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C. di L. Specialistica Lauree per le Professioni Sanitarie

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Presentazione sul tema: "C. di L. Specialistica Lauree per le Professioni Sanitarie"— Transcript della presentazione:

1 C. di L. Specialistica Lauree per le Professioni Sanitarie
Corso Integrato di Informatica Statistica ed Epidemiologia Statistica Prof. Claudio Bonifazzi Dip. Scienze Biomediche e TT.AA.

2 Indice degli Argomenti
Statistica descrittiva. Dati Univariati Rappresentazione grafica dei dati Indici di posizione e dispersione Probabilità e Distribuzioni di Probabilità Distribuzione Normale e Binomiale Elementi di Statistica Inferenziale. Stime puntuali e di Intervallo Verifica di Ipotesi sulla Media di popolazione Grandi e piccoli campioni Verifica di Ipotesi sulla differenza fra due popolazione Confronto fra medie Test di Indipendenza o Omogeneità (test c2) dati categoriali Verifica di Ipotesi sulla differenza fra più di due popolazione (ANOVA)

3 Testi Utilizzati Norman-Steiner M.R. Middleton. David S. Moore
BIOSTATISTICA (Ambrosiana 2000) M.R. Middleton. ANALISI STATISTICA CON EXCEL (Apogeo 2004) David S. Moore Statistica di Base (Apogeo 2005) Esempi ed Esercizi in Excel Funzioni statistiche predefinite Work Book ‘Analisi dei dati’ XL-Stat

4 Basi della Statistica Statistica Descrittiva Statistica Inferenziale
Organizzazione, presentazione e sintesi dei dati. Statistica Inferenziale Generalizzazione delle informazioni ricavate da piccoli campioni a grandi popolazione. Variabili o Caratteri statistici Quantità o entità misurate o osservate (Dati) PO2 nel sangue, pH delle urine, peso, … Genere (Maschile/Femminile); Parere (Favorevole/Contrario/Non so); Responsività ad una terapia (Migliorato/Invariato/Peggiorato), ecc.. Variabili Dipendenti e Indipendenti Variazione ottenuta (dipendente) in risposta a un qualche intervento (indipendente). Somministrazione di un diuretico e riduzione della pressione.

5 Rappresentazione Grafica dei Dati
Tipo di Dato Variabili Quantitative e Qualitative Dati grezzi (Raw Data), Dati Raggruppati (Distribuzione delle frequenze) Dati Ordinati Diagramma a Barre; Dot-Plot Istogramma; Ogiva Grafico tipo Torta (Pie Chart) Diagramma Gambo-Foglia (Steam-Leaf display) Box-and-Wiskers plot

6 Qualitativo o Categorico Variabile di Intervallo
Tipi di Dati Quantitativo Continuo Discreto Pressione sanguigna, pH, [Na+], volume polmonare, altezza, peso, età, ecc.. Numero figli in una famiglia; frequenza degli attacchi d’asma; sedute terapeutiche; frequenza cardiaca; gg di assenza dal lavoro, ecc.. Qualitativo o Categorico Ordinale Nominale Stato del Paziente (MM, M, I, P, MP, D); stadio del Tumore (I, IA, II, IIA, …); grado di soddisfazione (Insufficiente, Sufficiente, Buono, …) Sesso (M/F); stato civile (Ce, Nu, Co, Di); gruppo sanguigno (A, B, AB, 0); Vivo/Morto. Variabile di Intervallo Variabile di Rapporto Variabile ordinale con intervalli costanti e “zero” arbitrario. Stadio della patologia: pari gravità fra I e IA, IA e II,…; Quoziente di intelligenza (QI). Soglia di povertà. Variabile di Intervallo con “zero” rappresentativo. Variabile quantitativa

7 Diagramma a Barre; Dot-Plot Variabili Qualitative o Categoriali
Ciascuna domanda è un esperimento; la risposta il risultato dell’esperimento. Variabile categorica: il corso. Osservazioni: No. studenti Tab. 2-1 distribuzione delle frequenze. I grafico a barre è una rappresentazione grafica della distribuzione delle frequenze Esempi: Anagrafe.xls

