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Orientamento ed inclusione sociale dei giovani a rischio

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Presentazione sul tema: "Orientamento ed inclusione sociale dei giovani a rischio"— Transcript della presentazione:

1 Orientamento ed inclusione sociale dei giovani a rischio
S.I.O – Università Cattolica – CROSS XIII Congresso Nazionale Orientamento alla scelta: Ricerche, Formazione, Applicazioni Orientamento ed inclusione sociale dei giovani a rischio Daniela Pavoncello – Concetta Fonzo Milano, 21 febbraio 2013

2 …..Transizione fra formazione e lavoro
GLOBALIZZAZIONE DEI MERCATI e INNOVAZIONE TECONOLOGICA CAMBIAMENTO DEI SISTEMI SOCIALI E PRODUTTIVI e aumento della varietà e della complessità del sistema sociale e produttivo Obsolescenza di modi di concepire lavoro e formazione Rischio disoccupazione intellettuale/sotto occupazione Nuove domande di servizio per affrontare le transizioni COMPLESSIFICAZIONE DEL RAPPORTO FRA DOMANDA ED OFFERTA DI LAVORO In un momento di consistenti cambiamenti nella società attuale e di sfide a un continuo miglioramento dei processi formativi, l’orientamento sta subendo delle svolte significative e inattese divenendo: una opportunità di confronto e di scambio sulle linee guida emergenti nelle prospettive attuali, un fattore strategico per l’azione di coordinamento delle politiche sociali e lavorative capace di mediare, nell’interazione tra le diverse componenti interessate al processo orientativo, le esigenze della progettualità professionale dei soggetti e delle organizzazioni con la flessibilità dei mercati del lavoro in continua trasformazione. L’orientamento è sempre più oggetto di grande interesse, e non solo scientifico, soprattutto per la sua portata strategica nella soluzione dei gravi problemi che investono la società civile, a livello politico, economico, sociale ed educativo. Il futuro, soprattutto delle nuove generazioni, dipende da questo e se non si riducono gli squilibri tra nuove opportunità, nuove attese e realizzazioni concrete, operative, fattuali … il futuro rischierà di essere un boomerang dagli effetti controproducenti, se non devastanti. Assumendo il mercato come unico riferimento, quasi fosse un valore e assorbendo tutto in un presente che pare privo di passato e di futuro, si va incontro ad una situazione di maggiore incertezza e di rischio, così come la definiscono i sociologi di oggi. L’orientamento potrebbe dare il suo contributo nell’individuazione di quei fattori che contribuiscono a promuovere l’adattamento psicosociale degli individui (Rutter, Rutter, 1992) all’interno della società contemporanea, caratterizzata da alcune peculiarità rispetto al passato, come l’allungamento della vita e la maggiore incertezza nell’affrontare le transizioni (Scabini, 1998; Buzzi, Cavalli, De Lillo, 2002). Come intervenire? Università CPI SPI Imprese Ass.di Categoria Scuole RIFORME IN PARALLELO DEI SISTEMI DI ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO CREAZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO DI SERVIZI per la transizione Orientamento 2 pescara 10 ottobre daniela pavoncello 2

3 Alcuni dati Secondo l’OMS il 20% degli Adolescenti soffre di disturbi
Mentali e il suicidio è la terza causa di morte tra i giovani (fonte: Eurispes, 2009) La rilevazione per l’A.S. 2009/2010 rileva che su alunni con disabilità il 21% rientra nel parametro dell’»altra disabilità», riguardante gli alunni con tipologie di disabilità collegate a disturbi psichiatrici precoci, ai disturbi specifici di apprendimento in comorbilità con altri disturbi, al deficit di attenzione e all’iperattività Fonte: Miur –D.G. per gli Studi, la statistica, e i servizi Informativi Sono circa 500 mila gli alunni con bisogni speciali che non rientrano né nella legge 104, né nella 170: parlando di ragazzi con disturbi del comportamento o dell'attenzione, con ritardi linguistici o sindrome di Asperger e di tutti i ragazzi con un quoziente intellettivo tra 70 e 85, cioè appena sopra il limite previsto dalla normativa per l'assegnazione del sostegno. La nuova direttiva prevede che a tutti questi siano riconosciute le stesse misure dispensative e compensative e la stessa didattica inclusiva e personalizzata già prevista per gli alunni con disabilità certificata". A proposito di classificazioni, poi, "è prevista per gennaio l'emanazione delle linee guida sugli Icf (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute,) - che dovrebbe dare uniformità al percorso diagnostico e certificatorio su tutto il territorio nazionale Nel periodo 2009/2010 i giovani iscritti nella scuola secondaria di II grado con «altro tipo di disabiltà» erano di cui iscritti negli istituti professionali, 2818 negli IT, 1528 nei licei, 1106 nell’Istruzione artistica (Fonte: Miur –D.G. per gli Studi, la statistica, e i servizi Informativi

