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IL TEAM.

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Presentazione sul tema: "IL TEAM."— Transcript della presentazione:

1 IL TEAM

2 GIUSEPPE FREDDIANI E' il capitano del club. Anche quando non c'è, c'è, nel senso che lavoro, famiglia e talora salute a volte (spesso!) ne provocano assenze, ma egli segue costantemente i nostri eventi, impagina e spedisce i bollettini ed è pure l'autore di questo nostro sito. Inoltre, e non è poco, ha in mano tutto l'aspetto burocratico ed amministrativo del club del quale è il rappresentante legale. Quelli come lui si usano denominare “le colonne”. E' assai preciso; se ad esempio tardate a farvi la visita medica e vi fischiano le orecchie, è lui che sta riordinando le carte, vede che tale documento manca e si incacchia... Giuseppe è uno dei veterani del nostro club. In verità però imparò a giocare da teenager a Latera, in Tuscia, terra d'origine dei suoi genitori. Sul dritto usa top e smash, sul rovescio sporca il gioco. Ha un servizio letale per chi non è un giocatore almeno buonino. Per il poco, anzi pochissimo che si allena può esser definito un notevole match-winner, un “rapina-partite”: tale sua capacità di concentrarsi e andare a risultato ci è tornata utile in parecchie giornate di campionato lungo tutti questi anni.

3 BARBARA PICCINI E' la più esperta del club, vince contro tutte le donne o quasi, e pure contro uomini abbastanza quotati...iniziò da ragazzina vincendo tutti i tornei estivi di Fregene e dintorni, dimostrando particolare attitudine. Per questo venne tesserata, conseguì molti grossi risultati anche “ufficiali”e addirittura entrò in prima categoria ad inizio anni'70. Quindi mollò nientemeno che per un trentennio in cui divenne una stimata avvocato... Ha ripreso nel ridivenendo in pochi mesi, nonché 50enne, la campionessa laziale! I suoi punti forti sono il gran tocco di palla – nel block è davvero un muro – e la tenacia. Se si hanno pochi colpi, con lei non si passa. Se invece trova un pallettaro/a, il match va all'infinito perchè, sebbene si alleni con impegno anche in attacco (la foto riprende una preparazione di topspin), in partita ufficiale – e questo è un suo grave difetto- non tira mai! Comunque le sue correttezza e tenuta nervosa, e i risultati agonistici che ne conseguono, sono un esempio per tutti.

4 ROBERTO IANNUZZI Pimpante over 60, è anche “il Man Ray”, cioè l'artistico autore di quasi tutte queste fotografie. E' un ex specialista del settore farmaceutico, ma possiede una cultura enciclopedica. Però il suo vocabolario interiore è strappato alla parola “topspin”... Gioca seriamente solo da un paio d'anni: quando iniziò da noi nel 2006, in pochi mesi, usando con lucido opportunismo tattico la famigerata gomma dr Neubauer, divenne uno spauracchio. Ma la successiva “messa fuori legge” di tale prezioso supporto l'ha mandato alquanto in crisi...ancor oggi è alla disperata ricerca di una seconda racchetta filosofale. Figura comunque tra i titolari del club e, se è in giornata, i suoi secchissimi dritti come quello che prepara nella foto e i suoi block spiazzanti fanno vittime. Se non è in giornata, la vittima è lui.

5 ANDREA MINGOLI Anche se Sir Paul McCartney si iscrivesse da noi, il “titolo” di Baronetto rimarrebbe ad Andrea. Mingoli è ormai noto per l'alternanza tra il comportamento signorile che gli ha fruttato tale nickname e i raptus provocati dal furore agonistico: parte con alcuni strozzati “andreeea!”, quindi mima due o tre volte il lancio della racchetta (al che i più vili del club impallidiscono e rapidi si defilano...), e poi a volte – accidenti - la lancia, ad alzo zero! Bertolaso ha chiesto di venire costantemente informato delle sue gesta. Il Baronetto è però un buon diavolo e tra l'altro, da sempre appassionato di lavoretti con viti, rondelle, trapani etc, è il “medico” dei nostri tavoli. Tra noi solo dal novembre '07, partiva come principiante ed è migliorato un sacco; ma per affrontare Wang Hao deve ancora rifinire alcuni dettagli.

6 GIUSEPPE TOMASI 16enne, è assai progredito anche lui dopo essersi allenato tutta la stagione, con puntiglio. Ormai se la gioca quasi alla pari coi migliori. Ha concluso benissimo l'annata divenendo il campione del Calamandrei (iniziò 2 anni fa coi tornei per i ragazzini di tale scuola, in cui egli studia) e vincendo il nostro tradizionale Torneino di fine anno. Taciturno,compassato ed occhialuto, a volte sfodera insospettabile humour e si deprime solo quando perde contro la sua bestia nera che è, ohilui, il Baronetto.

