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I CONTRATTI DEL SETTORE TURISTICO

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Presentazione sul tema: "I CONTRATTI DEL SETTORE TURISTICO"— Transcript della presentazione:

1 I CONTRATTI DEL SETTORE TURISTICO
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2 LA LEGISLAZIONE IN MATERIA DI TURISMO
Prima di procedere con l'analisi dei contratti specifici del settore turistico, disciplinati dal codice del turismo (d.lg. 23 maggio 2011, n. 79), è opportuno fare una premessa sulle principali tappe che hanno caratterizzato la normativa in questo settore. Il primo intervento legislativo adottato in Italia in questo settore può farsi risalire alla legge 11 dicembre 1910, n. 863, che istituiva la tassa di soggiorno per coloro che passavano le loro vacanze in alcuni Comuni a vocazione turistica. Tale tributo doveva servire ai Comuni per finanziare il miglioramento dell'offerta turistica. Una seconda tappa nel percorso di evoluzione della legislazione turistica può essere considerata l'entrata in vigore della Costituzione italiana nel 1948. La Costituzione non si occupa direttamente del settore turistico se non nella previsione, contenuta nell'articolo 117, della distribuzione delle materie attribuite alla competenza legislativa statale o regionale. Dopo la riforma costituzionale del 2001, il turismo è diventato materia di competenza legislativa esclusiva delle Regioni. 2

3 Riportiamo di seguito le tappe più significative dell’evoluzione della legislazione turistica.
Legge 29 marzo 2001, n. 135: seconda legge quadro sul turismo; Legge costituzionale n ottobre 2001: riforma del titolo V della Costituzione e modifica della distribuzione delle competenze legislative tra Stato e Regioni; D. lg. 23 maggio 2011, n. 79: Codice del turismo; Legge 71/2013: provvede a trasferire le competenze statali in materia di turismo dalla Presidenza del Consiglio al Ministero dei beni e delle attività culturali, che assume la denominazione, “Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo” (Mibact); Sentenza 80/2012 della Corte costituzionale: diciannove norme del Codice del turismo sono state dichiarate illegittime dal punto di vista costituzionale, per violazione delle competenze regionali previste dall’art. 117 Cost. e per eccesso di delega. . 3

4 STRUTTURA DEL CODICE DEL TURISMO
IL CODICE DEL TURISMO Il Codice del turismo ha lo scopo di raggruppare e coordinare le principali disposizioni del settore. STRUTTURA DEL CODICE DEL TURISMO Disposizioni generali: si individuano le competenze statali in tema di turismo. Professioni e formazione nel settore turistico: si regolamenta la necessità di qualificare il personale addetto ai servizi turistici. Mercato del turismo: contiene un riordino della disciplina delle strutture ricettive. Agenzie di viaggio e turismo: viene disciplinato l'esercizio dell'attività di agenzia di viaggio con norme a sostegno del settore. Tipologie di prodotti turistici e circuiti nazionali di eccellenza: vengono definiti i circuiti di eccellenza per incentivare alcuni settori specifici. Contratti: vengono disciplinati i contratti tra i turisti, considerati come consumatori speciali, e gli operatori del settore. Ordinamento: prevede il riordino degli enti pubblici del settore turistico. 4

5 I CONTRATTI TIPICI DEL TURISMO
La fruizione di servizi turistici dà luogo all'insorgere di diverse forme contrattuali, di cui alcune specifiche del settore turistico e altre che non hanno necessariamente una finalità turistica, ma che sono particolarmente legate a questo settore. I contratti tipicamente turistici sono stati regolamentati dal Codice, che si occupa dei contratti nel titolo VI, raggruppandoli in due categorie: i contratti del turismo organizzato (capo l); i contratti di locazioni turistiche (capo Il). Il codice disciplina anche i contratti di multiproprietà. 5 5

6 I CONTRATTI DEL TURISMO ORGANIZZATO
I PACCHETTI TURISTICI Le disposizioni del capo I del Codice del turismo si applicano ai pacchetti turistici venduti o offerti a tutti coloro che ne usufruiscono nel territorio nazionale, anche se venduti tramite Internet. Per pacchetti turistici si intendono le offerte che hanno a oggetto i viaggi, le vacanze, i circuiti tutto compreso, le crociere turistiche, risultanti dalla combinazione di almeno due elementi fra trasporto, alloggio e servizi turistici non accessori al trasporto o all'alloggio, venduti o offerti in vendita a un prezzo forfettario. 6 6

7 ESEMPIO. Costituisce un pacchetto turistico la prenotazione di una vacanza presso un hotel che comprende anche il volo, oppure una vacanza in una città d'arte che comprende anche il servizio di guida turistica, mentre non è considerato un pacchetto turistico la semplice aggiunta del servizio transfer da e per l'aeroporto da parte dell'albergo, in quanto si tratta di un servizio accessorio all'alloggio. 7 7

8 Oggetto del contratto è il pacchetto turistico, costituito dalle singole prestazioni che in questo caso vengono considerate come un tutto unico, e anche il prezzo del contratto deve essere "forfettario", cioè riferito a tutto il pacchetto e non ai singoli servizi. Venditori. La norma ha individuato due diverse figure professionali in grado di offrire pacchetti turistici: l'organizzatore di viaggio, che è il soggetto che si obbliga, in nome proprio e verso corrispettivo forfettario, a procurare a terzi pacchetti turistici, o offre al turista, anche tramite un sistema di comunicazione a distanza, la possibilità di realizzare autonomamente e di acquistare pacchetti turistici; l'intermediario di viaggio, che è il soggetto che vende, o si obbliga a procurare a terzi, pacchetti turistici verso un corrispettivo forfettario o singoli servizi turistici disaggregati, anche in modo non professionale e senza scopo di lucro. 8 8

9 Secondo la definizione contenuta nell'articolo 33, l'organizzatore di viaggio non è solo colui che direttamente combina gli elementi del pacchetto turistico, ma è anche chi offre al turista la possibilità di realizzare autonomamente e di acquistare tale pacchetto. Tale ampliamento di definizione deriva dalla consapevolezza da parte del legislatore che la costruzione della vacanza da parte del consumatore è resa sempre più agevole dalla diffusione della rete; questa circostanza, tuttavia, non fa venir meno la natura di "pacchetto turistico" dell'oggetto del contratto, e quindi lascia immutati il ruolo e le responsabilità dell'operatore. 9 9

