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Glycine Max Irradiato (UVB)

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Presentazione sul tema: "Glycine Max Irradiato (UVB)"— Transcript della presentazione:

1 Glycine Max Irradiato (UVB)
Danno al DNA indotto da radiazioni UVB: valutazione in vitro tramite Comet Assay Maria L. Iannella1, Maria Assunta Bevilacqua1, Giuseppe Monfrecola2, Franco Gasparri3 1Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biochimica e Biotecnologie Mediche 2Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Patologia Sistematica 3Rottapharm|Madaus, Dermo-Cosmetic R&D Division Introduzione Scopo Lo scopo dello studio è stato quello di identificare un modello in vitro, per valutare l’attività di sostanze ad effetto protettivo nei confronti degli UVB. L’esposizione alle radiazioni solari è la principale causa di danno cellulare cutaneo e di insorgenza di tumori della pelle. Gli UV, ed in particolare gli UVB, rappresentano le radiazioni elettromagnetiche (REM) non-ionizzanti maggiormente responsabili del danno al DNA. I raggi UV inducono nella doppia elica la formazione di dimeri fra pirimidine adiacenti sulla stessa catena o più raramente la formazione di fotoprodotti (6-4) pirimidina–pirimidone. La cellula attiva sistemi di riparo per correggere i danni indotti dagli UV sul DNA. Quando i meccanismi di riparo, solitamente in grado di eliminare fino al 50-70% dei dimeri neoformati, divengono meno efficaci si verificano le mutazioni somatiche responsabili della carcinogenesi. Tramite il Comet Assay, tecnica microelettroforetica, è possibile visualizzare e quantificare il danno al DNA in singole cellule. Il Comet Assay è considerato un metodo sensibile e rapido per l'individuazione del danno al DNA Metodologia Fibroblasti umani (BJ-5ta) sono stati sottoposti a dosi crescenti di radiazioni UVB ed é stato valutato il danno al DNA attraverso il Comet Assay e la vitalità cellulare con il saggio Trypan Blue. E’ stata così identificata una dose di irradiazione massima di UVB pari a 60 mJ/cm2 in grado di provocare elevato danno al DNA, pur mantenendo una sufficiente vitalità del sistema cellulare. Con questo approccio sperimentale è stato possibile, inoltre, valutare come sostanze, applicate contestualmente all’irradiazione UV, possano avere un effetto protettivo sul danno al DNA. Risultati Figura 1 *** Figura 1 Allo scopo di individuare la dose di UVB responsabile del maggiore danno al DNA è stata effettuata una sessione irradiativa a dosi crescenti di UVB da 2.5 mJ/cm2 a 60 mJ/cm2 utilizzando fibroblasti umani BJ-5ta in attiva proliferazione. L’entità del danno aumenta all’aumentare della dose a partire da 10 mJ/cm2 con massimo danno a 60 mJ/cm2 di UVB. Inoltre, a tale dose la vitalità cellulare, determinata con il saggio del Trypan Blue, è ancora del 60%. Tutti i valori rappresentano la media ± DS di 3 esperimenti. *p<0.05, **p<0.001, ***p< *** ** * Figura 2 Glycine Max Irradiato (UVB) Figura 2 Riporta la vitalità cellulare (Saggio Trypan Blue) in cellule trattate con un estratto di Glycine Max (Soja) in concentrazione da 2 a 50 M ed esposte a 60 mJ/cm2 UVB rispetto ai controlli (cellule non esposte ad UVB e non trattate; cellule esposte solo a 60 mJ/cm2). Da questa analisi emerge come, nel sistema sperimentale utilizzato, l’estratto di Glycine max sia utilizzabile nell’intervallo di concentrazione compresa tra 2 M -30 M in cellule irradiate con una dose di 60 mJ/cm2 UVB. Tutti i valori rappresentano la media di 3 esperimenti. °°° *** Irradiati (UVB) Figura 3 Figura 3 Sono riportati i risultati del Comet Assay (espressi come Tail moment) relativi all’efficacia fotoprotettiva di un Estratto di Glycine Max (Soja). Alle concentrazioni di 8 μM e 10 μM di estratto si osserva una riduzione di danno al DNA rispettivamente del 58% e del 70,1%, rispetto un campione di cellule esposte solo a 60 mJ/cm2 di UVB. Tutti i valori rappresentano la media ± DS di 3 esperimenti. ***p<0.0001, °°°p<0.0001 Conclusioni Poster N°67 In conclusione lo studio ha permesso di individuare un valido modello (fibroblasti umani Bj-5ta irradiati) e una valida tecnica (Comet Assay) per studiare e monitorare l’attività protettiva di sostanze nei confronti del danno al DNA indotto dagli UVB. Dallo studio è inoltre emersa la potenzialità degli estratti titolati di Glycine Max (Soja) nel poter prevenire in cellule di cute i danni sul DNA causati dall’esposizione a radiazioni solari


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