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LE CAUSE DI PERDITA DI COSCIENZA CARDIOGENE (INFARTO, VALVULOPATIE, MIOCARDIOPATIE, ARITMIE) NEUROGENE (EPILESSIA, TRAUMI CRANICI, EDEMA CEREBRALE) RESPIRATORIE.

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Presentazione sul tema: "LE CAUSE DI PERDITA DI COSCIENZA CARDIOGENE (INFARTO, VALVULOPATIE, MIOCARDIOPATIE, ARITMIE) NEUROGENE (EPILESSIA, TRAUMI CRANICI, EDEMA CEREBRALE) RESPIRATORIE."— Transcript della presentazione:

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2 LE CAUSE DI PERDITA DI COSCIENZA CARDIOGENE (INFARTO, VALVULOPATIE, MIOCARDIOPATIE, ARITMIE) NEUROGENE (EPILESSIA, TRAUMI CRANICI, EDEMA CEREBRALE) RESPIRATORIE (SOFFOCAMENTO, TRAUMI TORACICI) METABOLICHE (IPER O IPOGLICEMIA, ACIDOSI, ALCALOSI) IPOVOLEMICHE ED IPOTENSIVE (EMORRAGIE, DISIDRATAZIONE) NEUROPSICHICHE (ANSIA, DEPRESSIONE, ISTERIA) CEREBROVASCOLARI (GRAVE CRISI IPERTENSIVA SISTEMICA, TROMBOSI, EMBOLIA, EMORRAGIA CEREBRALE)

3 CEREBROVASCOLARI (GRAVE CRISI IPERTENSIVA SISTEMICA, TROMBOSI, EMBOLIA, EMORRAGIA CEREBRALE) E’ L’IMPROVVISA SOFFERENZA DI UNA PORZIONE DI CERVELLO PER: PERDITA DI COSCIENZA ICTUS CEREBRALE - ISCHEMIA CEREBRALE DA TROMBO O EMBOLO OPPURE - EMORRAGIA CEREBRALE - ISCHEMIA CEREBRALE DA TROMBO O EMBOLO OPPURE - EMORRAGIA CEREBRALE

4 SINTOMI: LA PERDITA DI COSCIENZA E’ PRECEDUTA DA CONFUSIONE, CEFALEA, VOMITO, CONVULSIONI  NON DARE BEVANDE  NON FARE AGITARE  CONTROLLARE I PARAMETRI VITALI  OSPEDALIZZARE PERDITA DI COSCIENZA

5 PERDITA DI COSCIENZA NEUROGENA: CONVULSIONI/EPILESSIA MALATTIA DEL SNC CON COMPARSA DI ATTIVITA’ ELETTRICA ANOMALA IN UNA ZONA DEL CERVELLO CRISI PARZIALI SENZA PERDITA DI COSCIENZA CRISI GENERALIZZATE TONICO CLONICHE CON PERDITA DI COSCIENZA DI TIPO NEUROGENO CON (O SENZA) CADUTA A TERRA I FASE: IL CORPO E’ RIGIDO E LA RESPIRAZIONE SI ARRESTA II FASE: CONVULSIONI CON SPASMI, CONTORSIONI, SCHIUMA ALLE LABBRA, MORSI ALLA LINGUA, PERDITA DI URINE III FASE: RILASSAMENTO CON SONNOLENZA

6 CONVULSIONI/EPILESSIA CHE COSA NON SI DEVE FARE:  non si deve cercare di interrompere l’attacco spruzzando acqua fredda, schiaffeggiando la persona, o impedendole i movimenti;  non bisogna cercare di risvegliare la persona dopo l’attacco;  il paziente non deve essere mosso a meno che si trovi in posizione pericolosa e non deve essere lasciato solo;  non è necessaria l’apertura forzata della bocca tranne che in caso d’arresto respiratorio o d’ostruzione delle vie respiratorie.

7 CHE COSA SI DEVE FARE:  allontanare gli oggetti contro i quali la persona si potrebbe ferire, allentare la cintura, la cravatta, slacciare indumenti stretti;  dopo l’attacco mettere l’epilettico in posizione di sicurezza e controllare la pervietà delle prime vie aeree (rimozione di schiuma, vomito o corpi estranei);  controllare sempre che non necessiti di rianimazione;  con la ripresa dei sensi la persona deve contattare il medico per le opportune verifiche. CONVULSIONI/EPILESSIA

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12 ANNEGAMENTO IN ACQUA DOLCE L’annegamento in acqua dolce determina il rapido passaggio di elevate quantità di acqua dai polmoni al sangue. Ciò è dovuto al fatto che l’acqua dolce è ipotonica rispetto al sangue e quindi passa per osmosi nel circolo sanguigno. L’acqua dolce specialmente quella clorata delle piscine, danneggia gravemente gli alveoli che si rompono.

