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Prospettive economiche, interventi e strumenti bancari di supporto alle aziende con particolare riferimento al territorio della Regione Lazio Paolo G.

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Presentazione sul tema: "Prospettive economiche, interventi e strumenti bancari di supporto alle aziende con particolare riferimento al territorio della Regione Lazio Paolo G."— Transcript della presentazione:

1 Prospettive economiche, interventi e strumenti bancari di supporto alle aziende con particolare riferimento al territorio della Regione Lazio Paolo G. Grignaschi direzionegenerale@federlus.it Tarquinia, 13 maggio 2009

2 www.federlus.it – maggio 2009 2 Agenda PREMESSA EVOLUZIONE DEI FENOMENI IN CORSO PROSPETTIVE ECONOMICHE LA CONGIUNTURA DEL SISTEMA PRODUTTIVO LAZIALE LINEE DI INTERVENTO E STRUMENTI A SUPPORTO DELLE AZIENDE

3 www.federlus.it – maggio 2009 3 Premessa: le cifre del Credito Cooperativo (Quota di mercato % delle BCC italiane nel mercato della raccolta)

4 www.federlus.it – maggio 2009 4 Premessa: le cifre del Credito Cooperativo (Quota di mercato % delle BCC italiane nel mercato del credito per settore di destinazione dei finanziamenti – data rilevazione: 30/09/2008)

5 www.federlus.it – maggio 2009 5 STRUTTURA Il sistema imprenditoriale Il sistema associativo Coordinamento Assistenza tecnica Consulenza Servizi Prodotti Servizi outsourcing Sussidiarietà Solidarietà PRINCIPI Premessa: la struttura del Credito Cooperativo

6 www.federlus.it – maggio 2009 6 Premessa: i principi Credito Cooperativo Statuto BCC – art. 2 Statuto BCC – art. 2: Nell'esercizio della sua attività, la Società si ispira (ai principi dellinsegnamento sociale cristiano e) ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l'educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. E altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci.

7 www.federlus.it – maggio 2009 7 Premessa: lobiettivo primario del Credito Cooperativo La struttura stessa delle Banche di Credito Cooperativo, che si fonda su società di persone e non di capitali, lascia intendere che obiettivo primario non è il lucro, ma il soddisfacimento di esigenze di utilità sociale Giovanni Paolo II

8 www.federlus.it – maggio 2009 8 Premessa: la mission della Federazione Locale (art. 2 dello Statuto di Federazione) …promuovere la costituzione di Banche di Credito Cooperativo … …rafforzarne il rapporto con le comunità locali… …agevolarne lo sviluppo mediante lesercizio di attività di interesse comune, di rappresentanza, assistenza ed erogazione dei servizi

9 www.federlus.it – maggio 2009 9 Premessa: le cifre della Federazione BCC del Lazio, Umbria, Sardegna Soci 53.615 53.615 Sportelli 292 292 Dipendenti 1.767 1.767 Impieghi 6,141 mld ca. +11,73% 6,141 mld ca. (+11,73% rispetto allanno precedente) Raccolta diretta 8,929 mld +12,22% 8,929 mld (+12,22% rispetto allanno precedente) Struttura e masse gestite nel 2008…

10 www.federlus.it – maggio 2009 10 Premessa: le cifre della Federazione BCC del Lazio, Umbria, Sardegna TIER 1 CAPITAL RATIO 16% ca.* 16% ca.* TOTAL CAPITAL RATIO 17% ca.** 17% ca.** Solidità patrimoniale nel 2008….. Sistema Bancario*** 10,4% 10,4% (*) Dato dal rapporto tra Patrimonio di Vigilanza di base e attività ponderate per i rischi di I pilastro. (**) Dato dal rapporto tra Patrimonio di Vigilanza e attività ponderate per i rischi di I pilastro. 7,4% 7,4% (***) Fonte: Banca dItalia – data di riferimento giugno 2008.

