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LE RISORSE REGIONALI: misura 121 del PSR Toscana

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Presentazione sul tema: "LE RISORSE REGIONALI: misura 121 del PSR Toscana"— Transcript della presentazione:

1 LE RISORSE REGIONALI: misura 121 del PSR Toscana
Silvia Masi Dirigente della Provincia di Pistoia Innovare per competere e trovare nuovi mercati nel vivaismo – Camera di Commercio di Pistoia 18 aprile 2012

2 Il Piano di Sviluppo Rurale 2007 - 2013
PSR : GLI ASSI DI INTEVENTO Asse 1 - Miglioramento della competitività del settore agricolo e Forestale Obiettivo: accrescere la competitività delle aziende agroforestali con misure destinate a favorire lo sviluppo, l’ammodernamento e l’innovazione delle stesse Asse 2 - Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale Obiettivo: proteggere e rafforzare le risorse naturali, preservare le attività agricole e dei sistemi forestali ad elevata valenza naturale e a basso impatto ambientale nonchè’ del paesaggio delle zone rurali Asse 3 - Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione Obiettivo: sostenere le popolazioni rurali e creare opportunità occupazionali e di reddito in aree rurali

3 La misura 121 del Piano di Sviluppo Rurale 2007 - 2013
Il principale risultato che il PSR affida alla 121 è l’ammodernamento delle aziende agricole con lo scopo di migliorarne la competitività e il rendimento globale “consolidare e sviluppare le aziende sul territorio e sui mercati mediante la promozione e la diffusione dell’innovazione” obiettivo prioritario PSR collegato alla 121 è

4 La misura 121 del Piano di Sviluppo Rurale 2007 - 2013
ai fini dell’ammissibilità della domanda deve essere dimostrato che gli investimenti conseguono un miglioramento del rendimento globale dell’azienda Innovazione tecnologica, di processo o di prodotto Diversificazione delle produzioni, anche colture con finalità non alimentari Integrazione di filiera, commercializzazione rendimento economico qualità merceologica , produzione biologica sistemi di qualità, tracciabilità Qualità produzioni Sicurezza sul lavoro igiene e benessere animali Utilizzo fonti energetiche rinnovabili Risparmio idrico, energetico Riduzione inquinamento ambientale Impatto ambientale

5 CHI può presentare domanda
La misura 121 del Piano di Sviluppo Rurale CHI può presentare domanda affidabilità regolarità contributiva assenza cause ostative per fondi pubblici IAP possesso dei beni su cui si assume impegni

6 Requisiti essenziali del progetto
La misura 121 del Piano di Sviluppo Rurale Requisiti essenziali del progetto investimenti con finalità produttiva, escluso ordinaria sostituzione e beni di consumo lavori e acquisiti a norma di legge congruità rispetto all’ordinamento produttivo, alla capacità produttiva e alle esigenze gestionali dell’UTE Cantierabile Lavori non iniziati prima della domanda

7 La misura 121 del Piano di Sviluppo Rurale 2007 - 2013
Investimenti immateriali collegati - ricerche e analisi di mercato; - supporto tecnico per l’attivazione di sistemi di tracciabilità; - progetti finalizzati all’integrazione di filiera e alleanza fra imprese; - supporto tecnico per la valorizzazione commerciale dei prodotti agricoli; - spese propedeutiche all’acquisizione di certificazioni di processo e di prodotto, sociali/etiche e ambientali; (max 10%)

8 La misura 121 del Piano di Sviluppo Rurale 2007 - 2013
Tassi di contribuzione base 30% sicurezza lavoro e miglioramento ambientale 40% trattori e parte del fotovoltaico 20% Maggiorazione giovani 10% Maggiorazione zone montane 10%

9 La misura 121 del Piano di Sviluppo Rurale 2007 - 2013
Finanziamenti disponibili nel PLSR di Pistoia

10 La misura 121 del Piano di Sviluppo Rurale 2007 - 2013
priorità qualità investimenti Di cui miglioramento ambientale, max 7 punti se oltre il 50% Di cui prioritari del comparto 4 punti se oltre il 40% territorio Di cui in zona prioritaria del comparto vivaistico 2 punti richiedente Di cui 6 punti se giovane, altri 2 per imprese femminili o recenti assenza finanziamenti pregressi 2 punti Certificazioni 1 –3 punti Partecipazioni a filiere 2 punti

11 La misura 121 del Piano di Sviluppo Rurale 2007 - 2013
tipologie di investimento prioritarie per il Comparto vivaistico Investimenti di adeguamento dei sistemi produttivi esistenti a nuove tecniche di produzione Investimenti e costi connessi per acquisire certificazioni di prodotto e/o di processo Investimenti finalizzati a migliorare le condizioni relative alla sicurezza sul posto di lavoro Investimenti finalizzati alla produzione/utilizzo di energia da fonti rinnovabili Investimenti per il recupero delle acque di irrigazione e/o fertirrigazione Investimenti per la riduzione, il recupero e il reimpiego di scarti e reflui