13 ANNEGAMENTO IN ACQUA DI MARE Si ha una inondazione polmonare conseguente all’annegamento. La presenza di acqua salata nei polmoni determina il rapido passaggio per osmosi di ulteriori quantità di acqua dal sangue ai polmoni che si riempiono ancor piu’ di acqua (edema polmonare). Il volume plasmatico diminuisce (ipovolemia) e la pressione arteriosa cala rapidamente. Si manifesta una grave ipossia (carenza di ossigeno).

14 Ustioni Le ustioni sono lesioni provocate dagli effetti distruttivi sulla pelle causati dal calore Classifichiamo le ustioni in tre gradi, a seconda del loro aspetto e profondità: ustioni di I° grado: ustioni di II° grado: ustioni di III° grado:

15 Dobbiamo distinguere le ustioni in localizzate ed estese. Quando l'estensione supera il 20% della superficie corporea nell'adulto o il 12-15% nel bambino abbiamo una vera e propria Malattia da Ustione.

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17 Ustioni da sport outdoor Ustione solare Ustioni da calore

18 Ustione solare L'ustione solare è una infiammazione della pelle provocata da una eccessiva esposizione alla luce del sole può esprimersi nei suoi tre gradi di gravità: dal semplice eritema alle bolle. Puo’ colpire atleti di sport come alpinismo beach volley surf ecc…

19 Ustioni da calore Le ustioni sono lesioni provocate dagli effetti distruttivi sulla pelle causati dal calore (fiamma libera, corpi roventi o liquidi surriscaldati), da sostanze chimiche (es. acido muriatico, ammoniaca) o dalla corrente elettrica. possono esprimersi nei suoi tre gradi di gravità interessano sport come automobilismo e motociclismo.

20 Ustioni da sport indoor Abrasioni e escoriazioni Ustioni da freddo (ghiaccio spray o istantaneo)

21 Abrasioni e escoriazioni Si chiamano così quelle lesioni più superficiali della pelle o delle mucose prodotte dallo strusciamento della cute contro qualsiasi oggetto o superficie (chiamate anche escoriazioni). Tipiche negli sport come la pallavolo, basket,pallamano, calcetto ecc… causate da cadute o tentativi di recupero della palla in tuffo con impatto della cute a terra.

22 Ustioni da freddo (ghiaccio spray o istantaneo) Si tratta di ustioni da freddo provocate da un non corretto uso del ghiaccio. Legata all’applicazione a distanze inferiori ai 20 cm consigliati.

23 USTIONI

24 USTIONI DA ELETTRICITA’/FOLGORAZIONI In ambito sportivo interessano prevalentemente lo spogliatoio o il locale docce Non toccare la persona finchè non sia stata interrotta l’erogazione di elettricità Rimuovere la persona con un corpo non conducente Accertarsi del respiro e dei segni vitali In caso di trisma respirazione bocca/naso

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29 DA: INGESTIONE CONTATTO INALAZIONE PUNTURA D’INSETTI AVVELENAMENTI

30 - DA SOSTANZE CORROSIVE (CANDEGGINA, DETERSIVI) - DA SOSTANZE NON CORROSIVE (FARMACI, FUNGHI) 118 CONSEGNARE I CONTENITORI POSIZIONE DI SICUREZZA SOLO SE SI HA CERTEZZA DI SOSTANZA NON CORROSIVA FAR BERE H2O O LATTE E FAR VOMITARE EVITARE LE “MISCELE” (H2O E SALE, CAFFE’ etc.) AVVELENAMENTI DA INGESTIONE

31 PROVOCATI DA PESTICIDI O CLORO NAUSEA, BRIVIDI, CONVULSIONI, PERDITA DI COSCIENZA LAVARE BERE SOLO H2O POSIZIONE DI SICUREZZA ETICHETTA AVVELENAMENTI DA CONTATTO

32 AVVELENAMENTI DA INALAZIONE PROVOCATI DA MONOSSIDO DI CARBONIO ARIEGGIARE RESPIRAZIONE

33 SHOCK ANAFILATTICO NEGLI ALLERGOPATICI NON GRATTARE NON TOGLIERE IL PUNGIGLIONE GHIACCIO IN BOCCA SE PUNTI NELLA CAVITA’ ORALE AVVELENAMENTI DA PUNTURE D’INSETTI

34 MEDUSE  NO H 2 O FREDDA - NON STROFINARE  SI H 2 O MARINA CALDA  SI ACETO O ALCOOL RICCI DI MARE E PESCI VELENOSI  NO H2O DOLCE - NON STROFINARE  SI ESTRAZIONE PUNGIGLIONE IN OSPEDALE  ANTIDOLORIFICI-CORTISONICI


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