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Matteo Zaccarini STORIA GRECA corso avanzato A.A. 2015/16 3 – Atene e la democrazia Università degli Studi di Trieste CdL Discipline.

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1 Matteo Zaccarini matteo.zaccarini2@unibo.it STORIA GRECA corso avanzato A.A. 2015/16 3 – Atene e la democrazia Università degli Studi di Trieste CdL Discipline storiche e filosofiche

2 Contenuti 1.1 Contesto storico e culturale Principali meccanismi politici e riforme costituzionali Agora, acropoli e luoghi pubblici Cittadinanza, cariche pubbliche, organi di governo, tribunali

3 Athenaion politeia 41 1.2 Il 1° mutamento avvenne al tempo di Ione e di quelli che con lui si stabilirono a vivere insieme: allora, per la prima volta, si divisero in quattro tribù, e stabilirono i re tribali. Il 2°, poco dopo, avvenne al tempo di Teseo, di poco diverso dalla monarchia; dopo questo vi fu quello con Draconte, nel quale per la prima volta iscrissero leggi. Il 3° fu quello con Solone, dopo la guerra civile, quando ebbe inizio la democrazia. Il 4° fu con la tirannide di Pisistrato. Il 5° quello di Clistene, più democratico rispetto a quello di Solone, dopo la cacciata dei tiranni. Il 6° fu quello dopo le Guerre persiane, sottoposto al Consiglio dell’Areopago.

4 Athenaion politeia 41 1.3 Il 6° fu quello dopo le Guerre persiane, sottoposto al Consiglio dell’Areopago. Dopo questo fu il 7°, che Aristide delineò ed Efialte realizzò, una volta sciolto il Consiglio dell’Areopago: in questa [costituzione] avvenne che la città commise molti errori, per via dei demagoghi e del dominio del mare. L’8° fu l’assetto dei Quattrocento, e quello dopo di questo fu il 9°, di nuovo la democrazia. Il 10° la tirannide dei Trenta e dei Dieci. L’11° quello dopo il ritorno da File e dal Pireo, dal quale si è giunti fino a quello attuale, che sempre conferisce maggiore potere alla massa. Il demo, infatti, si è reso sovrano di ogni cosa, e tutto è deciso da decreti e tribunali, nei quali il potere è del demo.

5 Il passato ancestrale 2.1 Cecropidi: Cecrope … Erittonio … Eretteo Zeus/Deucalione Hellen XuthoDoroEolo Creusa Ione (Apollo) Acheo Monarchia: (età del Bronzo) Cecrope II … Egeo – Teseo – Menesteo... Codro Minosse guerra di Troia XI sec.?

6 Cariche e cittadinanza 3.1 3 Arconti a vita......poi per 10 anni...poi per 1 anno basileus – eponimo – polemarco poi portati a 9 (3+6 tesmoteti) Areopago (a vita) cittadinanza: 4 tribù gentilizie

7 Cilone; Draconte 3.2 Colpo di stato di Cilone: (ca. 632?) Supporto di Teagene di Megara Opposizione degli arconti (Megacle) Sacrilegio degli Alcmeonidi Leggi di Draconte: (ca. 620?) Areopago Cariche (timai) accessibili in base al censo ?Boule di 400

8 Solone 4.1 Arcontato 594/3: Seisachtheia 4 classi di censo Sorteggio delle timai in base al censo Politeia: Arconti (prime 2 classi) Areopago (ex arconti) Magistrature minori (prime 3 classi) dikasteria ed ekklesia (tutte le 4 classi) ? Boule di 400 ?

9 Tirannide e stasis 5.1 Stasis: Paralioi (Megacle) Pediakoi (Licurgo) Diakrioi (Pisitrato) Tirannide: Pisistrato (561/0 - 528/7) Pisistratidi (528/7-511/0) Tirannicidi Intervento di Cleomene Stasis: Isagora – Clistene (Alcmeonide) Intervento di Cleomene

10 Clistene: politeia 6.1 Arcontato di Clistene (508/7) Politeia: 9+1 arconti 10 strateghi Areopago Boule di 500 (50x10) (‘consiglio’) Ekklesia (‘assemblea popolare’) ? Ostracismo ? Isegoria/parrhesia – isonomia

11 Clistene: riforma tribale 6.2 Attica divisa in 3 distretti: paralia (spiaggia) mesogeia (interno) asty (area urbana) 1 tribù =+ Ciascun distretto diviso in 10 trittie 3x10 = 30 trittie (10 + 10 + 10 ) Eretteide, Egeide, Pandionide, Leontide, Acamantide, Oineide, Cecropide, Ippotontide, Aiantide, Antiochide

12 Gli strateghi e il polemarco 6.3 Hdt 6.109.1-3: Vi erano pareri divisi tra gli strateghi ateniesi. Alcuni consigliavano di non combattere (erano infatti pochi per combattere l’esercito dei Medi), altri, incluso Milziade, esortavano [a farlo]. 2. Così erano divisi […], e infatti dovette votare un undicesimo sorteggiato, il polemarco degli Ateniesi […]. All’epoca era polemarco Callimaco di Afidna. Milziade gli si avvicinò e disse queste cose: 3. ‘Sta a te ora, Callimaco, rendere schiava Atene o renderla libera [ecc.]’.

