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Il 9° Censimento industria e servizi La rilevazione diretta: grado di modernizzazione, competitività e potenziale di crescita delle imprese italiane Stefano.

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Presentazione sul tema: "Il 9° Censimento industria e servizi La rilevazione diretta: grado di modernizzazione, competitività e potenziale di crescita delle imprese italiane Stefano."— Transcript della presentazione:

1 Il 9° Censimento industria e servizi La rilevazione diretta: grado di modernizzazione, competitività e potenziale di crescita delle imprese italiane Stefano Costa | Istat Valeria Mastrostefano | Istat 20 febbraio 2013

2 La rilevazione diretta: contesto esigenze, strategia (1) Il CIS 2011 si svolge in una particolare fase del sistema produttivo italiano: flessibilità produttiva e organizzativa, investimento in capitale umano e innovazione e capacità di ridisegnare le catene del valore divengono strumenti indispensabili per sopravvivere prima ancora che per crescere. Nuove esigenze informative 1.Arricchire di nuovi contenuti il sistema informativo sulle imprese: approfondimento sulle strategie e i fattori di competitività delle imprese, fenomeni finora poco rilevati dalle indagini correnti dellIstat (es. relazioni). 2.Aumentare linformazione statistica relativa alle microimprese, prevalentemente escluse dalle indagini strutturali, e vedere in quali casi è necessario rivederne il posizionamento competitivo (es. «micro-star»). 3.Disporre di una base informativa utile allinnovazione delle modalità di rilevazione e alla realizzazione di un sistema più integrato delle indagini sulle imprese.

3 La rilevazione diretta: contesto esigenze, strategia (2) Esigenze complesse strategia complessa Tenere conto della struttura dimensionale del sistema produttivo italiano (presenza massiccia di microimprese, moltissime PMI, poche grandi imprese) Garantire unelevata copertura del sistema delle microimprese (meno di 10 addetti), escluse dal campo di osservazione delle indagini soggette a Regolamenti comunitari Fare attenzione alle specificità settoriali Contenere lonere sui rispondenti focus su informazioni qualitative e non desumibili da altre fonti statistiche o amministrative

4 La rilevazione diretta: contesto esigenze, strategia (3) Strategia complessa questionario «complesso» 2 modelli: uno per le microimprese, uno per le imprese con almeno 10 addetti 7 sezioni tematiche: Sezione 1: PROPRIETÀ, CONTROLLO, GESTIONE Sezione 2: RISORSE UMANE Sezione 3: RELAZIONI DELLIMPRESA Sezione 4: MERCATO Sezione 5: INNOVAZIONE Sezione 6: FINANZA Sezione 7: INTERNAZIONALIZZAZIONE PRODUTTIVA Contenuti a carattere trasversale articolati in più quesiti dislocati in varie sezioni (es: informazioni su ICT) Varianti settoriali (es: diversificazione produttiva per le imprese manifatturiere)

5 La rilevazione diretta: i contenuti informativi (1) Sezione 1: PROPRIETÀ, CONTROLLO E GESTIONE Obiettivo Definire lidentità dellimpresa: chi la possiede, chi prende le decisioni, comè organizzata. Quesiti differenziati per dimensione dellimpresa per le imprese più piccole si concentra sullimprenditorialità (background, passaggio generazionale, ecc.). Sezione 2: RISORSE UMANE Obiettivo Valutare se e quanto le imprese investono in capitale umano Approfondimento sulla gestione del capitale umano per le imprese con almeno 10 addetti. Sezione 3: RELAZIONI DELLIMPRESA Obiettivo Cogliere le relazioni di collaborazione interne o esterne alla filiera produttiva, formali o informali, nazionali o internazionali che contribuiscono a dare forma alle strategie dellimpresa.

6 La rilevazione diretta: i contenuti informativi (2): un esempio Sezione 3 - RELAZIONI DELLIMPRESA Struttura e contenuti dei quesiti 1. Tipologia delle relazioni (commessa, subfornitura, consorzio, contratto di rete, joint venture, franchising, accordi informali, ecc.) 2. Ampiezza delle relazioni (quesiti raccolti in sottosezioni per tipo di relazione): i. numero delle controparti; ii. tipologia delle controparti (es. imprese, università, P.A.); iii. localizzazione delle controparti (area locale, nazionale, internazionale). 3. Intensità delle relazioni (quesiti raccolti in sottosezioni per tipo di relazione): i.funzione aziendale interessata (produzione, R&S, ICT, marketing ecc.); ii.peso delle relazioni con il committente/subfornitore principale; iii.durata delle relazioni; iv.ruolo dellimpresa nelle relazioni (leader/follower), per funzione aziendale. 4. Motivi (costi, mercati, internazionalizzazione, flessibilità produttiva, ecc.). 5. Impatto delle collaborazioni sulla competitività dellimpresa 6. Ostacoli (localizzazione sfavorevole, dimensioni ridotte, burocrazia, timori di perdere autonomia, scarsità di controparti ecc.).

