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“Ma dobbiamo proprio crescere? Dallo sviluppo sostenibile alla decrescita” ? Giovedì 27ottobre 2011 Brescia.

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Presentazione sul tema: "“Ma dobbiamo proprio crescere? Dallo sviluppo sostenibile alla decrescita” ? Giovedì 27ottobre 2011 Brescia."— Transcript della presentazione:

1 “Ma dobbiamo proprio crescere? Dallo sviluppo sostenibile alla decrescita” ? Giovedì 27ottobre 2011 Brescia

2 “Il più grande dilemma dei nostri tempi: come riconciliare l’aspirazione a un buon vivere con i limiti di un pianeta finito”

3 Mauro Bonaiuti: “Tutti noi avvertiamo, più o meno consapevolmente, il progressivo diffondersi di varie forme di malessere psicologico e sociale (…) Per quale motivo dunque la grande macchina dello sviluppo, il grande sogno occidentale di offrire condizioni di vita decenti ed in continuo miglioramento per l’intera umanità si è infranto? Crediamo sia giunto il momento per uscire dall’ambiguità di queste formule, affermando con chiarezza che l’attuale processo di sviluppo non è sostenibile, né socialmente né ecologicamente. “

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5 N. Georgescu-Rogen Kenneth Boulding Herman Daly E.F. Schumacher Raimon Pannikkar Barry Commoner Carolyn Merchant N. Ridux Fritjof Capra Noam Chomsky Andre Gorz Serge Latouche J. Martinez Allier … Precursori: Georg Perkins Marsch (1801 -1882) Henty David Thoureau (1817-1862) Elisée Reclus(1830-1905) Aldo Leopold (1887-1948) Arne Naess (1912-2009) Gregory Bateson 1904-1980) Marcel Mauss Ivan Illich Hans Jonas

6 Diminuire i flussi di materia e di energia E’ una necessità? Chi deve farlo? Come va fatto?

7 “La 6ª grande estinzione di massa” (“L’uomo potenza geofisica”. Paul J. Cruzen) -1/3 copertura forestale -¼ suolo fertile -70% barriere coralline -25% specie marine -11% uccelli -20% rettili -…… (ultimi 50 anni) Living Planet Report Diminuzione della biodiversità

8 CO 2 ppm 389,96 (dic. 2010) CO 2 ppm 390 (20 mln di anni fa) livello dei mari + 20 m temperatura + 10° Bill Mc Kiblen, Terra. Movimento “350.org” Surriscaldamento /cambiamenti climatici

9 Earth Over Shoot Day (capodanno biologico) Calcolo delle superfici biologicamente attive necessarie per rigenerare le risorse primarie utilizzate 1987 19 December 1990 7 December 1995 21November 2000 1 November 2005 20 October 2008 23 September 2009 25 September 2010 21 August 2011 27 Settembre Global Footprint Network Impronta ecologica

10 Catastrofisti o realisti? Ecoterroristi o prudenti? Martin Rees, Our final Century, Cambridge, 2003 Janes Lavelock, The vanishing Face of Gaia. A Final Warning, Allen lane, 2009 Aa Vv, Il calendario della fine del mondo, Intra Moenia, 2011 Pensare la decrescita Rosà, 15 ottobre 2012 paolo cacciari

11 Chi deve incominciare a farlo ?

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14 2030 Mumbai 21 Delhi 21 Giakarta 37 Manila 20,7 Lagos 17 Durba 9,5

15 Il Pianeta a prima vista: gli squilibri Nord/Sud

16 La piramide dell’ingiustizia distributiva nel mondo

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18 Come diminuire gli impatti? aumento efficienza (ottimizzazione) conversione tecnologica (bio-produzioni) diminuzione netta dei consumi trasformazione modelli socio-politici- culturali di riferimento (valori, desideri, scopi, senso)

19 Effetto Rebulding (illusione tecnologica) Paradosso di William S.Jevons (1865): “La resa maggiore delle caldaie a vapore fa aumentare la loro utilità, quindi la loro diffusione e i consumi totali di carbone”

20 André Gorz: “La gigantesca produttività della tecnoscienza deve servire ad economizzare il tempo di lavoro e il dispendio di energie necessarie al fiorire della vita”.

