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6 Inchiesta Giulio Vidotto Raffaele Cioffi. Indice: 6.1 Come si prepara un questionario 6.2 Come somministrare un questionario 6.3 Campionamento.

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1 6 Inchiesta Giulio Vidotto Raffaele Cioffi

2 Indice: 6.1 Come si prepara un questionario 6.2 Come somministrare un questionario 6.3 Campionamento

3 6.1 Come si prepara un questionario Preparare un questionario è una procedura alquanto complessa. Generalmente si è soliti suddividere tale procedura in più tappe: –Determinare lo scopo del questionario –Determinare i tipi di domanda –Scrivere gli item –Determinare come saranno analizzati gli item.

4 Determinare lo scopo del questionario La prima domanda da farsi quando si predispone un questionario è la stessa per ogni ricerca: “che cosa mi aspetto di stabilire?” Tale fase è utile per mettere a fuoco le VERE tematiche da indagare, evitando l’intromissioni di aspetti disturbanti.

5 Determinare i tipi di domanda Le domande alle inchieste possono essere divise in due categorie: –Domande aperte: consentono al soggetto una risposta più “ampia”, ciò le rende difficilmente codificabili, e per ciò relegabili a bassi campioni. –Domande chiuse: consentono di formulare delle risposte pre-stampate, facilmente codificabili (anche se più vincolanti), per questo motivo è più adatto a vasti campioni.

6 Scrivere gli item Sono presenti alcuni principi fondamentali della costruzione del questionario, fra cui: –Affrontare un solo argomento per item –Evitare di influenzare i soggetti –Rendere chiare le alternative (nelle domande a risposta chiusa) –Fare attenzione alla tendenza alla desiderabilità sociale –Determinare il formato degli item (tipologia di alterative alle risposte) –Determinare la sequenza degli item

7 Determinare come saranno analizzati gli item Il ricercatore dovrebbe costruire un questionario facendo riferimento anche ai modelli di analisi dei dati che intende impiegare. Per particolari modelli di ricerca (e quindi di strumenti di inchiesta utilizzati) corrispondono particolari modelli di analisi dei dati.

8 6.2 Come somministrare un questionario Anche in questo caso si fa ricorso ad una particolare sequenza di accorgimenti, fra cui: –Determinare il metodo di somministrazione –Affrontare il problema delle percentuali di risposte

9 Determinare il metodo di somministrazione Ci sono essenzialmente 4 modi differenti di somministrare i queStionari: –Faccia a faccia –Risposte scritte –Attraverso il computer –Per telefono

10 FACCIA A FACCIA: le interviste personali hanno il vantaggio che gli intervistatori possono stabilire un rapporto con la persona che viene intervistata. Il principale svantaggio, comunque, è che la presenza dell’intervistatore potrebbe creare una situazione sociale che può, a sua volta, influenzare le risposte.

11 RISPOSTE SCRITTE: la presentazione scritta dei questionari può assumere varie forme scritte (possono essere somministrati a un gruppo, possono essere lasciati in un certo posto o possono essere inviati per posta ai soggetti). Il principale vantaggio dei questionari scritti è il loro basso costo; il problema principale, invece, è la percentuale di risposta (basse percentuali di risposta possono invalidare i risultati a causa delle differenze tra gli individui che rispondono a quelli che non rispondono).

12 SOMMINISTRAZIONE ATTRAVERSO IL COMPUTER: se il soggetto è già nell’ufficio o nel laboratorio, può essere conveniente somministrargli un questionario con il computer. Ciò offre il vantaggio di essere impersonale, può controllare le risposte non valide e sollecitare l’intervistatore a ricontrollare le risposte non plausibili.

13 SOMMINISTRAZIONE PER TELEFONO: questo metodo implica di scegliere la zona telefonica e poi di selezionare in modo casuale le ultime quattro cifre da una tavola dei numeri random. Un vantaggio delle interviste telefoniche è che possono essere svolte rapidamente, e tutte da un luogo univoco.

14 Affrontare il problema delle percentuali di risposte La qualità dei dati è una diretta funzione della percentuale di risposta. La maggior parte dei ricercatori richiede almeno il 50% e preferisce il 90%. Si dovrebbe prendere nota del rifiuto di collaborare, dell’incapacità di restituire un questionario e della non reperibilità delle persone a cui era indirizzato.

15 6.3 Campionamento Tipi di campionamento Campionamento arbitrario: si ha quando il ricercatore che esegue l’inchiesta usa metodi arbitrari per reclutare le persone. Questi campionamenti arbitrari sono invalidi quasi quanto i campioni senza controllo.

16 Campionamento finalizzato a uno scopo: spesso i ricercatori basano un’inchiesta su un campione scelto secondo qualche particolare definizione; un campione finalizzato a uno scopo è un campione scelto non casualmente ma per qualche ragione particolare. Il problema principale con i campiono finalizzati ad uno scopo è che un errore di giudizio da parte del ricercatore nel selezionare il campione può influenzare i risultati.

