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CONCORSO STRAORDINARIO SCUOLA PRIMARIA. TRACCIA  RAPPRESENTAZIONE DELLA TERRA  Il candidato progetti una lezione simulata di geografia per una classe.

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Presentazione sul tema: "CONCORSO STRAORDINARIO SCUOLA PRIMARIA. TRACCIA  RAPPRESENTAZIONE DELLA TERRA  Il candidato progetti una lezione simulata di geografia per una classe."— Transcript della presentazione:

1 CONCORSO STRAORDINARIO SCUOLA PRIMARIA

2 TRACCIA  RAPPRESENTAZIONE DELLA TERRA  Il candidato progetti una lezione simulata di geografia per una classe quarta composta da 15 alunni, con la presenza di un alunno straniero. La lezione simulata sarà preceduta dall’illustrazione dell’analisi del contesto della classe, delle scelte contenutistiche, didattiche, metodologiche e di verifica.

3 PROGETTAZIONE

4 COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

5 PROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE

6 LA CLASSE

7 CONTESTO TERRITORIALE Scuola : la scuola si trova a Gaggiano (Mi) Nonostante sia un territorio piccolo, è un comune molto ricco in quanto il paese è fortemente industrializzato. E’ un Comune composto da una giunta molto sensibile ai temi educativi, sociali ed ambientali. Rapporto con le famiglie: buona collaborazione reciproca condivisione del patto educativo di corresponsabilità (DPR n. 235 del 21 novembre 2007) Il team docenti, tenendo conto dei bisogni educativi di ciascuno, ha convenuto di privilegiare le metodologie cooperative e innovative nell'ottica dell'inclusione

8 CONTESTO CLASSE  Tipologia: classe eterogenea formata da 7 maschi e 8 femmine  Presenza di un alunno straniero: Badara, appena arrivato dal Senegal con patrimonio lessicale essenziale  Legge 170/2010 “difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana”

9 PROGETTAIONE INCLUSIVA

10 PROGETTARE IN MODO INCLUSIVO Didattica individualizzataDidattica Personalizzata  consiste nelle attività di recupero individuale che può svolgere l’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze, anche nell’ambito delle strategie compensative e del metodo di studio; tali attività individualizzate possono essere realizzate nelle fasi di lavoro individuale in classe o in momenti ad esse dedicati, secondo tutte le forme di flessibilità del lavoro scolastico consentite dalla normativa vigente  calibra l’offerta didattica, e le modalità relazionali, sulla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo; si può favorire, così, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione rispetto degli obiettivi generali e specifici di l’accrescimento dei punti di forza di ciascun alunno, lo sviluppo consapevole delle sue ‘preferenze’ e del suo talento. Nell’apprendimento, la didattica personalizzata si sostanzia attraverso l’impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche, tali da promuovere le potenzialità e il successo formativo in ogni alunno: l’uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, etc.), o culturali, l’attenzione agli stili di apprendimento, la calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti, nell’ottica di promuovere un apprendimento significativo.

11 INDICAZIONI NAZIONALI 2012  “La geografia studia i rapporti delle società umane tra loro e con il pianeta che le ospita. È disciplina “di cerniera” per eccellenza poiché consente di mettere in relazione temi economici, giuridici, antropologici, scientifici e ambientali di rilevante importanza per ciascuno di noi.  In un tempo caratterizzato dalla presenza a scuola di alunni di ogni parte del mondo, la geografia consente il confronto sulle grandi questioni comuni a partire dalla conoscenza dei differenti luoghi di nascita o di origine famigliare. (...)  La geografia è attenta al presente, che studia nelle varie articolazioni spaziali e nei suoi aspetti demografici, socio- culturali e politico-economici. L’apertura al mondo attuale è necessaria anche per sviluppare competenze relative alla cittadinanza attiva, come la consapevolezza di far parte di una comunità territoriale organizzata. (...)