10 Fasi del contratto. Il contratto avente a oggetto il pacchetto turistico si perfeziona in due tempi: prima con la sottoscrizione da parte del cliente di una proposta di compravendita di pacchetto turistico, con cui egli propone l'acquisto di un determinato pacchetto turistico, seguita poi da una "comunicazione di conferma di pacchetto turistico" o comunque da un'accettazione da parte del venditore. Il contratto può essere stipulato direttamente con l'organizzatore (in genere se l'acquisto avviene on line) oppure attraverso l'ausilio di un intermediario (in genere un'agenzia di viaggio). Nella conclusione di un contratto è fondamentale individuare quale soggetto è il venditore, quindi chi è la controparte del contratto, al fine di impostare correttamente eventuali successivi reclami o richieste di rimborso danni. 10 10

11 OBBLIGHI INFORMATIVI Poiché vi è un notevole squilibrio di posizione tra l'organizzatore o il venditore del viaggio e il turista, che risulta vulnerabile, è prevista a carico degli operatori del settore una serie di obblighi informativi che il turista ha diritto di ricevere sin dalla fase delle trattative. L'articolo 37 specifica che, nel corso delle trattative e comunque prima della conclusione del contratto, l'intermediario o l'organizzatore devono fornire per iscritto al cliente informazioni di carattere generale in materia di passaporto e visto, obblighi sanitari e formalità per l'effettuazione del viaggio e del soggiorno. Inoltre, prima dell'inizio del viaggio devono fornire, sempre per iscritto, anche le informazioni relative all'organizzazione del viaggio (orari, recapiti di eventuali rappresentanti locali da contattare in caso di difficoltà, possibilità di sottoscrivere un contratto di assicurazione a copertura delle spese per l'annullamento del contratto o per il rimpatrio in caso di incidente o malattia). E’ vietato fornire informazioni ingannevoli sugli elementi del contratto, con qualunque mezzo vengano comunicate al consumatore. 11

12 Opuscolo informativo. Le informazioni possono essere fornite al consumatore mediante un opuscolo informativo, che può consistere anche in materiali illustrativi divulgati per via telematica. Tali informazioni vincolano l'organizzatore o l'intermediario rispetto al contenuto delle proposte, che devono rimanere immutate, salvo eventuali modifiche delle condizioni da comunicarsi per iscritto al turista prima della stipulazione del contratto o da concordare successivamente alla stipulazione mediante uno specifico accordo scritto. 12

13 Forma. Il contratto deve essere redatto in forma scritta in termini chiari e precisi, altrimenti è nullo. Esso si configura nella fattispecie dei contratti "per adesione”. Al turista deve essere rilasciata una copia del contratto stipulato e sottoscritto dall'organizzatore o venditore (art. 35), anche nell'ipotesi in cui il contratto sia stato concluso via internet. 13

14 Contenuto. Il contratto deve contenere i seguenti elementi (art. 36):
a) caratteristiche del viaggio: destinazione, durata, data d'inizio e conclusione del viaggio, servizi offerti; b) recapiti del venditore: nome, indirizzo, numero di telefono ed estremi dell'autorizzazione all'esercizio dell'organizzatore o dell'intermediario che sottoscrive il contratto; c) prezzo del pacchetto turistico, modalità della sua revisione, nonché tutti gli altri oneri posti a carico del turista; d) pagamento: importo, comunque non superiore al 25% del prezzo, da versarsi all'atto della prenotazione, nonché il termine per il pagamento del saldo; e) estremi della copertura assicurativa obbligatoria e delle ulteriori polizze convenute con il turista; 14

15 f) trasporto: mezzi, tipologie di trasporto, data, ora, luogo della partenza e del ritorno, tipo di posto assegnato; g) trasporto aereo: ove il pacchetto turistico includa il trasporto aereo, il nome del vettore e la sua eventuale non conformità alla regolamentazione dell'Unione europea; h) albergo: ove il pacchetto turistico includa la sistemazione in albergo, l'ubicazione, la categoria turistica, il livello, l'eventuale idoneità all'accoglienza di persone disabili, i pasti forniti; i) servizi: itinerario, visite, escursioni o altri servizi inclusi nel pacchetto turistico, ivi compresa la presenza di accompagnatori e guide turistiche; l) termine entro cui il turista deve essere informato dell'annullamento del viaggio per la mancata adesione del numero minimo dei partecipanti eventualmente previsto; m) termine entro cui il turista deve presentare reclamo per l'inadempimento o l'inesatta esecuzione del contratto. 15

16 Modello di contratto. Al fine di uniformare le condizioni contrattuali ed evitare problemi che potrebbero generare l'invalidità del contratto, le principali associazioni di categoria che rappresentano i tour operator e le agenzie di viaggio italiane (Assotravel, Assoviaggi, Astoi, Fiavet) hanno elaborato un modello unico di Proposta di compravendita di pacchetto/servizio turistico, che viene normalmente utilizzato dalla quasi totalità degli operatori del settore. 16

17 Modifica del contratto
Modifica del contratto. Qualora prima della partenza l'organizzatore o l'intermediario abbiano necessità di modificare in modo significativo uno o più elementi del contratto, ne devono dare immediato avviso in forma scritta al turista, indicando il tipo di modifica e la variazione del prezzo che ne consegue. Se la modifica riguarda il prezzo del pacchetto turistico, il Codice prevede che essa sia possibile solo in via eccezionale al verificarsi di determinate condizioni espressamente previste (la variazione del tasso di cambio della moneta estera, l'aumento del costo del carburante, l'aumento del prezzo dei vettori e dei servizi portuali o aeroportuali) che non dipendono dalla volontà dell'organizzatore o dell'intermediario. L'aumento del prezzo, tuttavia, non può superare il 10% del prezzo totale e non può avvenire nei venti giorni che precedono la partenza, altrimenti il cliente può decidere di recedere dal contratto. 17

