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Cicli e trend nell’economia italiana UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA CORSO DI ECONOMIA DELLO SVILUPPO.

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Presentazione sul tema: "Cicli e trend nell’economia italiana UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA CORSO DI ECONOMIA DELLO SVILUPPO."— Transcript della presentazione:

1 Cicli e trend nell’economia italiana UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA CORSO DI ECONOMIA DELLO SVILUPPO

2 Nelle prime lezioni abbiamo evidenziato che: 1.crescita e sviluppo economico non sono sinonimi e che lo sviluppo economico è un fenomeno limitato all’ultimo mezzo secolo; 2.lo sviluppo economico è avvenuto con grandi iniquità e disuguaglianze a livello mondiale; 3.la crescita economica è una dimensione quantitativa dello sviluppo; 4.l’evoluzione demografica, specialmente a livello regionale, può essere influenzata dall’andamento ciclico dell’economia, per cui occorre analizzare separatamente l’evoluzione demografica e l’andamento economico; 5.lo sviluppo economico è inscindibilmente legato alle modificazioni nella struttura e che queste ultime sono in gran parte dovute al progresso tecnico; 6.la crescita non avviene in maniera equi proporzionale perché i settori crescono a tassi diversi; 7.l’evoluzione dei divari ha messo in evidenza l’esistenza di diversi regimi di crescita economica, la cui causa è imputabile alla presenza di significative differenze internazionali tra i tassi di crescita del reddito pro capite; 8.la semplice osservazione della realtà può essere ingannevole, per cui occorre fare riferimento alle teorie della crescita; 9.Esistono diversi approcci teorici, per molti aspetti complementari, ciascuno dei quali concentra l’attenzione su particolari aspetti della realtà; Aggiorniamo le idee Vedremo oggi quali problemi pone la misurazione della crescita economica e introdurremo alcuni concetti molto importanti per affrontare lo studio delle teorie della crescita

3 1861-2009: aggiorniamo la popolazione 1861 26.328 2009 60.045 2,3 volte Fonte: ISTAT per i dati assoluti, nostre elaborazioni per i tassi di crescita Tranne che in occasione delle due grandi guerre mondiali la popolazione italiana è cresciuta costantemente ad un tasso annuo medio dello 0,56% che implica il raddoppio della popolazione in 125 anni. Dai primi anni ’80 è rimasta praticamente stazionaria. Dal nuovo Millennio, grazie all’immigrazione ha ricominciato a crescere.

4 1891- 1999: aggiornamento dell’economia Fonte: G. Canullo: Una nuova stima del Pil italiano di lungo periodo, Moneta e Credito, n. 212, dicembre 2000 1891 88570 1999 1.677.187 19 volte! Anche l’economia italiana è cresciuta ad un tasso del 2,72% (che implica il raddoppio in 25 anni) Il PIL pro capite è aumentato di 10 volte! Dagli anni della ricostruzione l’economia italiana è cresciuta a ritmi molto elevati e con un andamento ciclico più regolare, ma con una netta tendenza decrescente!

5 Come si misura la crescita Il tasso di crescita (costante) La crescita Il sentiero temporale di crescita Riprendiamo il nostro semplice modello dinamico Questo semplice modello, al pari di quello utilizzato per spiegare l’evoluzione demografica è utile per la definizione dei concetti, ma è incentrato sull’ipotesi che si conosca il tasso di crescita e che tale tasso si mantenga costante. Vedremo come la maggior parte delle teorie della crescita concentri l’attenzione sulla individuazione di questo tasso costante.

6 La crescita dell’economia italiana 1970-2009 In quarant’anni il PIL dell’economia italiana è poco più che raddoppiato La crescita dell’economia non è regolare, ma avviene con una successione di fasi cicliche Il tasso annuo medio di crescita del 2% (il trend) comporta il raddoppio in 35 anni Anche l’occupazione è cresciuta, ma ad un tasso annuo medio inferiore rispetto al reddito (crescita non uniforme) Anche la produttività del lavoro è cresciuta, ma tassi inferiori rispetto al reddito

7 Fonte: ISTAT, I conti economici nazionali 1970-2009 La crisi del 1975 La crisi attuale Media 71-80 3,8% Media 81-90 2,4% Media 91-00 1,6% Media 01-09 0,6% La tendenza dell’intero periodo La crisi del 1992 Media dell’intero periodo

8 3,7% 1,8% 0,0% 1,5% 0,6% 1,8% 1,5% -1,4% -5,1% 1,0% Fonte: ISTAT, I conti economici nazionali 2000-2010 Per tornare al livello del 2007, ai ritmi attuali occorrerebbero circa 6 anni!

9 L’Italia ultima in Europa per la crescita! (1999-2009) Fonte: nostre elaborazioni su dati EUROSTAT Paesi a forte crescita, sia economica che demografica Area dei paesi a forte crescita economica, ma in declino demografico Paesi a bassa crescita economica, ma con crescita demografica Paesi a bassa crescita economica e in declino demografico Italia

10 Dai fatti alle teorie Come si è detto all’inizio, per trovare una spiegazione plausibile ai fatti illustrati con la contabilizzazione della crescita occorre disporre di una teoria. Le moderne teorie della crescita traggono ispirazione dalla teoria macroeconomica keynesiana, ma come vedremo, apportano a questo schema teorico qualche modificazione di rilievo. Per approfondire le teorie della crescita dobbiamo introdurre alcuni concetti rilevanti, come la nozione di «capacità produttiva», la quale richiede la conoscenza dei problemi sottesi alla nozione di capitale e all’introduzione del concetto di «coefficiente capitale prodotto».


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