12 ESPLORIAMO Disciplina e collegamenti interdisciplinari Tempi e spazi  Geografia  Arte e immagine  Matematica  inglese  Primo quadrimestre  Periodo Ottobre/Novembre  Aula

13 Metodologie e strumentiVerifiche e valutazioni  Brainstorming (Osborne – Raccogliamo le idee e stimoliamo il pensiero divergenre)  Peer Tutoring (Vygostkji – Aiutiamo il compagno)  Lezione frontale, dialogo interattivo e supporti visivi  Lim  Un pallone  Nastri regalo  Cancelleria varia  Schede di verifica  L’alunno straniero, riceverà una scheda facilitata e l’aiuto dei suoi compagni

14 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO  L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali  Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio  Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie)  Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, mari, monti, pianure, colline, laghi, oceani)  (Lo svolgimento del presente bimestre è funzionale al raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze)

15 PREREQUISITI  Conoscere il lavoro del geografo  Conoscere e confrontare gli strumenti del geografo  Conoscere e descrivere diversi tipi di carte

16 PROGRAMMAZIONE PERSONALIZZATA ALUNNO STRANIERO  Individuare un percorso in una mappa.  Conoscere i punti cardinali come punti di riferimento.  Confrontare paesaggi geografici diversi per evidenziarne le differenze.  Metodologia Approccio e metodi:  glottodidattica umanistico-affettiva, ludica, TPR (Total Physical Response: si usa il corpo per imparare), approccio comunicativo.

17 FASE 1  Brainstorming: l’insegnante presenta un mappamondo e domanda agli alunni di osservarlo e di comunicare cosa notano.  Tutte le annotazioni vengono scritte alla lavagna e passate in rassegna (fase divergente).  Ragionando con l’aiuto dell’insegnante, tutto ciò che viene ritenuto irrilevante o insignificante, viene cancellato.  Tutte le note adeguate, vengono rielaborate e corrette (fase convergente)

18 FASE 2 Dopo la fase 1, gli alunni si sono resi conto che la superficie terrestre comprende immense distese di acqua e altre occupate da terre emerse. L’insegnante spiega che solo tre parti su 10 sono occupate dalle terre emerse, mentre sette parti su dieci della Terra sono occupate da distese salate che prendono il nome di: Oceani, che sono molto vasti e si estendono tra i continenti; Mari, che hanno dimensioni minori e penetrano nelle terre emerse.

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20 Fase 3 MAPPAMONDOPLANISFERO

21  L’insegnante spiega che ci sono due strumenti che permettono di rappresentare l’intero pianeta Terra: il mappamondo e il planisfero.  Il primo ha la forma di una sfera, proprio come la terra che nella realtà si presenta leggermente schiacciata ai poli, definibili come i due punti immaginari in cui l’asse terrestre interseca la superficie del nostro pianeta.  Spiega altresì, che con il planisfero, i geografi hanno rappresentato la terra in due emisferi da una circonferenza immaginaria, denominata equatore: quello superiore è l’emisfero nord o boreale, quello inferiore è l’emisfero sud o australe.

22 FASE 4 I CONTINENTI L’insegnante spiega, con l’ausilio dell’immagine del planisfero proiettata alla Lim, cosa sono i continenti. Evidenzia la parte della superficie terrestre occupata dalle terre emerse e fa notare come sia divisa in grandi blocchi separati tra loro dagli oceani. Insegnante e alunni contano insieme i sei continenti elencandoli a voce alta. Per mera curiosità racconta che per alcuni geografi i continenti siano cinque, in quanto ritengano che Europa ed Asia non essendo separati da Oceani, formino un unico continente chiamato Eurasia.

23 FASE 5  LABORATORIO: COSTRUIAMO UN RETICOLATO  Per introdurre paralleli e meridiani, l’insegnante porta a scuola un pallone e dei nastri da confezione regalo.  Misura la circonferenza del pallone e invita gli alunni a tagliare diverse strisce di nastro ed incollarle in modo da realizzare un rudimentale reticolato.  Poi individua la striscia corrispondente all’equatore e sceglie quella corrispondente al meridiano di Greenwich.  Le fa evidenziare con colori diversi e fa numerare meridiani e paralleli.

24 L’insegnante spiega l’importanza di meridiani e paralleli, linee immaginarie essenziali affinchè ci si possa orientare sulla Terra, e la loro distinzione con l’aiuto dell’immagine proiettata sulla Lim. Indica i PARALLELI, circonferenze (immaginarie) perpendicolari all’asse di rotazione terrestre. Il parallelo zero si trova all’equatore. A partire dal punto zero si possono contare 90 paralleli verso nord ed altrettanti verso sud per un totale di 180. I MERIDIANI sono le circonferenze (immaginarie) che passano per i due poli. Il meridiano 0 è quello di Greenwich. Da quello partono tutti gli altri. Si possono contare 180 meridiani verso ovest ed altrettanti verso est per un totale di 360 meridiani.

