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NUOVE PRESENZE RELIGIOSE IN ITALIA Religioni e democrazia

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Presentazione sul tema: "NUOVE PRESENZE RELIGIOSE IN ITALIA Religioni e democrazia"— Transcript della presentazione:

1 NUOVE PRESENZE RELIGIOSE IN ITALIA Religioni e democrazia
Alessandria, 16 ottobre 2010 ACSAL Religioni e democrazia WORKSHOP Tavolo 1 Linee essenziali del regime giuridico degli Enti locali

2 Enti locali e Costituzione dopo la riforma del Titolo V (2003)‏
Articolo 5: Autonomia e decentramento nel rispetto dell’Unità nazionale Articolo 114: Pari dignità tra i livelli istituzionali (invece di gerarchia) - Autonomia statutaria Articolo 118: Sussidiarietà “Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni” (salvo esercizio unitario)‏

3 La riforma legislativa A partire dagli anni ‘90
Ordinamento Procedimento Privatizzazione pubblico impiego Elezione diretta del Capo dell’Amministrazione Semplificazione amministrativa Lavori Pubblici Contabilità

4 Legislazione Enti locali
Legge 8 giugno 1990, n 142 “Ordinamento delle autonomie locali” Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” Legge 23 ottobre 1992, n. 421 “Delega al Governo per la razionalizzazione e la revisione delle discipline in materia di sanità, di pubblico impiego, di previdenza e di finanza territoriale” Decreto Legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 “’Razionalizzazione dell’organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego, a norma dell’art. 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421” Legge 25 marzo 1993, n. 81 “Elezione diretta del Sindaco e del Presidente della Provincia” Decreto Legislativo 10 novembre 1993, n. 470 “Disposizioni correttive del Decreto Legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, recante razionalizzazione dell’organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego”

5 Legislazione Enti locali
Decreto Legislativo 25 febbraio 1995, n. 77 “Ordinamento finanziario e contabile degli enti locali” Legge 15 marzo 1997, n Bassanini 1” “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa” Legge 15 maggio 1997, n Bassanini 2 “Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo” Legge 16 giugno 1998, n Bassanini 3 “Modifiche ed integrazioni alle leggi 15 marzo 1997, n. 59 e 15 maggio 1997, n. 127, nonché norme in materia di formazione del personale dipendente e di lavoro a distanza nelle pubbliche amministrazioni. Disposizione in materia di edilizia scolastica” Legge 3 agosto 1999, n Napolitano-Vigneri “Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti locali, nonché modifiche alla legge 8 giugno 1990, n. 142” Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico sull’Ordinamento degli enti locali”

6 Gli Enti locali Rappresentano la rispettiva comunità (Comune: ente a fini generali; Provincia: area vasta) Ne curano gli interessi Ne promuovono lo sviluppo Godono di legittimazione democratica

7 Gli Enti locali ENTI LOCALI TERRITORIALI: ENTI LOCALI FUNZIONALI:
Comuni (Comunità Montane e isolane, Unioni di Comuni, Consorzi,…)‏ Province e Città Metropolitane ENTI LOCALI FUNZIONALI: Scuole e Università Camere di Commercio Altri enti (strumentali : parchi, ASL, … )‏ Rapporti tra Enti locali e Regioni / Stato: Principio di LEALE COLLABORAZIONE (120 Cost)‏ Previsione obbligatoria negli statuti regionali dell’istituzione del CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI (123 Cost)‏ CONFERENZA UNIFICATA Stato / Regioni / Autonomie (L.281/1997)‏

8 Testo unico sugli Enti locali
Competenze e ruolo del Sindaco (rafforzato in seguito all’elezione diretta)‏ ufficiale di Governo potere di ordinanza Competenze residue di Giunta e Consiglio (limitate) STATUTO (norme fondamentali di organizzazione dell’Ente) REGOLAMENTI (funzionamento organi e uffici)‏ Separazione tra politica e gestione

9 Testo unico sugli Enti locali
Segretario (Direttore Generale) - Dirigenza Scompare il controllo di merito (salvo quello degli organi istituzionali interni) è ridotto ai minimi termini il controllo di legittimità Copertura finanziaria (parere) - Revisori Controllo di gestione (efficacia ed efficienza) Trasparenza e partecipazione (URP)‏

10 La Legge 241/1990 e s.m.i. Ribalta il rapporto tra Ente pubblico e cittadino Bisogna informare il cittadino comunicandogli l’avvio del procedimento che lo interessa E’ sancito il diritto del cittadino all’accesso agli atti amministrativi e alla partecipazione al procedimento Legge così rivoluzionaria che dopo 20 anni non è ancora pienamente attuata

11 Il contesto sociale Dopo gli scandali dagli anni ’90 si pongono le basi di una nuova pubblica amministrazione Si tenta di ridisegnare alla radice la P.A., restituendole trasparenza Viene rivoluzionato completamente il ruolo degli operatori della pubblica amministrazione (da AUTORITA’ a SERVIZIO)‏ Vengono istituiti gli URP e il Difensore Civico

12 Le ragioni della Legge 241/1990
Il cittadino non vuole più essere un suddito Chiede di sapere cosa realmente succede nella pubblica amministrazione e di poter partecipare alle decisioni che lo riguardano L’informatizzazione di massa consente l’uso generalizzato delle nuove tecnologie

13 Con la Legge 241 Viene individuato il responsabile del procedimento
Bisogna fissare un termine entro cui un procedimento si deve concludere Associazioni rappresentative di interessi diffusi possono partecipare ai procedimenti Viene ribadito l’obbligo di motivazione degli atti

14 Potere di ordinanza PACCHETTO SICUREZZA (2008)‏ D.L. 92 del 23.5.2008
Tradizionali ordinanze contingibili e urgenti, art. 50 TUEL(calamità, igiene e sanità, ordine pubblico)‏ PACCHETTO SICUREZZA (2008)‏ D.L. 92 del L. 125 del Contenuti non prestabiliti dalla legge (discrezionalità)‏ RUOLO SUSSIDIARIO DEL PREFETTO

15 I siti culturali dichiarati “Patrimonio dell’Umanità”
UNESCO e Stato decidono la candidatura e l’inserimento (finalità: dialogo e comprensione reciproca tra culture e religioni)‏ PIANO DI GESTIONE (tutela e valorizzazione)‏ Le Amministrazioni locali e la comunità devono essere coinvolte nelle decisioni Città d'arte o siti di interesse religioso


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