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Musica strumentale sefardita

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Presentazione sul tema: "Musica strumentale sefardita"— Transcript della presentazione:

1 Musica strumentale sefardita
Anno C Ingresso nella galleria di Ezechia dalla fontana di Gihon Domenica XXVII tempo ordinario 2 ottobre 2016 Musica strumentale sefardita

2 La galleria va dalla fontana di Gihon alla piscina di Siloe
La Fede fiduciosa che chiedono il profeta Abacuc e Gesù nel vangelo nasce dall’ascolto della Parola di Dio (Salmo 94) e dal rendersi conto del tesoro prezioso che Dio ci ha affidato (S. Paolo). La galleria che Ezechia fece costruire (701 aC) di fronte alla minaccia dell’assedio di Gerusalemme, poco prima di Abacuc, evoca questo ambiente di Fede in Dio, davanti al possibile attacco dei nemici (Immagini della galleria)

3 Abacuc è contemporaneo del profeta Geremia
Abacuc è contemporaneo del profeta Geremia. La situazione sociale, politica e religiosa in cui vivono è la stessa. Nel paese regna l’iniquità: le ingiustizie, le prevaricazioni, i soprusi sono sotto gli occhi di tutti e (questo è veramente scandaloso!) Dio lascia correre. Il profeta Abacuc ingaggia un dibattito con Dio: Certamente Israele è colpevole di aver tradito l’alleanza con Dio e quindi merita il castigo. Ma i nemici sono invasori pagani nient’ affatto migliori: al contrario! essi non meritavano la vittoria. La risposta è sorprendente: Dio non dà alcuna spiegazione, chiede solo fiducia incondizionata.

4 La galleria ha 500 m di lunghezza
Ab 1,2-3;2,2-4 Fino a quando, Signore, implorerò aiuto e non ascolti, a te alzerò il grido: «Violenza!» e non salvi? Perché mi fai vedere l’iniquità e resti spettatore dell’oppressione? Ho davanti a me rapina e violenza e ci sono liti e si muovono contese. Il Signore rispose e mi disse: «Scrivi la visione e incidila bene sulle tavolette, perché la si legga speditamente. È una visione che attesta un termine, parla di una scadenza e non mentisce; se indugia, attendila, perché certo verrà e non tarderà. Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede». Il giusto vivrà per la sua fede

5 Salmo 94 Ascoltate oggi la voce del Signore.
La galleria porta l’acqua dalla fontana di Gihon (fuori della città) alla piscina di Siloe (dentro Gerusalemme) Salmo 94 Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia. Ascoltate oggi la voce del Signore.

6 Ascoltate oggi la voce del Signore.
La galleria è percorribile (l’acqua varia tra 30 e 70 cms) Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce. Ascoltate oggi la voce del Signore.

7 Ascoltate oggi la voce del Signore.
Non avendo a disposizione le moderne tecniche, sono state fatte alcune correzioni al percorso Se ascoltaste oggi la sua voce! «Non indurite il cuore come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere». Ascoltate oggi la voce del Signore.

8 La seconda lettera a Timoteo si presenta come il testamento spirituale di Paolo. L’apostolo che si trova in carcere in attesa di essere condannato, vedendo ormai prossima la sua fine consegna le sue ultime raccomandazioni al discepolo Timoteo, ricordandogli il dono che ha ricevuto per l’imposizione delle mani, dono che continuamente deve essere ravvivato. Nel Vangelo Il “loghion” (“detto” di Gesù), è occasionato da una domanda spontanea degli apostoli: “Aumenta la nostra fede! “.Gesù replica celebrando la incalcolabile forza della fede: essa infatti mette l’uomo in comunione con Dio rendendolo così partecipe della sua potenza.

9 Finché alla fine s’incontrarono
2Tm 1, Figlio mio, ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato. Non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza

10 La parola del Signore rimane in eterno:
ALLELUIA 1Pe 1:25 La parola del Signore rimane in eterno: e questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato. Uno degli scalpellini lasciò una iscrizione: “ognuno andava verso il suo compagno, la voce dell’uno gridava all’altro e apriva una breccia verso là. Quando si sono trovati tutti e due, uomo contro uomo, piccone contro piccone, l’acqua sgorgò dalla fontana fino alla piscina”

11 La parabola di cui si serve Gesù è un po’ fastidiosa, quasi ci disturba, perché ci presenta Dio sotto l’aspetto di un padrone esigente e poco riguardoso della fatica dei suoi servi. Ma anche qui, come in tutte le parabole, quello che c’è da scoprire è il messaggio. Gesù non intende parlarci di Dio. Tanto è vero che Luca stesso (12,37) ci aveva riportato parole di Gesù che dicono esattamente il contrario: “Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli”. Dunque la parabola di oggi serve a mettere in luce la figura del servo e farci comprendere che nei confronti di Dio non ci possono essere pretese o calcoli, ma solo totale e prontissima disponibilità.

12 Reperti della Piscina di Siloe
Lc 17: 5-10 In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe. Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”». Reperti della Piscina di Siloe

13 Originale: Joan Ramirez (+)
Immagini, letture, musica, commenti (versione catalana e castigliana) : Regina Goberna, con la collaborazione di Àngel Casas Versione inglese : Vivian Townsend Versione italiana: Ramon Julià Versione euskera (basco): Periko Alkain Versione portoghese: Ze Manel Marquespereira Versione francese: Àngel Casas Versione neerlandese : Ben Van Vossel Video: Esther Lozano Monache di S. Benedetto di Montserrat


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