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Revisione dell’andamento del morbillo,

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Presentazione sul tema: "Revisione dell’andamento del morbillo,"— Transcript della presentazione:

1 Revisione dell’andamento del morbillo, 2003-2004
Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita

2 Le notifiche obbligatorie

3 Andamento del morbillo in Italia, 1960-2003
La diapositiva mostra il numero di casi di morbillo notificati in Italia nel periodo , rappresentati dalla linea bianca. Negli anni ‘60, prima dell’introduzione in commercio del vaccino, il numero medio di casi per anno era di circa ; a partire dagli anni ‘70 l’incidenza è progressivamente diminuita e negli anni’90 sono stati segnalati in media casi l’anno. Tuttavia, visto che non sono state mai raggiunte coperture vaccinali elevate, non ci sono stati sostanziali cambiamenti nel pattern epidemiologico della malattia, che continua a presentarsi con periodiche annate epidemiche. Le epidemie di morbillo si presentano ad intervalli di 3–4 anni; l’ultimo anno epidemico è stato il 1997, con oltre casi notificati, mentre nel 1998 è stato raggiunto il minimo storico (circa casi). La linea gialla mostra il numero di decessi da morbillo negli anni La mortalità è diminuita negli anni passando da una media di 13 decessi all'anno nel decennio a 7 per anno nel periodo Va sottolineato però che questo dato, ottenuto in base alle cause di morte ISTAT, rappresenta certamente una sottostima, ed evidenzia come in Italia si continuino a verificare decessi causati da una malattia facilmente prevenibile. Fonte dei dati. Casi:notifiche obbligatorie; Copertura vaccinale: sistema di rilevazione routinario

4 Andamento del morbillo in Italia, 2000-2003
La diapositiva mostra il numero di casi di morbillo notificati in Italia nel periodo , rappresentati dalla linea bianca. Negli anni ‘60, prima dell’introduzione in commercio del vaccino, il numero medio di casi per anno era di circa ; a partire dagli anni ‘70 l’incidenza è progressivamente diminuita e negli anni’90 sono stati segnalati in media casi l’anno. Tuttavia, visto che non sono state mai raggiunte coperture vaccinali elevate, non ci sono stati sostanziali cambiamenti nel pattern epidemiologico della malattia, che continua a presentarsi con periodiche annate epidemiche. Le epidemie di morbillo si presentano ad intervalli di 3–4 anni; l’ultimo anno epidemico è stato il 1997, con oltre casi notificati, mentre nel 1998 è stato raggiunto il minimo storico (circa casi). La linea gialla mostra il numero di decessi da morbillo negli anni La mortalità è diminuita negli anni passando da una media di 13 decessi all'anno nel decennio a 7 per anno nel periodo Va sottolineato però che questo dato, ottenuto in base alle cause di morte ISTAT, rappresenta certamente una sottostima, ed evidenzia come in Italia si continuino a verificare decessi causati da una malattia facilmente prevenibile.

5 Notifiche obbligatorie di morbillo per regione; 2000-2003

6 Distribuzione per età notifiche obbligatorie di morbillo; 2000-2003

7 Quali conclusioni possiamo trarre dalla revisione delle notifiche obbligatorie?
Minimo storico del morbillo nel 2001, ed elevata incidenza nel 2002 e 2003 In PA Bolzano, incremento casi osservato già nel 2001 Campania regione più colpita, seguita da Puglia e Lazio Maggioranza dei casi in bambini 0-14 anni, con % minori nelle regioni a più alta copertura vaccinale

8 I risultati di SPES

9 Bambini 0-14 aa in sorveglianza per regione. SPES 2003

10 Incidenza del morbillo per mese Italia; bambini 0-14 anni SPES; gennaio 2000-luglio 2004

11 Incidenza per 100.000 e casi stimati di morbillo. SPES, 2000-2003

12 Rapporto casi stimati SPES/notifiche obbligatorie. 0-14 anni; 2000-2003

13 Quali conclusioni possiamo trarre dalla revisione dei dati SPES?
Le regioni più colpite includono oltre alla Campania, alla Puglia e al Lazio, anche la Calabria Campania e Lazio sono state colpite soprattutto nel 2002, Puglia e Calabria nel 2003 La Calabria è la regione con la stima di sottonotifica più elevata Nelle regioni con pochi casi, le dimensioni del campione SPES possono non essere sufficienti ad identificarli