11 www.federlus.it – maggio 2009 11 Agenda PREMESSA EVOLUZIONE DEI FENOMENI IN CORSO PROSPETTIVE ECONOMICHE LA CONGIUNTURA DEL SISTEMA PRODUTTIVO LAZIALE LINEE DI INTERVENTO E STRUMENTI A SUPPORTO DELLE AZIENDE

12 www.federlus.it – maggio 2009 12 Linterpretazione degli eventi Quella che stiamo vivendo non è una crisi finanziaria La genesi della crisi non è riconducibile allo scoppio del caso sub-prime I problemi che stiamo vivendo sono la conseguenza di una evoluzione strutturale globale Le prospettive di ripresa stabile sono subordinate ad una rivisitazione dei modelli di consumo delle famiglie e alla capacità di adattamento delle imprese alla rivoluzione tecnologica in atto.

13 www.federlus.it – maggio 2009 13 Linterpretazione degli eventi Fonte: EURISKO A conferma di quanto anticipato, il Monitor di Eurisko ci dice che il crollo del sentiment delle imprese è crollato ben prima della crisi dei sub-prime…

14 www.federlus.it – maggio 2009 14 Cronologia degli eventi Sul piano demografico alla crescita pronunciata delle economie in via di sviluppo si è cominciata a contrapporre un progressivo invecchiamento dei paesi industrializzati Con la rivoluzione delle nuove tecnologie dellinformazione e delle comunicazioni si è arrestato il progressivo declino nella crescita della produttività degli Stati Uniti, che ha ripreso ad espandersi a tassi elevati nella seconda metà degli anni 90 Leuforia per la nuova economia – più che proporzionalmente rispetto ai guadagni di produttività – si è riflessa nei consumi, soprattutto delle famiglie americane La globalizzazione degli scambi e la liberalizzazione dei mercati hanno spostato ingenti capitali fra gli Stati ed hanno permesso un facile indebitamento a governi, famiglie ed imprese La crescita della domanda per importazioni degli USA e lo sviluppo tumultuoso delle esportazioni dei paesi emergenti (raddoppiate dal 1990 e pari al 25% del totale mondiale) hanno determinato uno squilibrio globale nelle partite correnti e un inasprimento della politica monetaria Oltre che linterpretazione logica della crisi in corso, è utile ripercorrere la ricostruzione cronologica della sequenza dei fenomeni che hanno contrassegnato gli ultimi 10/15anni. In particolare:

15 www.federlus.it – maggio 2009 15 Cronologia degli eventi Ciò ha portato nel 200/01 allo scoppio della bolla dot.com in quasi concomitanza con labbattimento delle Torri gemelle La politica monetaria ritorna espansiva, accomodando lindebitamento delle famiglie, la crescita nominale del mercato mobiliare e dando slancio ad una intensa innovazione finanziaria…….. Il resto….è crisi finanziaria ed economica di questi giorni…….

16 www.federlus.it – maggio 2009 16 Agenda PREMESSA EVOLUZIONE DEI FENOMENI IN CORSO PROSPETTIVE ECONOMICHE LA CONGIUNTURA DEL SISTEMA PRODUTTIVO LAZIALE LINEE DI INTERVENTO E STRUMENTI A SUPPORTO DELLE AZIENDE

17 www.federlus.it – maggio 2009 17 I dati e la fiducia Fonte: ISAE Secondo lultima indagine ISAE su un campione di 4.000 imprese, il clima di fiducia nel settore manifatturiero migliora ad aprile 2009 del 5% rispetto al periodo precedente…

18 www.federlus.it – maggio 2009 18 I dati e la fiducia Fonte: EURISKO Anche le ultime analisi Eurisko sembrano confermare il cenno di ripresa di fiducia presso le imprese…

19 www.federlus.it – maggio 2009 19 I dati e la fiducia Fonte: BANKIT Nonostante le impressioni di fiducia dichiarate dagli imprenditori e la scomparsa della parola crisi dai quotidiani, gli ultimi dati reali sono ancora da si salvi chi può

