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FORMAZIONE E PROFESSIONI VERDI IN ITALIA New skills for green jobs Fondazione Brodolini Roma, 19 aprile 2012.

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Presentazione sul tema: "FORMAZIONE E PROFESSIONI VERDI IN ITALIA New skills for green jobs Fondazione Brodolini Roma, 19 aprile 2012."— Transcript della presentazione:

1 FORMAZIONE E PROFESSIONI VERDI IN ITALIA New skills for green jobs Fondazione Brodolini Roma, 19 aprile 2012

2 Offerta formativa ambientale
Indagini nazionali annuali Rapporto formazione ambientale e lavoro Ricerche su specifici segmenti formativi Figure professionali innovative per lo sviluppo sostenibile 9 Aree strategiche 41 Figure Linee guida per una formazione ambientale di qualità Modello formativo innovativo PERCORSO INTEGRATO di STUDI e INDAGINI su FORMAZIONE e OCCUPAZIONE AMBIENTALE Sistema informativo

3 LA FORMAZIONE AMBIENTALE
Obiettivi fissati a livello europeo dal Pacchetto Clima-Energia Economie orientate alla sostenibilità ambientale Ragioni di contesto RUOLO DI INTEGRAZIONE Sviluppo sostenibile Competitività economica Crescita dell’occupazione Formazione ambientale Creare professionalità “sensibili” e “responsabili” in grado di attuare lo sviluppo di società sostenibili Sostenere, rispondendo ai fabbisogni emergenti e/o potenziali, la competitività del sistema produttivo, l’apertura di nuovi spazi di mercato, l’innovazione e l’introduzione di nuovi fattori di qualità Rispondere positivamente ed in modo non emergenziale all’attuale crisi economica e occupazionale Obiettivi della formazione ambientale

4 LA FORMAZIONE AMBIENTALE IN ITALIA: dati e tendenze
i numeri… fino al 2009: più 2000 corsi realizzati ogni anno da più di 500 enti di formazione, scuole, università ed altri soggetti - circa persone in formazione (stima della partecipazione media) dopo il 2009: diminuzione dell’offerta formativa realizzata dalle università e dalla formazione professionale pubblica e privata: - 11,4% nel 2010 e -31,6% nel 2011 gli orientamenti… la formazione realizzata è in gran parte destinata all’aggiornamento di professionalità già esistenti o alla riqualificazione per la riconversione in chiave sostenibile delle attività produttive in aumento i percorsi di medio ed alto livello rispondenti alla domanda di professioni che richiedono competenze sia sistemiche che specialistiche i temi trattati… nel 2010 un corso su cinque riguarda le aree strategiche per il raggiungimento degli obiettivi del 20/20/20: il risparmio e l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile e la bioarchitettura e certificazione ambientale in presenza di forti investimenti “verdi” nel governo del territorio si rafforza l’offerta formativa per le nuove professionalità richieste: es. in Lombardia dopo l’approvazione delle normative sulla certificazione energetica degli edifici o in Puglia a seguito del forte investimento nella produzione di energie rinnovabili

5 La formazione nel settore dell’energia
ENERGIE RINNOVABILI RISPARMIO ED EFFICIENZA ENERGETICA CERTIFICAZIONE ENERGETICA AMBIENTALE 2006 2010 184 CORSI 8% 441 CORSI 25% LOMBARDIA (88) EMILIA-ROMAGNA (96) LAZIO (70) PUGLIA (76) + 140% 2010 FORMAZIONE PROFESSIONALE 80,5% 50% FONDI PUBBLICI 70% FORMAZIONE CONTINUA LAUREE 11,1% SOLO LAUREE O CURRICULUM SPECIFICI POST-LAUREA 8,4% MASTER UNIVERSITARI DI II LIVELLO Uno dei temi centrali della green economy è l’energia, L’investimento formativo è cresciuto in maniera progressiva negli ultimi anni fino a raggiungere nel , 441 corsi pari al 25% circa dell’offerta complessiva, segnando rispetto al un incremento del 140% Una maggiore diffusione viene rilevata nelle regioni del Nord-Ovest (27%) e del Mezzogiorno (26,1%), dove è più spiccata la presenza di corsi di formazione professionale; nel Nord-Est è presente il 24,7% dei corsi. Con la diffusione degli interventi si ridimensiona la risposta proveniente dalle regioni del Centro (22,2%), dove nei primi anni sono decollate molte proposte. Da sottolineare che, se nel governo del territorio sono stati fatti investimenti importanti nell’ambito delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, si è rafforzata in parallelo anche l’offerta formativa destinata alle nuove professionalità richieste. E’il caso della Lombardia, dove dopo l’approvazione delle normative sulla certificazione energetica degli edifici sono aumentati i corsi in questo ambito o della Puglia nella quale il forte investimento nella produzione di energie rinnovabili è ben collegato con l’offerta formativa realizzata. Formazione professionale, università e master hanno recepito in maniera differenziata gli stimoli provenienti dai mercati e gli obiettivi vincolanti imposti dalle normative europee. I dati rilevati nel indicano che dei 441 corsi sull’energia, l’80,5% sono riferiti alla formazione professionale, realizzati nella metà dei casi con fondi pubblici e orientati ad attività di formazione continua e permanente (71,8%) di carattere breve. L’11,1% delle attività viene proposto dalle università e l’8,4% è rappresentato dai master, la cui offerta è orientata verso le tipologie corsuali altamente specialistiche.

