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Lavoro di informatica di:

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Presentazione sul tema: "Lavoro di informatica di:"— Transcript della presentazione:

1 Lavoro di informatica di:
Adolescenza Lavoro di informatica di: Ceruti Tiberio Capelletti Luca & Popa Sergiu Classe: 3^ C A.S. 2012/2013

2 Cosa è? L'adolescenza (dal latino adolescentia, derivato dal verbo adolescĕre, «crescere») è quel tratto dell'età evolutiva caratterizzato dalla transizione dallo stato infantile a quello adulto dell'individuo. Quando si parla di adolescenza, è molto importante ricordarsi che essa è un tema di carattere prettamente psicologico, e darle limiti fissi è un'impresa molto ardua. E’ come siamo noi adolescenti? L’adolescenza

3 Adolescenza e musica L’adolescenza
Musica? Ogni momento è quello giusto. Almeno per gli adolescenti italiani che, in classifica di importanza, collocano l'esperienza musicale al terzo posto, dietro solo a famiglia e amicizia. esplorando gusti, generi, modalità d'ascolto e conoscenze di base. Per quanto riguarda i generi, spopolano quelli da video clip, quotidianamente guardati dal 42% del campione: dance, rap e house. E scompare l'opera, apprezzata solo dal 5% degli intervistati. "E' ribadita la tendenza al conformismo degli adolescenti anche se non mancano le voci contro, quelli che vogliono che la musica sia cultura, spesso nascosti tra coloro che suonano". Tutto secondo copione allora? No, se è vero che "la generazione del piercing" si dimostra sorprendentemente legata al focolare domestico, con una buona fetta del campione che dice di condividere la propria esperienza musicale con genitori e famigliari. Gli adolescenti di ieri non potevano ascoltare questo tipo di musica. L’adolescenza

4 Adolescenza e fumo L’adolescenza Rischi sanitari
Il Fumo da combustione incompleta contiene una significativa concentrazione di composti infiammabili. Una nube di fumo potrebbe avere quindi una potenziale infiammabilità sia da parte di un'altra fiamma viva nella zona, sia per la propria temperatura. L'inalazione di fumo è un pericolo che può causare gravi lesioni e la morte. Molti composti del fumo sono altamente tossici e / o irritanti. Il più pericoloso, è il monossido di carbonio che porta ad un avvelenamento di monossido di carbonio a volte con gli effetti additivi di cianuro di idrogeno e fosgene. L'inalazione di fumo può quindi portare rapidamente a inabiltà e perdita di coscienza. Ossidi di zolfo, acido cloridrico e acido fluoridrico in contatto con l'umidità formano acido solforico;acido cloridrico e acido fluoridrico che sono corrosivi per polmoni e materiali. I composti organici,in particolare i policiclici o Idrocarburi policiclici aromatici(PAH)e molti altri presenti nel fumo, sono causa accertata di tumori. Il fumo può oscurare la visibilità, impedendo agli occupanti di uscire dalle aree di incendio. L’adolescenza

5 La preadolescenza Con il termine preadolescenza si intende un'età dell'individuo (intorno agli 11 anni) inclusa tra gli 11 e i 14 anni. Questa si differenzia dall'adolescenza, il periodo successivo, che varia a seconda dei sessi ed è compresa tra i 15 e i 21 anni esclusi. Quest'età è differente dall'adolescenza vera e propria, poiché in teoria i cambiamenti fisici (dovuti agli ormoni risvegliati nel corpo) cominciano appena ad accennarsi. L'adolescenza è l'età in bilico tra l'infanzia e l'età adulta, invece la preadolescenza è l'età in bilico tra l'infanzia e l'adolescenza. Il preadolescente è poco più di un bambino, caratterialmente pensa come un bambino, le caratteristiche che lo differenziano da esso fisicamente sono l'altezza un po' più sviluppata dei suoi coetanei e un leggerissimo accenno del seno nelle femmine. Egli si rende conto che sta cambiando e cerca di ignorare finché può questi cambiamenti che lo possono angosciare brevemente se sono improvvisi. Quest'età comunque è molto breve, poiché dopo questi piccoli cambiamenti il corpo continua a cambiare sempre più velocemente. L’adolescenza

