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Scritto da Andrea Giuntini e Giuliano Muzzioli, commissionato dall’Azienda USL di Modena e realizzato grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

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Presentazione sul tema: "Scritto da Andrea Giuntini e Giuliano Muzzioli, commissionato dall’Azienda USL di Modena e realizzato grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena."— Transcript della presentazione:

1 Scritto da Andrea Giuntini e Giuliano Muzzioli, commissionato dall’Azienda USL di Modena e realizzato grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena E venne il Grande Spedale: in un libro la storia del sistema ospedaliero modenese dalle origini settecentesche ad oggi Durata media di un ricovero tra quaranta e cinquanta giorni, stanze affollate, una lavagna ai piedi del letto per indicare diagnosi e medicine: è la fotografia dell’ospedale S. Agostino di Modena nella seconda metà del Settecento. Camere a due letti con stazione multimediale, aria condizionata, robot chirurgico e robot per trasportare i materiali, tablet pc a disposizione del medico per scrivere nel computer i dati clinici al letto del paziente: sono alcuni particolari del nuovo ospedale S. Agostino-Estense, inaugurato il 2 giugno scorso. Tra il Grande Spedale degli Infermi, noto poi come S. Agostino, voluto dal duca Francesco III d’Este e inaugurato nel 1758, e il Nuovo Ospedale attivato nel 2005 (passando per il Policlinico, aperto nel 1963) c’era tutta una storia da scrivere, dopo un’accurata ricerca. L’hanno fatto, su richiesta dell’Azienda USL di Modena, Giuliano Muzzioli ed Andrea Giuntini, docenti di Storia economica nella facoltà di Economia “Marco Biagi” dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e autori di altre opere storiche. I risultati della ricerca, incentrata sugli ospedali pubblici e realizzata grazie alla collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, hanno dato vita al libro “e venne il Grande Spedale” - Il sistema ospedaliero modenese dalle origini settecentesche ad oggi, presentato oggi nel corso di una conferenza stampa. Presenti, oltre ai due autori, il presidente della Fondazione Gianfranco Baldini, il direttore generale dell’Azienda USL di Modena Roberto Rubbiani, il sindaco di Modena Giorgio Pighi, il direttore sanitario dell’Azienda USL Giorgio Mazzi e il direttore del presidio ospedaliero provinciale Stefano Cencetti. Come è nata l’idea della ricerca storica? “All’inizio dello scorso anno - spiega Rubbiani - approssimandosi il momento dell’inaugurazione della nuova struttura, abbiamo pensato a come ‘marcare’ il passaggio tra il vecchio ed il nuovo. Il salto nel futuro, grazie a tecnologie e progetti fortemente innovativi e d’avanguardia, era indispensabile, ma andava fatto senza dimenticare il passato, esaltando al contrario una storia costruita giorno dopo conferenza stampa Pag. 1 UFFICIO STAMPA E MEDIA AZIENDA USL MODENA Tel

2 giorno, anno dopo anno, da chi negli ospedali ha lavorato con dedizione, passione e competenza. L’esperienza clinica ed il rapporto umano con i cittadini non andranno certo persi, si trasferiscono semplicemente nel Nuovo Ospedale a Baggiovara, ma abbiamo voluto cogliere l’occasione per pensare un progetto editoriale in grado di ‘fotografare’ questo momento storico, offrendo spunti di riflessione a chi ama leggere le vicende passate, per curiosità, ma anche per interpretare meglio il futuro”. E’ nato, così, un progetto editoriale che comprende un altro libro, sulla storia del sistema ospedaliero nell’intera provincia modenese (sempre a cura di Muzzioli e Giuntini, previsto nei primi mesi del 2006), un libro sull’assistenza ospedaliera a Sassuolo, a cura del professor Tullio Sorrentino, e un’indagine fotografica all’interno degli storici ospedali della città - affidata all’Associazione Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea - dalla quale sono già scaturiti il libro e la mostra “Luoghi della cura”. Rubbiani ha ringraziato la Fondazione anche per le importanti donazioni di tecnologie per il nuovo ospedale che saranno oggetto di una prossima conferenza stampa. L’importanza di conservare memoria del vecchio ospedale è sottolineata anche dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena: “Nel collaborare alla realizzazione della ricerca storica ...e venne il Grande Spedale la Fondazione - afferma Gianfranco Baldini - ha voluto testimoniare la sua presenza in un delicato momento di transizione per la sanità modenese, tenendo a preservare la memoria collettiva legata al vecchio ospedale. Il passaggio non poteva certo liquidarsi in un brutale trasferimento da una struttura all’altra ma doveva essere necessariamente accompagnato da un tributo a quanti, negli anni, hanno prestato e ricevuto cure in quelle sedi. Come già accaduto in occasione di altre importanti ricorrenze che coinvolgevano la città, la Fondazione ha dunque collaborato a una pubblicazione in grado di rievocare presso il pubblico e prima di tutto presso i modenesi un vissuto comune”. Muzzioli e Giuntini, nell’introduzione del libro, sottolineano che “Uno dei fili conduttori più visibili di questo lavoro è costituito dalla convinzione che la storia degli ospedali rientri a pieno titolo nel più ampio processo di modernizzazione di una città e di una società, rappresentandone un segmento irrinunciabile per la sua comprensione”. Gli autori spiegano anche l’impostazione generale scelta per la ricerca “Il volume esplora la storia degli ospedali modenesi dalla parte delle istituzioni, delle infrastrutture, dell’organizzazione e della gestione, mentre si pone meno dalla parte del malato, dalla parte di quanti nel corso del tempo si sono serviti degli ospedali per bisogno, ricovero o cura che fosse”. Non si tratta di un approccio escludente, per altro largamente motivato anche sulla base della documentazione archivistica a disposizione, ma di una scelta di campo. Il risultato è - affermano Muzzioli e Giuntini - un piccolo esempio di storia ospedaliera applicata ad uno studio di caso, che si distacca dai filoni più consolidati per proporre un angolo di visuale originale e foriero, si auspica, di ulteriori sviluppi. Ufficio Stampa e Media Azienda USL di Modena Pag. 2 Tel. 059/ Fax 059/

