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FINANZA AGEVOLATA A.Carlesi. FINANZA AGEVOLATA n In senso lato: qualsiasi strumento che il legislatore mette a disposizione delle imprese al fine dell’ottenimento.

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Presentazione sul tema: "FINANZA AGEVOLATA A.Carlesi. FINANZA AGEVOLATA n In senso lato: qualsiasi strumento che il legislatore mette a disposizione delle imprese al fine dell’ottenimento."— Transcript della presentazione:

1 FINANZA AGEVOLATA A.Carlesi

2 FINANZA AGEVOLATA n In senso lato: qualsiasi strumento che il legislatore mette a disposizione delle imprese al fine dell’ottenimento di un “vantaggio competitivo” n In senso stretto: interventi di legge che vanno tipicamente a finanziare attività di investimento e di sviluppo delle imprese

3 ELEMENTI FONDAMENTALI n Definizione delle “tipologie di investimento ammissibili” n Assenza o presenza di valutazione qualitativa dell’investimento: n --a pioggia (l’agevolazione viene erogata per il solo fatto di aver effettuato l’investimento) n --mirati (deve essere valutata la coerenza dell’investimento con i principi e lo spirito della normativa di riferimento)

4 EVOLUZIONE STORICA DELLA TIPOLOGIA DI INTERVENTO n PRIMA FASE- interventi “a pioggia”, nell’ambito di una “politica assistenziale” della crescita, che permettesse comunque il recupero del ritardo di sviluppo del sistema industriale italiano rispetto a quelli dei paesi anglosassoni (fase di accumulazione) n SECONDA FASE – anni ’90, vincoli di bilancio sempre più stringenti hanno determinato in Italia una più attenta allocazione delle risorse finanziarie (fase di destinazione delle risorse ottenute dalle imprese ad obiettivi specifici). Netta riduzione degli interventi “a pioggia”. Progressivo spostamento delle strategie agevolative da base nazionale a base comunitaria.

5 FONTI DELLA FINANZA AGEVOLATA n LEGISLAZIONE COMUNITARIA n LEGISLAZIONE NAZIONALE n LEGISLAZIONE REGIONALE n NORMAZIONE DI ALTRI ENTI (PROVINCE, COMUNI,ENTI ECONOMICI TERRITORIALI) n STRUMENTI DI NATURA PRIVATISTICA O MISTA PUBBLICO/PRIVATO (associazioni di categoria- cciaa, ad esempio)

6 TIPOLOGIE DI AGEVOLAZIONE n CONTRIBUTO IN CONTO CAPITALE n CONTRIBUTO IN CONTO ESERCIZIO n CONTRIBUTO IN CONTO INTERESSI n MUTUO AGEVOLATO n CONTRIBUTO IN CONTO CANONI n CONCESSIONE DI GARANZIE n BONUS FISCALI E CREDITO D’IMPOSTA

7 AGEVOLAZIONI CON CONTRIBUTI n In conto capitale - a fondo perduto.Erogato a fronte di documenti di spesa quietanzati.Relativo a opere o beni strumentali n In conto esercizio-a fondo perduto. Tassato in quanto considerato ricavo. Copre costi di gestione corrente relativi ad un progetto. n In conto interessi-concesso su un finanziamento a mlt ottenuto a condizioni di mercato. Agevolazione successiva all’ottenimento del finanziamento. Viene spesso erogato al finanziatore che può così abbassare il tasso.

8 ALTRE FORME AGEVOLATIVE n Mutuo agevolato- contributo in conto interessi in cui esiste la contemporaneità tra concessione del finanziamento e agevolazione. Il mutuo può essere erogato solo a tassi agevolati. n In conto canoni - a fondo perduto per leasing stipulati a costo di mercato n Concessione di garanzie: n --integrativa - in % delle perdite del finanziatore anche prima della conclusione delle procedure esecutive n --sussidaria- idem, solo dopo la conclusione delle procedure esecutive.

9 AGEVOLAZIONI FISCALI n BONUS - viene consegnato al concessionario delle imposte, deve essere utilizzato entro 5 anni dalla concessione e va a coprire tutte le imposte che confluiscono sul conto fiscale n CREDITO D’IMPOSTA- utilizzabile per il periodo d’imposta nel corso del quale è stato concesso per la copertura delle imposte dovute. Non è possibile il rimborso.