21 Cambio di visione: natura e lavoro umano non sono “mezzi”, “fattori”, “strumenti”, “input”, assimilabili a “capitali”… da sacrificare e distruggere nei processi produttivi, ma il fine stesso del nostro fare cooperativo sociale.

22 Le risorse sono limiate, ma non “scarse” La scarsità è generata da chi ne fa un uso eccessivo (a beneficio esclusivo di sé stesso o del proprio gruppo sociale) Se tutte le risorse venissero rese accessibili a tutti, basterebbero a soddisfare i bisogni di ciascuno, nel senso che ognuno si farebbe bastare ciò che ha a disposizione L’economia convenzionale e il diritto di proprietà sono le tecniche con cui si rendere esclusivo l’uso delle risorse e si massimizza il loro rendimento monetario a favore di chi detiene i titoli di proprietà

23 La società della decrescita implica: Una cosmo-visione del mondo (interdipendenza, complementarietà) Un sistema di valori (solidarietà) Un’idea di individuo sociale (cooperante non monade egoista) Una teoria economica (sufficienza vs scarsità) Una teoria dello stato (pubblico partecipato)

24 Homo oeconomicus!

25 Nuovo contratto sociale eguaglianzalibertà condivisione sostenibilità

26 La via della decrescita come processo di cambiamento dei paradigmi sociali Mutamento della mentalità, dei codici sociali comportamentali, delle gerarchie dei valori, dei “tipi umani” presi a riferimento Cambio del modello economico Trasformazione dei sistemi di organizzazione dei poteri, delle sovranità politiche e dei modelli di governo pubblico Modificazione dei riferimenti filosofici, della cosmovisione

27 Mutamento della mentalità, dei codici sociali comportamentali, delle gerarchie dei valori, dei “tipi umani” presi a riferimento competizione, rivalità e ostilità, individualismo cannibale “Avere”, nel segno di: “è mio e ne faccio ciò che voglio” egoismo predatorio e consumismo compulsivo azione solidale e cooperativa, aiuto reciproco, vivere assieme “Essere”, nel segno della responsabilità: “sono responsabile delle conseguenze delle mie azioni” fruizione condivisa delle ricchezze, inclusione

28 Cambio del modello economico Commodities (merci) Economia di mercato (global market system). intensificazione della produttività e del rendimento eccesso, crescita illimitata, dismisura, “cornucopia” dominio dell’accumulazione di denaro e del valore di scambio lavoro coatto Commons (beni comuni) Oikos-nomia, Eudamonia (Aristotele 500 a.C.): buon vivir, joua de vivre, felicità, benessere durevolezza, economicizzazione sufficienza, sazietà, resilienza utilità, necessità lavoro creativo che dona utilità agli altri

29 Trasformazione dei sistemi di organizzazione dei poteri, delle sovranità politiche e dei modelli di governo pubblico Dominio della ragione economica e della proprietà. Totalitarismo del mercato che cattura ogni cosa. Pervasività, eteronomia. Lex mercatoria neocorporativa (Soft Law Potere verticale, concentrato, gerarchico Post-democrazia Formazione della cittadinanza attiva, autodeterminazione, auto-organizzazione autogoverno, auto-nomia, capacitazione, empowerment, corresponsabilità Potere condiviso, disperso, partecipato e inclusivo, orizzontale e rispettoso Democrazia sostanziale e progressiva

30 Modificazione dei riferimenti filosofici, della cosmovisione volontà di dominio sull’altro, sulla donna, sul povero, sul debole, sugli animali, sulla natura “cosificata” Utilitarismo, antropocentrismo, androcentrismo. Dualismo tra natura e cultura, spirito e corpo, razionalità e sensibilità … uomo e donna. compartecipazione, fiducia, complementarietà, armonia, equità, altruismo … Interculturalità, pluriversalismo, eco-antropologia, bio- umanesimo, comunità biotica: Ethos e Bios, famiglia umana, uomo planetario, comunità dei viventi

31 Grazie per l’attenzione !


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