13 Demi e amministrazione locale 6.4 Per ogni demo: organo di governo locale (agora = assemblea dei demoti) convocato dai demarchi su base regolare (??) Funzioni amministrative, censimento e classificazione della popolazione Economia locale (santuari: capitale, prestiti, debiti, ecc.) Ipotesi tradizionale: 1 demo = 1 villaggio; in realtà: situazione più articolata alcuni demi avevano più insediamenti senza un ‘centro’ definito

14 Riforme principali durante il V sec. 7.1 Zeugiti ammessi all’arcontato (457?) Misthos Sorteggio di tutte le cariche (tranne strategia) Legge periclea sulla cittadinanza (451) Fine dell’ostracismo (417 Iperbolo? ) Graphe paranomon (ca. 415?) <> isegoria/parrhesia

15 Cittadinanza ateniese 8.1 Requisiti: Maschio Età 18+ Libero Nato da genitori (dopo 451/0) ateniesi In possesso dei pieni diritti politici: no atimia, no corruzione, no debiti, rispetto dei genitori e del patrimonio, mores sessuali, dovere in battaglia

16 Cittadinanza ateniese 8.2 Diritti: Proprietà privata Misthos pubblico; poi (IV sec.) anche theorikon Provvedimenti assistenziali Isegoria, parrhesia, isonomia Partecipazione e ammissione all’assemblea e ai tribunali Partecipazione ai riti religiosi Doveri: Imposte sul patrimonio Servizio militare (20-60 anni) Liturgie (anche ai meteci, tranne la trierarchia) – antidosis

17 Il sorteggio delle cariche 9.1 IV secolo: Ogni anno, ca. 1.200 magistrati in tot. Ca. 1100 sorteggiati a caso, tutti oltre i 30 anni Nessuna carica ripetibile Sorteggio solo tra chi si rendeva disponibile

18 Organi della democrazia ateniese (fonte: IV sec.) 10.1 Areopago: roccia dell’Areopago Boule: bouleuterion Pritani: Tholos Ekklesia: Pnice Eliea: Peristilio di mezzo? Vari edifici: Agora arcaica

19 Agora ateniese 11.1 Bouleuterion Tholos Peristilio di mezzo ‘ Le Erme’: Stoa Poikile Stoa di Zeus Stoa Reale Altare dei 12 Dèi Stoa delle Erme ? Via delle Panatenee Metroon Monumento degli Eroi eponimi Templi Ceramico

20 Areopago 12.1 Sito del primo processo leggendario Solo ex arconti: prima rendiconti (euthynai) a fine mandato, poi esame degli areopagiti max 120-150 membri, carica a vita Fino a Solone: ampio potere a tutti i livelli ??? Graduale indebolimento, ma rafforzato durante le guerre persiane ??? (Aristotele) Giurisdizione sui soli processi per omicidio volontario, incendio, veleno Organo rappresentativo e di ‘custodia’ dei costumi tradizionali Potere giudiziario limitato funzioni di rappresentanza e custodia

21 Areios pagos 12.2

22 Boule dei 500 (‘consiglio’) 13.1 Forte controllo sul potere esecutivo e legislativo Probouleusis Ampi poteri amministrativi 500 membri: 50 membri (buleuti) per ogni tribù cittadini di almeno 30 anni eletti, poi (m V sec.) estratti a sorte in carica per 1 anno, una sola volta in vita Riunione giornaliera: ogni tribù detiene la pritania per 1/10 dell’anno = 10 pritanie presidente (epistates) sorteggiato giornalmente Convoca l’ekklesia decide (VI pritania) se votare per istituire una sessione di ostracismo

23 Boule dei 500 13.2

24 Ekklesia (‘assemblea’) 14.1 Poteri esecutivi e legislativi maggiori Tutti i cittadini di almeno 20 anni Raduno in date fisse (1+3/pritania) Stime moderne: media ca. 30.000 votanti? MA: vd. Thuc. sul governo dei 5.000 Quorum 6.000 richiesto (IV sec.): Ratificare il conferimento di cittadinanza Autorizzare un atimos o un debitore dello stato a parlare in assemblea

25 Pnice 14.2 3 fasi (molto dubbie): ca. 6.000 posti (Clistenica-Efialtea?) 6.500-8.000 (fine V sec.?) 13-14.000 (IV sec.)