8 Istogramma, Poligonale Variabili Quantitative
FIGURA 2-5 Istogramma con il No. di attività seguite dai 100 studenti del DU per Infermiere Variabile quantitativa Discreta Dati grezzi  Ordinati per Rango Individuazione delle Classi Frequenza e Fr. Cumulativa per Classe Istogramma e Poligono No. Studenti  Altezza barra Barre Contigue Poligono  Valori Continui Esempi: Tirocinio, EsStatDesc, StudentiSM

9 Diagramma Gambo-Foglia
Lo Steam-Leaf display (Tukey 1977), è una Tabella con l’aspetto di un Istogramma che mantiene il dettaglio dei valori originali. Concentrazione urinaria di Pb in 15 bambini di un insediamento residenziale (mmol/24h). 0.6 2.6 0.1 1.1 0.4 2.0 0.8 1.3 3.2 1.7 1.9 1.5 2.2 1.2 Gambo Foglie 1 4 6 8 2 3 5 7 9 Procedura in 3 passi Intervallo. Valori Max e Min Gambi. Classi di valori che sintetizzano i dati. Foglie. Valori misurati in modo ordinato. Intervallo. Min=0.1, Max = 3.6 Gambi. [Pb] per unità discrete: 0, 1, 2, 3 mmol/24h Foglie. Decimali della [Pb] in [0.1, 0.9], [1.0, 1.9], [2.0, 2.9], [3.0, 3.9] Esempi:DurezzaPunte Indici di tendenza centrale, dispersione e posizione. Mediana = 1.5; valore centrale (8°); Range = Max - Min = 3.5. Quartili: Q1 = 0.8 (4° valore), Q2 = 1.5 (8° valore), Q3 = 2.0 (12° valore)

10 Pie-Charte (Torta) Pie Chart. Confronta il contributo di ciascuna categoria rispetto al totale. È formato da un cerchio (Totale) la cui area è suddivisa in settori di area è proporzionale al Singolo Contributo. L’area di ciascun settore è pari a (Singolo Contributo/Tot)*360; la somma dei settori è pari all’area del cerchio Ex. Pre Iscrizioni ai C.d.L. Triennali. Esempi: AnalisiDS1

11 Indicatori Riassuntivi
Notazioni Data-Set, Singolo Dato, Sommatoria, …. Indicatori di Tendenza centrale Media, Mediana e Moda. Indicatori di Dispersione Intervallo Minimo-Massimo (Range), Intervallo Interquartile (IQR), Varianza e Deviazione Standard. Indicatori di Asimmetria e Forma Skewness e Curtosi Indicatori di Posizione Quartili, Percentili, Rango Percentile. Esempi

12 Notazioni Algebriche S X
Data-set X: insieme di valori risultato di un’analisi, di un esperimento, di un questionario, …. [Pb] Urinaria nei bambini in mM/24h. Insediamento Urbano. X={0.6, 2.6, 0.1, 1.1, 0.4, 2.0, 0.8, 1.3, 3.2, 1.7, 1.9, 1.9, 1.5, 2.2, 1.2} Singolo dato Xi ; X1 = 0.6; X12 = 1.9 mM/24h Dimensione: numero di valori (soggetti) nel data-set popolazione N, campione n, (n =15), più campioni nj , j=1,2, .. somma dei valori ([Pb] totale nei 15 soggetti) S = n i X 1

13 Indici di Tendenza Centrale Media, Mediana, Moda
La Media Aritmetica o Media è l’indice di tendenza centrale “tipico”, utilizzato per descrivere un data set Quantitativo, (Qualitativo con valori di Intervallo o di Rapporto). Popolazione ; Campione = N X i S 1 m n n i La Mediana è il valore che separa il data-set in due parti uguali: metà delle osservazioni e inferiore alla mediana, l’altra metà è superiore alla mediana n dispari  valore centrale; n pari  media dei valori centrali Regola generale: valore in posizione (n+1)/2 La Moda è il valore del data-set (o la categoria) che si presenta con maggiore frequenza

14 Uso di Media e Moda Esempi: Tirocinio, EsStatDesc
Attività di Tirocinio degli studenti Gruppo 1: n1= 100; SX = 3083; X = 30.83 Gruppo 2: n2= 100; SX = 4583; X = 45.83 Gruppo 3: n3= 50; SX = 2291; X = 45.82 Esame di Analisi superiore. Test di metà semestre. Valutazioni: A, …,D…. La valutazione assegnata agli studenti ha una distribuzione bimodale; le mode sono i giudizi (A) e (D) Esempi: Tirocinio, EsStatDesc