7 La rilevazione diretta: i contenuti informativi (3) Sezione 4: MERCATO Obiettivo Valutare la posizione concorrenziale dellimpresa nei mercati di riferimento (locale, nazionale o internazionale). Due sottosezioni: 1.Imprese non commerciali quesiti su copertura distributiva (intensiva, selettiva o esclusiva) e canali distributivi (reti indipendenti o di proprietà, agenti, fiere, ecc.) 2.Imprese manifatturiere quesiti sulla diversificazione produttiva: modalità (tecnologia o domanda) e vantaggi (espansione, riduzione del rischio, ecc.) Sezione 5: INNOVAZIONE Obiettivo Quantificare e qualificare le attività innovative delle microimprese. Cogliere la complessità dei processi innovativi e la complementarità tra le diverse forme di innovazione. Alle imprese con 1-9 addetti sono rivolti anche quesiti su: 1.presenza e finalità di utilizzo di Internet (banking, rapporti con la PA, ecc.); 2.ricorso alle-commerce per acquisti e vendite, e sua intensità (in % del totale).

8 La rilevazione diretta: i contenuti informativi (4) Sezione 6: FINANZA Obiettivo Rilevare i legami tra lattività dellimpresa e le diverse fonti di finanziamento, interne ed esterne Quesiti su: 1.fonti di finanziamento utilizzate; 2.rapporti con le banche (ruolo e tipologia della banca principale; criteri di scelta della banca; appartenenza a un confidi, ecc.); 3.crediti e debiti commerciali (anche con la P.A.). A questa sezione non rispondono le imprese del settore bancario e assicurativo Sezione 7: INTERNAZIONALIZZAZIONE PRODUTTIVA Obiettivo Cogliere aspetti della partecipazione dellimpresa a filiere internazionali (anche tramite relazioni di mercato o accordi), non rilevati nelle indagini correnti Quesiti distinti tra investimenti diretti esteri (IDE) e accordi/contratti

9 La caratteristiche generali dellindagine (1) Disegno dindagine Censuaria per le imprese con almeno 20 addetti, campionaria per le imprese con meno di 20 addetti Campo di osservazione Imprese dellindustria e dei servizi. Attività escluse: Agricoltura (sez. A), Amministrazione pubblica (sez. O), Attività organizzazioni associative (div. 94), Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale (sez. T), Organizzazioni ed organismi extraterritoriali (sez. U). Numerosità delle imprese circa 260.000 unità, con tre sottopopolazioni: Imprese con almeno 20 addetti (censuaria) circa 73.000 unità Imprese da 3 a 19 addetti (campionaria) circa 167.000 unità Imprese con meno di 3 addetti ma con struttura e attività rilevanti («Micro-STAR») circa 20.000 unità

10 La caratteristiche generali dellindagine (2) Le unità «MICRO-STAR» mirano a rendere più preciso il campo di osservazione della rilevazione includendo micro imprese con struttura organizzativa e attività «economicamente rilevanti» ai fini delle esigenze del censimento. In particolare, un impresa è «micro-STAR» se soddisfa almeno uno dei requisiti: ha fatturato > 750.000 euro oppure Valore aggiunto > 200.000 euro; è soggetta alla presentazione del bilancio; è società con responsabilità limitata o cooperativa di dimensione almeno minima esporta ed è di dimensione almeno minima ha un input di lavoro in termini di unità lavorative >3 e dimensioni almeno minime ha input di lavoro in termini di posizioni lavorative >3 e dimensioni almeno minime è capogruppo di dimensione almeno minima presenta un rapporto valore aggiunto/fatturato elevato (>80%) Dimensione minima: fatturato, valore aggiunto o valore aggiunto/fatturato superiori al valore del 3° quartile della distribuzione delle tre variabili calcolato su tutta la popolazione. Riferimento: G. Seri e R. Varriale, Administrative sources to evaluate the relevance of small enterprises, Convegno SIS Prendere decisioni: il ruolo della statistica per la conoscenza e la governance, Università europea di Roma, 2012..