26 Procedura deliberativa per un decreto 15.1 1. La boule prepara l’ordine del giorno 2. Preparazione del probouleuma: aperto: introduce il tema, ma non propone una risoluzione chiuso: risoluzione già pronta, da sottoporre all’assemblea 3. Riunione dell’ekklesia 4. Purificazioni, preghiere, maledizioni, offerte 5. Presentazione dei probouleumata preparati dalla boule

27 Procedura deliberativa per un decreto 15.2 6. I proedri chiamano una procheirotonia (votazione preliminare): Passa: decreto in vigore immediato (ca. 50%?) Non passa: discussione 7. Discussione, proposte personali, ecc. presentate per iscritto attraverso i proedri, che selezionano e leggono ad alta voce; obiettivo: convincere più che emendare Demostene 18.170: Dopo queste cose, la boule avanzò, i pritani annunciarono ciò che avevano appreso e introdussero il nuovo arrivato. E quello parlò. L’araldo domandò: «Chi vuole parlare pubblicamente?» (‘τίς ἀ γορεύειν βούλεται;’).

28 Procedura deliberativa per un decreto 15.3 8. Votazione: Diacheirotonia: sì/no su una sola proposta Raro: proposta, discussione e voto (sì/no) tra due alternative Votazione sulle due alternative 9. Se non passa, eventuale ridiscussione, ecc. (nr. 6) Notevole potere dei proedri, che regolavano tutta la procedura: potevano introdurre irregolarità, sbagliare, ‘dimenticare’ una proposta, condizionare i lavori, ecc.

29 Metodi di votazione e conteggio 16.1 Alzata di mano pubblica (cheirotonia) Deposizione segreta di psephos (raro) stima/conteggio a opera dei pritani astensioni possibili, ma non conteggiate Xen. HG 1.7.7: Sembrarono sul punto di convincere l’ekklesia, e molti dei privati [cittadini] volevano votare. Sembrò opportuno, tuttavia, rimandare a un’altra [sessione dell’] ekklesia, in quanto era ormai tardi, e non avrebbero potuto vedere le mani. La boule avrebbe stabilito con un probouleuma come gli uomini dovessero essere processati.

30 Principio di supermaggioranza 17.1 Principio di maggioranza semplice: per lo più moderno Atene: obiettivo del consenso (quasi) unanime Meccanismi: Voto non segreto Discussione per fasi sì/no insistenza sul concetto di homonoia, ‘unanimità’, ‘concordia’ concordia della polis previene la minaccia della stasis (solo per i casi deliberativi, no tribunali)

31 Retorica e assemblea 18.1 Aristotele, Retorica 1358a-1359b: 3 tipi di oratoria: Giudiziaria (dikanikon): tribunale o giusto/ingiusto o riguarda il passato Deliberativa (demegorikon o symbouleutikon): assemblea o esortare/dissuadere o riguarda il futuro o Es. guerra, pace, difesa, commercio, legislazione Epidittica (epideiktikon): competizione in vari contesti o lodare/criticare o riguarda soprattutto il presente o es. festività ove mostrare la propria abilità

32 Retorica e assemblea 18.2 Diodoto vs Cleone sulla condanna di Mitilene Thuc. 3.41.3: Io non accuserò quelli che hanno proposto di ridiscutere dei Mitilenesi né loderò quelli che si oppongono a ridiscutere le grandi cose. Io penso che [questi] siano i due massimi opposti al buon consiglio (euboulia). Diodoto critica i modi formalmente non corretti di discutere in assemblea con metodi da tribunale o da epidittica Non difende i Mitilenesi, ma attacca Cleone Cleone è un dilettante, incompetente e fuori luogo.

33 La formula di apertura di un decreto (psephisma) 19.1 Thuc. 4.118.11: ἔ δοξεν τ ῷ δήμ ῳ Ἀ καμαντ ὶ ς ἐ πρυτάνευε Φαίνιππος ἐ γραμμάτευε Νικιάδης ἐ πεστάτει Λάχης ε ἶ πε [κτλ.] Il popolo ha ritenuto [di stabilire quanto segue]. L’Acamantide deteneva la pritania, Fenippo era segretario, Niciade era presidente Lachete disse: [ecc.]

34 Decreto vs legge 20.1 V sec.: nessuna distinzione particolare Dal 403: distinzione legge (nomos) – decreto (psephisma) Dem. 23.218: Non è consentito promulgare una [nuova] legge (nomos) che non sia valida per tutti. Per un individuo particolare si fa un decreto (psephisma). La legge (nomos) non consente che uno decreto (psephisma) sia superiore a una legge.

