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CARATTERISTICHE SPECIFICHE D’APPRENDIMENTO

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Presentazione sul tema: "CARATTERISTICHE SPECIFICHE D’APPRENDIMENTO"— Transcript della presentazione:

1 CARATTERISTICHE SPECIFICHE D’APPRENDIMENTO
Stili e processi cognitivi INCONTRO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI SPECIALISTI DI RELIGIONE Scuola dell’infanzia e primaria 16 settembre 2013

2 DIVERSITA’ NEUROBIOLOGICHE = FATTORI ECOLOGICI DI CRESCITA DIVERSI
Conoscere le potenzialità di crescita FIORITURA POTENZIALITA’ INDIVIDUALI

3 In un campo fiorito possono «fiori rari e meravigliosi»
essere presenti «fiori rari e meravigliosi» Ma anche fiori più comuni sono altrettanto splendidi

4 una normale differenza individuale
Lo sviluppo neurologico atipico è una normale differenza individuale che deve essere riconosciuta e rispettata come ogni altra variazione umana (Harmony, 2004).

5 Nel campo dei DSA il concetto di neurodiversità è espresso dal termine
caratteristica CARATTERISTICA = SPECIFICITA’, INDIVIDUALITA’ FAVORISCE LA COSTRUZIONE NELL’INDIVIDUO, NELLA SUA FAMIGLIA E NELLA COMUNITA’ DI UNA RAPPRESENTAZIONE UTILE ALLO SVILUPPPO DELLA QUALITA’ DELLA VITA.

6 QUALITA’ DELLA VITA «… la percezione che ciascuno individuo ha della propria posizione nella vita, nel contesto culturale e nel sistema di valori nel quale è inserito, in relazione ai propri obiettivi, aspettative, priorità e interessi. Concetto influenzato dallo stato di salute fisica, dallo stato psicologico, dal livello di autonomia, dalle credenze personali, dalle relazioni sociali e dal rapporto che si stabilisce con l’ambiente nel quale l’individuo vive (OMS, 1995)….»

7 E A SCUOLA? CARATTERISTICA = STILE DI APPRENDIMETO

8 INPUT ELABORAZIONE OUTPUT Canali sensoriali Stili cognitivi Globale/analitico Visivi/verbale Sistemico/intuitivo Visivo/non verbale Verbale/visuale uditivo Impulsivo/riflessivo cinestesico Dipendente/indipendente Convergente/divergente

9 Piccola conquista che diventa risultato
COME INSEGNANTE DI RELIGIONE SONO CHIAMATO A PARTECIPARE AL PROGETTO SCOLASTICO E DI VITA DI SUCCESSO Piccola conquista che diventa risultato VALORIZZARETALENTI STIMA FIDUCIA STIMOLARE CURIOSITA’ STIMA FIDUCIA SOSTENERE PASSIONE PROMUOVERE INTERESSI

10 PRO MEMORIA PER INSEGNANTI
« NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO NON E’ IMPORTANTE AUMENTARE LA QUANTITA’ DI INFORMAZIONI MA AUMENTARE LA DISPONIBILITA’ AD APPRENDERE, OVVERO LO SPAZIO MENTALE DISPONIBILE A RICEVERE NUOVI DATI E NUOVE ESPERIENZE. L’ APPRENDIMENTO RIUSCITO NON E’ TALE QUANDO SI HANNO PIU’ CONOSCENZE MA QUANDO SI E’ AUMENTATA LA CAPACITA’ DI RICEVERLE: NON SI TRATTA DI UN FATTO QUANTITATIVO MA QUALITATIVO.» G.BIANDINO, B. RANIERI, «LA DISPONIBILITA’ AD APPRENDERE»

11 Cosa significa il termine DSA?
(Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento) Con questo termine ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche, e in particolare a: DISLESSIA lettura DISORTOGRAFIA ortografia DISGRAFIA grafia/scrittura DISCALCULIA matematica

12 PUNTI DI FORZA SPESSO ASSOCIATI AI DSA
percezione globale: elementi fondamentali del discorso Ragionano in modo dinamico: connessioni inusuali, previsioni, idee Apprendono facilmente dall’esperienza

13 Vedere da diverse prospettive
Percepiscono ed apprendono in maniera multidimensionale, usando tutti i sensi Prediligono contesti dinamici