10 PROCEDURE DI AGEVOLAZIONE n AUTOMATICA - senza istruttoria. Concesso in % delle spese ammissibili. Viene concesso a domanda presentata su specifici bandi. Si controlla solo la regolarità formale, i contributi vengono erogati in ordine cronologico di presentazione della domanda. n VALUTATIVA - si applica a progetti o programmi complessi da realizzare dopo la presentazione della domanda. Si controlla che il progetto rispetti gli obiettivi della legge agevolativa, che ci sia il possesso dei requisiti per accedere e la congruità delle spese, oltre che la validità economico-finanziaria del progetto stesso n NEGOZIALE- per interventi di sviluppo settoriale e territoriale (patti territoriali e contratti di area). Il bando punta a reperire i contraenti indicando chiaramente i criteri di selezione (obiettivi territoriali o settoriali, ricadute tecnologiche, effetti occupazionali, capacità dei proponenti e costo dei programmi.)

11 PROCEDURA VALUTATIVA n A GRADUATORIA- la selezione dei progetti è basata su parametri oggettivi predeterminati, attraverso una valutazione comparata si creano graduatorie. I progetti vengono finanziati sino all’esaurimento dei fondi scorrendo la graduatoria. n A SPORTELLO - l’istruttoria avviene in ordine cronologico di presentazione della domanda ed anche le agevolazioni (se i progetti vengono ammessi) vengono concesse considerando tale parametro.

12 SOGGETTI BENEFICIARI n Criterio dimensionale (piccola, media e grande) n Criterio della tipologia di attività (di produzione beni, di servizi, ecc.) n Criterio del settore di appartenenza (siderurgia, settore navale, ecc.) n Criterio della localizzazione geografica (relativa all’investimento in oggetto)

13 CRITERIO DIMENSIONALE n Parametri per la definizione di pmi (1/1/2005): n N° DIP. FATTUR O CAPIT.INV n MICRO < 10 <2MIL <2MIL n PICCOLE < 50 <10MIL <10 MIL n MEDIE < 250 <50MIL <43MIL n POSSONO ESISTERE PARTECIPAZIONI DI IMPRESE DI DIMENSIONI MAGGIORI CON SOGLIA CONSENTITA SOLO SINO AL 25% (CON ALCUNE ECCEZIONI, INVESTITORI ISTITUZIONALI SENZA CONTROLLO, SOCIETA’ DI INVESTIMENTO PUBBLICHE, ECC.) I TRE REQUISITI DEVONO COESISTERE

14 Aiuti di stato (1) n Definizione: qualsiasi vantaggio, suscettibile di valutazione economica, concesso dalle autorità pubbliche a favore di un’impresa senza contropartita o con contropartita minima. n Ammessi solo nel limite di determinati massimali fissati in % sugli investimenti ed espressamente autorizzati dalla Commissione europea. n Eccezione secondo la regola del “de minimis” (max.100.000 E in tre anni)

15 Aiuti di Stato (2) n Eccezione in relazione ai mercati su cui vanno ad incidere le imprese che ottengono l’aiuto (solo nazionale o extracomunitari) (problema della concorrenza potenziale) n Non sono aiuti di stato i “provvedimenti generali” di sostegno economico ( per tutte le imprese di tutti i settori) n Non sono aiuti di stato quelli collegati a calamità naturali o eventi eccezionali (controllo della Commissione sulla adeguatezza degli aiuti ai danni) n Ammessi per le pmi se incentivo per realizzare obiettivi altrimenti irraggiungibili. Investimenti ammessi definiti dal legislatore comunitario e, per ogni tipologia è prevista una differente intensità di aiuto in base alla localizzazione ( zone obiettivo)

16 INCENTIVI COMUNITARI A FONDO PERDUTO n FONDI STRUTTURALI 2007-2013 Obiettivi prioritari: 1-Convergenza e competitività (regioni con pil procapite inferiore al 75% della media UE) 2-Competitività ed occupazione (innovazione, ambiente e prevenzione rischi, aumento della partecipazione al mercato del lavoro) 3-Rafforzamento della cooperazione (cooperazione transfrontaliera) Rispetto alla programmazione precedente c’è stata una semplificazione: Riduzione degli obiettivi da 9 a 3 Riduzione degli strumenti finanziari da 6 a 3 Strumenti finanziari: FERS – FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE (obiettivi 1-2-3) FSE – FONDO SOCIALE EUROPEO (obiettivi 1-2) FC- FONDO DI COESIONE (obiettivo 1) PER L’ITALIA: CALABRIA, CAMPANIA PUGLIA E SICILIA – OBIETTIVO1 MOLISE, SARDEGNA E BASILICATA- OBIETTIVO 2 IN PHASING OUT