35 Decreto vs legge 20.2 Psephisma: o tema particolare e non ricorrente (guerra, onori, ecc.) o promulgato o abrogato a maggioranza semplice nell’assemblea o Opposizione: accusa di illegalità (graphe paranomon) Nomos: o disposizione generale (tasse, furto, omicidio, ecc.) o promulgata o abrogata dai nomothetai attraverso la nomothesia. o Opposizione: accusa di legge non utile (graphe nomon me epitedeion theinai )

36 Nomothesia 21.1 Il proponente espone la bozza di legge di fronte agli eroi eponimi Testo diffuso alla cittadinanza Doppia discussione in assemblea: o se procedere con la nomothesia o numero, paga, e tempi (?) dei nomothetai (fino a 1000) Dem. 20.94: E prima di questa procedura, [Solone] stabilì di esporre pubblicamente [le proposte di legge] di fronte agli [eroi] eponimi, e di consegnarle al segretario che le legga in assemblea (ekklesia), affinché ciascuno di voi, avendole ascoltate spesso e avendo riflettuto a piacere possa, in caso esse siano sia giuste sia opportune, stabilirle come leggi (nomothetein).

37 Nomothesia 21.2 Dem. 24.33: Non sarà consentito sciogliere alcuna delle leggi in vigore, tranne nel [contesto del] nomothetes. In questo caso sarà consentito a chi voglia tra gli Ateniesi sciogliere [solo se] proporrà una [legge] in sostituzione di quella sciolta. I proedri indìcano una diacheirotonia riguardo queste leggi, prima riguardo quanto è in vigore, se sembri utile o meno al demo degli Ateniesi, e poi riguardo a quanto è proposto. Quale delle due votino i nomothetai, sia valida. Non sarà consentito promulgare una legge contro alcuna delle leggi in vigore; e se qualcuno, avendo sciolto una delle leggi in vigore, ne proponga un’altra in sostituzione che non sia utile al demo degli Ateniesi o contraria a una [altra] in vigore, siano mosse accuse contro di lui in base alla legge che egli ha proposto, in caso qualcuno proponga una legge non utile.

38 Nomothesia 21.3 Il proponente presenta la legge L’assemblea nomina ‘avvocati’ a controbattere Arringa a favore e arringa contro I nomothetai fanno da giudici Voto per alzata di mano La legge è immediatamente in vigore

39 Stabilità dei nomoi 22.1 Solone: leggi (nomoi) immutate per 10/100 anni Dem. 24.24: Tutte queste leggi sono depositate già da molto tempo, signori giudici, e sono state comprovate nella loro utilità verso di voi, e nessuno ha mai e poi mai negato che siano ben organizzate. Dem. 20.91: E a quei tempi, facevano leggi (nomothetein) in questo modo. Si servivano delle leggi in vigore, e non ne facevano di nuove. Isoc. 4.39: [Atene] per prima [in Grecia] ha posto leggi (nomous etheto) e ha stabilito una politeia.

40 Stabilità dei nomoi 22.2 Dem. 24.216: Non ha forse Atene più trieri di qualsiasi polis greca? Più opliti? Più cavalieri? Più rendite? Più siti? Più porti? Cosa preserva e consolida tutte queste cose? Le leggi. Eschine 3.6: La tirannide e l’oligarchia sono amministrate in base alla disposizione di chi comanda; ma le poleis democratiche [lo sono] in base alle leggi stabilite. […] Se le leggi sono osservate rigidamente dalla polis, anche la democrazia è salva.

41 La ‘Rule of Law’ 23.1 ἐὰ ν [δ έ ] τις… ‘Se qualcuno…’ (cittadino: no donne, stranieri, schiavi, ecc.) Isonomia: Visibilità pubblica delle leggi Imparzialità teorica (cariche sorteggiate) Legge al di sopra di tutto

42 Tribunali (dikasteria) 24.1 Potere giudiziario a ogni livello Processi su iniziativa privata Sicofanti Logografi (IV sec.) Numerosissimi tribunali popolari Giudici: Tot. 6.000/anno, cittadini oltre i 30 anni Misthos modesto, introdotto precocemente (g. Peloponneso?) Voto sempre segreto Voti contati con precisione, principio di maggioranza semplice

43 Tribunali (dikasteria) 24.2 Es. di vari tribunali per omicidio: Presieduti dall’arconte Re Areopago: intenzionale, ferimento, avvelenamento, incendio Palladio: tentato/preterintenzionale/colposo Delfinio: intenzionale, ma in contesto ammesso dalla legge (es. adulterio in flagrante) Phreatto: se assassino era già esiliato: si difende da una barca Prytaneion: assassino ignoto, animale o cosa inanimata Eliea: tutti i casi (dal IV sec.) Presieduta da 6 tesmoteti + arconte Atto di accusa: orale; dopo ca. 380: tavoletta di legno

44 Governo dei 400 e dei 5.000: premesse 25.1 412: Alcibiade a Sparta Tissaferne (Sardi) finanzia la flotta spartana Alcibiade: fuga presso Tissaferne Proposta: dare supporto agli Ateniesi in cambio della promessa di lasciare ai Persiani i Greci che vivevano ‘nelle terre del Re’

45 Governo dei 400: il contesto 25.2 Thuc. 8.47.2: E difatti, i soldati ateniesi a Samo appresero che egli [scil. Alcibiade] era influente presso di lui [scil. Tissaferne], da un lato perché Alcibiade aveva inviato parola agli uomini più potenti tra loro affinché rammentassero ai migliori tra gli uomini [scil. di Atene], che egli, ritornando e procurando Tissaferne come loro amico, desiderava vivere insieme a loro in oligarchia, e non in cattiva gestione, né nella democrazia che l’aveva scacciato; dall’altro, soprattutto, gli stessi trierarchi e i più potenti tra gli Ateniesi a Samo si misero in moto per abbattere la democrazia.