18 In tutti i casi di modifica delle condizioni contrattuali il turista, entro due giorni lavorativi da quando ha ricevuto l'avviso di modifica, deve comunicare all'operatore la propria scelta di accettazione oppure di recesso dal contratto, senza pagamento di penali. Se il turista lo desidera ha il diritto di usufruire di un altro pacchetto turistico di qualità equivalente o superiore senza supplemento di prezzo o di un pacchetto turistico qualitativamente inferiore, previa restituzione della differenza del prezzo, oppure al rimborso, entro sette giorni lavorativi, della somma di denaro già pagata. 18

19 PROBLEM SOLVING – CASO GIURIDICO
Roberto ha concordato con l'agenzia di viaggio l'acquisto del tour organizzato in Giappone al prezzo dì euro. In seguito a un consistente aumento dei prezzi dei biglietti aerei, l'agenzia gli comunica che non sarà più possibile realizzare il viaggio al prezzo concordato, ma per lo stesso tour il prezzo è salito a euro. Roberto è tenuto ad accettare la modifica proposta o potrà recedere dal contratto? 19

20 Esempio. Se per un pacchetto turistico è necessario cambiare l'albergo, il tour operator è tenuto a darne immediata comunicazione ai clienti, i quali potranno scegliere di accettare la sistemazione in un albergo alternativo, oppure decidere di recedere dal contratto. Inadempimento e risarcimento danni. Il cliente può decidere di recedere dal contratto anche per ipotesi diverse dalla modifica delle condizioni contrattuali. Nell'ipotesi in cui l'organizzatore o l'intermediario non adempiano alla prestazione promessa, o vi adempiano in modo difforme, essi sono tenuti al risarcimento del danno, a meno che essi non dimostrino che la mancata o inesatta esecuzione del contratto sia imputabile al turista oppure sia dovuta al fatto di un terzo imprevedibile e inevitabile, ovvero a un caso fortuito o di forza maggiore. 20

21 Esempio. Se un'agenzia ha organizzato un viaggio in una località di mare, e in seguito al verificarsi di un evento eccezionale (un terremoto), essa non è più in grado di garantire la realizzazione del viaggio, e non è tenuta al risarcimento del danno. Danno da vacanza rovinata. Se il danno subìto dal turista non è di scarsa importanza ai sensi dell'articolo 1455 del Codice civile, il turista può chiedere, oltre alla risoluzione del contratto e indipendentemente da essa, un risarcimento del danno da vacanza rovinata, cioè il riconoscimento di un danno che non comporta necessariamente una perdita patrimoniale per il turista, ma costituisce fonte di stress, disagio, turbamento psicologico derivante dagli inadempimenti agli obblighi contrattuali da parte dell'organizzatore, e che deve essere risarcito al pari del danno patrimoniale. 21

22 E’ questa una delle novità più importanti introdotte dal Codice del turismo, che all'articolo 47 definisce il danno da vacanza rovinata come “un risarcimento del danno correlato al tempo di vacanza inutilmente trascorso ed all'irripetibilità dell'occasione perduta”. Nel caso di vendita di pacchetti turistici "all inclusive" la richiesta di risarcimento deve essere presentata al tour operator e non all'agenzia venditrice. 22

23 Polizze assicurative. Per tutelare il turista dagli eventuali danni derivanti dalla fruizione dei pacchetti turistici, il Codice aveva previsto la costituzione presso la Presidenza del Consiglio di un "fondo nazionale di garanzia per il consumatore di pacchetto turistico”. A partire dal giugno 2016 questo fondo è stato abrogato ed è stato introdotto l'obbligo di affiancare ai contratti di vendita di pacchetti turistici apposite polizze assicurative per intervenire nei casi di insolvenza o fallimento degli operatori di viaggio. Queste assicurazioni si aggiungono a quelle già esistenti, che prevedono l'obbligo da parte dell'organizzatore e dell'intermediario di stipulare appositi contratti di assicurazione a copertura del risarcimento dei danni come forma di responsabilità civile a favore del turista. 23

24 I CONTRATTI DI LOCAZIONE TURISTICA
Una seconda forma contrattuale disciplinata dal Codice è quella della locazione turistica. I contratti di locazione turistica possono riguardare immobili utilizzati per lo svolgimento di attività imprenditoriali, oppure immobili destinati a essere usati direttamente dai turisti. 24

25 Locazione di immobili per attività imprenditoriali
Locazione di immobili per attività imprenditoriali. La materia è regolamentata dalla legge n. 392 del 1978 ("legge dell'equo canone") e successive modificazioni, nonché dal Codice del turismo, che si limita a prevedere la durata minima del contratto di locazione. Poiché l'avvio di un'attività imprenditoriale in campo turistico richiede generalmente investimenti molto elevati, al fine di incentivare lo sviluppo del settore, il legislatore ha previsto che chi concede un immobile in locazione per attività turistiche (in particolare per attività alberghiere e assimilate) dia garanzia del mantenimento del contratto per un periodo di tempo medio-lungo fissato dalla legge (ad esempio nove anni per gli alberghi). 25

26 Oltre alla durata del contratto di locazione, la legge n
Oltre alla durata del contratto di locazione, la legge n. 392 del 1978 disciplina anche alcuni altri aspetti: il canone di locazione deve essere concordato dalle parti e non può essere modificato nei primi tre anni del contratto; il contratto di locazione viene rinnovato automaticamente alla scadenza, salvo disdetta del locatore, il quale però deve indicarne il motivo, che deve rientrare in uno di quelli indicati tassativamente dalla legge, come per esempio la necessità di ricostruire l'immobile, ferma restando la sua destinazione alberghiera, o di apportare all'immobile notevoli migliorie che ne aumentino la capacità ricettiva; al conduttore spetta un diritto di prelazione nel caso in cui il venditore decida di vendere la proprietà dell'immobile; quando cessa il rapporto di locazione, come per tutte le attività commerciali, al conduttore deve essere riconosciuta una somma pari a ventuno mensilità del canone corrisposto, a titolo di perdita dell'avviamento. 26

27 Locazione di immobili destinati ai turisti
Locazione di immobili destinati ai turisti. La seconda tipologia di contratti si riferisce a quelli di locazione turistica per beni immobili destinati a essere usati direttamente dai turisti. Questo tipo di contratto è stato disciplinato per evitare contenziosi legali e spiacevoli incidenti che si potrebbero verificare tra il proprietario dell'immobile e l'affittuario nel corso dell'utilizzo del bene. L'articolo 53 del Codice del turismo prevede la fattispecie delle cosiddette "locazioni a uso abitativo per finalità turistiche" secondo cui “gli alloggi locati esclusivamente per finalità turistiche, in qualsiasi luogo ubicati, sono regolati dalle disposizioni del Codice civile in tema di locazione, e in particolare dagli articoli 1571 e seguenti”, prevedendo, tuttavia, la regolamentazione di alcuni aspetti giuridici particolari. 27

