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Prosa e poesia in età giulio-claudia (prima età imperiale)

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Presentazione sul tema: "Prosa e poesia in età giulio-claudia (prima età imperiale)"— Transcript della presentazione:

1 Prosa e poesia in età giulio-claudia (prima età imperiale)

2 La letteratura nell’età giulio-claudia
I primi tre imperatori giulio-claudi non impostano una politica culturale paragonabile a quella augustea. La letteratura non conosce sviluppi significativi: nasce una storiografia di opposizione al principato, di matrice filo-senatoria (Cremuzio Cordo), cui si contrappone un filone favorevole agli imperatori (Velleio Patercolo); vengono coltivate la favola, la prosa tecnica, la poesia astronomica, la retorica. Sotto Nerone ricevono grande impulso l’organizzazione di spettacoli teatrali e di concorsi poetici, le recitationes (pubbliche letture) e si registra un risveglio letterario: fioriscono l’epica (Lucano), la satira (Persio), la poesia bucolica (Calpurnio Siculo), il romanzo (Petronio). La Terra (Ara pacis) Prosa e poesia in età giulio-claudia > La letteratura nell’età giulio-claudia

3 Panorama letterario dell’età giulio-claudia
Il panorama della produzione letteraria sotto i primi tre imperatori della dinastia giulio-claudia può essere così schematizzato, in riferimento alle opere e agli autori più significativi: autori e generi letterari sotto i primi imperatori giulio-claudi poesia favola poesia astronomica Fedro Manilio prosa retorica storiografia prontuario di exempla trattatistica Seneca Padre Velleio Patercolo, Curzio Rufo Valerio Massimo Vitruvio, Celso, Columella, Apicio Prosa e poesia in età giulio-claudia > Panorama letterario dell’età giulio-claudia

4 Fedro e la favola Gaio Giulio Fedro (20 a.C.-50 d.C.), liberto di Augusto originario della Tracia, è autore di una raccolta di favole in senari giambici in 5 libri. Seguendo il favolista greco Esopo, suo modello, Fedro sceglie come protagonisti animali umanizzati e dotati ditratti psicologici fissi; raramente compaiono personaggi umani (p. es. l’imperatore Tiberio). Le favole vogliono essere divertenti e istruttive: si concludono spesso con una morale, che stigmatizza la legge del più forte e sembra dare voce alle classi subalterne della società romana. Francis Barlow, Esopo (1687) Prosa e poesia in età giulio-claudia > Fedro e la favola

5 Manilio e la poesia astronomica
Marco Manilio, figura avvolta dal mistero, è autore di un poema didascalico in esametri in 5 libri, intitolato Astronomica (Elementi di astronomia). Prendendo a modello Lucrezio per la forma espositiva e Ovidio per la fluida eleganza del verso, Manilio scrive un poema di astronomia in cui si descrivono la struttura del cosmo, le costellazioni, i segni dello zodiaco e l’influsso dei corpi celesti sui caratteri umani. Il poema è sostenuto dalla dottrina stoica del logos universale, legge che regola l’universo e si manifesta all’uomo nella natura e attraverso la ragione. Il sistema tolemaico Prosa e poesia in età giulio-claudia > Manilio e la poesia astronomica

6 Seneca il Vecchio e la retorica
Seneca il Vecchio (Cordova, 50 a.C. – inizio del principato di Caligola) è autore di un’opera intitolata Oratorum et rhetorum sententiae, divisiones, colores (Massime, suddivisioni e coloriture di oratori e retori). L’opera illustra pregi e difetti degli oratori e retori più famosi del tempo, attraverso le loro sententiae (frasi a effetto), le divisiones (articolazione dei contenuti), i colores (sfumature stilistiche). Questa raccolta testimonia la diffusione dell’oratoria fittizia e spettacolarizzata delle declamationes, nelle due forme della controversia (dibattimento di una causa fittizia da posizioni contrapposte) e della suasoria (tentativo di orientare l’azione di un personaggio famoso). La retorica personificata Prosa e poesia in età giulio-claudia > Seneca il Vecchio e la retorica

7 La storiografia: Velleio Patercolo
Velleio Patercolo, irpino, autore di Historiae ad Marcum Vinicium (console nel 30 d.C.), espone in 2 libri l’intera storia romana, dalle origini all’età contemporanea. Il fulcro della sua esposizione è il principato di Tiberio, esaltato per le sue capacità militari e politiche. La valutazione positiva di Tiberio si può spiegare: come segno di gratitudine per la sua benevolenza nei confronti dell’autore; come versione alternativa a quella della storiografia filo-senatoria, ostile a Tiberio. L’opera si distingue per la sua attenzione alla storia culturale e ai costumi. Tiberio Prosa e poesia in età giulio-claudia > La storiografia: Velleio Patercolo

8 Valerio Massimo e Curzio Rufo
Al principato di Tiberio e Caligola pare debbano essere assegnate anche le opere di Valerio Massimo e Curzio Rufo. Valerio Massimo è autore di Factorum et dictorum memorabilium libri IX (Nove libri di fatti e detti memorabili), una raccolta di exempla relativi a vizi e virtù destinata alle scuole di retorica. Curzio Rufo è autore delle Historiae Alexandri Magni (Storie di Alessandro Magno) in 10 libri: la figura del sovrano macedone, già modello per i sovrani ellenistici, diventa un eroe da romanzo, protagonistadi avventure fiabesche in terre remote. Alessandro Magno Prosa e poesia in età giulio-claudia > Valerio Massimo e Curzio Rufo


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