46 Governo dei 400: oligarchia o democrazia 26.1 Thuc. 8.48.1-4: E per prima cosa se ne discusse entro la fanteria, per poi arrivare in città. Alcuni giunsero da Alcibiade per parlare, traversando da Samo, e siccome egli prometteva che avrebbe reso loro amico innanzitutto Tissaferne, e poi anche il Re, se non fossero stati in democrazia (in tal modo il Re avrebbe avuto più fiducia), essi, i cittadini più potenti, si fecero molte speranze, gestendo le cose (ta pragmata) essi stessi, i quali peraltro più di tutti sostenevano il peso [della guerra], di assicurarsi il potere e di aver la meglio sui nemici. [2] […] [3] E la folla, sebbene inizialmente fosse turbata da [tali] maneggi, per via del piacere della speranza nella ricompensa del Re, se ne stava tranquilla. […] [4] Ma [i piani] non piacevano proprio a Frinico, ancora stratego: a questi sembrava – e difatti era così – che ad Alcibiade non importasse affatto dell’oligarchia o della democrazia, ma unicamente di escogitare un qualche modo, dopo aver fatto mutare alla città il presente ordinamento, di rientrare richiamato dai propri compagni (hetairoi).

47 Alcibiade: la follia collettiva 26.2 Thuc. 6.89.6: Noi eravamo alla guida di ogni cosa, ritenendo giusto il contribuire a preservare la forma [politica] nella quale la polis si trovava a essere più grande e più libera. E poi, la demokratia sapevamo – gli assennati tra di noi – cosa fosse, e io stesso, non meno di chiunque altro, avevo ben da lamentarmene. Ma riguardo a una follia concordata (homologoumene anoia) non si può dire nulla di nuovo.

48 Governo dei 400: Pisandro 27.1 Scarsa differenza pratica oligarchia-democrazia? Interesse limitato perfino della massa Questione principale: tenere fuori o richiamare Alcibiade Rivalità personalistica (aristocratica: hetairoi) Thuc. 8.53.3-54.3: [Pisandro:] ‘E dunque questo non potremo averlo, se non adotteremo un governo più assennato e – soprattutto – conferiremo i poteri a pochi, affinché il Re ci dia fiducia, e se adesso non prenderemo una decisione riguardo la salvezza, più che la costituzione (in seguito, difatti, ci sarà possibile cambiarla, se qualcosa non ci piacesse), e se non richiameremo Alcibiade’. […] Il demo, inizialmente, udendo [queste cose] mal tollerava il discorrere di oligarchia; tuttavia poi, istruito chiaramente da Pisandro sul fatto che non vi fosse diverso modo di salvarsi, temendo e insieme sperando poi in un ulteriore cambiamento, cedette.

49 Governo dei 400: Pisandro arriva ad Atene 27.2 Thuc. 8.65.2-66.3: E la maggior parte delle cose erano già state sistemate dai compagni (hetairoi). Difatti alcuni dei più giovani tra i congiurati avevano già ucciso di nascosto un certo Androcle, molto influente presso il demo e che si era assai impegnato nel cacciare Alcibiade […] [3]. Era stato da essi detto apertamente che a nessuno si sarebbe dovuto dare il misthos se non a chi era impegnato in guerra, e che non avrebbero dovuto partecipare alle cose più di 5.000, e che questi dovessero essere coloro che con le ricchezze e con la persona potessero essere più utili. […] [3] Allora fu poi detto chiaramente […] di selezionare cinque uomini come proedri, e questi avrebbero scelto cento uomini, e ciascuno dei cento altri tre oltre a sé stesso. Questi 400, riuniti nel bouleuterion, avrebbero governato con pieni poteri (autokratores), nel modo migliore che sapevano, e avrebbero convocato i 5.000 ogniqualvolta sembrasse loro opportuno.