28 Il contratto di locazione a uso abitativo per finalità turistica è un particolare contratto dì locazione con durata limitata nel tempo, il cui scopo è quello di soddisfare esigenze abitative temporanee con finalità esclusivamente turistica. 28

29 Si tratta di un contratto consensuale a effetti obbligatori per mezzo del quale il locatore si obbliga a concedere al conduttore-turista un diritto personale di godimento su un immobile per il fine di una vacanza, in cambio di un corrispettivo. La locazione deve avere come oggetto esclusivamente il godimento dell'immobile, senza la fornitura di servizi quali la pulizia, il cambio della biancheria o la preparazione dei pasti, perché altrimenti essa si configurerebbe in altre fattispecie contrattuali, come per esempio l'affittacamere, e sarebbe sottoposta a una disciplina diversa, soprattutto dal punto di vista fiscale. 29

30 Durata. Il contratto di locazione turistica non prevede alcun termine minimo di durata e alla scadenza ne cessano automaticamente gli effetti, senza che sia necessaria alcuna disdetta. La durata della locazione potrà quindi essere più o meno breve, a partire dal semplice weekend alla settimana, o anche l'intera stagione estiva o invernale sino a ricomprendere locazioni annuali o pluriennali, purché ovviamente siano sempre volte a soddisfare finalità esclusivamente di tipo turistico. La durata del contratto incide tuttavia sugli adempimenti legali e fiscali legati alla sua attuazione. 30

31 Registrazione. Se la durata supera i 30 giorni, il proprietario deve provvedere a registrare il contratto, pagare le imposte e comunicare all'autorità di Pubblica sicurezza i dati relativi al conduttore dell'immobile. Ritenuta fiscale. Nell'ipotesi di contratti con durata inferiore ai 30 giorni cessano gli obblighi di registrazione e comunicazione, tuttavia al fine di evitare il mancato pagamento delle imposte da parte dei proprietari, a partire dal 1° giugno 2017 i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, nonché quelli che gestiscono portali telematici che mettono in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare, sono obbligati a effettuare una ritenuta del 21% sull'ammontare dei canoni corrisposti. Comunicazione all'Agenzia delle entrate. Inoltre gli stessi soggetti devono comunicare all'Agenzia delle entrate: il nome, cognome e codice fiscale del locatore, la durata del contratto, l'importo del corrispettivo lordo e l'indirizzo dell'immobile. 31

32 Osserva la realtà. Secondo l'Istat ogni anno in Italia si realizzano 400 milioni di pernottamenti, ma l'Istituto stima che in realtà i pernottamenti effettivi siano almeno un miliardo. É questa la denuncia presentata da Federalberghi, che calcola come ci siano circa 600 milioni di pernottamenti annuali non rilevati, nel sommerso, che generano un'evasione fiscale pari a quasi 4 miliardi di euro, a cui sommare almeno altri 200 milioni di euro per il mancato pagamento della tassa di soggiorno. 32

33 LA FORMA DEL CONTRATTO Il contratto di locazione, anche se dura solo pochi giorni, deve avere la forma scritta, come tutti i contratti di locazione, secondo quanto stabilito dall'articolo 1, comma 346, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 (legge finanziaria 2005), che lo prevede a pena di nullità. 33 33

34 i dati personali del proprietario e dell'inquilino;
Contenuto del contratto. Il contenuto del contratto di locazione turistica non è predefinito dalla legge, ma comunque esso dovrebbe contenere: i dati personali del proprietario e dell'inquilino; l'individuazione del bene, specificandone l'indirizzo e i dati catastali, indicando la presenza o meno di un ascensore, di un posto auto, l'utilizzo di parti comuni come, per esempio, una piscina condominiale ecc.; le consistenze, ossia la presenza del numero di stanze e relativi posti letto, numero dei bagni, cucina, zona giorno, il piano di riferimento; l'inventario dei beni mobili e delle suppellettili presenti; l'importo del canone di locazione, l'eventuale pagamento della caparra, l'indicazione delle spese incluse o escluse dal prezzo; i termini per la consegna dei locali e quelli per la riconsegna dell'immobile e delle relative chiavi. 34

35 Canone di locazione. Il canone di locazione è liberamente determinabile dalle parti nel contratto, e quindi è soggetto solo alle regole del mercato. Oltre al canone di locazione, salvo patto contrario, sono a carico dell’inquilino solo le spese per piccole riparazioni, nonché i consumi delle utenze, mentre il proprietario deve farsi carico di tutti gli altri oneri. Obblighi del locatario. Il locatario ha l’obbligo di servirsi della cosa locata per l’uso determinato nel contratto, osservando la diligenza del buon padre di famiglia, pagando il canone nei termini pattuiti e riconsegnando il bene nel medesimo stato in cui lo ha ricevuto, salvo il normale deterioramento dello stesso. Inoltre ha l'obbligo di custodia dell'immobile ed è responsabile di tutti i danni che in esso si dovessero verificare. 35

36 Obblighi del locatore. Il locatore ha l'obbligo di consegnare al locatario la cosa in buono stato di manutenzione in modo che possa servire all'uso convenuto e garantirne il pacifico godimento. Se il proprietario pubblicizza l’immobile attraverso opuscoli, annunci ecc., le caratteristiche indicate costituiscono proposte contrattuali vincolanti. Se queste caratteristiche non corrispondono alla realtà, il cliente può sciogliere il contratto, richiedere l'eventuale anticipo versato e anche il risarcimento dei danni. 36

37 IL CONTRATTO DI MULTIPROPRIETA’
La multiproprietà è un contratto, di durata superiore a un anno, tramite il quale un consumatore acquista, dietro pagamento di un prezzo, il diritto di godimento su uno o più alloggi da utilizzare periodicamente per un tempo determinato. 37 37