14 CANALI E STILE DI APPRENDIMENTO
STRATEGIE PREFERENZE DSA Visivo- verbale letto-scrittura -prendere appunti -riassumere -prendere nota delle istruzioni e dei compiti Visivo-non verbale visual learning -disegni, mappe multidimensionali -evidenziare le parole chiave nel testo -creare immagini mentali (memotecniche immaginative) Uditivo ascolto -attenzione alle spiegazioni -richiedere spiegazioni orali -registrare le lezioni -sintesi vocale, audiolibri -lavorare in coppia Cinestesico attività concrete esperienza -fare prove pratiche (dove possibile) -alternare momenti in cui si sta seduti a momenti in cui si sta in piedi -creare mappe, grafici… A B C

15 IL GIOCO SOSTITUISCE IL PESO DELLA FATICA
È importante trasformare l’impegno in un grande gioco e divertirsi ad imparare con strategie e tecniche sempre diverse.

16 COSA FARE? Utilizzare delle mappe semplificative
Usare strumenti informatici Proporre attività multisensoriali

17 COSA CHIEDERE? IL CONCETTO C’E’? HA CAPITO IL SIGnIFICATO?
Vocabolario semplice, ma corretto ed adeguato ABLUZIONE Lavaggi prima di entrare in moschea IL CONCETTO C’E’? HA CAPITO IL SIGnIFICATO? TORAH Bibbia degli ebrei KIPPA Cappellino degli ebrei SINAGOGA Chiesa degli ebrei Se un termine è difficile aiutarlo a trovare un sinonimo più semplice

18 LO STUDIO DELLA BIBBIA Libro Versetti Gv 5, 21-28
Spesso i bambini dislessici hanno bisogno di informazioni chiare, semplici e scandite nel tempo Dobbiamo dare ordine per non perderli Capitolo

19 COSA FARE? E NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA… CANZONCINE GIOCHI RITMATI
Campanelli d’allarme Ritardo nell’acquisizione del linguaggio. Fatica a riconoscere o imparare le rime. Difficoltà nel ricordare le elencazioni Fatica a ricordare il nome appropriato degli oggetti CANZONCINE GIOCHI RITMATI PUZZLE GIOCHI DI RUOLO COSA FARE?

20 STILI D’INSEGNAMENTO STRATEGIE ALUNNO CON DSA VERBALE Spiegazione orale con riferimento al testo citato Sfrutta le spiegazioni orali, ma fatica nei riferimenti al testo scritto Canale uditivo VISUALE Spiegazione in cui si usano immagini, mappe, schemi, lavagna, cartelloni e con riferimento a tutti gli aspetti iconici nel testo Il riferimento alla pagina è come una fotografia Sfrutta tutti gli elementi iconici Canale visivo-non verbale GLOBALE Spiegazione focalizzata su un’idea generale dell’argomento Macrostruttura, macrorelazioni Attiva le conoscenze pregresse per entrare nel contenuto con maggior efficacia ANALITICO Spiegazioni che partono dai dettagli Difficoltà nel processare le informazioni in serie Uso di mappe per definire gli aspetti analitici SISTEMATICO Spiegazione che segue la scaletta degli argomenti elencandoli Aiuto per argomenti complessi che devono essere ben dettagliati Distinzione chiara delle tappe INTUITIVO Spiegazione che si modifica sulla base dei rimandi degli alunni Abitua al ragionamento intuitivo e stimola a fare inferenze sugli argomenti

21 «Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare
«Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia» Pennac (2008)

22 Errori caratteristici che possono essere indicatori di una possibile dislessia
Inversione di lettere e di numeri. Sostituzione di lettere. Difficoltà ad imparare le tabelline, i giorni della settimana, i mesi dell’anno. Confusione nei rapporti spaziali e temporali. Difficoltà ad esprimere oralmente ciò che pensa. Difficoltà nei compiti che richiedono abilità motorie.

23 Le principali caratteristiche dei DSA sono:
. inattese e importanti difficoltà nella letto- scrittura e/o nei numeri e nel calcolo; . difficoltà nella consapevolezza fonologica; . lentezza nell’automatizzazione di diverse abilità.

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27 PLATONE E ARISTOTELE FILOSOFIA PITAGORA EUCLIDE MATEMATICA TOLOMEO GEOGRAFIA

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42 E ORA TOCCA A VOI…… ….BUON LAVORO Grazie per l’attenzione

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