50 Governo dei 400: nessun disordine 28.1 Thuc. 8.70-71: In questo modo la boule si ritirò senza obiettare, e gli altri cittadini non creavano alcun disordine, ma piuttosto se ne stavano buoni. I 400 allora, entrati nel bouleuterion, sorteggiarono i pritani tra di essi e, per quanto riguarda gli obblighi verso gli dèi, eseguirono preghiere e sacrifici nel momento in cui si insediarono al potere. In seguito, fecero molti cambiamenti nell’amministrazione del demo […], e per il resto esercitarono la forza in città. [2] E uccisero alcuni uomini, non molti, i quali sembrò loro opportuno eliminare, altri li imprigionarono, altri li cacciarono: inviarono araldi ad Agide, il re dei Lacedemoni, che si trovava a Decelea, dicendo di voler trattare, e che per lui era meglio farlo con essi, e non più con l’inaffidabile demos (apistos). […] [I 400] mandano anche a Samo dieci uomini per rassicurare l’esercito e spiegare che l’oligarchia non era stata stabilita per il male della città e dei cittadini, ma per la salvezza degli affari presenti. E poi, coloro che gestivano gli affari erano 5.000, non soli 400: peraltro, a causa delle spedizioni militari e dell’impegno all’estero, per nessuna cosa, per grande che fosse, gli Ateniesi erano mai venuti in assemblea in numero tale da raggiungere i 5.000.

51 Governo dei 400: Trasibulo e Trasillo 28.2 Thuc. 8.74.3: Cherea […], rientrato a Samo, comunica ai soldati tutti gli avvenimenti ad Atene esagerandoli grandemente: tutti sono puniti con percosse e non è possibile replicare niente a chi ha il comando, i loro figli e le loro mogli sono violentati, e gli oligarchi pensano di prendere e imprigionare tutti i parenti dei soldati che sono a Samo e non la pensano come loro, per farli morire se non obbediranno. E molte altre menzogne diceva contro i 400. A questo punto Trasibulo e Trasillo convincono gli Ateniesi a Samo a giurare aperta ostilità all’oligarchia di Atene e a preservare la democrazia.

52 Dai 400 ai 5.000 29.1 Governo dei 400 (411/10): abolizione del misthos riscrittura delle leggi (probouloi) cittadinanza di 5.000 boule di 400 con pieni poteri

53 Dai 400 ai 5.000 30.1 Xen. Hell. 2.3.48: [Governare insieme a] quelli in grado di essere utili alla politeia, sia con i cavalli sia con gli scudi, ecc. Governo dei 5.000: Thuc. 8.97.1-2: Gli Ateniesi, […] deposti i 400, votarono di conferire le cose (ta pragmata) ai 5.000, dei quali erano parte tutti coloro che procuravano anche le armi. E [votarono] di non dare alcun misthos ad alcuna carica. […] 2. E soprattutto, per la prima volta – almeno nel mio tempo – gli Ateniesi sembrarono governarsi bene: la mescolanza di pochi e molti fu infatti equilibrata (metria).

54 Le armi come tratto barbaro 30.2 Thuc. 1.6.1: [Un tempo] erano soliti in tutta la Grecia portare il ferro [siderophorein] […], ed erano abituati a tenere normalmente uno stile di vita con le armi (hopla), come i barbari. […] 3. Gli Ateniesi furono tra i primi a deporre il ferro ecc.

55 Le armi come riflesso del potere politico 30.3 Thuc. 3.27.2-3: 2. Salaithos […] arma (hoplizei) il demos che in precedenza era leggero (psilos), di modo che potesse opporsi agli Ateniesi. 3. Ma [i Mitilenesi], quando presero le armi (hopla), non ubbidirono più ai magistrati ecc.

56 Le armi come riflesso del potere politico 30.4 Arist. AP 15.4: [Pisistrato] disarmò il demos in questo modo. Organizzò una rassegna armata nel Theseion […] e mentre continuava a parlare pubblicamente, gli uomini deputati a questo presero le armi (hopla) e le chiusero a chiave negli edifici vicini. Xen. HG 2.3.20: I Trenta organizzarono una rassegna […] e diedero ordine di impilare le armi (hopla); […] e presero le armi di tutti tranne che dei 3.000, le portarono su all’acropoli e le deposero nel tempio.

57 ‘oplita’ vs. ‘leggero’ 31.1 ‘armi’ (hopla): armi (da mischia) e armatura Panoplia Thuc. 3.94.4: l’ethnos degli Etoli è grande e bellicoso, ma abita in villaggi senza mura […] e usa solo equipaggiamenti leggeri (psilos) e può essere sottomesso senza difficoltà ecc. Oplita (hoplites): ‘(uomo) armato’ Lancia + scudo Leggero (psilos): (‘non’ armato) arco, frombola, giavellotto, ecc. vs [Xen.] AP 1.2: è il demos che equipaggia le navi. […] Questi sono quelli che conferiscono potere alla polis, ben più che gli opliti, i nati nelle classi alte, e i nobili.

58 Governo dei 30 Tiranni 32.1 Trenta Tiranni (404/3): Tarda estate 404: 30 ‘costituenti’ Crizia e Teramene riforme oligarchiche radicali cittadinanza di 3.000 terrore

59 Governo dei 30 Tiranni: insediamento 32.2 Tarda estate 404: in assemblea, Lisandro ‘consiglia’ di nominare 30 costituenti Xen. HG 2.3.1: 2. Sembrò opportuno al demos eleggere 30 uomini che redigessero (syggraphein) le leggi patrie (patria nomina), secondo le quali si sarebbero governati.