6 Adolescenza al sabato sera
Molti giovani con il permesso dei genitori iniziano a uscire il sabato sera per divertirsi e stare in compagnia, oppure stanno in casa a guardare la TV o a navigare su internet.  Per il 60% degli adolescenti è più divertente passare la serata in un pub, discoteche o locale per poter bere, anche se la maggior parte di loro infrange la legge, poichè non hanno ancora compiuto 16 anni. A volte intervengono anche le forze dell’ordine per controllare che i ragazzi non siano in possesso di droga o per verificare il loro tasso alcolico e, se supera la soglia stabilita, controllano i documenti. Invece i giovani che non fanno uso di sostanze o alcool, vedendo gli amici “divertirsi”, sono lo stesso coinvolti emotivamente anche se li considerano incoscienti. Il 15% degli adolescenti preferisce stare in compagnia per fare uso di droghe, anche leggere, perché sembra essere la nuova “moda” oppure per essere accettati nel gruppo, ma anche solo per il semplice “sballo”.  Ci sono serate in cui i giovani spendono anche più di trenta euro tra alcolici e droga. Gli adolescenti di un tempo uscivano solo di pomeriggio nei oratori. Gli adolescenti di ieri potevano solo andare all’oratorio o al parco. L’adolescenza

7 Cambiamenti L’adolescenza
Durante l’adolescenza il corpo si trasforma velocemente. I segnali di questa trasformazione, regolata dagli ormoni, sono davvero numerosi e coinvolgono sia il corpo sia le emozioni e il modo di pensare. Ti sarai certamente accorto che il tuo modo di percepirti sta cambiando e nello stesso tempo si modifica il modo di pensare alle persone che ti circondano. È come se vedessi con occhi nuovi gli amici, i genitori, i parenti, persino la tua camera e gli ambienti in cui vivi. I cambiamenti si trovano anche con il rapporto con i genitori . Come si trasforma il corpo di lei Le trasformazioni del corpo femminile sono numerose e più intime rispetto a quelle dei maschi. Ogni ragazza ha i suoi tempi di maturazione:     Compare il ciclo mestruale, che conferma alle ragazze l'inizio dell’età fertile e della capacità di procreare. Questa nuova facoltà richiede un lungo percorso di maturità e consapevolezza che dovrebbe portare alla gestione responsabile di questo meraviglioso potenziale, sia nel maschio che nella femmina.    Le mammelle crescono, con caratteristiche molto diverse da un'adolescente all'altra.    Le forme si arrotondano, si assottiglia la vita e si allargano i fianchi.    Possono comparire cellulite e accumuli di grasso, celeberrimi nemici della bellezza femminile.    Aumenta la peluria in diverse parti del corpo (inguine, ascelle, gambe...)    La pelle tende a diventare più grassa ed emana un odore più acre. Come si trasforma il corpo di lui Il corpo dei ragazzi si trasforma esteriormente in modo più brusco ed eclatante rispetto a quello delle ragazze:    È notevole la crescita in altezza e della massa muscolare.    La voce si trasforma e diventa più matura    La pelle del viso diventa più ruvida e compare la barba    Molte parti del corpo si coprono di peluria (inguine, gambe, petto, schiena)    Il pene e i testicoli modificano le loro dimensioni e diventano potenzialmente in grado di generare. 

8 Adolescenza e droga L’adolescenza
Il consumo di cannabis diminuisce tra la popolazione generale mentre da' segni di aumento, anche se ancora contenuto, tra gli adolescenti tra i 15 ed i 19 anni. L'uso di cannabis negli adolescenti "puo' compromettere la normale maturazione cerebrale". E i rischi sono molteplici: "sindromi demotivazionali -osserva l'esperto - slatentizzazione di psicosi, effetti sul coordinamento psicomotorio con probabilita' maggiore di incidenti stradali". Per Serpelloni, comunque, il problema principale da risolvere per i minori, nell'uso di sostanze stupefacenti, e' "il periodo di latenza", tra la prima assunzione e la richiesta di aiuto ai servizi, calcolato tra i cinque e gli otto anni. Per evitare una deriva verso forme e evolutive di dipendenza assume, dunque, un'importanza fondamentale la diagnosi precoce ("early detection") che si concentra anche sull'individuazione precoce dei minori cosiddetti 'vulnerabili', ad esempio, con disturbi comportamentali, iperattivi o con deficit di attenzione. Se, come spiega il medico, la "prima causa di morte tra i 15 e i 19 anni deriva dall'uso di droghe e alcol e dagli incidenti stradali correlati" la prevenzione diventa la strada maestra da seguire. "Occorre - osserva Serpelloni - partire dalle future mamme. Se le donne durante la gravidanza fumano cannabis, il neonato avra' un rischio otto volte maggiore di sviluppare una forma di dipendenza in eta' adolescenziale". L’adolescenza