25 L’insegnante spiega inoltre, che ciascun punto della superficie terrestre si trova necessariamente in una delle caselle del reticolato formato dall’incrocio tra meridiani e paralleli. I geografi, per localizzarlo, hanno elaborato le coordinare geografiche, ovvero la latitudine cioè la distanza del punto partendo dall’equatore e la longitudine ovvero la distanza del punto partendo dal meridiano di Greenwich. La latitudine varia da 0° a 90° la longitudine da 0° a 180°. Quindi fa esercitare i bimbi ad individuare le coordinate geografiche usando il pallone costruito in precedenza: sistema degli adesivi colorati nei diversi riquadri e invita gli alunni a indicarne le coordinate.

26 PER SEMPLIFICARE

27 FASE 6  L’insegnante domanda agli alunni per quale motivo, secondo loro, in un giorno si alternano ore di luce e ore di buio.  Risponde che esiste il moto di rotazione del nostro pianeta, ovvero la Terra compie in 24 ore il moto di rotazione, girando su sé stessa attorno all’asse terrestre da Ovest verso Est.  Per effetto di questa rotazione, solo i punti situati nel medesimo meridiano, registrano contemporaneamente la stessa ora del giorno, mentre in altri meridiani si registrerà un’ora diversa. La superficie terrestre è stata suddivisa in 24 spicchi, denominati fusi orari. Ognuno dei 24 fusi orari corrisponde a una delle 24 ore del giorno.

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29  Col planisfero con i fusi orari proiettato alla Lim, ogni alunno dovrà immaginare di fare un viaggio in giro per il mondo e indicare che ora sia nella meta che ha scelto.

30 FASE 7  Continuando la precedente attività, l’insegnante domanda perché durante l’anno cambiano le stagioni.  Spiega che la risposta è che la Terra compie un moto di rivoluzione attorno al sole e che, nel compierlo, per un certo periodo la terra si trova più vicina al sole (perielio) mentre altre è più lontana (afelio)  A questo punto l’insegnante domanda se secondo loro sia la lontananza o la vicinanza dal sole a determinare le stagioni e li stupisce rivelando che in realtà in primavera e in estate la terra è in afelio, quindi più lontana, mentre in inverno e in autunno è in perielio, quindi più vicina.

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32 Mother Earth

33 VERIFICHE

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36 VERIFICA PER L’ALUNNO STRANIERO

37 VALUTAZIONE  La valutazione precede, accompagna e segue i processi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico

38  Valutazione del processo (come ha ragionato, quali strategie ha messo in atto)  Valutazione del prodotto  Utilizzo di rubriche valutative (gradazione dei livelli)  Valorizzazione del percorso compiuto da ciascun bambino: in particolare alunni BES (riferimento al PEI e al PDP)  Capacità di lavorare in gruppo, di collaborare (uso di griglie di osservazione per la valutazione delle relazioni di gruppo)  Perché la valutazione sia equa le classi parallele devono usare gli stessi criteri

39 GRIGLIA DI OSSERVAZIONE

40 AUTOVALUTAZIONE ALUNNI  L’autobiografia cognitiva, permette all’allievo di narrare il proprio percorso di apprendimento, riflettendo sul lavoro svolto e raccontando quali emozioni ha provato, quali difficoltà ha incontrato e cosa ha imparato dall’esperienza vissuta INDICATORI Ti è piaciuta l’attività svolta? Pensi di aver imparato cose nuove e interessanti? Hai rispettato i turni di parola e di ascolto? Hai aiutato i tuoi compagni?

41 AUTOVALUTAZIONE DOCENTE OGGETTI DI VALUTAZIONE SODDISFACENTESUFFICIENTESCARSO Ho predisposto e usato strumenti adeguati Ho suscitato interesse e motivazione nei confronti di tutti Sono stata attenta a cogliere difficoltà ed eventualmente riprogettare parte del mio percorso Ho utilizzato strumenti di verifica adeguati Ho raggiunto gli obiettivi prefissati

42 RINGRAZIAMENTI  GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE “ C'è un vantaggio reciproco, perché gli uomini, mentre insegnano, imparano.” LUCIO ANNEO SENECA

43 BIBLIOGRAFIA/SITOGRAFIA BIBLIOGRAFIASITOGRAFIA  Indicazioni Nazionali e nuovi scenari  Indicazioni Nazionali 2012  Volume Unico per la scuola dell’infanzia e Primaria (Edises)  Guida didattica Unica (Ibiscus)  https://www.scuolarobbiate.gov.it/i mparo/?p=902 https://www.scuolarobbiate.gov.it/i mparo/?p=902  https://www.youtube.com/watch?v= dk8zDjQT0aE


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