60 Governo dei 30 Tiranni: opposizione 32.3 I 30 nominano una boule di 3.000 Truppe spartane sull’acropoli Arrestano/assassinano i nemici politici Xen. HG 2.3.14: non facevano più arrestare solo quelli disgraziati e di poco valore (πονηρούς τε κα ὶ ὀ λίγου ἀ ξίους), ma ora anche coloro che ritenevano meno disposti a essere messi in disparte, e che avrebbero ricevuto molti sostenitori se avessero tentato una qualche opposizione nelle cose...

61 Governo dei 30 Tiranni: Teramene contro Crizia 32.4 Xen. HG 2.3.47: [Teramene:] ‘Tu, poi, sotto la democrazia passavi tra tutti per il massimo nemico del demo (misodemotatos), mentre sotto l’aristocrazia sei divenuto il massimo nemico delle persone utili (misochrestotatos).’ Xen. HG 2.3.51: [Crizia:] ‘Non è possibile, secondo le nuove leggi, condannare a morte nessuno di coloro che appartengono ai 3.000, senza il vostro voto; al contrario, per quelli al di fuori della lista, la condanna a morte è prerogativa dei Trenta. E dunque’, disse, ‘io, con l’approvazione di tutti noi, ora cancello Teramene dalla lista. Costui’, disse, ‘noi lo condanniamo a morte.’

62 Governo dei 30 Tiranni: Trasibulo 32.5 Xen. HG 2.4.13-14: [Trasibulo:] ‘Uomini cittadini, voglio informare alcuni di voi, e ricordare ad altri, che quelli sulla destra che ci stanno di fronte sono coloro che voi avete sconfitto e inseguito cinque giorni fa. Ma gli ultimi a sinistra, quelli sono i Trenta, che ci hanno rubato la città senza [che fossimo] colpevoli di nulla, che ci hanno scacciati dalle case, che hanno prescritto quelli a noi più cari. […] Ora, con le armi in pugno stiamo di fronte a loro. […] Violazione dei diritti individuali, confische Esilio, insulto Nessun riferimento a democrazia o oligarchia Nessun riferimento a cambio di leggi

63 Governo dei 30 Tiranni: i morti 32.6 Xen. HG 2.4.21: […] i Trenta, che a causa dei loro privati interessi hanno ucciso quasi tanti Ateniesi in otto mesi quanti tutti i Peloponnesiaci in dieci anni di guerra. Arist. AP 35.4: Quando ebbero la città fermamente in pugno, non si tennero lontani da nessuno dei cittadini, ma uccisero anche quelli preminenti per patrimonio, stirpe e reputazione, eliminando la paura [di avversari] e desiderando impossessarsi dei patrimoni. E in breve tempo, uccisero non meno di 1.500 [cittadini].

64 La sconfitta di Atene 33.1 Xen. HG 2.2.19-20: […] Fecero un’assemblea, nella quale in particolare Corinzi e Tebani, ma anche molti altri dei Greci, [proponevano di] non trattare con gli Ateniesi, ma di distruggerli. Ma i Lacedemoni dicevano di non schiavizzare la città che aveva fatto un grande bene alla Grecia nei più grandi pericoli. Piuttosto, [volevano] fare una pace, secondo la quale si dovevano demolire le Lunghe Mura e il Pireo, consegnare le navi (tranne 12), far rientrare gli esuli, considerare lo stesso nemico e amico dei Lacedemoni, e seguirli ovunque li conducessero, per mare e per terra.

65 La nuova democrazia del 403 34.1 Ripristino dei principi democratici Riscrittura e risistemazione delle leggi a opera dei nomothetai Costituzione composta da nomoi e psephismata Misthos reintrodotto (anche per ekklesia)

66 Leggi e decreti post-403 34.2 Dem. 20.92: Non diverse dai decreti sono ormai le [nostre] leggi. Piuttosto, sono più recenti [neoteroi] le leggi, in base alle quali si devono stabilire i decreti, rispetto ai nostri stessi decreti!

67 Un doppio aggiustamento 34.3 Inscriptiones Graecae II 2.6 ll. 11-13: ἐ πειδ ὴ καθηιρ έ θη | ἡ στ ή λη [ ἐ ]π ὶ τ ῶ ν τρι ά κοντ|α κτλ. Siccome la stele fu rimossa al tempo dei Trenta ecc. Andocide 1.81-84: Dopo che tornaste dal Pireo [403] […] metteste il salvare la città davanti alle vendette private. E sembrò [giusto] non ricordare il male [mnesikakein] reciprocamente di quanto accaduto. Voi eleggeste quindi 20 uomini: questi si sarebbero presi cura della città, fino a quando le [nuove] leggi fossero state approvate. Nel frattempo, [ci si sarebbe] serviti dei nomoi di Solone e degli statuti di Draconte. […] La boule e i 500 nomothetai prima saranno valuteranno le leggi […]; è permesso a chi voglia tra i privati recarsi alla boule per consigliare miglioramenti alle leggi. Quando le leggi saranno ratificate, la boule, quella dall’Areopago, custodisca (epimeleisthai) le leggi.