7 EUGENIO CANNILLA Ha ripreso a giocare da poco, dopo esser stato un buon “cadet” decenni fa, tesserato per il TT Parioli. Il moraviano “Io e lui” potrebbe essere riesumato, ad obiettivo però più casto, per alludere al tribolato dialogo interiore tra Cannilla e il suo braccio destro allorchè esso, specie ai vantaggi, si trasforma nel deludente “braccetto”. Eugenio è uno dei tantissimi che soffrono di nikefobia (o mancanza di cattiveria nei momenti-clou che dir si voglia), ne soffre anche meno di altri eppure ciò gli costa sconfitte altrimenti evitabili... Ciò nonostante è tra i più forti del team.

8 AMADOU DIOP E' una gran brava persona, gentile e paziente nonché con una sua notevole filosofia di vita e una cultura diverse dalla nostra, e per questo ancor più interessanti. Non è un membro della squadra, bensì ne allena i componenti. Giunto a Roma nel 2002 dal Senegal, nazione della quale come atleta era stato pluricampione, ha iniziato ben presto a fare lo sparring partner in varie società capitoline, tra cui la nostra. Ottimo giocatore ancor oggi a quasi 40 anni (se gareggiasse sarebbe tra i primi del Lazio in assoluto), il sogno dei nostri eroi è batterlo, ma non ci riescono mai nemmeno da lontano. Il suo difetto è che è troppo buono e dice a tutti che sono bravi: invece con qualche allievo testone dovrebbe usare il gatto a nove code!

9 STEFANO SAUVE Ha conservato un ottimo fisico in barba alle sue 52 primavere, e nel pingpong dispone di qualche servizio avvelenato, di un potente drittaccio in topspin e di un fastidioso rovescio di puntinata lunga. Solo che è entrato da poco nel pingpong “serio” e, a livello sia emotivo che tattico, a volte sotto stress agonistico si ingrippa e non riesce ad esprimersi come potrebbe... Può comunque sperare di migliorare ancora parecchio anche perchè, da buon meticoloso ingegnere qual è, dimostra serietà e si allena con impegno.

10 ROBERT VAN OTTERDIJK E' dipendente FAO ed è a Roma da un paio d'anni dopo aver lavorato in varie nazioni africane. Ha ripreso il pingpong dopo 4 lustri. Si vede che un tempo si allenò, ma gli serve tempo per riacquisire la forma perduta. Il Baronetto è la sua bestia nera nelle sfide interne.

11 SIMONA TADDEI Vivace brianzola (monzese) da anni a Roma per lavoro, ex tennista ora jogger, ha trovato un nuovo flirt (o sarà lunga love-story?) nel pingpong. In ottima forma fisica, sta rapidamente acquisendo padronanza tecnica con la determinazione propria dei lombardi. Ad una recente intervista a Rai e Mediaset unificate ha dichiarato: "Sto diventando iperfortissima, la mia prima vittima sarà Alessandra Malizia e poi tanti altri - ohiloro - seguiranno!".

12 GERARDO FIORLETTA Ingegnere cl. '78, è da poco che si dedica alla nostra noble art. Pur giocando troppo eretto, sa già esprimere un perentorio smash di dritto e "tiene abbastanza di concentrazione". Ha quindi certi numeri per divenire un osso duro nel nostro contesto.

13 DAVIDE AMABILE Classe 1966, viareggino, gioca da tanto ma dal '90 al 2011 la sua racchetta è rimasta appesa al chiodo. Vanta esperienze formative: ai Giochi Gioventù dell'Era Neozoica gli capitò di trovarsi davanti il futuro asso Nannoni, ed in seguito giocò in C. Possiede colpi penetranti, perentori, ma – per la lunghissima pausa - è ancora arrugginito e ne sbaglia molti. Oggi, ingegnere, lavora in Finmeccanica, abita a Roma vicino al nostro club e vuole rimanere “forever young” a forza di tiri piatti ed effettati.

14 FRANCESCO CUTRUZZULA’
Esperto di informatica classe '72, ha praticato altri sports che gli hanno conferito mentalità e comportamento in campo da lottatore, per cui tiene duro ed è anche self-controlled. Tecnicamente sta però ai primordi e quindi deve assai affinarsi lavorando sui fondamentali. Non si sa se, con la sua impugnatura da tennista convertito al pingpong (ma anche i sommi Hasegawa, Neale, Bengtsson e Dvoracek avevano grips iper-atipici!), farà passi da gigante o si fermerà presto; noi prevediamo una pur soddisfacente via di mezzo.