4 caratteristiche Centralità del percorso di vita della persona. L’auto-orientamento è una metodologia d’azione che ha come riferimento il “percorso di vita” dell’individuo e la sua massima capacità di produrre scelte in prima persona usufruendo del supporto di un accompagnamento dall’esterno. Affinché l’auto-orientamento risulti efficace, occorre partire sempre dallo stato di disorientamento del soggetto, in modo da avere come riferimento prioritario e costante le concrete vicende personali e le necessità individuali che da esse scaturiscono. L’approccio dovrà caratterizzarsi per essere di tipo “processuale”, inteso come stimolo alla capacità di progressiva chiarificazione del progetto personale di vita. Per sviluppare adeguatamente tale approccio, va attivata attorno al soggetto tutta una “rete orientativa” composta da diversi soggetti, operatori ed istituzioni che intervengono nell’orientare/definire/sostenere l’elaborazione di un “progetto individualizzato” e/o di un “personale percorso di vita”, fornendo alla persona gli strumenti e le capacità di analisi e di comprensione di se stessa e dei meccanismi in gioco nella scelta. Da questo punto di vista, i diversi contesti/ambienti di vita (la famiglia, il gruppo dei pari, la scuola, l’ambiente di lavoro, le associazioni, lo spazio del tempo libero…) vanno considerati come “potenziali risorse” da integrare in funzione progettuale.

5 modalità integrazione: coinvolgimento di tutti gli attori nella progettazione, gestione e realizzazione delle azioni durante tutto lo svolgimento dell’intervento flessibilità a 360 gradi, ossia superamento dell’offerta standardizzata e sequenziale dei saperi per l’adozione dei seguenti criteri: personalizzazione del progetto formativo, sostenibilità del numero degli utenti, diversificazione dei tempi di ingresso e uscita, pluralità di luoghi formativi, scelta degli strumenti, differenziazione dei livelli di apprendimento, distribuzione per tappe/fasi alternanza: intesa come interfaccia tra formazione e lavoro e come principio in grado di sviluppare la mentalità della formazione continua e di creare condizioni per la (ri)motivazione;

6 presupposti presenza di un’équipe di progetto: per assicurare la congruenza tra gli obiettivi e la programmazione didattica e per verificare l’efficacia/efficienza del percorso formativo presenza di ruoli professionali differenziati: per garantire le “buone prassi” lungo le diverse fasi del percorso formativo innovativo presenza di servizi di supporto: informazione, orientamento, counseling, accompagnamento; utilizzo di metodologie didattiche interattive nella logica del principio “learning by doing” (esperienze dirette, accompagnamento individualizzato, lavordi gruppo, esercitazioni in laboratorio, stage in azienda…)

7 Comunità educante scuola
…una integrazione che…. Servizi collegati Accesso facile e trasparente territorio Promuove Il confronto educativo Erogazione flessibile Comunità educante governance Rende facile le transizioni Informazione Completa ed integrata scuola Incontra vari bisogni Formazione attori Coinvolge stakeholders Cooperazione tra i diversi soggetti Staff competente formato Fornisce potere agli utenti Regolarmente revisionata Promuove La parità Approccio olistico promuove cittadinanza attiva Attenzione agli outcome

8 l’integrazione tra i sistemi è interdipendenza di molti fattori
Bisogni della PERSONA Cooperative Sociali/ Strutture residenziali Progettualità individuali Raccordo tra ASL Offerta educativa e di istruzione Sistema Imprese 8

9 Inclusione attiva – framework Supporto al reddito
Sostegno al reddito e assistenza alla salute Benefici flessibili Per il sostegno all’impiego Inclusione attiva integrata Interventi di politica attiva del lavoro con accesso ai servizi sociali Mercato del lavoro inclusivo Accesso ai servizi

10 Potenziamento dell’inclusione sociale - framework
Inclusione attiva Lavoro, formazione, qualità dei servizi, benefits Potenziamento dell’inclusione sociale - framework Opportunità di formazione continua Misure di inclusione lavorativa Work e LLL LLL work e servizi Lavoro, servizi e benefits LLL & servizi Lavoro e benefits LLL & benefits Lavoro e servizi LL,L lavoro e benefit LLL work e servizi Flessibilità adeguata di supporto al reddito Servizi di cura e assistenza sociale Benefits & servizi

11 Monitoraggio e valutazione costante
4 tappe Inclusione nel sistema scolastico Integrazione nel mondo del lavoro Accompagnamento/inserimento all’interno delle aziende Mantenimento del posto di lavoro Monitoraggio e valutazione costante

12 GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!! e.mail: d.pavoncello@isfol.it


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