12 La misura 121 del Piano di Sviluppo Rurale 2007 - 2013
Investimenti per migliorare la sicurezza sul posto di lavoro al di là delle pertinenti norme in vigore Percorsi sicuri, movimentazione dei carichi, insonorizzazione Dotazioni migliorative per trattori o attrezzature, agevolatori Investimenti di miglioramento ambientale Coibentazione edifici, trattamento reflui azienda produzione/utilizzo di energia da fonti rinnovabili Risparmio idrico, recupero delle acque, nuovi impianti ad alta efficienza ( - 25%) Smaltimento cemento amianto

13 Il Piano di Sviluppo Rurale 2007 - 2013
Sicurezza e miglioramento ambientale punteggio di priorità e tasso di contribuzione favorevoli la maggior parte dei progetti di investimento con finalità produttiva ha previsto interventi di miglioramento della sicurezza sul lavoro e/o miglioramento ambientale dei processi produttivi.

14 Piano di Sviluppo Rurale 2007 – 2013 misura 124
Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e forestale La misura prevede il sostegno di iniziative indirizzate a: garantire nuovi sbocchi commerciali ai prodotti, tramite sviluppo e miglioramento dei processi logistici ed organizzativi, permettere la sperimentazione lo sviluppo di nuovi prodotti/processi/tecnologie non ancora diffusi nei settori interessati; · utilizzare materie prime seconde; · innovare i processi di approvvigionamento delle materia prime; · permettere la progettazione e la sperimentazione in campo di nuove macchine e attrezzature, nonché di tecnologie e sistemi di lavoro innovativi. Motivazione florovivaismo Crescente concorrenza da parte di nuovi paesi produttori (europei e non) e dello sviluppo di nuove dinamiche di mercato. sviluppare nuovi prodotti, processi produttivi e/o tecnologie per consolidare la presenza sul mercato nazionale ed internazionale.

15 Piano di Sviluppo Rurale 2007 – 2013 misura 124
esclusivamente per la fase pre-competitiva, ossia le operazioni che precedono l’uso commerciale dei prodotti, processi e tecnologie, innovativi per il settore, e che abbiano come finalità anche il miglioramento dell’impatto ambientale. Iniziative sviluppate attraverso la sottoscrizione di accordi di cooperazione tra la cooperazione fra gli attori della filiera: produttori primari, imprese di lavorazione, meccaniche, di servizio, operatori commerciali, soggetti pubblici (in particolare quelli impegnati nella ricerca e sperimentazione) enti di ricerca privati

16 Piano di Sviluppo Rurale 2007 – 2013 P.I.F.
Bandi Multimisura per Progetti Integrati di Filiera (PIF Progetti realizzati dai soggetti della filiera aderenti ad un Accordo di filiera, finalizzato alla soluzione delle criticità di filiera individuate attraverso un programma coordinato di investimenti (inclusa la 124) Accordo di filiera Partecipanti diretti e indiretti, minimo 15 Vincolante per quantitativi e metodologia di prezzo Minimo 51% materia prima da firmatari Durata minima 3 anni obbligatorio lo svolgimento di una adeguata attività di animazione e informazione minimo 7 giorni prima della scadenza 16 aprile – 31 maggio

17 Uno sguardo al futuro le proposte 2014 -2020
Priorità dell'Unione in materia di sviluppo rurale (Articolo 5) All’interno della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore innovazione e conoscenze di base; rinsaldare i nessi tra agricoltura e silvicoltura, da un lato, e ricerca e innovazione, dall'altro; apprendimento permanente e formazione professionale Competitività e redditività; organizzazione della filiera e gestione dei rischi; gestione ecosistemi dipendenti dall'agricoltura; uso efficiente delle risorse e resilienza al cambiamento climatico; inclusione sociale, riduzione della povertà e sviluppo delle zone rurali

18 Uno sguardo al futuro le proposte 2014 -2020
il Partenariato Europeo per l’innovazione (PEI) PEI per la produttività e sostenibilità dell’agricoltura finalità: gettare ponti tra la ricerca e le tecnologie di punta, da un lato, e gli agricoltori, le imprese e i servizi di consulenza, dall'altro uso efficiente delle risorse naturali, o produttività in armonia con le risorse essenziali da cui dipende l'agricoltura; Approvvigionamenti inclusi prodotti nuovi (alimentari, e non es. biomateriali); cambiamenti climatici , mitigazione ed adattamento;

19 Silvia Masi Dirigente della Provincia di Pistoia
per ogni informazione gli uffici di via Mabellini sono a disposizione referenti sulla pagina Agricoltura del sito ufficiale Silvia Masi Dirigente della Provincia di Pistoia Innovare per competere e trovare nuovi mercati nel vivaismo – Camera di Commercio di Pistoia 18 aprile 2012


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