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Paesaggi dell'anima Elisa Costanzo. Credo fermamente nella forza creativa dei paesaggi nell'ambito di una storia. Ci sono dei paesaggi, siano essi città,

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Presentazione sul tema: "Paesaggi dell'anima Elisa Costanzo. Credo fermamente nella forza creativa dei paesaggi nell'ambito di una storia. Ci sono dei paesaggi, siano essi città,"— Transcript della presentazione:

1 Paesaggi dell'anima Elisa Costanzo

2 Credo fermamente nella forza creativa dei paesaggi nell'ambito di una storia. Ci sono dei paesaggi, siano essi città, luoghi, deserti, paesaggi montani o tratti costieri, che addirittura reclamano a gran voce una storia. Essi evocano “le loro storie” sì, se le creano... (W. Wenders) ‏

3 Paesaggio: specchio dell'anima

4 Cosa rende speciale un luogo? La magia che emana il luogo stesso, ma forse anche le persone con cui lo si condivide

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6 Paesaggio come ultimo saluto. Stromboli che si allontana e la scia del traghetto che diventano una cosa sola

7 I campanili sono sentinelle: del sacro, della fede, della devozione, della municipalità. Torre e campanile individuano un paese. Le torri sono state quasi tutte abbattute o “abbreviate”, i campanili no. Il paesaggio italiano, spesso definito come il paesaggio dai mille campanili, è veramente punteggiato da questa presenza

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10 Un bubbolio lontano... Rosseggia l'orizzonte, come affocato, a mare: nero di pece, a monte, stracci di nube chiare: tra il nero un casolare: un'ala di gabbiano. Giovanni Pascoli, Temporale (da Myricae) ‏

11 Il paesaggio è l'origine, la memoria, il passato, il presente

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14 C'era una volta un glicine più grande di quello dell'Ospedaletto. Stava a Milano, in una cascina del '700, usata come vecchio deposito di pietre dell'ATM per la manutenzione del pavée. Cascina del '700 abbattuta, glicine abbattuto. Edificato condominio bunker da cooperativa di magistrati. Ora sembra il distaccamento del carcere di Opera, alla cui architettura si ispira

15 La memoria dà al paesaggio una forma (diversa) di eternità

16 Demolire o conservare talvolta hanno un valore simbolico. Caso per caso. Lasciare o mettere un segno nel paesaggio serve a ricordare. É un omaggio alla memoria. Nella memoria è l'unica speranza di eternità. Ricordare il paesaggio, come è stato, come è. Come noi siamo stati e come siamo adesso nel paesaggio. Ricordare è già tenere in vita, in qualche luogo, la memoria, almeno. Tenere in vita la storia e la Storia. Perchè tutto è avvenuto in quel paesaggio, in quei luoghi. Ed anche se è scomparso, continua a vivere nella memoria

17 Perciò come si fa a stabilire quello che è giusto salvare o demolire? Come si fa a stabilire quali siano i criteri giusti per operare queste scelte?

18 Questo è stato conservato...

19 ETERNIT...questo non è stato conservato

20 Conservare? Non conservare?

21 Cosa lasceremo ai posteri?

22 E poi la Natura: solitamente lenta e graduale nel suo intervento sulle costruzioni umane, in un attimo può distruggere tutto il progresso. Azione solitamente associata all'uomo

23 Apparteniamo ad ogni paesaggio dal quale abbiamo avuto la pazienza di farci guardare abbastanza a lungo. Al quale ci siamo dedicati. Che abbiamo rispettato. Che non abbiamo voluto violare. Che abbiamo guardato abbastanza a lungo. Che abbiamo fotografato. Perchè il paesaggio è davvero un andirivieni velocissimo (o lentissimo), da noi a lui, da lui a noi

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