9 Rap Un tipo di musica ascoltato oggi da molti adolescenti è il rap, termine derivato dall'acronimo delle parole inglesi Rhythm And Poetry, parte fulcro di un movimento culturale più grande chiamato "hip hop" nato negli Stati Uniti d'America verso la fine degli anni sessanta e diventato parte di spicco della cultura moderna. Il termine è stato inventato dal cantante Joe Tex. Il rap è la componente vocale della cultura hip hop e consiste essenzialmente nel "parlare" seguendo un certo ritmo; questa tecnica vocale è eseguita da un MC (freestyler), mentre il DJ(turntablist, beatmaking, scratching) accompagna l'MC L’adolescenza

10 House La musica house è un genere musicale appartenente alla electronic dance music (EDM), nato nelle discoteche di Chicago nella prima metà degli anni ottanta e fortemente influenzata dalla disco music e da elementi del funk dei tardi anni settanta. Il nome house deriva dal Warehouse, storico locale di Chicago il cui dj resident Frankie Knuckles, soprannominato The Godfather of House, è riconosciuto come il creatore. L’adolescenza

11 Dance Per musica dance  si intende una vasta famiglia di generi musicali contemporanei, la cui caratteristica comune è la pulsione ritmica creata dalla linea di basso e dalla cassa della batteria, tendenzialmente orientati a fare da accompagnamento per il ballo nelle discoteche. L’adolescenza

12 Discoteche L’adolescenza Discoteche turistiche
Nelle aree ad alta densità di nightclub, quasi sempre coincidenti con apprezzate località del turismo balneare, le discoteche sono caratterizzate da dimensioni superiori alla media, solitamente sono accessoriate di piscina e area all'aperto per i cocktail vista mare, e spesso sono completamente all'aperto, svolgendo un richiamo prettamente estivo. In locali del genere, spesso presi in affitto da gruppi ed agenzie di viaggio internazionali, si raggiungono presenze sull'ordine delle migliaia di ragazzi, e sono affollate per tutta la settimana. Per questo sono dotate di ampi parcheggi e di zone drink, oltre che degli immancabili buttafuori. In merito alle nuove tendenze estive, va segnalata la novità dei "Beach Club" diffusisi a partire dalla fine degli anni novanta che, pur rispettando orari diversi dalle discoteche, offrono lo stesso prodotto ma direttamente sulla spiaggia. Capostipite del fenomeno è stata la "Nikki Beach" di Miami, seguita da Saint Tropez e quindi dall'Emilia-Romagna ed infine dalla Costa Smeralda in Sardegna. Discoteche di città Nelle città, invece, le discoteche tendono ad essere poste in periferia, in modo da non nuocere agli abitanti con i rumori intensi e prolungati. Nelle grandi città meta di un turismo prevalentemente non estivo, come le maggiori capitali europee, invece, si trovano anche discoteche in centro, frequentate da turisti e locali (a differenza dei locali di Malta o Ibiza, assiepate esclusivamente di giovani stranieri). Questo tipo di locali si differenzia per le dimensioni modeste, la presenza di sale da ballo rigidamente al chiuso e il più delle volte prive di servizi accessori esterni come i parcheggi, e una frequentazione drasticamente inferiore e limitata soprattutto ai fine settimana. Le discoteche di città sono tuttavia le più capillarmente diffuse, e coprono quasi interamente il territorio nazionale italiano. Tuttavia spesso questa differenza tra discoteche turistiche e di città non sussiste, e si ha soltanto l'intensificazione dell'attività di un locale nel periodo estivo o viceversa. In entrambe le discoteche si ascolta per la maggior parte musica house e dance gradita da molti adolescenti. L’adolescenza