17 ALTRI INTERVENTI COMUNITARI n PROGRAMMI COMUNITARI (e-content, alure, altener II, life III, media formazione e plus, leonardo II socrates II, ecc.) n INIZIATIVE COMUNITARIE (interreg, urban, equal, leader, ecc.) n INCENTIVI A TASSO AGEVOLATO (BEI) (prestiti individuali o globali) n SISTEMI DI GARANZIE (FEI)(meccanismo di garanzia per le pmi con max 100 dip., garanzie per i microprestiti per imprese con max 10 dip., ecc.) n INTERVENTI SUGLI INVESTITORI ISTITUZIONALI IN CAPITALE DI RISCHIO

18 QUADRO STRATEGICO NAZIONALE 2007-2013 n ARTICOLATO IN : n PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI n PROGRAMMI OPERATIVI INTERREGIONALI n PROGRAMMI OPERATIVI REGIONALI Si concentra su 4 macro-obiettivi e dieci priorità tematiche.

19 MACRO OBIETTIVI n 1- Sviluppare i circuiti della conoscenza n 2- Accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l’inclusione sociale dei territori n 3- Potenziare le filiere produttive, i servizi e la concorrenza n 4- Internazionalizzare e modernizzare

20 PRIORITA’ ALL’INTERNO DEGLI OBIETTIVI Sviluppare i circuiti della conoscenza n 1- miglioramento e valorizzazione delle risorse umane n 2- promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell’innovazione per la competitività

21 PRIORITA’ ALL’INTERNO DEGLI OBIETTIVI Accrescere la qualità della vita, …. n 3- uso sostenibile ed efficiente delle risorse ambientali per lo sviluppo n 4- inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale

22 PRIORITA’ ALL’INTERNO DEGLI OBIETTIVI Potenziare le filiere produttive….. n 5- valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo n 6- reti e collegamenti per la mobilità n 7- competitività dei sistemi produttivi e dell’occupazione n 8 – competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani

23 PRIORITA’ ALL’INTERNO DEGLI OBIETTIVI Iternazionalizzare e modernizzare n 9 – apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse n 10- governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali ed efficaci

24 CONTRATTO DI PROGRAMMA I n DEF: Contratto stipulato tra l’amministrazione statale competente, grandi imprese, consorzi di pmi e rappresentanze di distretti industriali per la realizzazione di interventi oggetto di programmazione negoziata. n Nel gennaio 2008 c’è stata una revisione della sua disciplina indirizzandolo verso l’agevolazione di grandi investimenti industriali da realizzare soprattutto nelle aree meno sviluppate del Paese. n La gestione è affidata all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti (ex Sviluppo Italia)

25 CONTRATTO DI PROGRAMMA II n SPESE AMMISSIBILI: Investimenti iniziali e corrispondenti spese relative all’acquisto o alla costruzioni di immobilizzazioni, analiticamente definite (artt. 2423 e seguenti c.c.) % MASSIMA DI AGEVOLAZIONE Calcolata in ESL (equivalente sovvenzione lordo)=valore attuale (al tasso fissato dalla C.E) dell’aiuto, espresso come % del valore attualizzato (allo stesso tasso) delle spese ammissibili. Valore max previsto dalla Carta degli aiuti a finalità regionale approvata dalla Comunità per il periodo 2007-2013, diverso per area geografica e dimensione dei beneficiari.

26 CONTRATTO DI PROGRAMMA III n PROBLEMI APERTI: n Tempistica non prevedibile, in teoria max 10 mesi più i tempi per la notifica alla Commissione della Comunità per importi elevati (frequentissima). I termini sono solo “ordinatori”, in realtà si allungano spesso di molti mesi. n Adempimenti burocratici molto complessi n Strumento “rigido”: sono difficili variazioni significative del progetto in corso d’opera

27 OSSERVAZIONI DI SINTESI n SISTEMA AGEVOLATIVO MOLTO COMPLESSO E VARIEGATO n DIFFICOLTA’ DI INFORMAZIONE n DISPERSIONE (SE PUR DIMINUITA) SU TROPPI OBIETTIVI SPESSO MOLTO GENERICI n TEMPI TROPPO LUNGHI n ADEMPIMENTI BUROCRATICI COMPLESSI n DA CUI: n SCARSO UTILIZZO DEI FONDI A DISPOSIZIONE


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