38 Esempio. I signori Bianchi decidono di acquistare una quota in multiproprietà di una villa situata in una nota località marittima. Attraverso questo contratto essi dovranno dividere la loro proprietà insieme ad altre famiglie, scegliendo in quale periodo dell'anno vorranno utilizzare la villa (per esempio ogni anno potranno recarsi al mare nel mese di giugno), e lasciando che negli altri periodi la stessa sia utilizzata dagli altri comproprietari. 38 38

39 Soggetti del contratto. I soggetti del contratto sono due:
il venditore, chiamato dalla legge "operatore", che è la persona fisica o giuridica che nell'ambito della propria attività professionale, cede i diritti oggetto del contratto; il consumatore, che è la persona fisica che acquista il diritto sul bene immobile senza che in esso svolga un'attività imprenditoriale o professionale. Norme applicabili. Al fine di tutelare i potenziali acquirenti di quote di multiproprietà dal rischio di informazioni scorrette, pubblicità ingannevole o truffe, il legislatore è intervenuto a regolamentare la materia dapprima attraverso il Codice del consumo (d. lg. 6 settembre 2005, n. 206) e in seguito attraverso il Codice del turismo del 2011 che ha sostituito integralmente la disciplina contenuta nelle leggi precedenti. 39 39

40 breve descrizione del prodotto; natura e contenuto esatti dei diritti;
Informazioni all'acquirente. Il Codice del turismo prevede che il venditore, nella fase delle trattative, debba fornire a chiunque ne faccia richiesta informazioni chiare e comprensibili che si riferiscano ai seguenti elementi: identità, luogo di residenza e stato giuridico degli operatori che saranno parti del contratto; breve descrizione del prodotto; natura e contenuto esatti dei diritti; indicazione precisa del periodo entro il quale può essere esercitato il diritto oggetto del contratto ed eventualmente la sua durata; se il contratto riguarda un bene immobile specifico in costruzione, data in cui l'alloggio e i servizi saranno completati; prezzo; 40 40

41 breve descrizione dei costi supplementari obbligatori imposti dal contratto;
sintesi dei servizi fondamentali a disposizione del consumatore (elettricità, acqua, manutenzione, raccolta rifiuti ecc.) e indicazione dell'importo che il consumatore deve pagare per tali servizi; sintesi delle strutture a disposizione del consumatore (piscina, sauna ecc.). Il prospetto informativo deve essere redatto nella lingua italiana e in una delle lingue ufficiali dell'Unione europea. 41 41

42 Se le parti si accordano per la conclusione del contratto, le informazioni inserite nel foglio informativo costituiranno parte integrante e sostanziale del contratto e non potranno essere modificate a meno che non vi sia l'accordo esplicito delle parti oppure qualora le modifiche siano causate da circostanze eccezionali e imprevedibili, indipendenti dalla volontà dell'operatore, le cui conseguenze non avrebbero potuto essere evitate neanche con la dovuta diligenza. Tali modifiche, indicate espressamente nel contratto, devono essere comunicate al consumatore prima della conclusione del contratto. 42 42

43 Contenuto del contratto
Contenuto del contratto. Oltre a riportare gli elementi inseriti nel foglio informativo, il contratto, che deve essere redatto per iscritto a pena di nullità, deve contenere anche l'indicazione dell'identità e del luogo di residenza delle parti, nonché la loro firma, la data e il luogo della conclusione del contratto. AI momento della stipula del contratto l'acquirente della multiproprietà sceglie, tra i periodi dell'anno disponibili, quello di proprio gradimento, tenendo presente, tuttavia, che il prezzo varia da periodo a periodo, e che durante il resto dell'anno i locali sono a disposizione di altre persone. 43 43

44 Diritto di recesso. E’ prevista la possibilità per il consumatore di recedere liberamente dal contratto entro un periodo di 14 giorni, senza la necessità di specificare il motivo del recesso. Il diritto di recesso si esercita dandone comunicazione scritta, prima della scadenza prevista, alla persona indicata nel contratto o, in mancanza, all'operatore. Per esercitare tale diritto il consumatore può utilizzare il formulario di recesso previsto dal Codice, che deve essere accluso obbligatoriamente al contratto di vendita dallo stesso operatore. Il consumatore che esercita il diritto di recesso non sostiene alcuna spesa, non è tenuto a pagare alcuna penalità, e inoltre, fino alla scadenza del termine per recedere, è fatto divieto di richiedere all'acquirente il pagamento di acconti. 44 44

45 Contratti connessi alla multiproprietà. Il d. lg
Contratti connessi alla multiproprietà. Il d. lg. 79/2011 si occupa, oltre che del contratto di multiproprietà, anche di alcune forme particolari di contratto, a cui estende la stessa disciplina del contratto di multiproprietà, e cioè i contratti relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine, i contratti di rivendita e di scambio, il contratto accessorio. Il contratto relativo a un prodotto per le vacanze di lungo termine è un contratto di durata superiore a un anno, con cui un consumatore acquisisce, relativamente a un alloggio, il diritto di ottenere sconti e altri vantaggi, separatamente o unitamente al viaggio o ad altri servizi. Esempio. Mario si rivolge a un'agenzia immobiliare per affittare un appartamento al mare. L'agenzia gli propone la possibilità di utilizzare gratuitamente per tutto il periodo di vacanza un ombrellone in prima fila presso uno stabilimento balneare convenzionato, a patto che sottoscriva un contratto di locazione per almeno 3 stagioni estive. 45 45

46 Il contratto di rivendita è un contratto con cui un operatore assiste il consumatore nella stipula dei contratti di acquisto e di cessione di multiproprietà e di prodotti per le vacanze di lungo termine, dietro pagamento di un corrispettivo. Il contratto di scambio è un contratto che consente al consumatore di cedere provvisoriamente, cioè di scambiare, il proprio periodo di godimento dell'alloggio in multiproprietà. Il contratto accessorio costituisce un patto ai sensi del quale il consumatore acquista servizi connessi a un contratto di multiproprietà o a un contratto relativo a un prodotto per le vacanze di lungo termine. 46 46

47 GLI ALTRI CONTRATTI DI RILEVANZA TURISTICA IL CONTRATTO DI ALBERGO
Il contratto di albergo può essere definito come un contratto in cui una parte si obbliga, verso il corrispettivo di un prezzo, a fornire all'altra parte alloggio in locali organizzati a questo scopo, ed eventualmente vitto e altri servizi accessori. 47