13 libro È con la saggezza e l’entusiasmo dei suoi anni che Vittorino Andreoli si rivolge in questi libro agli adolescenti e lo fa nella forma più immediata: quella della lettera. Per comunicare non teorie scientifiche o verità assolute, ma i suoi pensieri e i suoi sentimenti. E per colmare la distanza,spesso dilatata dall’incomprensione e dal mutismo, tra il rapporto dei padri e quella dei figli. In un linguaggio semplice e con una forte carica emotiva, Andreoli parla ai giovani – e insieme ai loro genitori ed educatori – dei problemi che si trovano ad affrontare in questa difficile fase della vita. Una fase in cui ci si sente orribili fuori e inadeguati dentro, e si nasconde la propria “mostruosità” dietro maschere e silenzi. In cui si cerca solidarietà nel gruppo, che accoglie senza chiedere nulla e si riunisce per il puro gusto dello stare insieme. In cui si scoprono l’amore e il mistero della sessualità. E in cui si accendono i primi conflitti con la famiglia, inevitabili e il più delle volte indispensabili per crescere. I ragazzi non sono interessati al passato e non si proiettano nel futuro, ma sono immersi in un presente che spesso li schiaccia, inducendoli a cercare riscatto in un eroismo vuoto – quello del sabato sera, votato a una trasgressione ad ogni costo – o rifugio nella droga, da cui invece avrebbero il diritto di essere tutelati. Andreoli non offre complicità. Con estrema franchezza pronuncia i suoi “sì” e i suoi “no”, e non fornisce soluzioni da rotocalco. Insiste invece sull’importanza dei legami e delle emozioni, su quella tensione affettiva che deve resistere intatta di fronte alle mode e alle visioni del mondo che spesso separano le generazioni. L’adolescenza è una tappa obbligata che tutti devono superare; finirà e ci si ritroverà cambiati, e si continuerà a cambiare per tutta l’esistenza. Saranno i ragazzi di oggi, con il loro senso della natura, della pace e della giustizia sociale, a reggere il mondo tra qualche anno. E Andreoli è felice di passare a loro, proprio a loro, il testimone, con una lettera che a lui piacerebbe fosse semplicemente “aperta e letta in silenzio”. L’adolescenza

14 Tecnologia L’adolescenza
Per gli adolescenti il termine “tecnologia” vuol dire tutto. L’era in cui viviamo noi ragazzi è invasa da oggetti dalle molteplici funzioni, creati da una tecnologia sempre più avanzata, che, con il tempo, ha aumentato le potenzialità dei cervelli elettronici e ne ha rimpicciolito le dimensioni. Per esempio, la televisione di una volta è stata sostituita da quella attuale a schermo piatto, con mille funzioni. Il computer, un tempo ingombrante, oggi è un unico pezzo, ultrapiatto, in varie dimensioni e colori. Anche l’apparecchio per ascoltare la musica si è evoluto dal vecchio giradischi al modernissimo e praticissimo I pod. Macchine fotografiche digitali, pen-drive, i phone, net-book… e tanti altri oggetti che i nostri nonni non avrebbero mai pensato che potessero essere costruiti. Ma ce n’è uno in particolare che ha cambiato il modo di vivere dei ragazzi: il cellulare. Il telefonino è stata l’invenzione più straordinaria di tutti i tempi, anche perché ora la tecnologia ha creato e continua ad ideare dei cellulari che possono benissimo svolgere le funzioni di un computer. Una vita senza il cellulare non rientra nemmeno nell’immaginazione di noi ragazzi moderni. Con esso possiamo comunicare con i nostri amici o parenti quando vogliamo; possiamo appuntare compleanni, promemoria o allarmi ; possiamo fare foto, video; possiamo scambiare tra di noi immagini e canzoni. E’ quasi naturale! Ma come comunicavano un tempo gli adolescenti? Che ansia aspettare la risposta ad un messaggio! Questo marchingegno è la caratteristica che accomuna noi ragazzi. Purtroppo, però, bisogna stare attenti. Trascorrere troppo tempo davanti al televisore, al computer o utilizzare molto il cellulare è un rischio, perché si potrebbe creare una sorta di dipendenza da essi dimenticando che la comunicazione diretta, intesa come incontro, è più importante e produttiva . Ben venga il progresso tecnologico, ma non dimentichiamo che è bello stare insieme. Però gli adolescenti di ieri non potevano usufruire di queste tecnologie. L’adolescenza

