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STRATEGIE DI FACILITAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO NELLO SVILUPPO 0-3 anni.

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Presentazione sul tema: "STRATEGIE DI FACILITAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO NELLO SVILUPPO 0-3 anni."— Transcript della presentazione:

1 STRATEGIE DI FACILITAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO NELLO SVILUPPO 0-3 anni

2 LO SVILUPPO DEL BAMBINO CON LA SINDROME DI DOWN SEGUE LE STESSE TAPPE DELLO SVILUPPO NORMALE, SOLO PIÙ LENTAMENTE.

3 1. DIAMOGLI IL TEMPO CHE GLI SERVE Se non lo fa ora lo farà più avanti

4 2. PER POTER CRESCERE OGNI BAMBINO DEVE SPERIMENTARE I SUOI LIMITI

5 CIÒ SIGNIFICA CHE DOBBIAMO LASCIARLO PROVARE DA SOLO SOLAMENTE COSÌ ARRIVERÀ IN CIMA

6 Ognuno trova la sua soluzione, che può essere diversa da quella di mamma e di papà. 3. ESISTONO TANTI MODI DIVERSI PER FARE LA STESSA COSA

7 In poche parole Dargli il tempo che gli serve Lasciarlo provare da solo Accettare che trovi una soluzione diversa dalla mia vuol dire…

8 NON GLI INSEGNO A CRESCERE, MA LO ACCOMPAGNO NELLA SUA CRESCITA

9

10 SI CRESCE GIOCANDO INSIEME

11 NON INSEGNO MA GIOCO CON LUI Nel gioco mi lascio guidare dal mio bambino. Ad esempio imitando il suo modo di giocare. Rispetto i turni di interazione e non lo interrompo

12 Prendo parte ai giochi ripetitivi di mio figlio e aggiungo qualche novità. Non pretendo che imiti e impari subito

13 NON MI SOSTITUISCO A LUI Aspetto che provi a trovare una soluzione da solo.

14 COMUNICAZIONE

15 Wall-e è un robottino protagonista di un film d’animazione della Pixar. La sua particolarità è che non parla, ma con gesti, sensazioni e suoni si fa capire benissimo.

16 Il mio bambino comunica anche senza parole COMUNICAZIONE NON VERBALE

17 COSA POSSO FARE IO GENITORE PER INCENTIVARE LO SVILUPPO DELLA COMUNICAZIONE DI MIO FIGLIO?

18 PRIMA DI TUTTO NON DEVO PREOCCUPARMI!

19 INCORAGGIARE L’USO DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE Dargli un modo per comunicare senza stressarlo

20 NON INSEGNARE MA SUPPORTARE Dico il nome delle cose che si mostrano e si toccano Non pretendo che il mio bambino ripeta e impari subito

21 Traduco le azioni, intenzioni e sentimenti del mio bambino. Non pretendo che il mio bambino ripeta e impari subito

22 EDUCAZIONE ALL’AUTONOMIA

23 Sono da esempio

24 PER IMPARARE BISOGNA PROVARE DA SOLI Non importa se non lo fa in modo perfetto, l’importante è che ci provi da solo. L’IMPORTANTE È IL RISULTATO

25 NON MI SOSTITUISCO A LUI Aspetto che trovi una soluzione come fare da solo o chiedere a me. NON LO DEVO ANTICIPARE!

26 COSÌ DICE MAMMA COSÌ DICE NONNA COSÌ DICE PAPÀ ZIA COSÌ DI COSÌ ZIO Non pretendo che segua esattamente le mie indicazioni, sceglierà da solo la soluzione che reputa migliore.

27 Ci sono tanti modi per fare la stessa cosa, il mio bambino sceglierà il suo. COSÌ DICE MAMMA COSÌ DICE NONNA COSÌ DICE PAPÀ ZIO COSÌ DI COSÌ ZIA NON FACCIO IO PER LUI COSÌ FACCIO IO

28 AUTONOMIA È FARE DELLE SCELTE DA SOLO.

29 SEGUO LE SCELTE DEL MIO BAMBINO

30 Gli do opportunità di fare scelte

31

32 SIAMO GENITORI, NON TERAPISTI Non stiamo seguendo una tabella di marcia! Il gioco con il mio bambino nasce spontaneamente, NON È UN OBBLIGO!

33 SE SONO STANCO O NERVOSO RIMANDO IL GIOCO SENZA SENTIRMI IN COLPA

34 Come tutti i bambini mio figlio ha il diritto di sentirsi dire di no e di essere sgridato.

35 MIO FIGLIO È UNA PERSONA Capisce quando parlo di lui con gli altri Non rispondo immediatamente al posto suo. CIAO! COME TI CHIAMI? MA CHIAMO MARCO! MI CHIAMO MARCO!I ??

36 ARRIVEDERCI


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