15 MAX SCHIRALDI Professore universitario di “gestione di impianti industriali” ad ingegneria, ad ottobre '11 ha avuto la malaugurata idea (embè...all'inizio racchetta e pallina regalano poche gioie e molti dolori, specie la frustrazione di buscarle contro emerite ma navigate pippe) di entrare nel nostro gruppo. Fondamentali tutti da costruire ma notevole "botta piatta istintiva" di dritto e rovescio e fighting spirit.

16 CALVIN MILLER Originario del mitico Ohio e da anni a Roma come funzionario Fao, gioca con tecnica "casereccia": in particolare gli viene contestato da parecchi, incacchiati neri, un servizio irregolarissimo con cui sgraffigna punti...E' un tenace e, a dimostrazione della grinta che ci mette, quello che nella foto esibisce  pur in semplici tiri ufficiosi è "il ghigno meno ghignante" fra le varie foto scattategli dal Man Ray de noantri cioè Iannuzzi che, da esteta, lo ha invano supplicato di fare una faccia radiosa.

17 FRANCESCO MURTAS Sardo come chiaramente si evince dal nome, oltre che un bravo "ragazzo ultraquarantenne" nonchè paterfamilias è un "regolarista in ascesa", ascesa veloce essendo alle prime armi. Con (va detto) cospicui vantaggi a suo favore ha già messo al tappeto più di un "forte", il quale gli ha giurato tremenda vendetta.

18 LAURA TODESCHINI Vive tra la campagna appena fuori Roma, la Sardegna e la Francia avendo sposato un connazionale di Sarkò e Depardieu...nel pingpong è parecchio tenace, non regala ma deve ancora potenziare, e di parecchio, la balistica offensiva. Notevole il fatto che riesca a prendere molti servizi "cattivi" compresi quelli di capitan Sauve che hanno fama di arrotatissimi e terrorizzano i principianti.

19 FRANCESCO CANNILLA Coi suoi 8 anni compiuti nel 2011 è la mascotte della squadra. Ha una mentalità sufficientemente distaccata, non corre quindi pericolo di esaltarsi o stressarsi e, se nessuno gli metterà addosso quel macigno di pressione che ha spinto al ritiro precoce più di una promessa in tutt'Italia, potrebbe divenire, con ovvia soddisfazione di papà Eugenio, un giovane match-winner dato che una certa attitudine già la dimostra.

20 DAMIANO CASAMASSA Contabile della zona "Cassia poco fuori G.r.a.", si è iscritto a novembre '11 dopo anni ed anni di pingpongaccio approssimativo su tavoli mezzi storti, come del resto il 90% degli appassionati. In fretta è però riuscito ad imparare un po' di nozioni "pro" che gli sono tornate utili per la finale interna conquistata in doppio con Cutruzzulà a pochi giorni dal suo arrivo.

21 CLAUDIO CAMEO Può dirsi un "semidifensore con 2 puntinate lunghe", già divenuto la bestia nera di parecchi perchè sta duro, non regala e restituisce pallacce impestate ma ancora controlla male i topspin davvero pesanti. Ha vinto i Trials ed è all'altezza dei nostri titolari. E' il marito della nostra ex-team-mate Valentina Sauve che si vanta sempre di essere stata lei, grazie ad allenamenti sofisticati, a produrre simile giocatorone.

22 CLAUDIO CINQUE E' da poco con noi, prima giocava da amateur nella sua ditta. Grintoso e desideroso di imparare, può fare strada e divenire un buon "allround player" (sono quei pongisti dotatissimi e perciò capaci di fare qualsiasi gioco e di variarlo nel corso del match, come gli immortali Alser, Liang Geliang e Waldner; e a Cinque basterebbe diventare la bruttissima copia di costoro per vincere a man bassa anche in gare federali).

23 IVANO BELLUCCI Non è, come scritto più volte per scherzo, il fratello della famosa attrice...però ha una sorella che fa un ottimo pan pepato.  Pur essendo fornito di un fighting spirit grazie al quale è arrivato 2° nei Trials, ha la mania di giocare tutto in lob senza chiamarsi J. Secretin e quindi vi è chi, munito di bastonata di dritto, lo ramazza...ma prima o poi, se non altro per istinto di conservazione, si ravvederà, abbasserà le traiettorie e vincerà di più.

24 PAOLA GUIDUCCI Temporibus illis giocò al mitico circolo Marbert di via Castelfidardo, chiuso da decenni, e conobbe "er Puma" Barsacchi e Giontella, che imperversavano al top-level italiano...ora ha deciso di reimpugnare la racchetta e si sta impegnando per ritrovare rendimento. Abita a Nepi ma in Puglia, assieme al marito, produce un ottimo olio d'oliva casalingo. Seguiranno a breve foto di altri/e nostri fuoriclasse…


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