15 Confronto fra Ind. Pos. Cent.
[Pb] urinaria mM/24h A) Urbano nA=15, B) Extraurbano nB=16 A={0.1, 0.4, 0.6, 0.8, 1.1, 1.2, 1.3, 1.5, 1.7, 1.9, 1.9, 2.0, 2.2, 2.6, 3.2} B={0.2, 0.3, 0.6, 0.7, 0.8, 1.5, 1.7, 1.8, 1.9, 1.9, 2.0, 2.0, 2.1, 2.8, 3.1, 3.4} Media Aritmetica: XA= 1.49; XB= 1.68 mM/24h Mediana: A) n=15 MedA = 1.5; B) n=16, MedB = ( )/2=1.85; Moda: A) Moda = 1.9; B) Moda = 1.9, 2.0 La Media dipende dai valori Estremi (Outliers) C = {0.1, 0.2, 0.4, 1.1}; D = {0.1, 0.2, 0.4, 1.1, 21.9}; XC= 0.45, XD= 4.74 mM/24h; MedA = 0.3, MedB = 0.4 mM/24h Data set qualitativo: quale indice di posizione centrale utilizzare? Esempi: Tirocinio, StDescrittiva_Pb

16 Indici di Dispersione ( ) S ( ) S S
Una misura di dispersione indica quanto vicino si posizionano (raggruppano), i valori presenti nel data-set, intorno ad una misura di tendenza centrale. Intervallo minimo-massimo (100% dei dati) Range = Massimo - Minimo Intervallo interquartile (50% dei dati) IQR = Q3 - Q1= 1° Quartile – 3° Quartile N x X MD Medio Scarto i S = - Scarto Medio. Somma degli scarti intorno alla media Varianza e Deviazione Standard ( ) 2 ; 1 s n X i = - S ( ) 2 ; s = - S N X i N, n-1 ?

17 Dispersione No. pause caffè in un giorno lavorativo
SX = 90 X = SX / N = 9 S(X – X) = 0 S|X – X| / N = 4.2 S(X – X)2 / N = 27.2 s = 27.2 = 5.2 La media è il baricentro dei valori di X  la somma delle differenze rispetto alla media é = 0. La somma delle differenze in valore assoluto o delle differenze elevate al quadrato è un valore > 0. Scarto medio MD=S|X-X|/N e varianza s2 =S(X-X)2/N calcolano la distanza media di Xi dalla media X. La deviazione standard s è la distanza media di ciascun valore dalla media in unità di misura di Xi Esempi: Tirocinio, StDescrittiva_Pb

18 Asimmetria e Curtosi Il grado asimmetria (skewness) descrive quantitativamente la dispersione dei valori a Dx e Sx della media. Asimmetrica verso Dx o positiva Asimmetrica verso Sx o negativa La curtosi descrive quantitativamente il grado di appiattimento della curva Curve simmetrica Mesocurtica Leptocurtica Platicurtica

19 Uso degli Indicatori Esempi: Studenti
Note: Indicatori di Asimmetria e Forma

20 Indicatori di Posizione per Dati Ordinati
Box-and-Wiskers plot Indicatori di Posizione per Dati Ordinati Minimo e Massimo Percentili Quartile Q1, Q2 (Mediana), Q3 Rango percentile Esempi: dboxp_Pb, durezzabox

21 Uso Ind. Posizione Esempi: Iris Flowers; Molluschi
Il 50% dei valori è racchiuso in IQR; Valore anomalo (169) < Q1 – 1.5*IQR Valore Estremamente Anomalo (91) < Q1 –3*IQR Esempi: Iris Flowers; Molluschi

22 Statistica Descrittiva Strumenti di Calcolo
Funzioni predefiniti di Excel Work-book Analisi dei Dati Add-In XLStat

23 Funzioni Statistiche Predefinite
Statistica descrittiva Frequenza, Indicatori, … Distribuzioni Probabilità Dirette e Inverse