20 www.federlus.it – maggio 2009 20 Fonte: ISAE Fonte: Banca dItalia Le relazioni di credito fra banche e imprese mostrano segnali di criticità sia in relazione al deterioramento dei crediti in essere che con riferimento alle condizioni di accesso. I dati e la fiducia

21 www.federlus.it – maggio 2009 21 Agenda PREMESSA EVOLUZIONE DEI FENOMENI IN CORSO PROSPETTIVE ECONOMICHE LA CONGIUNTURA DEL SISTEMA PRODUTTIVO LAZIALE LINEE DI INTERVENTO E STRUMENTI A SUPPORTO DELLE AZIENDE

22 www.federlus.it – maggio 2009 22 Fonte: UnioncamereLazio/Censis – Monitoraggio congiunturale sul sistema produttivo del Lazio. Campione: 600 imprese del Lazio. Lindice di performance del sistema produttivo regionale – che varia da 1 a 5 – si mostra in forte ridimensionamento, soprattutto con riferimento alla produzione, agli ordini e al fatturato. Lo stato del sistema produttivo laziale

23 www.federlus.it – maggio 2009 23 Fonte: UnioncamereLazio/Censis – Monitoraggio congiunturale sul sistema produttivo del Lazio. Campione: 600 imprese del Lazio. La serie storica dellindice mostra come il netto peggioramento – in termini reali – si è verificato a partire dallultimo quadrimestre dello scorso anno. Lo stato del sistema produttivo laziale

24 www.federlus.it – maggio 2009 24 In tutte le ripartizioni territoriali del Lazio si evidenza il ridimensionamento dellattività produttiva alla fine del 2008; appaiono più sensibili alla fase di rallentamento le province di Viterbo e Rieti, nelle quali lindice della produzione ha registrato una flessione di 0,15 punti percentuali, mentre sembra tenere un po di più la provincia di Roma, dove comunque si è registrato un calo dellindice della produzione. Fonte: UnioncamereLazio/Censis – Monitoraggio congiunturale sul sistema produttivo del Lazio. Campione: 600 imprese del Lazio. Lo stato del sistema produttivo laziale

25 www.federlus.it – maggio 2009 25 Oltre la metà delle imprese ritiene di operare in un mercato praticamente fermo. Il sistema, dal punto di vista del posizionamento di mercato, appare in difficoltà ma non è percepibile, per il momento, una conclamata situazione di recessione. (fase congiunturale indicata dallimpresa) Fonte: UnioncamereLazio/Censis – Monitoraggio congiunturale sul sistema produttivo del Lazio. Campione: 600 imprese del Lazio. Lo stato del sistema produttivo laziale

26 www.federlus.it – maggio 2009 26 Rispetto al secondo quadrimestre del 2008, a fine anno aumenta soprattutto in agricoltura, nel manifatturiero e nel commercio la percentuale di aziende in una fase di ridimensionamento e si assottiglia leggermente la quota di imprese in fase stazionaria. Lo scenario complessivo appare critico ma non drammatico, molte sono ancora le imprese che cercano di tenere testa alle difficoltà del mercato. Il sistema produttivo laziale Fonte: UnioncamereLazio/Censis – Monitoraggio congiunturale sul sistema produttivo del Lazio. Campione: 600 imprese del Lazio.

27 www.federlus.it – maggio 2009 27 Si ridimensiona su tutto il territorio regionale il volume degli investimenti produttivi, suddivisi in relazione alla finalità, ma la possibilità di stallo appare lontana. (% di imprese che hanno effettuato investimenti produttivi nellultimo quadrimestre 2008 ) Il sistema produttivo laziale Fonte: UnioncamereLazio/Censis – Monitoraggio congiunturale sul sistema produttivo del Lazio. Campione: 600 imprese del Lazio.

28 www.federlus.it – maggio 2009 28 I maggiori problemi per le imprese si registrano nel recupero crediti e nella gestione della liquidità. (% di imprese che hanno rilevato le criticità elencate ) La domanda delle imprese del Lazio Fonte: UnioncamereLazio/Censis – Monitoraggio congiunturale sul sistema produttivo del Lazio. Campione: 600 imprese del Lazio.

