La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

DAI GRAFFITI AL COMPUTER

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "DAI GRAFFITI AL COMPUTER"— Transcript della presentazione:

1 DAI GRAFFITI AL COMPUTER
Supporto on line alla caccia al tesoro di Bibliolab Sitografia Bibliografia

2 1452 d. C. 1500 a. C. 3300 a.C 1983 Il gioco della scrittura
Un codice segreto Ideogrammi moderni La stampa e il libro I copisti del medioevo L’alfabeto cirillico L’alfabeto runico 1452 d. C. L’alfabeto arabo L’alfabeto ebraico L’invenzione dell’alfabeto 1500 a. C. La penna stilografica Prima dei greci i cretesi L’alfabeto greco La macchina da scrivere L’alfabeto etrusco L’alfabeto latino 3300 a.C Alfabetizzazione di massa I Sumeri La penna biro L’invenzione della scrittura La scrittura egiziana La televisione La scrittura cinese 1983 Il personal computer La scrittura indiana Scrivere in Internet I popoli senza scrittura Leggere, scrivere, navigare oggi Prima della scrittura

3 Il gioco della scrittura
In una lingua ciò che veramente esiste è la frase, come nell’esempio. Tuttavia il fatto di separare le parole (dette anche monemi) con spazi bianchi, fa pensare che questa sia, per così dire, costruita, come i mattoni costruiscono un muro. La rappresentazione grafica di parole è già una scrittura, ma con un difetto: le parole sono decine di migliaia e occorrerebbero molti segni. Scrittura ideografica Tuttavia fin dall’antichità si comincia ad analizzare le parole dividendole in sillabe e in fonemi. Così viene a contare sempre meno il significato, ma la ripetizione dello stesso suono Scrittura sillabica e alfabetica

4 Prima della scrittura I primi graffiti incisi sulle rocce dell’uomo risalgono a più di anni fa. Erano certamente una forma d’arte, ma non erano una forma di scrittura. Infatti non rappresentano un testo formato da parole, ossia complessi di suoni che esprimono un senso in una data lingua. I cacciatori Il villaggio neolitico !! Rappresentare graficamente un sentimento, un desiderio, un timore non è ancora scrivere.

5 Con i Sumeri nasce la scrittura
Nasce la città La scrittura fu inventata in Mesopotamia nel 3300 a.C. Incredibile sviluppo dell’agricoltura E’ una creazione del tutto originale! Il commercio si estende e diventa più complesso Grandi quantità di mercanzie si accumulano nelle loro riserve e granai o circolano lungo il Tigri e l’Eufrate. SCAMBI, PRODUZIONI, RISERVE RENDONO FORTE IL BISOGNO DI CONSERVARNE LE TRACCE

6 I popoli senza scrittura
Accanto alle grandi civiltà sedentarie dell’antichità vivono per secoli popolazioni nomadi La loro struttura sociale e economica è più semplice Non hanno quindi necessità di ricorrere alla scrittura CULTURE DELL’ORALITA’

7 La scrittura egiziana Contemporaneamente una forma di scrittura si sviluppa anche in Egitto, l’altra grande civiltà agricola del mondo antico La stele di Rosetta, un testo in tre lingue che favorì la decifrazione della scrittura egizia

8 La scrittura cinese e giapponese
Anche la civiltà del riso si dota precocemente di una forma di scrittura Gli ideogrammi cinesi, nati intorno al 1500 a. C., prevedono un segno per ogni parola e sono quindi numerosissimi. Per esempio un albero stilizzato indica la parola “albero”; due alberi stilizzati significano “bosco”. Nonostante la difficoltà di apprendimento, la scrittura ideografica cinese può essere intuitivamente compresa in ogni parte della nazione, indipendentemente dal dialetto parlato. La scrittura giapponese è un derivato di quella cinese, con l’aggiunta di elementi sillabici. Resistono all’invasione dell’alfabeto, perché le parole cinesi sono monosillabiche e mal si adattano ad una traduzione alfabetica

9 La scrittura indiana Vi erano già scritture antiche (indecifrate) a Harappa, ma la scrittura sanscrita, prodotta dalla cultura degli Arii, risale al III secolo a. C. Molte parole delle lingue indoeuropee hanno familiarità con il sanscrito!!

