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Classe 1*Dt 2015/16 UDA geografia Prof. C. Ferrara Palermo e la Zisa Storia della città in breve La Zisa: il castello La Zisa: il quartiere Itinerario.

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2 Classe 1*Dt 2015/16 UDA geografia Prof. C. Ferrara Palermo e la Zisa Storia della città in breve La Zisa: il castello La Zisa: il quartiere Itinerario storico monumentale

3 Palermo La città in breve  La città venne fondata dai Fenici (Cartaginesi) tra l’VIII e VII secolo a.C. con il nome di Zyz, che in lingua fenicia significa fiore.  La città acquistò una certa importanza grazie alla sua posizione di ottimo porto naturale, da cui derivò il nome greco Panormos (Pan=“tutto”,Hormos=“porto”). Infatti il primo nucleo si trovava nella parte più interna di una penisoletta delimitata da due fiumi, il Kemonia e il Papireto, che sfociavano in un’ insenatura naturale (la Cala) più ampia di quella attuale.  Nel 254 a.C. la città fu conquistata dai Romani che, dopo un lungo assedio, riuscirono a sottrarla ai Cartaginesi.  Sotto il dominio dei Romani, Palermo continuò a ricoprire il ruolo di porto strategico nel Mediterraneo. LA CITT Ả ARABA Nel IX secolo gli Arabi invasero la Sicilia  Palermo fu conquistata nell’831 e divenne la capitale dell’emirato musulmano: una delle città più importanti e ricche del Mediterraneo.  Gli Arabi portarono molte innovazioni nel settore idraulico (i qanat) e introdussero molte colture e i primi agrumeti, nella piana fuori le mura della città che fu chiamata la Conca d’oro. Furono costruiti il castello nell’antica paleopoli e la Grande Moschea nel Cassaro, il quartiere dei nobili con la strada omonima; nuovi quartieri; e successivamente la Kalsa,la cittadella fortificata vicino al mare.

4 Palermo La città in breve … PALERMO NORMANNA  La storia normanna di Palermo, inizia nel 1071, con la conquista da parte dei fratelli Roberto il Guiscardo e Ruggero d’Altavilla. I Normanni restituirono la Sicilia al culto cristiano, ma non cacciarono la popolazione araba, anzi l’assimilarono. Inoltre utilizzarono tecnici e artigiani musulmani per costruire splendidi palazzi e chiese, dando vita a quello stile unico detto arabo-normanno.  Nel 1130 la dominazione normanna instaurerà il primo regno dell’isola con Ruggero II: la corona verrà poi cinta da Guglielmo I e Guglielmo II. Dopo il breve regno Enrico VI di Svevia, marito di Costanza d’Altavilla, figlia di Ruggero II, la corona andò al figlio Federico II, re di Sicilia nel 1198 a soli quattro anni.  Nella prima metà del XIII secolo,sotto il regno di FEDERICO II di Svevia,la città raggiunse il suo massimo splendore. DAGLI ANGIOINI AI GIORNI NOSTRI  Dopo la morte di Federico II, la Sicilia passò agli Angioini.  Nel 1282 si verificò una celebre rivolta antiangioina, nota come Vespri siciliani e così la città si consegnò agli Aragonesi.  La città ha una rinascita con i vicere spagnoli e successivamente anche con i Borboni, che per un breve periodo, con Ferdinando VI e la moglie Carolina, vi risedettero stabilmente.  Dal 1816 al 1817 fu capitale del regno delle due Sicilie.  Essa possiede una storia millenaria che ha regalato un notevole e unico patrimonio artistico e architettonico, che spazia dai resti delle mura puniche, ville in stile liberty, luoghi di culto in stile bizantino e arabo-normanno, basiliche barocche, teatri neoclassici e palazzi razionalisti.  Per ragioni culturali, artistiche ed economiche è una delle principali città della regione euro-mediterranea.  E’ sede dell’Assemblea regionale siciliana.  Nel luglio del 2015 è entrata nel patrimonio dell’UNESCO per l’itinerario arabo-normanno  Nel novembre 2015 Palermo è entrata a far parte del programma “Safer Cities” lanciato nel 1996 dalle Nazioni Unite.  Il centro storico e i quartieri adiacenti,inoltre, conservano un vasto patrimonio artistico e architettonico in stile liberty che fanno di Palermo la capitale dello stile liberty.,

