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A trentanni dalla 517/77 Lesperienza dellintegrazione nelle scuole senesi.

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Presentazione sul tema: "A trentanni dalla 517/77 Lesperienza dellintegrazione nelle scuole senesi."— Transcript della presentazione:

1 A trentanni dalla 517/77 Lesperienza dellintegrazione nelle scuole senesi

2 Totale alunni disabili Totale posti di attività di sostegno Rapporto docenti/alunni a.s. 97/983111671.9 a.s. 98/993241881.7 a.s. 99/003411951.7 a.s. 00/013532051.7 a.s. 01/023802091.8 a.s. 02/034282341.8 a.s. 03/044832671.8 a.s. 04/055352871.8 a.s. 05/065623031.8 a.s. 06/076183341.8

3 Anno scolastico Totale popolazione scolastica R. 1/138 N. posti attivati R. provinciale 2001/0228.804 208209 1/137 2002/0329.464 213234 1/125 2003/0430.064 217267 1/112 2004/0530.504 221287 1/106 2005/0630.918 224303 1/102

4 Integrazione Completamento attraverso laggiunta di elementi mancanti Formazione di unentità unica a partire da soggetti diversi completamento, entità unica, soggetti diversi

5 FAMIGLIASCUOLA ENTI LOCALI AZ.U.S.L.EXTRASCUOLA ALUNNO CON BISOGNI SPECIALI

6 Relazione Ogni forma di legame esistente tra due o più persone filo fragile e prezioso che mi lega allaltro ascolto, conoscenza, accetta zione

7 INTEGRAZIONE SCOLASTICA: Sistema di azioni educative e professionali integrate, basato su un approccio metodologico prima di tutto relazionale.

8 Corresponsabilità Responsabilità divisa con altri. Operazione che coinvolge persone diversamente collocate per ruoli, responsabilità, funzioni e professionalità

9 ATTEGGIAMENTO DI INVESTIMENTO IO SONO OK – TU SEI OK Fiduciosi che … Disponibili a …

10 RI Organizzazione che si costruisce e RIcostruisce continuamente sulle relazioni e sui compiti NOstaticità, schemi rigidi, contrapposizione SIflessibilità, adattamento, rielaborazione

11 Cera una volta un angelo che viveva in cielo, tra le nuvole bianche non ancora inquinate dalle mille tazzine della Lavazza. Beato e sereno, cantava e suonava larpa. Ma un giorno fu buttato giù dallalto dei cieli. Mentre cadeva ebbe a malapena il tempo di urlare: Ma che ci vado a fare giù? Langelo custode, risposero dallalto. Dovrai occuparti di un bambino un po diverso, uno che ha più bisogno degli altri della tua guida, dei tuoi insegnamenti. E dove? A scuola Fu così che nacque linsegnante di sostegno.

12 Langelo vedeva il bambino crescere con lui, giocava con lui, imparava da lui. Cerano, è vero, insegnanti e professoroni che non sopportavano il bambino, ma la maggior parte dei docenti aveva finito per adattarsi alla strana coppia.

13 strana coppiaE ancora una strana coppia?

14 Lunico problema era che il bambino si sentiva spesso solo: lo facevano giocare con gli altri, ma quando si faceva scuola (che doveva essere una cosa tremendamente seria perché i professoroni da seri diventavano serissimi) spesso veniva allontanato con il suo angelo custode.

15 la socializzazioneE la socializzazione lunico obiettivo?

16 Langelo custode del bambino provò a convincere tutti coloro che frequentavano la scuola che il suo bambino sarebbe stato contento di crescere non solo stando insieme agli altri, ma anche facendo con gli altri: con i compagni, con gli insegnanti, con il personale della scuola, con il mondo. Qualcuno accettò, ma pretese che langelo custode divenisse un secondino, qualcun altro accettò, ma stabilì che il bambino diverso facesse unicamente parte del coro, lasciando cantare sempre e solo gli altri, i bravi, i normali.

17 da protagonistaCi sono occasioni da protagonista?

18 Un professore gufo chiamò langelo e gli disse: E inutile provarci, il tuo bambino è lento, rallenta il progresso degli altri compagni. E langelo si mise in disparte con il suo bambino.

19 Ancora in disparteAncora in disparte?

20 Langelo provò a convincere gli altri che anche per il suo bambino era importante fare scuola e farla insieme agli altri: tutti quelli della scuola dovevano tramutarsi in angeli. Non ci riuscì e concluse: Ecco, la scuola non è pronta. Langelo provò e riprovò. Prima aprì uno spiraglio in una classe, poi una fenditura nei cuori, poi unapertura nei cervelli. Qualche smorfia di troppo svanì, qualcuno scoprì che quel bambino diverso aveva fatto capire che tutti siamo diversi, ma anche che tutti sono in grado di imparare.

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