17 Campionamento di convenienza: un altro tipo di campionamento che è del tutto accettabile è quello finalizzato ad uno scopo, in quanto seleziona un gruppo desiderabile, ma è diverso in quanto non può avvicinarsi al campionamento dell’intera popolazione.

18 Campionamento probabilistico: i campioni probabilistici, a differenza dei campionamenti precedenti,permettono di utilizzare svariate statistiche. In questo modo si tenta di conoscere la probabilità che ogni dato individuo ha di comparire nel campione.

19 Campionamento probabilistico e selezione casuale La maggior parte di campionamento probabilistico si basa sul campionamento casuale, anche se ci sono importanti eccezioni. Una selezione si dice casuale quando è controllata solo dal caso. Si dice che un processo di selezione è casuale se ogni membro della popolazione ha la stessa probabilità di essere scelto e la selezione di ogni individuo è indipendente dalla selezione di ogni altro.

20 Quadro di riferimento del campione: per prendere un campione probabilistico da una popolazione, è necessario definire la popolazione. La popolazione con qui si lavorerà, quindi, è chiamata quadro di riferimento del campione. Ogni individuo che cade nel quadro di riferimento del campione è chiamato un elemento. Ad esempio, se vogliamo far riferimento agli abitanti della città di Firenze, non potremo estrarre gli elementi (soggetti) da altre città della Toscana.

21 Campionamento sistematico: è un campione probabilistico ma non un campione casuale (in quanto tutti gli elementi della popolazione di riferimento non hanno la stessa probabilità di essere estratti). Ad esempio, se vogliano selezionare un campione di 20 studenti dal corso di metodologia di 80 studenti, dovremmo prima ottenere la lista degli alunni, poi identificare ciascun elemento. Se si deve scegliere dall’elenco il primo nome di ogni 4 alcuni numeri (1, 5, 9) hanno la massima probabilità di essere estratti, altri (2, 3, 4) nessuna.

22 Campionamento casuale semplice: selezionare casualmente in modo esatto gli elementi da una popolazione, utilizzando, ad esempio, le tavole dei numeri random, oppure generando al computer una lista di numeri casuali, oppure, ancora, estraendo gli elementi con una modalità totalmente casuale.

23 Le operazioni di campionamento casuale semplice si riassumono in: –definire e identificare il quadro di riferimento del campione, –determinare la grandezza desiderata del campione, –compilare la lista di tutti i membri della popolazione e assegnare a ciascuno un numero da zero al numero richiesto, –raggruppare le colonne di cifre a seconda del numero di cifre richiesto, –selezionare arbitrariamente un numero nella tavola dei numeri random, chiudendo gli occhi e puntando un dito.

24 Campionamento casuale stratificato: se si sta svolgendo una inchiesta su una popolazione con sottogruppi identificabili che possono dare risposte considerevolmente diverse, si può aumentare l’accuratezza ottenendo un campione casuale stratificato. Si tratta la popolazione come due o più sotto-popolazioni separate e crea un campionamento casuale separato in ciascuna delle due, decidendo le caratteristiche di appartenenza alle sotto- popolazioni da cui estrarre gli elementi.

25 Le operazioni di campionamento casuale stratificato si riassumono in: –definire e identificare il quadro di riferimento del campione, –determinare la grandezza desiderata del campione, –determinare i sottogruppi, o strati, che volete siano rappresentati in modo uguale o proporzionale, –identificate ogni membro della popolazione come un membro di uno dei sottogruppi o strati, –per ognuno dei sottogruppi o stati della popolazione assegnare a ciascun membro un numero da zero al numero richiesto, –usare una tavola dei numeri random per selezionare il numero appropriato di soggetti da ciascuno dei sottogruppi o strati.

26 Campionamento a gruppi: se si dovesse campionare la popolazione degli studenti di un Liceo Scientifico, di dovrero operare delle differenziazioni per sesso, classe di appartenenza, tipi di corso (sperimentale linguistico, fisico-chimico, informatico…). Una forma sofisticata di campionamento a gruppi è nota come campionamento a più strati (tipico nei sondaggi commerciali).

27 Le operazioni di campionamento a gruppi si riassumono in: –definire e identificare il quadro di riferimento del campione, –determinare la grandezza desiderata del campione, –identificare ed elencare i gruppi appropriati, –stimare il numero medio di soggetti di ogni gruppo della popolazione, –determinare il numero di gruppi appropriati dividendo la grandezza desiderata del campione per la grandezza stimata di un gruppo, –usare una tavola dei numeri random per selezionare il numero appropriato di soggetti da ciascuno dei sottogruppi.


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