29 www.federlus.it – maggio 2009 29 In Italia il Lazio è lunica regione con il segno positivo nel tasso di crescita del numero di aziende (I trimestre 2009). Il confronto nazionale Fonte: Unioncamere/Infocamere, Movimprese. +0,06% Media regionale -0,41% +0,06% +0,18% -0,55% -0,59%

30 www.federlus.it – maggio 2009 30 Il Lazio va meglio della media italiana anche per tasso di crescita del numero di imprese artigiane (I trimestre 2009). Il confronto nazionale Fonte: Unioncamere/Infocamere, Movimprese.-0,68% Media regionale -1,04% Media nazionale -0,70% -0,23% -0,69% -0,53% -1,75%

31 www.federlus.it – maggio 2009 31 Agenda PREMESSA EVOLUZIONE DEI FENOMENI IN CORSO PROSPETTIVE ECONOMICHE LA CONGIUNTURA DEL SISTEMA PRODUTTIVO LAZIALE LINEE DI INTERVENTO E STRUMENTI A SUPPORTO DELLE AZIENDE

32 www.federlus.it – maggio 2009 32 Linee di intervento Nellimmediato occorre sostenere la corretta struttura finanziaria delle aziende e fornire la necessaria elasticità per far fronte alle difficoltà di equilibrio nel finanziamento del circolante Nel lungo termine, il rilancio tessuto produttivo laziale passerà attraverso la sinergica collaborazione tra le istituzioni locali, le banche e le imprese sul territorio, in una logica di distretto La sfida successiva per le imprese è il recupero della produttività attraverso linnovazione tecnologica Lintervento della Banca - e il suo contributo virtuoso – dovrà essere ispirato alla attenta selezione dei prenditori e non ad una mera logia del credito a tutti i costi Limpiego finanziario non dovrà dunque essere basato solo sul merito di credito della singola azienda, esso dovrà orientarsi verso la c.d. supply chain finanziaria che accompagna i processi primari di filiera La Banca di relazione ha sicuramente un vantaggio informativo in grado di generare economie di efficienza nellallocazione delle risorse sul territorio.

33 www.federlus.it – maggio 2009 33 Gli strumenti concreti: la gestione del circolante Convenzione Federlus – Unionfidi lazio disciplinante la concessione di finanziamenti ad imprese e soggetti fornitori di beni e servizi creditori delle aziende sanitarie/ospedaliere della regione Lazio, quale anticipazione straordinaria per i crediti vantati nei confonti di queste ultime, assistiti dalla garanzia rilasciata da Unionfidi a valere sul Fondo di garanzia per le categorie sociali.

34 www.federlus.it – maggio 2009 34 Gli strumenti concreti: il consolidamento patrimoniale Convenzione Federlus – Unionfidi lazio (Forcooper) disciplinante la concessione di finanziamenti da parte delle BCC associate in favore di imprese cooperative, ad esclusione di quelle edilizie, aderenti alla Confcooperative Lazio ed aventi sede nel territorio della Regione Lazio. I finanziamenti dovranno essere destinati allaumento di capitale sociale, a fronte di piani di sviluppo, prioritariamente diretti allinnovazione tecnologica, allincremento delloccupazione e allo sviluppo di aree svantaggiate.

35 www.federlus.it – maggio 2009 35 Gli strumenti concreti: la flessibilità finanziaria Protocollo dintesa con le principali confederazioni nazionali dellartigianato – in corso di declinazione a livello regionale – avente ad oggetto: lintroduzione di elementi temporanei di flessibilità nella gestione dei rimborsi rateali dei crediti in bonis la possibilità di sostenere le esigenze di cassa delle imprese artigiane e la rinegoziazione delle loro esposizioni a breve la promozione di forme di finanziamento degli investimenti allineati ai flussi di cassa attesi dagli investimenti il coinvolgimento e la valorizzazione di Confidi nel loro ruolo di mitigazione del rischio di credito