48 Il contratto di albergo, pur essendo uno dei contratti più diffusi, non è disciplinato né dal Codice civile né da leggi ordinarie, ed è pertanto un contratto atipico. E’ considerato come un contratto misto poiché contiene elementi della locazione, della somministrazione, del contratto d'opera e del deposito. Fonti normative. Per molti aspetti del suo contenuto il contratto di albergo è regolato da una convenzione internazionale stipulata tra l'Associazione internazionale degli albergatori (AIH) e la Federazione universale delle associazioni delle agenzie di viaggio (FUAAV) nel1979. Il Codice civile si limita a disciplinare solo alcuni aspetti del contratto, come per esempio la responsabilità delle cose portate in albergo dal cliente. 48

49 Natura del contratto. Il contratto di albergo è un contratto consensuale, in quanto si perfeziona con il semplice consenso delle parti, a titolo oneroso, in quanto è previsto il pagamento di una somma di denaro per il servizio ottenuto, a prestazioni corrispettive, perché entrambe le parti si impegnano a effettuare una prestazione, e di durata, in quanto la sua esecuzione si protrae nel tempo (almeno una notte). Per determinare il contenuto del contratto di albergo, non essendo questo disciplinato da norme giuridiche specifiche, occorre fare riferimento ai princìpi generali relativi ai contratti (art e ss. c.c.), alle obbligazioni (art e ss. c.c.) e agli usi. 49

50 Conclusione del contratto
Conclusione del contratto. Sulla base delle norme generali dei contratti, e in particolare dell'articolo 1326 del Codice civile, il contratto d'albergo si intende concluso quando il soggetto che ha fatto la proposta viene a conoscenza dell'accettazione dell'altra parte; nel caso del contratto di albergo di regola è il cliente che fa la proposta di contratto, in genere attraverso una prenotazione, e l'albergatore che accetta. A garanzia della prenotazione spesso ai clienti viene richiesto di versare una somma in anticipo, a titolo di caparra confirmatoria, che verrà trattenuta dall'albergatore se il cliente non si reca in albergo, oppure che dovrà essere restituita per un importo pari al doppio della caparra se ad essere inadempiente sarà l'albergatore. Se la prenotazione avviene per via telematica, sempre più frequentemente la caparra viene sostituita con l'obbligo per il cliente di indicare gli estremi della carta di credito, e l'autorizzazione per l'albergatore a prelevare l'importo dovuto per il contratto nel caso in cui il cliente non si presenti. 50

51 Forma. La stipulazione del contratto di albergo non prevede l'adozione di una forma particolare, né della forma scritta per la sua validità, e normalmente questo tipo di contratto viene stipulato verbalmente tra le parti, oppure attraverso comunicazioni o lettere che le parti si inviano. Il contratto si intende validamente concluso se viene stipulato per telefono, attraverso una lettera di prenotazione, attraverso la sottoscrizione di moduli disponibili su internet o con la semplice richiesta del cliente che si reca in albergo. 51

52 La crescente diffusione dell'uso degli strumenti telematici ha fatto aumentare sensibilmente la conclusione di contratti di albergo on line. I modi più diffusi di acquisto di un servizio alberghiero su Internet sono l'invio di messaggi di posta elettronica oppure la compilazione di moduli predisposti sulla pagina web dell'impresa. Il Codice del consumo (d. lg. n. 206 del 2005), nel disciplinare i contratti conclusi a distanza con strumenti telematici prevede che, nel caso di prenotazione di una camera di albergo fatta on line, l'albergatore deve dare conferma al cliente della richiesta ricevuta, fornendo un riepilogo delle condizioni del contratto, in modo da informarlo sulle condizioni del soggiorno e permettergli eventualmente la correzione di errori. 52

53 Obblighi dell'albergatore. Gli obblighi dell'albergatore sono:
Le parti del contratto sono l'albergatore e il cliente. La conclusione del contratto fa nascere una serie di prestazioni a loro carico. Obblighi dell'albergatore. Gli obblighi dell'albergatore sono: mettere a disposizione del cliente la camera richiesta per il periodo concordato e gli altri locali comuni dell'albergo; fornire i servizi accessori legati alla fruizione della camera (cambio biancheria, pulizia dei locali ecc.), nonché gli altri eventuali servizi richiesti dal cliente; assumersi la responsabilità per le cose che il cliente porta con sé in albergo; garantire la sicurezza del cliente durante la sua permanenza in albergo. 53

54 arrivare e lasciare la camera rispettando gli orari convenuti;
Obblighi del cliente. Gli obblighi del cliente che soggiorna in un albergo sono: pagare il prezzo del pernottamento e degli altri eventuali servizi richiesti; arrivare e lasciare la camera rispettando gli orari convenuti; tenere un comportamento adeguato alle regole della struttura (non arrecare danni alle attrezzature e alle dotazioni dell'albergo, non infastidire gli altri clienti, non portare con sé animali se non preventivamente concordato con la direzione dell'albergo). 54

55 Inadempimento. La parte che non adempie alle proprie obbligazioni è tenuta al risarcimento del danno, a meno che non provi che l'inadempimento sia dipeso da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile (art c.c.). Quando l'inadempimento deriva dall'impossibilità da parte dell'albergatore di eseguire la prestazione, molto spesso il risarcimento del danno avviene in forma specifica. L'albergatore inadempiente si preoccupa di procurare al cliente una sistemazione alternativa, nello stesso luogo e di pari livello. È il caso del cosiddetto "overbooking", la situazione che si verifica quando l'esercizio alberghiero effettua prenotazioni per un numero di camere superiore rispetto alla reale capacità ricettiva. In questa ipotesi la forma di risarcimento più semplice, e anche più utile per il cliente, consiste nell'offrire una sistemazione alternativa. 55

56 Nel caso in cui la parte inadempiente sia il cliente, che non paga la somma dovuta per l'alloggio, l'albergatore può vantare un privilegio nei confronti dei beni che il cliente ha lasciato in albergo, nel senso che, su tali beni, egli ha una precedenza rispetto agli altri eventuali creditori Si tratta di un privilegio speciale, perché non riguarda tutto il patrimonio del debitore, ma solo i beni rimasti in albergo. Su questi beni l'albergatore non ha tuttavia un “diritto di ritenzione”, nel senso che non può appropriarsene direttamente, ma può chiedere al giudice il sequestro dei beni e la successiva rivendita per soddisfare il credito vantato. 56

