega il tempo minore; in questo Sport non vince sempre il piú veloce, ma colui che é in grado di orientarsi piú rapidamente e di fare le scelte di percorso migliori.

11 L'Orienteering é chiamato lo Sport dei Boschi, perché il suo campo di gara ideale é il bosco, ma si puó praticare anche in altri ambienti quali centri storici, parchi pubblici, campagne, ecc. 1- Equipaggiamento Chi pratica l'Orienteering agonistico usa normalmente un abbigliamento specifico ed una bussola. I principianti possono tranquillamente iniziare senza nessun tipo di attrezzatura particolare: solo la bussola é indispensabile. 2- Iscrizione Al momento dell'iscrizione viene consegnato il pettorale ed il cartellino testimone che l'atleta dovrá punzonare in gara. Nelle competizioni maggiori si utilizza un sistema di controllo elettronico con un microchip. 3- Partenza Si parte ad intervalli di alcuni minuti uno dall'altro; al via il concorrente riceve la carta del terreno di gara su cui sono disegnati dei cerchietti che rappresentano i punti di controllo. La partenza é segnata sulla carta da un triangolo. 4- La gara Il concorrente deve raggiungere i punti di controllo nella stessa sequenza in cui sono numerati sulla carta. Ad ogni controllo si trova una lanterna (segnale bianco-arancio), dove l'atleta troverá un punzone con cui marcare, sul cartellino testimone personale, il proprio passaggio. 5- L' arrivo Al traguardo viene rilevato il tempo ed il cartellino testimone viene ritirato e controllato. Se le punzonature sono complete, vince colui che ha impiegato il minor tempo.

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14 In Italia, l’Orienteering muove i primi passi nel 1967. Inizialmente si tratta di gare con poche decine di partecipanti. Sono 2 le zone di propagazione: il Lazio ed il Trentino. Subito si distingue per i suoi valori di sport “sano”, che garantisce a giovani ed anziani un’attività sportiva salubre da un punto di vista fisico e mentale, oltre che socializzante grazie all’attività svolta dalle società sportive su tutto il territorio L’Orienteering si dice che sia nato nel 1897 nei paesi Scandinavi, dove in breve è diventata una disciplina praticata da numerosissimi appassionati. Un passo importante per la crescita a livello internazionale viene mosso nel 1961, a Coopenaghen, quando è istituita la IOF, la Federazione internazionale di Orienteering. Ad oggi sono 70 i paesi iscritti alla IOF: 3.000.000 i praticanti nel mondo. 1986 trasformazione del CISO in FISO (Federazione Italiana Sport Orientamento) con il riconoscimento del CONI Inizialmente come federazione associata alla Fidal poi come Federazione autonoma associata direttamente al CONI con sede a Trento CISO (Comitato Italiano Sport Orientamento). si preoccupa di sviluppare e promuovere questa nuova disciplina

15 L’Italia è stata in grado in questi anni di esprimere campioni ed eventi di livello internazionale. Nel nostro Paese si sono disputati Campionati Mondiali, Europei, ed altri appuntamenti transnazionali. Le gare vengono disputate all’aria aperta su impianti omologati che non richiedono la costruzione di nessuna opera muraria. Attualmente nel nostro Paese ci sono 470 impianti che possono avere estensioni di pochi chilometri quadrati nelle gare Sprint a decine di ettari nelle corse Long della Mtb-O.


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