10 L’invenzione dell’alfabeto
L’alfabeto fenicio, dal quale erano assenti le vocali, risale al 1500 a. C. E’ (quasi) valido il principio in base al quale ad ogni suono del linguaggio corrisponde un segno. Si diffonde rapidamente anche grazie al fatto che i Fenici erano navigatori. La parola greca biblos, che significa libro, deriva dalla città fenicia di Biblo

11 L’alfabeto greco Lo storico greco Erodoto definisce le lettere greche foinikeia grammata ( si legge foinikeia grammata), cioè riferisce l’origine fenicia dell’alfabeto greco, che però possiede anche le vocali. La scrittura nasce, con i Sumeri, con scopi utilitaristici, ma dopo mille anni viene usata per scrivere i miti e, poi, annali e cronache. Con i Greci, serve a dare memoria di una grande cultura letteraria e scientifica. E pensare che il filosofo greco Platone avversò la scrittura perché “distrugge la memoria” e “il testo scritto è inerte, interrogandolo non si hanno risposte”…

12 Le scritture del mar Egeo
Il geroglifico dei primi palazzi cretesi, la “lineare A” e la “lineare B” sono scritture sillabiche, non alfabetiche, utilizzate dai popoli cretesi e micenei. Il disco di Festo, città dell’isola di Creta (vedi mappa della lezione) è un disco di argilla di colore rossastro del diametro di 16 cm con una linea a spirale che va dalla periferia verso il centro. La scrittura non è stata decifrata.

13 L’alfabeto etrusco I suoni che le lettere etrusche esprimono possono essere compresi perché la scrittura degli etruschi è l’adattamento di un sistema alfabetico che dall’ 800 a. C. viene usato per comunicare le diverse lingue mediterranee. Tuttavia la lingua etrusca non è completamente interpretata e non vi sono fonti letterarie etrusche.

14 L’alfabeto latino Oggi è l’alfabeto più diffuso nel mondo
L’alfabeto arriva in Italia nel 700 a. C. portato dai Greci che colonizzano il sud della penisola e viene rielaborato con varie modalità dalle diverse genti preromane. L’espansione romana porta nel I secolo a. C. all’unificazione linguistica dei popoli che entrano a far parte del mondo romano. Oggi è l’alfabeto più diffuso nel mondo

15 L’alfabeto ebraico E’ una scrittura consonantica. Le vocali possono essere aggiunte sotto le consonanti per favorire la comprensione. Si legge da destra a sinistra. E’ la scrittura in cui è scritto l’Antico Testamento

16 L’alfabeto arabo Sviluppatosi da quello siriaco, venne adottato con alcune modifiche da gran parte del mondo islamico: Persiani, Turchi, Malesi, Berberi e altri. Esso si compone di 28 lettere,tutte consonanti, mentre le vocali sono segnalate mediante segni sussidiari che di solito vengono omessi. La scrittura araba si svolge da destra a sinistra e nei libri la prima pagina è quella che per noi è  l'ultima.

17 L’alfabeto runico Il più antico alfabeto runico fu creato dai popoli germanici attorno al 200 d.C. circa basandosi su alfabeti dell'Europa meridionale. Esistono due tipi di alfabeto runico, quello a 24 segni, detto della "serie lunga" e quello della serie corta, di 16 segni, adottato dai Vichinghi. I popoli germanici e scandinavi ritenevano che questi segni avessero poteri magici e credevano che  non venissero scolpiti dagli incisori, ma si creassero autonomamente e che gli iniziati potessero liberarne il potere.

18 L’alfabeto cirillico Il cirillico è l'alfabeto usato per le lingue degli slavi ortodossi, cioè russi, ucraini, bielorussi, bulgari e serbi. Il nome deriva da san Cirillo, che non ne fu però l'inventore. Risale probabilmente ai suoi discepoli e deriva dall'alfabeto greco onciale del secolo IX, con l'aggiunta di segni per i suoni sconosciuti al greco. Semplificato nel 1708 da Pietro il Grande, fu riformato nel 1918 dal governo sovietico con l'eliminazione di alcuni caratteri. Il cirillico russo comprende ora 31 segni; quello serbo ha alcune lettere in più.

19 I monaci del medioevo I monaci svolgono il lavoro di copisti: riscrivono a mano le grandi opere dell’antichità classica, greca e latina. E’ un lavoro prezioso, ma lungo e faticoso e soggetto ad errori. Per rappresentare i suoni si usano invece segni convenzionali chiamati note musicali, sistemati in righe orizzontali chiamate "rigo" o "pentagramma" (perchè composto di 5 linee). Il sistema della notazione musicale risale a circa mille anni fa, quando si introdusse l'uso di particolari segni trascritti sopra le righe dei testi da cantare, con lo scopo di ricordare ai coristi le arie delle melodie. Soltanto nel Seicento, dopo lunghe fasi sperimentali, venne codificato l'attuale sistema del pentagramma Scrivono su pergamena, pelle di pecora trattata. Inventata da Eumene II di Pergamo nel 200 a.C.

20 La stampa e il libro Con l’invenzione della stampa a caratteri mobili a opera di Gutenberg (1452) la scrittura diventa accessibile a tutti. Nasce il libro, perché è possibile una riproduzione in serie di qualsiasi opera Viene stampata la Bibbia, strappata alla lettura di pochi ecclesiastici.