14 I ricoveri ospedalieri

15 Metodi Dati SDO nazionali del 2002
Estratti tutti i ricoveri che presentavano nella diagnosi principale e/o in una delle diagnosi secondarie di dimissione un codice ICD9 corrispondente a morbillo o sue complicanze ( ) Valutati i costi in base ai DRG (tariffe concordate tra le Regioni e PA per la compensazione interregionale della mobilità sanitaria) Analisi nazionale e per regione

16 Risultati, Italia 2002 3072 ricoveri
2630 (86%) avevano il morbillo come diagnosi principale 442 (14%) avevano il morbillo come diagnosi secondaria

17 Distribuzione per mese dei ricoveri per morbillo. Italia, 2002

18 (N. ricoveri/100.000 abitanti)
Distribuzione dei ricoveri per morbillo e tasso di ricovero per fascia di età. Italia, 2002 Fascia di età (anni) N. ricoveri Percentuale (%) Tasso di ricovero (N. ricoveri/ abitanti) < 1 241 7,8 46,2 1 – 4 834 27,1 39,8 5 – 9 781 25,4 29,2 10 – 14 430 14,0 15,3 15 – 19 258 8,4 8,8 > 20 528 17,2 1,1 TOTALE 3072 100 5,4

19 Le diagnosi di dimissione, Italia 2002
1328 diagnosi di morbillo non complicato (50%) 391 diagnosi di polmonite (13%) 81 diagnosi di encefalite (3%) 16 diagnosi di trombocitopenia (1%)

20 N. Ricoveri e costo per Regione, Italia 2002

21 Quali conclusioni possiamo trarre dalla revisione dei dati SDO?
L’andamento temporale e geografico dei ricoveri nel 2002 concorda con i dati di sorveglianza della malattia: Picco nella tarda primavera Campania regione più colpita Seguono Lazio, Puglia e Calabria L’impatto in termini di salute e costi è stato molto pesante E’ importante effettuare la stessa analisi anche per il 2003

22 La situazione regionale

23 Andamento del morbillo in Regione X, 1990-2003
La diapositiva mostra il numero di casi di morbillo notificati in Italia nel periodo , rappresentati dalla linea bianca. Negli anni ‘60, prima dell’introduzione in commercio del vaccino, il numero medio di casi per anno era di circa ; a partire dagli anni ‘70 l’incidenza è progressivamente diminuita e negli anni’90 sono stati segnalati in media casi l’anno. Tuttavia, visto che non sono state mai raggiunte coperture vaccinali elevate, non ci sono stati sostanziali cambiamenti nel pattern epidemiologico della malattia, che continua a presentarsi con periodiche annate epidemiche. Le epidemie di morbillo si presentano ad intervalli di 3–4 anni; l’ultimo anno epidemico è stato il 1997, con oltre casi notificati, mentre nel 1998 è stato raggiunto il minimo storico (circa casi). La linea gialla mostra il numero di decessi da morbillo negli anni La mortalità è diminuita negli anni passando da una media di 13 decessi all'anno nel decennio a 7 per anno nel periodo Va sottolineato però che questo dato, ottenuto in base alle cause di morte ISTAT, rappresenta certamente una sottostima, ed evidenzia come in Italia si continuino a verificare decessi causati da una malattia facilmente prevenibile. Fonte dei dati. Casi:notifiche obbligatorie; Copertura vaccinale: sistema di rilevazione routinario

24 N. Notifiche di morbillo per mese Regione X, gennaio 2000-luglio 2004

25 Distribuzione per età delle notifiche di morbillo Regione X, 2000-2003
N. Notifiche Incidenza per abitanti < 1 anno 1-4 anni 5-9 anni 10-14 anni 15-19 anni > 20 anni Totale

26 Distribuzione per provincia delle notifiche di morbillo Regione X, 2000-2003
N. Notifiche Incidenza per abitanti Provincia X Provincia Y Provincia Z Provincia W Totale

27 Ricoveri ospedalieri, 2002-2003
Se disponibili, analizzare i dati di entrambi gli anni

28 Quali conclusioni possiamo trarre dalla revisione dei dati regionali?


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