11 La caratteristiche generali dellindagine (3) Tecnica di raccolta dati Restituzione multicanale diversificata in base alla dimensione dimpresa, con auto-compilazione del questionario (esclusivamente) via Internet per le imprese di maggiore dimensione Avvio indagine: 10 settembre 2012 Chiusura della raccolta dati 20 dicembre 2012 (restituzione on line questionari) Tasso di risposta oltre 90% (dato aggiornato al 18 febbraio) Attualmente è in corso il controllo, correzione e trattamento delle mancate risposte. Il rilascio delle stime finali è previsto a giugno 2013

12 Piano di diffusione dei risultati Maggio 2013: Nellambito del Rapporto Annuale 2013 è prevista la diffusione delle prime analisi su alcuni fenomeni-chiave rilevati nellambito del Censimento Giugno/luglio 2013: 1.Rilascio - tramite I.stat - del data warehouse sui risultati della rilevazione diretta. Obiettivo rendere disponibili insiemi informativi mirati a differenti sottopopolazioni di imprese e a specifici domini di analisi (territoriali, settoriali e dimensionali) 2.Pubblicazione di un report generale a supporto della diffusione dei risultati Settembre 2013 - prima metà 2014: Report analitici sui vari temi oggetto della rilevazione diretta (es: «Finanziamento delle imprese», «Reti e relazioni tra imprese», «Globalizzazione», ecc.)

13 Per maggiori informazioni Informazioni, documentazione e statistiche sul censimento delle imprese sono consultabili in un sito internet dedicato: http://censimentoindustriaeservizi.istat.it/istatcens/category/imprese/

14 Grazie per lattenzione

15 Appendice: struttura e contenuti informativi del questionario (1) Sezione 1 - PROPRIETÀ, CONTROLLO, GESTIONE Struttura e contenuti dei quesiti 1. assetto proprietario (tipologia, nazionalità e peso dei soci principali); 2. chi ha responsabilità gestionali (imprenditore, famiglia, manager); 3. finalità delle strategie (difesa, accesso a nuovi mercati, ampliamento della gamma di prodotti offerti, riequilibrio attività in Italia e allestero, ecc.); Nel caso delle imprese con 10+ addetti grado di accentramento decisionale per funzione aziendale Nel caso delle microimprese imprenditorialità figura dellimprenditore (genere, cittadinanza, formazione, esperienza); processi decisionali (come si prendono le decisioni e da chi sono prese); passaggio generazionale dellimpresa coinvolgimento (avvenuto o prevedibile) in un passaggio generazionale; conseguenze sulla compagine proprietaria (rafforzamento, mantenimento o indebolimento del ruolo della famiglia proprietaria); eventuale presenza di ostacoli al passaggio generazionale (burocrazia/fisco, conflitti familiari, difficoltà di trasferire competenze, assenza di successori qualificati, difficoltà economico-finanziarie).

16 Appendice: struttura e contenuti informativi del questionario (2) Sezione 2 - RISORSE UMANE Struttura e contenuti dei quesiti 1. dotazione di capitale umano: incidenza e forma contrattuale del personale a elevata qualifica professionale; ostacoli allacquisizione di nuove risorse (domanda, offerta, logistica, costo del lavoro, budget, burocrazia, ecc.); 2. valorizzazione del capitale umano: formazione tramite corsi interni e/o esterni, training on the job, ecc.; competenze tecnico-professionali rilevanti per la competitività (progettazione, R&S, informatica, pianificazione, finanza, marketing, ecc.); eventuali ostacoli alla formazione (costi elevati, insostituibilità dei lavoratori, assenza di offerta formativa) 3.Per le imprese con almeno 10 addetti gestione del capitale umano modalità di gestione (sistemi incentivanti individuali e collettivi, rotazione, autonomia decisionale, coinvolgimento dei dipendenti, ecc.); competenze trasversali rilevanti per lo sviluppo (problem solving, adattamento, comunicazione, creatività ecc.).

17 Appendice: struttura e contenuti informativi del questionario (3) Sezione 3 - RELAZIONI DELLIMPRESA Struttura e contenuti dei quesiti 1. Tipologia delle relazioni (commessa, subfornitura, consorzio, contratto di rete, joint venture, franchising, accordi informali, ecc.) 2. Ampiezza delle relazioni (quesiti raccolti in sottosezioni per tipo di relazione): i. numero delle controparti; ii. tipologia delle controparti (es. imprese, università, P.A.); iii. localizzazione delle controparti (area locale, nazionale, internazionale). 3. Intensità delle relazioni (quesiti raccolti in sottosezioni per tipo di relazione): i.funzione aziendale interessata (produzione, R&S, ICT, marketing ecc.); ii.peso delle relazioni con il committente/subfornitore principale; iii.durata delle relazioni; iv.ruolo dellimpresa nelle relazioni (leader/follower), per funzione aziendale. 4. Motivi (costi, mercati, internazionalizzazione, flessibilità produttiva, ecc.). 5. Impatto delle collaborazioni sulla competitività dellimpresa 6. Ostacoli (localizzazione sfavorevole, dimensioni ridotte, burocrazia, timori di perdere autonomia, scarsità di controparti ecc.).