15 Rapporto tra adolescenti e genitori
In questo periodo un buon numero di cambiamenti avviene all’interno del sistema familiare, il rapporto tra genitori e figli assume nuove sfaccettature e mutano gli equilibri che sino ad allora si erano creati. Il cambiamento più evidente avviene a livello corporeo, nell’adolescente c’è un esplosione ormonale, il fisico si sviluppa più velocemente rispetto alla psiche, e questo determina una crisi nell’identità perché non si è più bambini, ma neanche adulti. Parallelamente nel genitore emerge la consapevolezza che anche il suo corpo muta, egli va verso la mezza età, e il confronto con i figli pieni di energie e in pieno sviluppo sessuale pone l’attenzione sul tempo che passa e sui limiti fisici che la nuova età impone. Questo processo di trasformazione porta con se ulteriori novità: il gruppo dei pari diventa il principale punto di riferimento, mentre il genitore, che sino ad allora era stato considerato come il modello identificativo principale, viene messo in discussione, con l’intento di differenziarsene e poter definire la propria identità. Il genitore vive questa processo come una perdita di potere, e una messa in discussione del suo ruolo, in quanto si trova a percepire il figlio in modo diverso, e a sentirsi per lui meno importante rispetto a prima. L’adolescenza

16 Noi e l’adolescenza Essere adolescenti non è facile! Ci si lascia alle spalle la fanciullezza, in cui non si hanno responsabilità, dove si prende tutto con leggerezza e si è spensierati, senza timori e problemi che condizioneranno sempre più la nostra esistenza. Poi all'improvviso ci si sente "catapultati" nel mondo degli adulti, senza preavviso e così spesso assumiamo atteggiamenti "strani". Noi adolescenti ci sentiamo spesso incompresi, siamo confusi perché siamo stati stravolti da questo cambiamento quasi radicale; abbiamo desiderio di emergere, di farci notare, di spiccare sugli altri; poi c'è l'emozione di essere innamorati, di provare sentimenti forti per qualcuno. Ogni uomo è un insieme di elementi contrastanti: forza e debolezza, gioia e dolore, capacità di aiutare, necessità di essere aiutato. L'adolescenza è forse il periodo della vita in cui tale natura si manifesta in modo più evidente e doloroso: spesso ci sentiamo orribili ed inadeguati, si cerca la solidarietà del gruppo per sentirsi accettati, scoppiano i primi conflitti in famiglia, nel timore di un futuro che appare spesso ostile si vive sommersi dal presente senza progetti. Si scoprono però anche valori come l'amicizia, l'amore, la sessualità, l'amore per la natura, il senso di pace e di giustizia sociale. Quello che piace di più agli adolescenti è fare sport. L’adolescenza

17 La fanciullezza L’adolescenza
Il Disturbo Disintegrativo dell’Infanzia (denominata  anche  sindrome di Heller, demenza infantile o psicosi disintegrativa)fa parte dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo ed  è caratterizzato da una marcata regressione in diverse aree del funzionamento dopo un periodo di almeno 2 anni di sviluppo apparentemente normale comunicazione verbale e non verbale, nelle relazioni sociali, nel gioco e nel comportamento. Dopo i primi due anni di vita (ma prima dei 10 anni) il bambino va incontro ad una perdita clinicamente significativa di capacità di prestazioni acquisite in precedenza in almeno due delle seguenti aree: espressione o ricezione del linguaggio, capacità sociali o comportamento adattivo, controllo della defecazione o della minzione, gioco, abilità motorie. Più frequentemente le capacità vengono perdute in quasi tutte le aree. A questo quadro di perdita di abilità si aggiungono: compromissione dell’interazione sociale (mancanza nell’uso di gesti e sguardo, mancanza di reciprocità emotiva  e sociale  nell’interazione con l’altro, incapacità a sviluppare amicizie con i coetanei) compromissione della comunicazione  (ritardo o mancanza di linguaggio parlato, incapacità di iniziare o sostenere una comunicazione, uso stereotipato e ripetitivo del linguaggio, mancanza di giochi di imitazione) modalità di comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi e stereotipati incuse stereotipie motorie  e manierismi. Rispetto al Disturbo Autistico l’esordio è tardivo e la prognosi è peggiore poiché vi è un progressivo deterioramento di tutte le abilità precedentemente acquisite.  L’adolescenza