57 PROBLEM SOLVING – CASO GIURIDICO
Il titolare di un albergo decide di trattenere presso l'albergo il bagaglio di un cliente, in quanto questi non ha pagato il prezzo della camera. Il cliente reclama con l'albergatore in quanto all'interno del bagaglio è custodito un prezioso gioiello, ma questi gli comunica che fino a quando non avrà saldato il prezzo della camera non provvederà alla consegna del bagaglio. Il comportamento dell'albergatore è corretto? No. L’albergatore non ha il diritto di ritenere il bagaglio del cliente; se vuole, può chiedere al giudice l’autorizzazione al sequestro e alla vendita del bagaglio del cliente. 57

58 Obbligo di registrazione dei clienti
Obbligo di registrazione dei clienti. Oltre agli obblighi nei confronti del cliente, le leggi sulla pubblica sicurezza (Tulps n. 773/1931) prevedono l'obbligo per l'albergatore della registrazione tempestiva della presenza del cliente, mediante l'annotazione dei dati anagrafici desunti da un documento di identità, che deve essere effettuata prima del suo ingresso nella camera. Esempio. Se in un albergo arriva un controllo della polizia e trova la fotocopia dei documenti dei clienti sul bancone della hall, senza che siano registrati, l'albergatore potrà essere denunciato, sia perché la registrazione dei documenti non è stata tempestiva, sia perché in base alla legge sulla privacy egli non può fotocopiare i documenti delle persone ospiti. 58

59 Inoltre, per i titolari di strutture ricettive c'è l'obbligo della comunicazione entro ventiquattro ore all'autorità locale di pubblica sicurezza dei dati raccolti relativi ai clienti che soggiornano nella struttura. A partire dal mese di gennaio 2013 l'obbligo di comunicazione degli ospiti delle strutture ricettive deve essere realizzato attraverso una comunicazione on line. l dati da comunicare attraverso il web sono: la data di arrivo, il numero di giorni di permanenza, i dati anagrafici del cliente, la cittadinanza, il tipo, il numero e la data di rilascio del documento di identità. 59

60 Responsabilità dell'albergatore
Responsabilità dell'albergatore. Il Codice civile disciplina, infine, la responsabilità dell'albergatore per le cose che il cliente ha con sé durante la permanenza in albergo in caso di danni, furti, distruzione o smarrimento. Si tratta di una forma di responsabilità oggettiva che è applicabile anche nell'ipotesi in cui l'albergatore non abbia nessuna colpa dell'evento che si verifica. Le norme sulla responsabilità sono inderogabili e, pertanto, sono nulli tutti i patti tendenti a escludere e limitare preventivamente la responsabilità dell'albergatore. La responsabilità dell'albergatore è diversa a seconda che il cliente non consegni le cose che porta con sé nell'albergo (art c.c.), oppure le consegni all'albergatore (art c.c.). Se il cliente porta delle cose con sé in albergo e non le consegna all'albergatore, questi ha una responsabilità limitata, in quanto risponde per eventuali perdite o danni fino a un massimo di cento volte il prezzo dell'alloggio di una giornata. 60

61 Esempio. Se il cliente subisce un furto di 3
Esempio. Se il cliente subisce un furto di euro, e il prezzo della camera è di 40 euro a notte, l'albergatore dovrà risarcire l'intero danno (il limite massimo sarebbe di euro, pari a 100 volte il prezzo della stanza). L'affissione eventuale di cartelli da parte dell'albergatore, in cui si dice che “La direzione non risponde per eventuali furti di oggetti lasciati nelle stanze” non ha alcun valore, in quanto l'albergatore è comunque responsabile per le cose che il cliente porta con sé. Se invece il cliente consegna le cose all'albergatore affinché vengano custodite, oppure l'albergatore rifiuta di riceverle pur avendone l'obbligo (come nel caso del denaro contante, carte di credito e oggetti di valore), la responsabilità dell'albergatore è illimitata, e quindi il danno va risarcito per intero. 61

62 PROBLEM SOLVING – CASO GIURIDICO
La responsabilità dell'albergatore viene meno se il danno o la perdita dei beni sono imputabili al comportamento del cliente, a cause di forza maggiore o alla natura della cosa (si pensi al caso di beni deteriorabili). PROBLEM SOLVING – CASO GIURIDICO Un cliente arriva in albergo e chiede all'albergatore di custodirgli una collana preziosa. L'albergatore gli specifica che in quel momento non è nelle condizioni di poter custodire il bene e gli offre in cambio una riduzione sul prezzo dell’alloggio. La collana viene rubata al cliente, che presenta reclamo all'albergatore. Questi afferma che, avendo accettato la riduzione del prezzo, il cliente ha accettato di assumersi la responsabilità del bene non lasciato in custodia. L'affermazione dell'albergatore è corretta? 62

63 IL CONTRATTO DI ALLOTMENT
La vendita al pubblico di pacchetti turistici da parte degli operatori specializzati presuppone che vi sia un'impresa, generalmente un tour operator, che si preoccupi di “produrre” il viaggio, cioè di ideare e creare un'offerta che sia in grado di soddisfare le aspettative dei potenziali clienti. A tal fine il tour operator deve svolgere ricerche di mercato per cercare di costruire la migliore combinazione possibile di servizi da offrire ai propri clienti (alloggio, trasporto, ristorazione, intrattenimento, attività culturali, guide turistiche, baby sitting ecc.), generalmente attraverso cataloghi disponibili presso le agenzie di viaggio oppure su Internet. 63