5 La Zisa Il Quartiere La Zisa è il quartiere dove si trova il “Pio La Torre”, nella zona centro-occidentale della città di Palermo. Ha preso il nome dall’omonimo castello, è il sesto quartiere ed è compreso nella V Circoscrizione. Il quartiere confina: ▪ a nord con il quartiere Noce; ▪ ad ovest con il quartiere Altarello; ▪ a sud con i quartieri Cuba-Calatafimi e Palazzo Reale-Monte di Pietà; ▪ ad est con il quartiere Politeama. Le unità di primo livello sono: ▪ Zisa-Ingastone ▪ Zisa-Quattrocamere ▪ Olivuzza Il quartiere è situato nella parte centrale della città che in origine faceva parte dell’antico parco normanno, denominato il Genoard (o Paradiso sulla Terra). L’intera area era luogo di villeggiatura e di caccia dei sovrani, infatti, in origine, l’intero parco si estendeva subito fuori la cinta muraria; era costituito da piccoli nuclei di case, intorno ai mulini per grano e sale costruiti lungo il corso del torrente Gabriele, l’area era abbastanza popolata, tanto che al suo interno vi abitavano più di mille persone. Da rigoglioso giardino che era, l’area cresce velocemente e diventa un popoloso quartiere inglobato dalla città; la rapidità dello sviluppo del quartiere ha facilitato l’incremento dell’edilizia popolare. In epoca recente è stato delimitato dalla nuova circonvallazione, lato monte, che lo separa dagli altri quartieri, cui in origine era unito. Attualmente, oltre al classico stile del primo Novecento, conserva il Palazzo della Zisa, il parco omonimo e il villino Florio in stile art nouveau, fatto costruire nel 1899 da Ernesto Basile su commissione della ricca famiglia palermitana. Nel 2005 è stato inaugurato il nuovo parco di fronte alla Zisa, composto da una serie di fontane che ricordano l’arte araba.

6 La Zisa Il Quartiere Il quartiere è situato nella parte centrale della città che in origine faceva parte dell’antico parco normanno, denominato il Genoard (o Paradiso sulla Terra). L’intera area era luogo di villeggiatura e di caccia dei sovrani, infatti, in origine, l’intero parco si estendeva subito fuori la cinta muraria; era costituito da piccoli nuclei di case, intorno ai mulini per grano e sale costruiti lungo il corso del torrente Gabriele, l’area era abbastanza popolata, tanto che al suo interno vi abitavano più di mille persone. Da rigoglioso giardino che era, l’area cresce velocemente e diventa un popoloso quartiere inglobato dalla città; la rapidità dello sviluppo del quartiere ha facilitato l’incremento dell’edilizia popolare. In epoca recente è stato delimitato dalla nuova circonvallazione, lato monte, che lo separa dagli altri quartieri, cui in origine era unito. Attualmente, oltre al classico stile del primo Novecento, conserva il Palazzo della Zisa, il parco omonimo e il villino Florio in stile art nouveau, fatto costruire nel 1899 da Ernesto Basile su commissione della ricca famiglia palermitana. Nel 2005 è stato inaugurato il nuovo parco di fronte alla Zisa, composto da una serie di fontane che ricordano l’arte araba.

7 La Zisa Il Castello Il Castello della Zisa (dall’arabo “al-aziz”, “lo splendente”) fu costruito nel 1165 per volere di Guglielmo I D’Altavilla e terminato sotto il regno del figlio Guglielmo II, come dimora estiva dei re. Fino al XVII secolo il palazzo non venne sostanzialmente modificato; successivamente, nel 1806, la Zisa pervenne ai Principi Notarbartolo, che ne fecero propria residenza effettuando diverse opere di consolidamento. Nel 1955 il palazzo fu espropriato dallo Stato, ed i lavori di restauro, iniziati immediatamente, vennero poco dopo sospesi. Dopo un quindicennio d’incuria ed abbandono nel 1971 l’ala destra, compromessa strutturalmente dagli interventi di restauro, crollò. Allora si affidò il progetto per la ricostruzione strutturale al Prof. Giuseppe Caronia. Dopo circa vent’anni, nel giugno del 1991, i lavori furono completati e il palazzo poté mostrare la sua suggestiva bellezza ai cittadini e ai turisti. Il palazzo è diviso in tre piani.

8 La Zisa Il Castello Il piano terra è costituito da un lungo vestibolo interno lungo tutta la facciata principale sul quale si apre, al centro, la grande Sala della Fontana. E’ un ambiente nobile in cui la presenza della fonte ricorda un fiume del Paradiso coranico. L’acqua sgorgava da una parete sotto un’aquila a mosaico e confluiva nella peschiera esterna. La sala è arricchita da mosaici e colonne angolari e tre “muqarnas”, cioè decorazioni dell’architettura araba, con piccole nicchie sovrapposte. In due vi era un’apertura che permetteva alle donne di sbirciare i ricevimenti. Sulla volta dell’ingresso della Sala della Fontana sono dipinti alcuni personaggi mitologici detti diavoli. Una leggenda popolare dice che siano i custodi di un tesoro in monete d’oro e per trovarlo si dovrebbero contare. Durante la festa dell’Annunziata si muovono e nessuno riesce a contarli con esattezza: da qui il detto “E chi su, li diavoli di la Zisa”. Il primo piano si presenta di dimensioni più piccole e ospita due scale d’accesso che si aprono su due vestiboli. Era riservato, molto probabilmente, alle donne. Il secondo piano, originariamente, era costituito da un grande atrio centrale, di una sala belvedere (con al centro un “impluvium” per la raccolta delle acque piovane) e di due unità residenziali ai lati dell’atrio. Facevano parte anche un edificio termale e una cappella palatina. Attualmente la Zisa ospita il Museo d’Arte islamica. Dal 3 luglio 2015 fa parte del Patrimonio dell’umanità (UNESCO), nell’ambito dell’Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale.