68 La legge di Eucrate (337/6) 35.1 Nell’arcontato di Frinico, nella 9° pritania, [quella] della Leontide, nella quale Chairestratos figlio di Amenias di Acarne era segretario; tra i proedri, Menestratos figlio di Aixones mise al voto. Eukrates figlio di Aristotimos del Pireo disse: Per la buona fortuna (agathe tyche) del demos di Atene. Se qualcuno (ean tis) si levasse contro il demos per la tirannide, o collaborasse a instaurare la tirannide, o dissolvesse il demos di Atene o la democrazia ad Atene: colui che uccida chi avesse fatto una di queste cose sia puro (hosios).

69 La legge di Eucrate (337/6) 35.2 E qualora il demos o la democrazia ad Atene siano dissolti, non sia consentito ai consiglieri della boule, quella dall’Areopago, di salire all’Areopago né di sedersi insieme nel consiglio (synedrion) né di deliberare riguardo alcunché. E qualora il demos o la democrazia di Atene siano dissolti, se qualcuno dei consiglieri dall’Areopago salisse all’Areopago o sedesse insieme nel synedrion o deliberasse riguardo qualcosa, sia atimos lui e anche il suo genos, e la sua proprietà sia pubblica e la decima [vada] alla Dea.

70 La legge di Eucrate (337/6) 35.3 La legge (nomos) sarà iscritta su due stele di pietra [dal] segretario della boule, poste l’una all’entrata dell’Areopago, come si entra al bouleuterion, l’altra in ekklesia. Per l’iscrizione delle stele il tesoriere conferisca 20 dracme del demos prese dalla [cassa] per i decreti (psephismata) del demos.

71 La legge di Eucrate (337/6) 35.4

72 Demokratia nel IV sec. 36.1 Culto istituzionalizzato (sacerdoti, ec.) Triere chiamata Demokratia Euphranor: dipinto di Teseo, Demokratia e Demos (Paus.1.1.3) Molte attestazioni letterarie

73 Demokratia nel V sec. 36.2 Scarse attestazioni letterarie Significato e origine non chiari Vecchio oligarca [Xen.], Athenaion Politeia 2.14: Ora i contadini e i ricchi di Atene [cercano] maggiormente di ingraziarsi i nemici, mentre il demos, sapendo che nulla di suo sarà bruciato o vessato, vive senza timore e non [cerca] di ingraziarseli.

74 Demokratia nel V sec.: Pericle in Tucidide 36.3 Unica definizione chiara Thuc. 2.37.1: Ci serviamo di una politeia che non copia le leggi (nomoi) dei vicini; piuttosto che imitatori, siamo un esempio per gli altri. Essa, per il fatto che è amministrata non dai pochi (oligoi), ma dai più (pleiones), è chiamata con il nome di demokratia. Demokratia = governo di una parte maggioritaria sui pochi?

75 Demos e tirannide nel V sec. 36.4 Aristofane, Cavalieri: 1113-15. Coro: O Demos, tu possiedi il bel comando (arche), da che tutti gli uomini [ti] temono come un tiranno (tyrannos). Eppure sei facile da ingannare… 1329-33. Corifeo: O brillante, invidiatissima Atene, incoronata di viole, mostraci il monarca (monarchos) della [nostra] terra e di tutta la Grecia. [… entra Demos] Salute, o re (basileus) degli Elleni.

76 Demokratia: il ruolo di kratos 37.1 Demos + kratos ‘popolo’forza, potere (violenza) Composti in –kratia: prevaricazione di un parte sopra l’altra Aristo-kratia Plouto-kratia Timo-kratia (Buro-kratia!)

77 Demokratia: il ruolo del demos 37.2 Governo del popolo / governo tramite il popolo ? Termine inventato dai sostenitori o dai detrattori ? Demos + kratos ‘popolo’forza, potere (violenza)

78 Confronti: composti in -archia 37.3 Composti in –archia: Forma più neutra: Mon-archia Olig-archia (dem-archia?)

79 La ‘tomba di Crizia’ 38.1 Schol. ad Aeschin. 1.39 ll. 15-18 Schultz: Di Crizia, uno dei 30 uccisi, eressero sul monumento [funebre] Oligarchia che, impugnando una torcia, dava fuoco a Democrazia, e iscrissero quanto segue: Questo è il monumento di uomini nobili (agathoi), i quali per breve tempo preservarono dalla violenza smodata (hybris) il maledetto demos di Atene.

80 La fiaccola della democrazia: oggi 38.2

81 La fiaccola della democrazia: ieri 38.3 Helios di Rodi, post-305


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