6 OFFERTA FORMATIVA AMBIENTALE: aspetti emergenti
radicamento su tutto il territorio nazionale, nonostante i rallentamenti, le carenze e le disomogeneità rilevate a seguito delle riforme, segmentazione dell’offerta formativa con una notevole espansione e differenziazione delle opportunità formative orientamento in direzione della realizzazione di una formazione “elevata” capace di rispondere alla domanda di lavoro qualificato che connota i nuovi lavori verdi grazie alle strategie di indirizzo del FSE, la formazione è più attenta alla domanda di competenze espresse a livello territoriale e alle dinamiche del mercato del lavoro ancora poco efficaci le azioni di sostegno per l’ingresso o la permanenza nel lavoro ancora carente la costruzione di figure professionali ambientali “sistemiche” in grado di raccordare la formazione di conoscenze, capacità e valori ambientali con la costruzione di competenze professionalizzanti (+ università e master) necessità di potenziare le pratiche formative innovative che rispondono ai fabbisogni non solo espressi ma anche potenziali di lavori verdi esigenza di creare una cabina di regia per la programmazione degli interventi formativi

7 RAPPORTO TRA FORMAZIONE AMBIENTALE E LAVORO
MASTER 80,6% LAUREE TRIENNALI 53,4% OPPORTUNITA’ ELEVATE PER I PERCORSI PROFESSIONALIZZANTI E/O BEN COLLEGATI CON I FABBISOGNI PROFESSIONALI BUONA QUALITA’ DELL’OCCUPAZIONE RISPETTO ALLA REGOLARITA’ DELLA POSIZIONE CONTRATTUALE E ALL’INQUADRAMENTO PROFESSIONALE RAGGIUNTO PIU’ DELLA META’ DEGLI OCCUPATI HA UN LAVORO COERENTE CON IL PERCORSO DEGLI STUDI

8 RAPPORTO TRA FORMAZIONE E LAVORO: differenze di genere
DONNE: MAGGIORE INVESTIMENTO IN FORMAZIONE MIGLIORI RISULTATI NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO MASTER AMBIENTALI AD UN ANNO Inserimento lavorativo delle donne facilitato: Uomini 83,3% Donne 77,2% Accesso al lavoro ambientale abbastanza paritario: Uomini 61% Donne 53,8% Posizione contrattuale meno stabile per le donne: Uomini 53,5% Donne 36,6% Differenze di inserimento nella collocazione professionale: = Prof. Scientif/Special. + Professioni tecniche Uomini + Impiegati Donne Disparità sotto il profilo del reddito per le donne LAUREE TRIENNALI VERDI A TRE ANNI Inserimento lavorativo delle donne meno facilitato: Uomini 59% Donne 47,6% Accesso al lavoro ambientale non ancora paritario: Uomini 62,4% Donne % Posizione contrattuale meno stabile per le donne: Uomini 40% Donne 24% Differenze di inserimento nella collocazione professionale: = Prof. Scientif/Special. + Professioni tecniche Uomini + Impiegati Donne Disparità sotto il profilo del reddito per le donne DIMINUISCONO MA PERMANGONO LE DIFFERENZE TRA UOMINI E DONNE. L’acquisizione di una laurea breve ambientale riduce sensibilmente le tradizionali differenze di genere nell’inserimento lavorativo. Ad un anno dalla laurea, le opportunità occupazionali non si differenziano molto (41,1% contro il 46%) da quelle rilevate negli uomini. Ma la distanza si fa più sensibile a tre anni (59% contro il 47,6%), nonostante il maggiore investimento formativo delle donne e un migliore risultato nel conseguimento della laurea. Anche il titolo di studio sembra meno efficace: per le donne la possibilità di lavorare in campo ambientale si ridimensiona soprattutto nel periodo lungo (46,8%) piuttosto che aumentare progressivamente come accade tra i laureati uomini (62,4%). Osservando l’inserimento lavorativo, emergono altre sensibili differenze rispetto all’accesso alle posizioni di lavoro contrattualmente stabili e di livello professionale adeguato al titolo di studio. Maggiori opportunità di avere un lavoro regolare e stabile si evidenziano nei laureati maschi che con probabilità più elevate hanno acquisito un contratto di lavoro regolare a tempo indeterminato (40% contro il 24% rilevato nella componente femminile del campione). Nelle posizioni tecniche sono collocati in generale più gli uomini che le donne (a tre anni il 39% contro il 23,9%). Più marcata è la presenza femminile nelle professioni impiegatizie ed in quelle qualificate riferite alle attività commerciali e ai servizi, in cui le donne trovano maggiori opportunità lavorative.