36 www.federlus.it – maggio 2009 36 Legge regionale 19/99 Prestito donore Favorisce la creazione e lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile trasformando il progetto imprenditoriale in una attività. Lopportunità è destinata esclusivamente a chi intende avviare unattività autonoma in forma individuale, il proponente alla data di presentazione della domanda deve possedere i seguenti requisiti: essere residente nella Regione Lazio con età compresa tra i 18 e i 35 anni ed essere privo di occupazione. In particolare il sostegno si manifesta nella fase di avvio dell idea imprenditoriale concedendo fino a 30.000 euro di contributo- finanziamento nelle seguenti forme: 50% delle agevolazioni a fondo perduto (fino a un massimo di 15.000 euro) 50% delle agevolazioni sotto forma di prestito agevolato (fino a un massimo di 15.000 euro) da restituire in cinque anni attraverso 2 rate costanti semestrali, a un tasso pari al 2,5% annuo, con 2 anni di pre-ammortamento. Soggetto gestore Bic LazioBic Lazio Legge regionale 19/99 Prestito donore Favorisce la creazione e lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile trasformando il progetto imprenditoriale in una attività. Lopportunità è destinata esclusivamente a chi intende avviare unattività autonoma in forma individuale, il proponente alla data di presentazione della domanda deve possedere i seguenti requisiti: essere residente nella Regione Lazio con età compresa tra i 18 e i 35 anni ed essere privo di occupazione. In particolare il sostegno si manifesta nella fase di avvio dell idea imprenditoriale concedendo fino a 30.000 euro di contributo- finanziamento nelle seguenti forme: 50% delle agevolazioni a fondo perduto (fino a un massimo di 15.000 euro) 50% delle agevolazioni sotto forma di prestito agevolato (fino a un massimo di 15.000 euro) da restituire in cinque anni attraverso 2 rate costanti semestrali, a un tasso pari al 2,5% annuo, con 2 anni di pre-ammortamento. Soggetto gestore Bic LazioBic Lazio BCC di Roma e Consorzio Confidi Lazio tagliano i tempi per i finanziamenti BCC di Roma Il meccanismo del silenzio-assenso prevede che le imprese associate al Consorzio Confidi Lazio presentino le domande di finanziamento alla BCC di Roma attraverso il Consorzio. BCC di Roma riceve le richieste con le relative pratiche direttamente dal Consorzio e le vaglia in procedura accelerata. Infatti, se entro 25 giorni lavorativi bancari, a decorrere dal giorno lavorativo bancario successivo a quello della comunicazione di ricezione della pratica da parte della Banca, le richieste non sono state formalmente respinte, si intendono approvate ad ogni effetto. Il Consorzio Confidi Lazio è stato creato nel 1974 dalla Federlazio con lo scopo di fornire assistenza alle imprese sulle problematiche riguardanti l'accesso al credito. È uno dei primi Confidi ad aver ottenuto la certificazione ISO 9002. Attualmente associa 1500 imprese. BCC di Roma e Consorzio Confidi Lazio tagliano i tempi per i finanziamenti BCC di Roma Il meccanismo del silenzio-assenso prevede che le imprese associate al Consorzio Confidi Lazio presentino le domande di finanziamento alla BCC di Roma attraverso il Consorzio. BCC di Roma riceve le richieste con le relative pratiche direttamente dal Consorzio e le vaglia in procedura accelerata. Infatti, se entro 25 giorni lavorativi bancari, a decorrere dal giorno lavorativo bancario successivo a quello della comunicazione di ricezione della pratica da parte della Banca, le richieste non sono state formalmente respinte, si intendono approvate ad ogni effetto. Il Consorzio Confidi Lazio è stato creato nel 1974 dalla Federlazio con lo scopo di fornire assistenza alle imprese sulle problematiche riguardanti l'accesso al credito. È uno dei primi Confidi ad aver ottenuto la certificazione ISO 9002. Attualmente associa 1500 imprese. Gli strumenti concreti: rapidità di investimento e avvio dimpresa

