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VERSO IL PIANO DI AZIONE AMBIENTALE FORUM AGENDA 21 V MUNICIPIO - IV INCONTRO Prof. Silvia Macchi Ing. Liana Ricci DICEA - Dip. di Ingegneria Civile, Edile.

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1 VERSO IL PIANO DI AZIONE AMBIENTALE FORUM AGENDA 21 V MUNICIPIO - IV INCONTRO Prof. Silvia Macchi Ing. Liana Ricci DICEA - Dip. di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale 29 gennaio 2011

2 29/01/2011Verso il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE Pagina 2 INDICE La Relazione sullo Stato dell’Ambiente 2010 I 3 ASSI DI AZIONE da valutare insieme (gruppi di lavoro) Che cosa è un PIANO Perché fare un PIANO I principi guida di un PIANO Gli obiettivi del PAA municipale Le strategie del PAA municipale Attori e poteri del PAA municipale Primi passi verso il PAA municipale

3 29/01/2011Verso il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE Pagina 3

4 29/01/2011Verso il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE Pagina 4 Tabella INDICATORI E TREND

5 29/01/2011Verso il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE Pagina 5 La SCHEDA INDICATORE tipo

6 29/01/2011Verso il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE Pagina 6 Da dove ripartire per costruire il PAA Tre ASSI DI AZIONE da valutare insieme: il cambiamento del nostro modo di vivere gli spazi aperti, in tutta la varietà che tale locuzione comprende (urbani o agricoli, verdi o costruiti, pubblici o privati, …); il cambiamento della nostra relazione con le risorse naturali (in termini di riduzione dei consumi e delle emissioni, nonché di sostituzione delle non rinnovabili con le fonti rinnovabili); il cambiamento del nostro modo di spostarci sul territorio, per tutto ciò che implica il continuare a spostarci in auto privata (in termini di traffico e stress, rumore e inquinamento dell’aria, pericolosità delle strade e invivibilità delle case).

7 29/01/2011Verso il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE Pagina 7 Che cosa è un PIANO È uno strumento di politica pubblica, per cui il suo fine ultimo è il benessere delle donne e degli uomini che abitano un dato territorio Serve a mobilitare soggetti pubblici e privati per realizzare iniziative di interesse collettivo Combina obiettivi di: –Sviluppo economico –Redistribuzione delle risorse –Coesione sociale

8 29/01/2011Verso il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE Pagina 8 Perché fare un PIANO Fare un piano è faticoso e costoso. Si decide di fare un piano (e quale piano fare) se: non farlo implica delle perdite certe o fortemente probabili (rischio) non si può raggiungere l’obbiettivo voluto in altro modo (necessità) consente di guadagnare più di quanto costa (vantaggio)

9 29/01/2011Verso il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE Pagina 9 I principi guida di un PIANO Un piano deve essere: Efficiente (non deve sprecare risorse) Efficace (deve raggiungere l’obiettivo) Equo (deve garantire i diritti di tutte e tutti)

10 29/01/2011Verso il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE Pagina 10 Gli obiettivi del nostro PAA municipale Il PAA dovrebbe contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio municipale. A questo fine si propongono 3 obiettivi principali: Garantire un buon livello di vivibilità degli spazi (pubblici e privati, chiusi e aperti, verdi e costruiti) Migliorare il funzionamento di servizi e reti (organizzazione, manutenzione, regolazione, informazione, partecipazione) Ridurre gli impatti sulle risorse naturali e storico-culturali (sostenibilità ambientale)

11 29/01/2011Verso il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE Pagina 11 Le strategie del nostro PAA municipale Le strategie per raggiungere gli obiettivi predefiniti sono di almeno 3 tipi: evitare il peggioramento (è la più difficile perché richiede di intervenire a tutti i livelli e in tutti i settori) migliorare ciò che già si fa (presuppone di individuare ciò che già si muove nella direzione desiderata) aprire nuove prospettive (qui ci vuole creatività, voglia di sperimentare, saggezza e pazienza)

12 29/01/2011Verso il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE Pagina 12 Attori e Poteri del PAA municipale Gli attori che il PAA può coinvolgere sono di molti tipi ed hanno poteri più o meno grandi. E’ quindi fondamentale tenere presenti i poteri/competenze del Municipio e distinguere le iniziative da intraprendere come segue: Iniziative dirette di abitanti e associazioni (breve termine) Iniziative nelle competenze del Municipio (medio termine) Iniziative che coinvolgono attori di livello sovra- municipale (lungo termine)

13 29/01/2011Verso il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE Pagina 13 Primi passi verso il PAA municipale L’inventario della progettualità locale: dimensioni, attori, costi, tempi, stato di avanzamento L’analisi di 12 progetti locali in termini di: Contributo alle criticità ambientali Impatti umani, economici e sulla biodiversità Peso delle opportunità e degli ostacoli di contesto sulla fattibilità dei progetti

14 29/01/2011Verso il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE Pagina 14 I 12 progetti analizzati

15 29/01/2011Verso il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE Pagina 15 Valutazione del contributo dei progetti alle criticità ambientali e dei loro impatti umani, economici e sulla biodiversità

16 29/01/2011Verso il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE Pagina 16 Valutazione del ruolo del contesto sulla fattibilità dei progetti OPPORTUNITA’ Progetti di Parco La proprietà pubblica dell’area La presenza di beni archeologici e storici Una buona accessibilità dell’area Progetti di Edilizia Sostenibile La proprietà unica dell’area o degli edifici L’utilizzo di aree dismesse e già urbanizzate L’aumento della domanda per questa tipologia di immobile Gli incentivi all’acquisto di abitazioni con requisiti ecologici Progetti di Mobilità Sostenibile La viabilità in corso di realizzazione, che azzera i costi Il consenso degli abitanti Progetti di Riciclaggio dei Rifiuti Il sostegno economico e l’assistenza tecnica per le imprese La competenza e sensibilità etico- ambientale delle persone Le strategie che incentivano il riciclaggio dei rifiuti e informano/ sensibilizzano le persone

17 29/01/2011Verso il PIANO DI AZIONE AMBIENTALE Pagina 17 Valutazione del ruolo del contesto sulla fattibilità dei progetti OSTACOLI Ostacoli finanziari: mancanza o sospensione di finanziamenti pubblici e privati Ostacoli politico- amministrativi: procedure eccessivamente dilatate nel tempo, che rendono incerti e insicuri i finanziamenti anche quando sono stati già stanziati Problema degli espropri: difficoltà nel trovare un accordo tra il pubblico e il privato Opposizione dei cittadini: può capitare che i cittadini non siano favorevoli ad un determinato progetto e spesso ciò è dovuto a scarsa informazione, sensibilizzazione e partecipazione dell’inizio dei lavori


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