9 REPERTORIO PROFESSIONI AMBIENTALI
FIGURE PROFESSIONALI AMBIENTALI INDIVIDUAZIONE DI AREE DI INTERVENTO STRATEGICHE PER IL PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE E COSTRUZIONE DI FIGURE PROFESSIONALI INNOVATIVE REPERTORIO PROFESSIONI AMBIENTALI OBIETTIVO LE FIGURE PROFESSIONALI INDIVIDUATE SONO STATE CONCEPITE IN TERMINI SISTEMICI IN QUANTO SONO IN GRADO DI OPERARE SECONDO UN APPROCCIO UNITARIO ED INTEGRATO, SUPERANDO LA SETTORIALIZZAZONE DEGLI INTERVENTI E LA PARCELLIZZAZIONE DELLE COMPETENZE AGENTI DI CAMBIAMENTO La prospettiva sistemica rappresenta il filo conduttore nell’analisi delle singole aree di intervento che si avvalgono di un comune impianto teorico-metodologico

10 AREE STRATEGICHE FIGURE PROFESSIONALI AMBIENTALI AGRICOLTURA BIOLOGICA
DIFESA DEL SUOLO E UTILIZZAZIONE DELLE ACQUE AGRICOLTURA BIOLOGICA AREE PROTETTE – TURISMO AMBIENTALE BIOTECNOLOGIE SOSTENIBILI FIGURE PROFESSIONALI AMBIENTALI ARCHITETTURA A BASSO IMPATTO AMBIENTALE ACQUACOLTURA ECOCOMPATIBILE DI QUALITA’ GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI ENERGIE RINNOVABILI PROCESSI PARTECIPATIVI

11 FIGURE PROFESSIONALI AMBIENTALI DIFESA DEL SUOLO E UTILIZZAZIONE
DELLE ACQUE Manager del governo del territorio Risorse idriche e infrastrutture connesse Manager esperto nella programmazione Esperto di progettazione Tecnico manutentore Risorse agroforestali del suolo Manager esperto nella programmazione AREE PROTETTE E TURISMO SOSTENIBILE Promotore di sviluppo turistico sostenibile Tecnico in gestione di turismo ambientale Guida ambientale turistica

12 ACQUACOLTURA ECOCOMPATIBILE DI QUALITÀ
Manager di impianti di acquacoltura ecocompatibili di qualità Esperto in programmi di selezione Responsabile gestione ambientale e qualità Tecnico dell’acquacoltura ecocompatibile di qualità Operatore dell’acquacoltura ecocompatibile di qualità Addetto alla vendita di prodotti da acquacoltura ecocompatibile di qualità AGRICOLTURA BIOLOGICA Tecnico di base Agricoltore ecocompatibile Tecnico della qualità BIOTECNOLOGIE SOSTENIBILI Valutatore di impatto ambientale genetico Tecnico per la rilevazione degli organismi geneticamente modificati (OGM) e la certificazione varietale Esperto in biotecnologie sostenibili