18 Appendice: struttura e contenuti informativi del questionario (4) Sezione 4 - MERCATO Struttura e contenuti dei quesiti 1.Caratteristiche del mercato: i.area di operatività (locale, nazionale, internazionale); ii.tipologia dei clienti principali (famiglie, imprese, P.A.; settore di appartenenza); iii.concorrenti (localizzazione). 2.Formazione del prezzo (mark up, price taking, prezzi amministrati, ecc.). 3.Capacità competitiva i.posizione relativamente ai concorrenti; ii.punti di forza (prezzo, qualità, flessibilità, innovazione, ecc.); iii.ostacoli (finanza, contesto socio-ambientale, problemi di fornitura, burocrazia, infrastrutture, domanda ecc.). 2 sottosezioni: a.imprese non commerciali quesiti su copertura distributiva (intensiva, selettiva o esclusiva) e canali distributivi (reti indipendenti o di proprietà, agenti, fiere, ecc.); b.imprese manifatturiere quesiti sulla diversificazione produttiva: modalità (tecnologia o domanda) e vantaggi (espansione, riduzione del rischio, ecc.)

19 Appendice: struttura e contenuti informativi del questionario (5) Sezione 5 - INNOVAZIONE Struttura e contenuti dei quesiti 1.tipologia dellinnovazione introdotta/output (prodotto, processo, organizzativa, marketing); 2.attività innovativa svolta/input (R&S; acquisizione di licenze o brevetti; marketing ecc.); 3.ostacoli allattività innovativa (finanza, scarse informazioni su mercati o tecnologie, scarsità di personale qualificato, ecc.). Per le imprese con almeno 10 addetti: 1. strategie di protezione della proprietà intellettuale (brevetti, disegni industriali, marchi, diritti dautore, ecc.) 2. rilevanza delle tecnologie ICT per tipologia di innovazione introdotta Per le microimprese sottosezione sull utilizzo delle tecnologie ICT (tipologia di connessione e di utilizzo di Internet, commercio elettronico, ecc.).

20 Appendice: struttura e contenuti informativi del questionario (6) Sezione 6 - FINANZA Struttura e contenuti dei quesiti 1. fonti di finanziamento utilizzate (autofinanziamento, credito, equity, prestiti intra-gruppo, credito commerciale, ecc.); 2. rapporti con le banche (n° di banche; presenza, ruolo e tipologia della banca principale; criteri di scelta della banca; criteri usati dalla banca nella valutazione del merito di credito; appartenenza a Confidi); 3. finalità delle (eventuali) agevolazioni pubbliche ricevute (start-up, innovazione, reti, ambiente, ecc.); Solo per le imprese con 10+ addetti gestione finanziaria e investimenti finanziari (partecipazioni in imprese, titoli a breve, titoli a m/l, titoli esteri, ecc.) A questa sezione non rispondono le imprese del settore bancario e assicurativo)

21 Appendice: struttura e contenuti informativi del questionario (7) Sezione 7 - INTERNAZIONALIZZAZIONE PRODUTTIVA (delocalizzazione) Struttura e contenuti dei quesiti Quesiti, distinti tra investimenti diretti esteri (IDE) e accordi/contratti, su: 1. tipologia di attività delocalizzata (attività principale o funzioni di supporto); 2. localizzazione degli investimenti allestero; 3. destinazione della produzione realizzata allestero (vendita in loco, reimportazione in Italia a fini intermedi, finali o di riesportazione, esportazione in paesi terzi, ecc.); 4. eventuale assistenza ricevuta (da enti pubblici o privati, italiani o esteri) e per quale area; 5. motivi della delocalizzazione (costo del lavoro, altri costi, accesso a nuovi mercati, ragioni fiscali, ecc.); 6. ostacoli alla delocalizzazione (barriere legali/amministrative/linguistiche, incertezza negli standard internazionali, avversione per ragioni culturali). Per le imprese con 10+ addetti sottosezione sulla delocalizzazione - tramite IDE o accordi/contratti - delle funzioni di supporto.


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