24 Work Book ANALISI DATI Esempi: Tirocinio, Molluschi

25 XLStat

26 S P(E) = P(E1) + P(E2)+…+ P(E4) =1
Probabilità Spazio dei campioni S, Evento E Lancio di un dado a 4 facce. Esperimento S={E1, E2, E3, E4} = {1, 2, 3, 4} S = spazio dei campioni campionario; Ei = eventi, osservazioni, risultati. Evento semplice A={1,2, 3, 4}; Eventi composti A={Pari}; B={Dispari} Qual è la probabilità che il risultato del lancio sia Esattamente uguale a 1, P(Ei=1)? Sia un numero pari, P(A) = P(Ei = 2 oppure Ei = 4) ? Probabilità. Valore numerico che da informazioni sulla verosimiglianza che un dato evento possa o non possa accadere in rapporto agli altri eventi. La probabilità di un evento è un valore compreso fra 0 ed 1; ad un evento certo si assegna il valore P(E)=1, ad un evento impossibile il valore P(E)=0 0  P(E)  1; 0  P(A)  1 La somma delle probabilità degli eventi semplici di un esperimento è sempre uguale a 1 S P(E) = P(E1) + P(E2)+…+ P(E4) =1

27 Calcolo delle Probabilità Approccio teorico
Eventi equiprobabili. Due o più eventi che hanno la medesima probabilità di verificarsi sono detti equiprobabili. Numero Totale degli Eventi ( ) E P i 1 = ( ) Numero Totale degli Eventi Numero di Eventi A A P = Lancio di un dado onesto a 4 facce: P(Ei)=1/4 ; P(A)=P(pari) = P(dispari) = 1/2 Esempi. Lancio di una moneta bilanciata: P{Testa}=?; P={Croce}=?.  Associazione con 100 iscritti 40 Donne e 60 Uomini. Si elegge il presidente per estrazione casuale di un nominativo: P{Donna}=?; P={Uomo}=?.

28 Calcolo delle Probabilità Approccio empirico
Frequenza relativa Tentativi di Corteggiamento Motivo Tentativi Successi % Successo A Fisico 10 3 30.00 B Intelligenza 12 5 41.67 C Ricchezza 1 20.00 D Disperazione 23 21 91.30 Totale 50 30 60.00 ( ) Totale A Successi P = ( ) N Frequenza A A P = I valori calcolati della probabilità P possono essere utilizzati per fare previsioni solo assumendo che nulla sia cambiato. Famiglie che possiedono la casa in cui abitano Evento Frequenza Fr.Relativa Proprietario 630 0.63 Inquilino 370 0.37 Totale 1000 1.00 Legge dei grandi numeri. Se un esperimento è ripetuto molte volte la probabilità calcolata come frequenza relativa approssima il valore della teorico della probabilità

29 Calcolo delle Probabilità
Eventi mutuamente esclusivi. Due eventi X ed Y sono mutuamente esclusivi se l’occorrenza dell’uno esclude l’occorrenza dell’altro. Esempi: A) Espressione di voto: partito D o partito S. B) Acidosi ed alcalosi respiratoria (?). C) dolore toracico: riflusso gastro-esofageo o sospetto infarto (?). Eventi Condizionati. Due eventi X ed Y sono condizionati se il verificarsi di Y dipende da X o il verificarsi di X dipende da Y. Probabilità che 5 sia il risultato del lancio simultaneo di due dadi N = 36 eventi possibili: A={1,2,3,4,5,6}; B={1,2,3,4,5,6}; P(E) = 1/36 P(5) = P(1 e 4) + P(2 e 3) + P(3 e 2) + P(4 e 1) = 4/36= 11.1% Probabilità 5 che sia il risultato del lancio del secondo dado B se il dado A ha dato valore 1 N = 6 eventi possibili: A={1}; B={1,2,3,4,5,6}; P(E) = 1/6 P(5) = P(B|A) = 1/6= 16.7% ESEMPI: A) Aspettativa di vita media (luogo e anno di nascita, sesso, razza, …); B) Successi nel corteggiamento; C) Orario di Lavoro

30 Calcolo delle Probabilità Eventi mutuamente esclusivi e proprietà additiva della probabilità
Ricoverati Medicina I VPA, UII, SIS patologie mutuamente esclusive Probabilità che il prossimo ricoverato sia affetto da VPC o UII? Eventi mutuamente esclusivi P(VPC o UII) = P(VPC) + P(UII) = 0.40 o 40% Se X ed Y sono eventi mutuamente esclusivi la probabilità che accada X o Y è la somma della probabilità P(X) più la probabilità P(Y) P(X o Y) = P(X) + P(Y) Esempio. Nel lancio di una dado a 6 facce: P(pari) = P(2) + P(4) + P(6).