18 Adolescenti di ieri Ottanta anni fa, gli adolescenti di un tempo trascorrevano il loro tempo lavorando per sfuggire alla miseria e alla povertà, che spesso portava i ragazzi a rinunciare agli anni di scuola successivi. Solo a partire dagli anni cinquanta, al pomeriggio, dopo aver terminato i compiti, ci si recava al parco o all’oratorio, il principale punto di riferimento dei giovani, per passare del tempo con gli amici. Si facevano giochi di squadra, di movimento, non esisteva la playstation, la wii, il cellulare… La musica si sentiva alla radio o i più fortunati possedevano un giradischi. L’adolescenza

19 Anni cinquanta L’adolescenza
Nell’ambito della storia di genere si propone un laboratorio di sperimentazione didattica sugli anni Cinquanta, a partire da tre racconti di donne adolescenti in quel periodo (dal testo Storie e Storia. Adolescenti negli anni Cinquanta in Genere/storia/scuola edito da IRRSAE Piemonte e ISRP). L’attenzione si focalizza sul momento storico a cavallo tra il dopoguerra e boom economico in quanto momento significativo che contiene i germi del mutamento che diverrà esplicito nei decenni successivi. Si privilegia il racconto dell’adolescenza in quanto fase della vita in cui l’individuo è maggiormente ricettivo di fronte al nuovo, ma nel contempo è soggetto ai valori tradizionali che vengono trasmessi dall’educazione. Inoltre attraverso il vissuto di coetanei di un’altra generazione si possano creare interesse e coinvolgimento nelle studentesse e negli studenti, attualizzando lo studio della storia. La metodologia, prevalentemente utilizzata nel testo, così come quella suggerita alle classi, è quella della storia orale, particolarmente utile per la storia di genere, in quanto permette di partire dai soggetti femminili e maschili e di far emergere la parzialità dell’esperienza, in alternativa a una visione universalistica della storia. L’obiettivo è la sollecitazione delle/ degli studenti all’uso della categoria della differenza di genere nell’analisi di un processo storico; all’analisi di fonti orali, scritte, letterarie, iconografiche e filmiche; all’effettuazione diretta di interviste e produzione di testi. Il percorso è stato sperimentato nel corso degli ultimi quattro anni nelle scuole medie inferiori, nel biennio e nel triennio delle superiori, adeguandolo alla programmazione e agli obiettivi didattici delle insegnanti. L’adolescenza

20 Scuole medie Nel 1962 tutte le scuole medie inferiori furono unificate sotto un unico modello, denominato scuola media unificata. Ciò comportò la scomparsa della precedente scuola media, della scuola di avviamento professionale, dei corsi inferiori di istituti d'arte e quelli dei conservatori musicali, nonché del terzo ciclo delle scuole elementari (classi sesta, settima e ottava) istituito dai programmi ministeriali pubblicati con D.P.R. 503/1955 e dalla successiva riforma dell'ordinamento didattico delle scuole elementari di cui alla legge 1245/1957. Il programma ministeriale prevedeva 25 ore settimanali, con l'opzione si seguire uno o più corsi facoltativi durante gli anni. Durante il secondo anno, per esempio, alla lingua italiana veniva accostato l'insegnamento introduttivo della lingua latina, che poteva essere poi scelta durante il terzo anni, senza la quale non ci poteva iscrivere al liceo classico. Le altre due materie facoltative corrispondevano ad un proseguimento naturale di materie precedentemente studiare. L’adolescenza