9 Palazzo dei Normanni Chiamato anche Palazzo Reale, è la sede dell’Assemblea regionale siciliana. E’ uno dei monumenti più visitati nell’isola. L’ingresso principale è su piazza del Parlamento (sala d’ercole), quello turistico e quello carraio sono su piazza indipendenza. Dal 3 Luglio 2015 fa parte del Patrimonio dell’umanità. Il palazzo sorge sopra i primi insediamenti punici. Delle 4 torri normanne originarie oggi rimangono solo le ultime due, di forma quadrangolare(Torre Pisana e la Torre della Gioaria). Le sale sono collegate alla cosidetta cripta da due scale laterali. La cripta è una chiesa di ispirazione bizantina. Vi sono inoltre due cortili interni con colonnati (il cortile Maqueda e il cortile della Fontana). Nel palazzo si possono ammirare: la cappella Palatina (il gioiello più bello dell’arte araba-normanna), Torre Pisana, la sala di re Ruggero, la sala d’Ercole. Altre sale importanti sono: la sala gialla, la sala azzurra e la sala dei vicerè. Il palazzo ritornò a grande splendore con i vicerè spagnoli che lo arricchirono di cortili, stanze…

10 La Cattedrale La Cattedrale di Palermo è un maestoso edificio che si impone per la scenografica presenza delle sue linee architettoniche e l’imponenza della splendida facciata incorniciata dai due campanili che racchiudono anche l’abside e che costituisce l’avanzo più importante della prima edificazione normanna nell’isola. La cattedrale è stata costruita a partire dal 1184 per volere dell’arcivescovo Gualtiero Offamilio su di un preesistente edificio di culto musulmano. Nel corso del tempo è stata sottoposta ad una serie di ristrutturazioni. La facciata tre-quattrocentesca è delimitata dai due campanili ornati da motivi scultorei di notevole valore che richiamano temi islamici. Il portale quattrocentesco presenta grande ricchezza di particolari decorativi di sostanziale impronta gotica. Sul fianco prospiciente la piazza di apre il portico meridionale che è una realizzazione gotico-catalana della seconda metà del XV secolo. Il portico settentrionale è invece originario della seconda metà del XVI secolo. L’interno della cattedrale è assai diverso da quello dell’originario edificio in quanto è la risultanza delle notevoli ristrutturazioni intervenute intorno al XVIII sec. Nella porzione destra del presbitero troviamo la Cappella di Santa Rosalia contenente l’urna argentea contenente le reliquie della santa patrona della città.

11 Necropoli punico-romana E’ una necropoli risalente al periodo punico-romano. Si trova nella parte occidentale della città e la parte visibile è ubicata sotto la caserma Tukory, tra Piazza Indipendenza, Corso Pisani, Via Cuba e Via Danisinni. Durante l’epoca punica, la necropoli era ubicata fuori le mura cittadine, su un’area a monte che era la naturale continuazione del tratto di terra generato da due fiumi Kemonia e Papireto.

12 La Cuba La Cuba è un padiglione di delizie, in origine all’interno di uno dei Sollazzi Regi dei re normanni di Sicilia. Si trova a Palermo all’interno dell’amonimo quartiere. Si chiama anche «Cuba sottana» per distinguerla dalla Cuba soprana, oggi inglobata nella settecentesca villa di Napoli e dalla Piccola Cuba, situate nell’antico parco reale del Genoardo. Fu costruita nel 1880 per il re Guglielmo II. L’uso originale della Cuba era di padiglione di delizie, ossia di un luogo in cui il re e la sua corte potevano trascorrere ore piacevoli al fresco delle fontane.

13 Chiesa della Martorana La chiesa di S. Maria dell’Ammiraglio, sede della parrocchia si S. Nicolò dei Greci, nota come Martorana, è ubicata nel centro storico di Palermo. La chiesa appartiene all’eparchia di Piana degli Albanesi. E’ fra le più affascinanti chiese bizantine del Medioevo in Italia, ed è testimonianza della cultura religiosa e artistica orientale. La chiesa si contraddistingue per la molteplicità di stili che s’incontrano, con il susseguirsi dei secoli, appunto, oggi si presenta come chiesa- monumento storico. Dal 3 luglio 2015 fa parte del patrimonio dell’umanità.


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