13 ARCHITETTURA A BASSO IMPATTO AMBIENTALE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI
ENERGIE RINNOVABILI Manager del governo del territorio Manager esperto nella programmazione energetico-ambientale-territoriale Esperto di progettazione di sistemi di energie rinnovabili ARCHITETTURA A BASSO IMPATTO AMBIENTALE Responsabile del processo edilizio a basso impatto ambientale Progettista di manufatti edilizi a basso impatto ambientale Esperto in valutazione del contesto ambientale Tecnico degli impianti a basso impatto ambientale Tecnico per la verifica delle performances ambientali degli edifici Esperto in demolizione per il recupero dei materiali Manager della borsa dei rifiuti dell’edilizia Esperto in comunicazione e marketing GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI Manager esperto nella pianificazione del ciclo integrato dei RU Esperto nella gestione di impianti di trattamento dei RU Esperto nella direzione e controllo delle discariche dei RU Esperto in commercializzazione dei materiali derivanti dal recupero e dal trattamento dei RU Tecnico dell’informazione sui RU

14 PROCESSI DI PARTECIPAZIONE
PER CIASCUNA FIGURA: Individuazione dell’area professionale e del processo Profilo sintetico Processo lavorativo Ruoli lavorativi Contesti occupazionali e organizzativi Compiti lavorativi Competenze professionali (conoscenze, capacità, atteggiamenti) Aspetti istituzionali Progettazione formativa Analisi dei fabbisogni professionali e formativi PROCESSI DI PARTECIPAZIONE Garante dell’informazione partecipata Referente della partecipazione locale Esperto d’impresa dei rapporti con le istituzioni pubbliche e della partecipazione locale

15 Sistemi energetici sostenibili
ULTIME FIGURE AMBIENTALI INNOVATIVE INDIVIDUATE: ENERGIE RINNOVABILI ED EFFICIENZA ENERGETICA Sistemi energetici sostenibili Esperto di interventi energetici a livello territoriale Esperto economico finanziario di interventi in campo energetico ambientale Edilizia sostenibile Esperto per la qualificazione in campo energetico ambientale delle imprese edili Promotore di materiali edili a basso impatto ambientale Amministratore di condominio Agroalimentare di qualità a filiera corta Esperto in programmazione e pianificazione dei processi produttivi agricoli a filiera corta Responsabile della gestione ambientale e qualità della produzione agricola a filiera corta Tecnico dei processi produttivi a filiera corta FATTORI DI SUCCESSO Strategia che operi su un doppio versante: energie rinnovabili/efficienza energetica Valorizzazione del territorio: caratteristiche fisiche, economiche, sociali Dimensione economico finanziaria Risolvono criticità che possono ritardare o bloccare l’attuazione di progetti sostenibili

16 PER I SISTEMI FORMATIVI
FORMAZIONE E OCCUPAZIONE AMBIENTALE: tra vincoli e nuove opportunità L’economia della sostenibilità apre enormi potenzialità dal punto di vista occupazionale che incoraggiano l’investimento formativo, come confermano gli ultimi dati sulle ricadute occupazionali delle lauree e dei master ambientali E’ richiesto un ripensamento forte ed urgente dei sistemi formativi in rapporto ai processi di apprendimento, alla costruzione delle figure professionali ambientali e all’individuazione dei fabbisogni espressi/potenziali DEFINIZIONE E SVILUPPO DI FIGURE PROFESSIONALI RIFERITE AI NUOVI LAVORI VERDI, ALLE PROFESSIONI VERDI GIÀ ESISTENTI E ALLE ATTIVITÀ LAVORATIVE DEI SETTORI PRODUTTIVI TRADIZIONALI COINVOLTI NELL’ADEGUAMENTO DEI NUOVI REQUISITI DETTATI DALLE POLITICHE AMBIENTALI LA NECESSITÀ DI ASSUMERE IN UN’OTTICA SISTEMICA I TEMI DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE NEI PROCESSI DI FORMAZIONE DELLE COMPETENZE PROFESSIONALI DI BASE E SPECIALISTICHE L’AVVIO DI AZIONI CONCERTATE PER IL MIGLIORAMENTO DEL MONITORAGGIO E DELLA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE IN RAPPORTO AI FABBISOGNI RAFFORZARE IL RAPPORTO TRA LA FORMAZIONE ED IL MERCATO DEL LAVORO E LA DIFFUSIONE DELLE BUONE PRATICHE DA ADOTTARE ASPETTI NODALI PER I SISTEMI FORMATIVI

17 AREA DI RICERCA: Rita Ammassari e Maria Teresa Palleschi Elena Caramelli, Gianfranco Coronas, Gaetano Fasano, Ludovico Fioravanti, Emanuela Mencarelli, Luigi Milone, Gabriele Montironi LINK ULTIMI DOCUMENTI PUBBLICATI: Energie rinnovabili ed efficienza energetica Lauree ambientali triennali : inserimento lavorativo e prosecuzione degli studi Corso d’Italia, – Roma tel


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