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«STARE BENE A SCUOLA». ANALISI DEL CONTESTO  Piccolo comune montano a bassa densità abitativa, con forte presenza di alunni stranieri. Condizione sociale.

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1 «STARE BENE A SCUOLA»

2 ANALISI DEL CONTESTO  Piccolo comune montano a bassa densità abitativa, con forte presenza di alunni stranieri. Condizione sociale a rischio per la presenza di inoccupati o disoccupati tra i genitori.  L’economia è basata principalmente sull’agricoltura, la pastorizia e l’attività boschiva

3 SITUAZIONE DELLA CLASSE  La classe è formata da n. 12 alunni (7 maschi e 5 femmine). Sono presenti n. 4 alunni BES di cui:  1 alunno con L. 104/92 comma 1  1 alunno DSA D.M. 27/12/2012  2 alunni stranieri con disagio sociale L. 107/2015

4 PREREQUISITI  Saper riconoscere la funzione dei vari ambienti della scuola.  Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni; ITALIANO  Rappresentare e comunicare la realtà percepita;  Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione);  Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta a scuola o in altri contesti; TECNOLOGIA  Vedere e osservare  Rappresentare i dati attraverso mappe, disegni, testi.

5 PRODOTTI  Disegni raffiguranti buone regole di comportamento;  Didascalie esplicative dei disegni realizzati;  Immagini fotografiche della scuola all’interno e all’esterno;  Mostra fotografica.

6 RISORSE  INSEGNANTI DELLA CLASSE

7 TEMPI  Primo quadrimestre  12 settimane  2 ore ogni settimana per un totale di 24 ore

8 METODOLOGIA  Brainstorming – attività di gruppo per stimolare, provocare, generare idee. E’ una strategia che potenzia i processi di comunicazione in modo tale da far scaturire il massimo di idee utilizzabili nel minor tempo possibile.  Cooperative learning – l’apprendimento cooperativo si basa sull’interazione all’interno di un gruppo di allievi che collaborano, al fine di raggiungere un obiettivo comune.  Drammatizzazione – suddivisione in piccoli gruppi dove si rappresentano azioni di comportamenti corretti

9 ABILITA’  Ascolta e riferisce durante le conversazioni e le discussioni sulla realtà percepita ed interiorizzata.  Rappresenta con disegni gli ambienti della scuola e i comportamenti corretti da mettere in atto all’interno degli stessi.  Italiano:  Durante le conversazioni comunica rispettando i turni di parola.  Interviene in modo pertinente apportando contributi positivi.  Riferisce le fasi di un’esperienza vissuta a scuola.  Tecnologia:  Rappresenta attraverso i disegni ciò che è stato osservato.

10 ATTIVITA’ DISCIPLINE COINVOLTE: cittadinanza e costituzione, arte e immagine, italiano, tecnologia, geografia FASE 1  Esplorazione dell’ambiente scuola, sia all’esterno che all’interno, per la conoscenza dell’utilizzo delle aule, della palestra e dei servizi;  Osservazione dello spazio esterno come luogo ricreativo e di osservazione.

11 FASE 2  Prendere visione delle vie di fuga per l’evacuazione dalla scuola in caso di emergenza.  Comportamenti da mettere in atto in caso di emergenza  Prova di evacuazione diversificata per incendio e terremoto

12 FASE 3  Rappresentazione grafica degli spazi conosciuti e del loro utilizzo.  Creazione di un cartellone esplicativo delle regole di comportamento, con disegni e didascalie.

13 FASE 4  Mostra fotografica

14 STRUMENTI E PRODOTTI  Strumenti: fogli e matite, tablet per foto.  Prodotti: foto e disegni dei vari ambienti comprensivi degli arredi

15 VALUTAZIONE DEL PROCESSO  Osservazioni in itinere in relazione a precisione, destrezza nell’utilizzo degli strumenti, ricerca e gestione delle informazioni, autonomia. Questionario di autovalutazione compilato dagli alunni.

16 VALUTAZIONE DEL PROCESSO PRECISIONE E DESTREZZA NELL’UTILIZZO DEGLI STRUMENTI E DELLE TECNOLOGIE  Liv. 1 – L’allievo utilizza gli strumenti e le tecnologie in modo assolutamente inadeguato  Liv. 2 – L’allievo usa strumenti e tecnologie al minimo delle loro potenzialità  Liv. 3 – L’allievo usa strumenti e tecnologie con discreta precisione e destrezza.  Liv. 4 – L’allievo usa strumenti e tecnologie con precisione, destrezza ed efficienza. Trova soluzione ai problemi tecnici, unendo manualità, spirito pratico e intuizione.

17 VALUTAZIONE DEL PROCESSO RICERCA E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI  Liv. 1 - L’allievo ricerca le informazioni essenziali, raccogliendole e organizzandole in maniera appena adeguata  Liv. 2 - L’allievo ricerca, raccoglie e organizza le informazioni con discreta attenzione al metodo.  Liv. 3 – L’allievo ricerca, raccoglie e organizza le informazioni con attenzione al metodo. Le sa ritrovare e riutilizzare al momento opportuno e interpretare secondo una chiave di lettura

18 VALUTAZIONE DEL PROCESSO AUTONOMIA  Liv. 1 – L’allievo non è autonomo nello svolgere il compito, nella scelta degli strumenti e/o delle informazioni e procede, con fatica, solo se supportato  Liv. 2 – L’allievo ha un’autonomia limitata nello svolgere il compito, nella scelta degli strumenti e/o delle informazioni, ha spesso bisogno di informazioni integrative e di una guida  Liv. 3 – L’allievo è autonomo nello svolgere il compito, nella scelta degli strumenti e/o delle informazioni  Liv. – L’allievo è completamente autonomo nello svolgere il compito, nella scelta degli strumenti e/o delle informazioni. E’ di supporto agli altri.

19 AUTOVALUTAZIONE DELL’ALUNNO COME HO SVOLTO LE ATTIVITA’SITALVOLTANO Ho capito gli argomenti trattati? Ho collaborato con i miei compagni? Ho rispettato i tempi dati dalla maestra? Mi è piaciuto il lavoro svolto? Ho proposto idee e soluzioni in gruppo? Sono stato disponibile al confronto? Ho imparato qualcosa da questa nuova esperienza?

20 VALUTAZIONE DEL PRODOTTO Valutazione del prodotto finale concordato con gli insegnanti della classe, in relazione a completezza, pertinenza, organizzazione.  Liv. 1 – Il prodotto presenta lacune circa la completezza e la pertinenza, le parti e le informazioni non sono collegate.  Liv. 2 – Il prodotto contiene le parti e le informazioni di base pertinenti a sviluppare la consegna.  Liv. 3 - Il prodotto contiene le parti e le informazioni di base pertinenti a sviluppare la consegna, anche quelle ricavabili da una propria ricerca personale e le collega tra loro

21 AUTOVALUTAZIONE DELL’INSEGNANTE Al termine di un’unità didattica, di un progetto o di un percorso è fondamentale che l’insegnante rifletta in maniera critica sul proprio lavoro, le metodologie e gli strumenti utilizzati, gli spazi e i tempi scelti, per verificare l’efficacia del suo intervento rispetto agli obiettivi prefissati. COME HO SVOLTO LE ATTIVITA’SITALVOLTANO Sono riuscita a motivare tutti i miei alunni? Ho rispettato i loro tempi di attenzione e i loro ritmi di apprendimento? Avrei potuto realizzare in maniera diversa qualche attività? Ho utilizzato le metodologie più efficaci per il lavoro da realizzare? Cambierei qualcosa del lavoro svolto?


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