21 Musica di ieri e oggi L’adolescenza
L' attuale generazione di giovani è molto diversa dalla precedente e, a mio parere, siamo cambiati soprattutto a causa della tecnologia: televisori, computer, cellulari e via dicendo, per quanto possano essere utili qualche volta, stanno prendendo posizioni troppo importanti nella vita di tutti i giorni. Un' altro fattore importante è sempre stata la musica: da sempre i ragazzi ascoltavano musica insieme, leggevano del gruppo / musicista preferito su giornali o riviste, addirittura si vestivano, parlavano, si muovevano come il proprio idolo. Questo comportamento non è mai stato tanto presente quanto nella musica rock e nei suoi infiniti sottogeneri. Un genere che ha rivoluzionato tutto, così giovanile, esprimeva la voglia di urlare, di sfondare, di dire al mondo "ci sono anch'io!". E per la prima volta si dava spazio anche ai musicisti, non solo ai cantanti, come invece si faceva prima. Ma ora è tutto cambiato: basta uscire di casa e si vedono ragazzi svogliati, pigri. Sono tutti che scaricano musica da Internet, mentre una volta c' era la voglia e l' energia di comprare il nuovo disco del gruppo preferito, tanto da accamparsi fuori dal negozio per arrivare primi allo scaffale. Ma ora la musica è senz' anima, è solo un metodo facile per fare soldi: basta fare quello che piace alla gente. Per me, invece, la musica è tutto! Appena sento un gruppo che mi piace cerco subito di scoprire chi è, cos' ha fatto, mentre altri ragazzi si limitano ad ascoltare la canzone senza neanche sapere il significato delle parole in inglese o chi lì ha composta; è  una cosa molto triste a vedersi. Molti poi criticano chi ascolta rock (me compreso). Beh, a me piace perchè non è solo musica ad alto volume, come molti invece pensano, ma è un genere che fa riflettere le persone sui problemi che affliggono la società. Con questo voglio dire che la musica non serve solo a ballarci sopra o a usarla come suoneria del cellulare, ma  può essere uno strumento potentissimo per diffondere messaggi e risolverli insieme. Questo però non vuol dire che un genere musicale è giusto mentre l' altro no, a mio parere tutti possono ascoltare quel che vogliono, a patto che si riesca a capire ciò che l' artista vuole comunicare con la sua musica in modo tale che, se è un buon messaggio, da metterlo in pratica per rendere questo mondo un posto migliore in cui vivere. L’adolescenza

22 Rolling Stones L’adolescenza
I Rolling Stones sono un gruppo musicale britannico, composto da Mick Jagger (voce, armonica), KeithRichards (chitarre, voce),Ronnie Wood (chitarre, cori) e Charlie Watts (batteria, percussioni). È una delle band più importanti e tra le maggiori espressioni della miscela tra i generi della musica rock e blues, quel genere musicale che è l'evoluzione del rock & roll anni cinquanta, da loro rivisitato in chiave più dura con ritmi lascivi, canto aggressivo, continui riferimenti al sesso e, talvolta, alle droghe pesanti. Per il loro essere trasgressivi furono chiamati i "brutti, sporchi e cattivi" e contrapposti ai più rassicuranti Beatles, anche se tale contrapposizione fu spesso creata dagli stessi Rolling Stones che si comportavano in modo volutamente antitetico rispetto ai Beatles (con i quali ebbero peraltro sempre un ottimo rapporto di stima ed amicizia), proponendo così un modello alternativo a uso e consumo della stampa musicale. I Rolling Stones sono stati, e sono tuttora, un'autentica pietra miliare nell'evoluzione della musica rock del novecento, portando sotto i riflettori il malcontento e di conseguenza la protesta di intere generazioni, incarnando così il travagliato spirito dei grandi bluesman del passato e scegliendo il titolo di una canzone di uno di questi (Muddy Waters) come nome del loro gruppo. L’adolescenza

23 Rock e il blues Il blues rock cominciò a svilupparsi come genere originale a sé stante sin dalla metà degli anni ‘60, attraverso le sonorità di band come i Rolling Stones .Il genere è caratterizzato da improvvisazioni blueseggianti, jam focalizzate sugli assoli di chitarra elettrica spesso un sound "pesante" che riprende il tradizionale Chicago Blues. Il genere originariamente Britannico, con artisti del calibro di Mayall, forma la base per Free, Savoy Brown e le prime incarnazioni dei Fleetwood Mac, mentre gli americani Johnny Winter, Paul Butterfield ed i Canned Heat ne furono i susseguenti pionieri. Da questo genere musicale discendono vari movimenti, come l'Hard rock degli anni settanta, ovvero l'estremizzazione del Blues Rock. Molti artisti blues rock saranno spesso categorizzati anche come hard. L’adolescenza