21 La penna stilografica 1780 SCHELLER DI LEIPZIG sviluppa un prototipo di penna da viaggio in bronzo e corno con flusso di inchiostro 1832 JOHN PARKER brevetta la prima penna stilografica con sistema di carico a stantuffo 1863 Viene fondata ad Hannover la PELIKAN 1884 EDSON WATERMANN realizza un sistema di alimentazione inchiostro, il cui principio è ancora utilizzato sulle penne moderne 1919 ISAIA LEVI fonda a Torino l'AURORA, fabbrica italiana di penne a serbatoio

22 La macchina da scrivere
Pioniere italiano nelle macchine da scrivere era stato Giuseppe Ravizza ( ), che nel 1855 aveva brevettato il suo "cembalo scrivano" in tutto simile alla macchina da scrivere costruita industrialmente da Remington a partire dal L'Olivetti consentì all'Italia di essere presente, dal 1908, nel settore delle macchine da scrivere e, successivamente, in quello dei calcolatori.. L'azienda sarà a lungo all'avanguardia sia dal punto di vista economico-sociale che tecnologico. Oltre alle macchine da scrivere, l'Olivetti produsse calcolatrici e successivamente computer.

23 In Italia si impara a leggere e scrivere
Nei primi cinquant’anni del novecento la scuola elementare si avvia ad essere una scuola di massa, la maggioranza degli italiani apprende le basi della lettura e della scrittura. 78% analfabeti % 8,3% ,1% Ma la vera alfabetizzazione di massa avviene nel secondo dopoguerra con la scuola media unica (1963) e la televisione.

24 La biro Intorno al 1960 si diffonde l’uso della penna a sfera. La pressione sulla carta muove un cuscinetto a sfera, che rende possibile il passaggio dell’inchiostro. L’aveva inventata nel 1950 un ungherese, Lazlo Biro. Fino a quel momento a scuola si usavano i pennini e l’inchiostro. E’ un’altra tappa nel processo storico che porta la scrittura a tutti. DEMOCRATIZZAZIONE DELLA SCRITTURA

25 La televisione Il vero boom della televisione si ebbe dopo la seconda guerra mondiale, a partire dal paese che ne era stato il principale vincitore, gli Stati Uniti, dove si affermò un sistema televisivo tutto basato sulla pubblicità. Prima della metà degli anni Cinquanta il nuovo mezzo si era già pienamente affermato negli USA, e le trasmissioni televisive regolari erano cominciate in quasi tutti i paesi dell'Europa occidentale, dove prevaleva un sistema di controllo pubblico. In Italia le trasmissioni televisive regolari cominciarono nel 1954. In Italia contribuisce a diffondere la conoscenza dell’italiano La televisione sta accesa come la luce in bagno, scorre come l'acqua in cucina. Orson Welles

26 Il personal computer Nel 1983 la IBM mette in vendita il primo personal computer. Si tratta di uno strumento che ha avuto nel giro di pochi anni una rapida evoluzione. La sua memoria e capacità di calcolo possono rendere più efficaci e produttive le attività di tutti. NASCE LA VIDEOSCRITTURA, una pratica che può modificare in profondità la tradizionale attività di scrittura

27 Scrivere in Internet Il modello di testo del libro:
Il modello di ipertesto:

28 Leggere, scrivere, navigare oggi
Il diritto di tutti di imparare a leggere e scrivere è ancora da realizzare nel mondo. Molti paesi hanno elevate percentuali di analfabetismo, legate alla povertà e allo sfruttamento di cui sono vittime nel mercato globale. D’altronde anche la diffusione su scala planetaria di una risorsa come Internet conosce ancora molte limitazioni. La maggior parte dei server, cioè dei computer su cui risiedono i dati, si trova nelle aree ricche del pianeta.

29 Un codice segreto Che c’è scritto?

30 Ideogrammi moderni Sono veri e propri ideogrammi, espressioni abbreviate usate comunemente nelle , nelle chat, negli sms :-)  contento :-(  infelice :-p linguaccia :-* bacio Oggi, in un’epoca in cui la maggior parte dei popoli del mondo usa la scrittura alfabetica, vi sono tuttavia molti ideogrammi di uso comune: per esempio il segno di percentuale: % LE ICONE DELLE EMOZIONI

31 Sitografia http://kidslink.bo.cnr.it/irrsaeer/calamo/sto.html

32 Sitografia http://www.geocities.com/SoHo/Lofts/5443/index2.htm

33 Bibliografia Un libro di base per comprendere il fenomeno storico della scrittura è Alfabeti. Preistoria e storia del linguaggio scritto, a cura di Mario Negri, Demetra, 2000, coll.: 411 NEG /2838 Una trentina di libri inerenti l’area tematica sono posseduti dalla biblioteca e costituiscono il materiale su cui effettuare la “caccia al tesoro”.


Scaricare ppt "DAI GRAFFITI AL COMPUTER"

Presentazioni simili


Annunci Google