64 Dopo aver definito la propria offerta di pacchetti turistici, il soggetto organizzatore deve procedere con l'acquisto (o la prenotazione) dei servizi che lo compongono. Esempio. Se un tour operator pubblica un catalogo di viaggi organizzati in Cina, avrà inserito nelle proposte il riferimento di alcuni hotel presso cui i partecipanti potranno soggiornare. Per garantire ai turisti che gli hotel saranno esattamente quelli indicati nel catalogo, il tour operator dovrà prendere accordi con le varie strutture scelte al fine di garantire la disponibilità delle camere. Contratti con i fornitori. Gli accordi contrattuali che il tour operator stipula con i fornitori rappresentano un elemento fondamentale per la determinazione dei costi finali dei pacchetti turistici, e quindi per l'eventuale successo della proposta. A tale scopo gli operatori sono soliti stipulare contratti soprattutto con i fornitori di servizi di alloggio e trasporto, che prevedono la fornitura di servizi a prezzi più bassi di quelli ottenibili dal singolo consumatore sul mercato. Questi contratti prendono il nome di allotment. 64

65 L'allotment (lotto) è un contratto attraverso cui un cliente business (tour operator, azienda, agenzia) chiede a una struttura ricettiva di bloccare un certo numero di camere a un prezzo fisso, per un determinato periodo di tempo, al fine di rivenderle a partner e clienti finali. Tipologie di contratto. Il contratto di allotment può essere di diverso tipo: senza garanzia, detto anche con opzione a release (rilascio): tra la struttura ricettiva e il cliente viene concordata una scadenza (release) entro cui quest'ultimo deve comunicare se intende confermare o meno l'opzione sulle camere (in tutto o in parte). Il release normalmente viene fissato in giorni nei periodi di bassa stagione e in 3-4 settimane nei periodi di alta stagione; fino a quel momento la struttura ricettiva si impegna a non vendere le camere a nessun altro, e il cliente è libero di rinunciarvi, nel termine stabilito, senza dover pagare alcuna penale; 65

66 parzialmente garantito: il cliente che ha opzionato le camere paga il prezzo stabilito nel contratto per quelle camere che è riuscito a impegnare, ma paga anche una percentuale del prezzo stabilito per le camere che sono rimaste invendute; totalmente garantito, chiamato anche vuoto per pieno: il cliente si impegna al pagamento di tutte le camere opzionate, a prescindere dall'effettivo utilizzo delle stesse. Attraverso questo contratto la struttura ricettiva ha il vantaggio della vendita di un cospicuo numero di camere per lunghi periodi, mentre il tour operator (o altro organizzatore), acquistando le camere a un prezzo favorevole, può effettuare sconti ai propri clienti, soprattutto nei periodi di bassa stagione. 66

67 i periodi di prenotazione (inizio, termine, possibili intervalli);
Fonti normative. Il contratto di allotment è un contratto atipico, in quanto non esiste una normativa ufficiale che regoli il rapporto tra le parti. Normalmente esse fanno riferimento al Codice di comportamento internazionale relativo ai contratti tra albergatori e agenti di viaggio, concordato tra ECTAA (European Community Agents Association) e HOTREC (Hotels, Restaurants and Cafes in Europe). Contenuto del contratto. Secondo tale Codice, i contratti di allotment devono contenere tutti i dettagli rilevanti, quali: i periodi di prenotazione (inizio, termine, possibili intervalli); il numero di camere messe a disposizione per ogni periodo del contratto; tariffe, sconti, commissioni; condizioni particolari (servizi gratuiti ecc.); clausole finanziarie, pagamento, valuta, forma di pagamento; scadenze ed eventuale deposito cauzionale; informazioni sull'andamento delle vendite (prenotazioni anticipate); limiti di tempo per le rooming-list. 67

68 IL CONTRATTO DI CATERING E BANQUETING
La parola catering deriva dall'inglese "to cater" che ha il significato di approvvigionare: si tratta di un servizio svolto da aziende che curano l'organizzazione e la somministrazione di cibo e bevande preparate all'esterno (da ristoranti, pasticcerie ecc.), in occasione di cerimonie, coffee break, meeting aziendali ed eventi in genere. 68

69 Dal punto di vista giuridico il catering è un contratto atipico consentito dall'art del Codice civile, che dispone che le parti possono concludere contratti al di fuori delle tipologie previste dall'ordinamento giuridico, purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo lo stesso ordinamento giuridico. Il contratto di catering si può definire come un contratto con cui una parte (un'impresa specializzata nella ristorazione), denominata caterer, si impegna, dietro il corrispettivo di un prezzo, a eseguire a favore dell'altra parte (un'azienda o un ente pubblico) una prestazione periodica di preparazione e somministrazione di alimenti o bevande. 69

70 Il contratto di catering si può definire:
Il catering è un contratto misto che presenta elementi del contratto di somministrazione ed elementi di un contratto di appalto di servizi. Il contratto di catering si può definire: bilaterale, in quanto fa sorgere obblighi in capo a entrambe le parti; a prestazioni corrispettive, in quanto alla prestazione di un soggetto corrisponde quella dell'altra; a titolo oneroso, poiché al sacrificio patrimoniale che una parte compie eseguendo la prestazione corrisponde un vantaggio patrimoniale che la stessa parte consegue ricevendo la prestazione della controparte; consensuale, che si perfeziona con il mero consenso delle parti; di durata, la cui funzione si attua attraverso l'adempimento di una o più prestazioni a esecuzione continuata. 70

71 Tipologie di servizi offerti
Tipologie di servizi offerti. Il servizio di catering può essere realizzato secondo varie tipologie: ristorazione mediante la preparazione dei pasti in loco: viene utilizzato per soddisfare esigenze di collettività numerose, come nel caso delle grandi imprese che offrono il servizio dei pasti ai propri dipendenti mediante l'attivazione di un servizio mensa; fornitura di pasti preconfezionati: viene utilizzato per comunità di dimensioni più piccole, come le piccole e medie imprese per le quali non è conveniente la predisposizione di locali e strutture per fornire il servizio di mensa ai propri dipendenti; buoni pasto, in cui la fornitura del servizio avviene dietro presentazione dei buoni rilasciati dalla società di catering che poi vengono rimborsati dall'impresa. 71

72 CONTRATTO DI BANQUETING
Diverso dal contratto di catering è quello di banqueting, che consiste non solo nel fornire pasti a domicilio per banchetti, matrimoni ed eventi vari, ma anche nella organizzazione e presentazione dell'evento: scelta della location, allestimento, intrattenimento, invio degli inviti ecc. La disciplina applicabile a questo contratto è quella dell'appalto di servizi, più che della somministrazione, in considerazione della durata, che in questo caso è limitata a un evento occasionale e non prolungata nel tempo. 72


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