24 Gli Sport Gli sport più praticati dagli adolescenti sono: Calcio
Pallavolo Basket Nuoto L’adolescenza

25 Calcio Il calcio è uno sport di squadra nel quale si affrontano due squadre composte ciascuna da undici giocatori usando un pallone sferico all'interno di un campo di gioco rettangolare con due porte. Il gioco è regolamentato da una serie di norme codificate e il suo obiettivo è quello di segnare più punti (detti gol o reti) dell'avversario, facendo passare il pallone fra i pali della porta avversaria. È sport olimpico dalla II Olimpiade moderna e la semplicità delle sue regole, il fatto che non richieda attrezzature speciali e l'estrema adattabilità a ogni situazione lo hanno reso lo sport più popolare al mondo in termini di praticanti e spettatori. Di origine arcaica, la sua affermazione moderna e codificata si ebbe in Inghilterra, nella seconda metà del XIX secolo e da allora si diffuse dapprima nel resto d'Europa e in Sud America e poi in tutto il mondo. Il calcio è uno degli sport più preferiti dagli adolesenti. L’adolescenza

26 Pallavolo La pallavolo, o volley (forma abbreviata dell'inglese volleyball), è uno sport giocato da due squadre composte, comprese le riserve, da massimo 12 persone (13 nel caso in cui una squadra decida di schierare un secondo libero). Durante ogni partita, disputata con un pallone su un terreno di gioco rettangolare diviso da una rete, le due squadre schierano in campo contemporaneamente sei giocatori ciascuna. Gli altri atleti rimangono a disposizione in panchina. Oltre a quella propriamente detta, ci sono differenti versioni adottabili per permettere di giocare in specifiche circostanze, e da esso sono derivate altre specialità, che possono avere regole simili, ma non identiche, quali il beach volley, il foot volley o il park volley. È presente nel programma dei Giochi olimpici estivi dal 1964 ed è uno degli sport più praticati a livello scolastico. L’adolescenza

27 Basket La pallacanestro, conosciuta anche come basket (abbreviazione del termine in lingua inglese basketball), è uno sport di squadra in cui due squadre di cinque giocatori ciascuna si affrontano per segnare con un pallone nel canestro avversario, secondo una serie di regole prefissate. È nato a Springfield (Massachusetts) nel 1891, grazie all'idea di James Naismith, medico ed insegnante di educazione fisica canadese. Dalla fine del XIX secolo, il basket si è diffuso in tutto il mondo, grazie all'attività di propaganda della Federazione Internazionale Pallacanestro, fondata nel 1932. È uno sport olimpico dalla XI Olimpiade, che si tenne a Berlino nel 1936. Anche il basket come la pallavolo e molto diffuso come sport praticato a scuola. L’adolescenza

28 Nuoto Il nuoto è per definizione l'esercizio che permette il galleggiamento del proprio corpo e la progressione nell'acqua. Oltre ad essere uno sport olimpico è un'attività ricreativa. La storia del nuoto trova le sue origini sin dalla preistoria, oltre 7000 anni fa, come testimonia il rinvenimento di pitture rupestri rappresentanti uomini nell'atto del nuoto risalenti all'Età della pietra. Sport acquatico dalla storia ultra millenaria, viene inserito nel programma olimpico fin dai Giochi della I Olimpiade. Considerato uno sport completo e salutare che distribuisce il movimento omogeneamente su tutto il corpo, favorisce la salute, la longevità e il benessere fisico e psicologico. Esso spesso comporta benefici estetici e fisici: solitamente si ottiene un aumento della massa magra e una riduzione di quella grassa, lo sviluppo dell'impalcatura ossea e l'espansione della gabbia toracica, il miglioramento della coordinazione motoria e respiratoria e la riduzione della spasticità. L’adolescenza


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