3 A corredo del testo anche foto d’epoca delle Raccolte Fotografiche Panini
Dalle origini settecentesche al nuovo S. Agostino-Estense in cinque capitoli e 160 pagine “E venne il Grande Spedale” è un volume di 160 pagine. Il testo è corredato da foto recenti - degli storici ospedali S. Agostino ed Estense, del Policlinico e del nuovo ospedale - da foto d’epoca dell’Archivio Raccolte Fotografiche Modenesi “Giuseppe Panini” e da disegni dell’Archivio Storico Comunale di Modena. La ricerca è incentrata sugli ospedali pubblici. La fonte archivistica principale, utilizzata dagli autori, è l’Archivio storico dell’Azienda USL di Modena. Altre fonti alle quali è stato fatto ricorso sono l’Archivio storico del Comune di Modena, la Biblioteca Estense, l’Archivio di Stato di Modena e gli uffici della direzione del Policlinico. Gli autori si sono avvalsi anche della robusta mole di documentazione esistente sul mercato storiografico italiano e delle opere a stampa concernenti la realtà modenese, molte d’epoca, appartenenti alla letteratura grigia, decisamente ricca nel caso modenese. Il testo del libro è stato poi arricchito da alcune testimonianze dirette di protagonisti in anni recenti. In particolare i primari Marco Bondi, Nicola Carulli, Enrico De Micheli e Gianluigi Melotti; il direttore Sanitario dell’Azienda USL di Modena Giorgio Mazzi; protagonisti della amministrazione sanitaria come Aude Pacchioni, Silvano Righi e l’attuale Direttore Generale dell’Azienda USl di Modena Roberto Rubbiani e amministratori pubblici come Giuliano Barbolini. Il volume è strutturato in cinque capitoli. Nel primo capitolo - “La nascita del sistema ospedaliero modenese in età moderna” - la ricerca parte dalle origini nel Cinquecento, passa agli sviluppi settecenteschi, per arrivare fino all’ospedale modenese nell’età liberale. Il secondo capitolo - “Gli sviluppi nella prima metà del Novecento” - tratta tra l’altro dell’assistenza ospedaliera durante la prima guerra mondiale e del concorso per il nuovo Policlinico. Nel terzo capitolo - “Il secondo dopoguerra” - si va dalla rivoluzione terapeutica del dopoguerra alla prosecuzione dei lavori del nuovo ospedale. Il quarto capitolo - “Il nuovo Policlinico” - affronta la questione ospedaliera negli anni Sessanta in Italia, la prima legge di riforma, il trasferimento e l’apertura del Policlinico e il sistema ospedaliero modenese negli anni Settanta. Il quinto capitolo - “Il sistema ospedaliero modenese fra presente e futuro” - va dalla nascita del Servizio sanitario nazionale e delle Unità sanitarie locali al nuovo ospedale S. Agostino-Estense . Ufficio Stampa e Media Azienda USL di Modena Pag. 3 Tel. 059/ Fax 059/


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