37 www.federlus.it – maggio 2009 37 Gli strumenti concreti: imprenditorialità femminile La Regione Lazio promuove le iniziative imprenditoriali delle donne, facilitandone l'accesso al credito. Queste le vie per accedere ai contributi regionali agevolati e ai finanziamenti concessi dalla nostra Banca. Legge 215/92 (legge nazionale decentrata alle regioni) La legge prevede dei contributi agevolati alle imprese femminili beneficiarie (risultanti da apposita graduatoria pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana), erogati da Sviluppo Lazio attraverso la nostra Banca. Per saperne di più, vai a imprenditoria Femminile - Legge 215/92 finanziamenti integrativi BCC Roma - Legge 215/92 A.T.I. - Associazioni Temporanee di Impresa, assegnatarie dei fondi della Regione Lazio. Forniscono, grazie alla consulenza fornita dai POGEF (Progettista delle Opportunità di Genere in ambito Finanziario), supporto alla donne per la definizione e la progettazione di un'idea imprenditoriale. Finanziamenti a breve termine Anticipo su contributi Massimo 90% dellimporto spettante (al netto di eventuali anticipi). Tasso annuo nominale: Euribor 360/3 mesi maggiorato di uno spread di 1,40 punti percentuali. Esente da commissioni massimo scoperto.

38 www.federlus.it – maggio 2009 38 Il meccanismo del silenzio-assenso prevede che le imprese associate al Consorzio Confidi Lazio presentino le domande di finanziamento alla BCC di Roma attraverso il Consorzio. BCC di Roma riceve le richieste con le relative pratiche direttamente dal Consorzio e le vaglia in procedura accelerata. Infatti, se entro 25 giorni lavorativi bancari, a decorrere dal giorno lavorativo bancario successivo a quello della comunicazione di ricezione della pratica da parte della Banca, le richieste non sono state formalmente respinte, si intendono approvate ad ogni effetto. Il Consorzio Confidi Lazio è stato creato nel 1974 dalla Federlazio con lo scopo di fornire assistenza alle imprese sulle problematiche riguardanti l'accesso al credito. È uno dei primi Confidi ad aver ottenuto la certificazione ISO 9002. Attualmente associa 1500 imprese.Federlazio Il meccanismo del silenzio-assenso prevede che le imprese associate al Consorzio Confidi Lazio presentino le domande di finanziamento alla BCC di Roma attraverso il Consorzio. BCC di Roma riceve le richieste con le relative pratiche direttamente dal Consorzio e le vaglia in procedura accelerata. Infatti, se entro 25 giorni lavorativi bancari, a decorrere dal giorno lavorativo bancario successivo a quello della comunicazione di ricezione della pratica da parte della Banca, le richieste non sono state formalmente respinte, si intendono approvate ad ogni effetto. Il Consorzio Confidi Lazio è stato creato nel 1974 dalla Federlazio con lo scopo di fornire assistenza alle imprese sulle problematiche riguardanti l'accesso al credito. È uno dei primi Confidi ad aver ottenuto la certificazione ISO 9002. Attualmente associa 1500 imprese.Federlazio Il meccanismo del silenzio-assenso prevede che le imprese associate al Consorzio Confidi Lazio presentino le domande di finanziamento alla BCC di Roma attraverso il Consorzio. BCC di Roma riceve le richieste con le relative pratiche direttamente dal Consorzio e le vaglia in procedura accelerata. Infatti, se entro 25 giorni lavorativi bancari, a decorrere dal giorno lavorativo bancario successivo a quello della comunicazione di ricezione della pratica da parte della Banca, le richieste non sono state formalmente respinte, si intendono approvate ad ogni effetto. Il Consorzio Confidi Lazio è stato creato nel 1974 dalla Federlazio con lo scopo di fornire assistenza alle imprese sulle problematiche riguardanti l'accesso al credito. È uno dei primi Confidi ad aver ottenuto la certificazione ISO 9002. Attualmente associa 1500 imprese.Federlazio Domande?


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