31 Calcolo delle Probabilità Eventi condizionati e proprietà moltiplicativa della probabilità
Ricoverati Medicina I VPA, UII, SIS patologie mutuamente esclusive Calcolare la Probabilità che il prossimo ricoverato sia maschio e affetto da SIS?. Probabilità condizionata Calcolo della Tabella per 100 pazienti 48 uomini ricoverati per SIS. P(U|SIS) = 48% Totali di Riga e di Colonna. Dati marginali P(SIS) = 60/100 P(U) = 48/60 P(U|SIS) = 60/100 x 48/60 = 0.48 Proprietà Moltiplicativa. Se X ed Y sono eventi legati, la probabilità che accadano entrambi gli eventi è data da P(X e Y) = P(X) x P(Y|X) Esempio: Orario di Lavoro

32 Calcolo delle Probabilità Eventi Indipendenti e Complementari
Test di Laboratorio. Falsi Positivi Evento indipendente S = {N, P}; N = Negativo; P = Positivo P(P)=0.05; P(N)=0.95; P(P)+P(N)=1 Il medico ha richiesto 3 esami, qual’è la probabilità che si verifichi almeno un falso positivo? Evento complementare P(Almeno 1 sia P) = 1 – P(Nessuno P) Nessun esame P equivale ad ottenere 3 esami con esito N. P(Nessuno P) = P(N) x P(N) x P(N) = 0.953 P(Almeno 1 sia P) = 1 – =0.857

33 Distribuzione Normale
Distribuzione Normale o di Gauss. Curva a campana Le variabili casuali sono distribuite secondo la Normale? Si. Misura di Peso e Altezza. Valore della Pressione Arteriosa in soggetti normali. Tempo del percorso Automobilistico casa-Lavoro. Parametri di un processo industriale in “controllo”, ecc. No. Aspettativa di vita media. Tempo di remissione di una malattia, Efficienza di una apparecchiatura elettronica. Opinioni espresse in un questionario, …. Non è possibile determinarlo  test di normalità La media campionaria X é distribuita secondo la Normale Qualunque sia la distribuzione originale della variabile (X) presa in esame, se prendiamo M di campioni di dimensioni ragionevoli (n), e costruiamo la distribuzione di probabilità delle medie campionarie , Xi i=1,2, …, M, questa distribuzione è normale

34 La curva Normale Proprietà della Normale
-3s -4s Proprietà della Normale Media, mediana e moda hanno il medesimo valore La curva è simmetrica rispetto alla media m: simmetria = 0; curtosi = 0 La curva è asintotica all’asse delle X L’area al di sotto della curva Normale è uguale a 1. L’area sottesa alla Normale fra X=m ed X=1s è pari al 34.1% dell’area totale L’area sottesa alla Normale fra X=-1s ed X=1s è pari al 68.2% dell’area totale L’area sottesa alla Normale fra X=m ed X=2s è pari al 47.7% dell’area totale L’area sottesa alla Normale fra X=-2s ed X=2s è pari al 95.4% dell’area totale L’area sottesa alla Normale fra X=-3s ed X=3s è pari 99.8% dell’area totale

35 Distribuzione Normale standard
Distribuzione con media 0 e Deviazione Standard 1, ottenuta dalla trasformazione della variabile casuale X in unità di deviazione standard (variabile z). No. Pause caffè. X = 9, s=5.22 X 1 3 4 7 9 11 12 16 18 z -1.53 -1.15 -0.96 -0.38 0.0 0.38 0.57 1.34 1.72 ( ) s X Xi z - = variabile z: =  (X  s) – X ) X = X  s : 5.22 = 0 (9 - 9) X = X = 9 : Reparto A: X = 9; s = 5.22 NB. Se X = 3.5; s = 2.71, o z-score per X = X ed X = X  s non cambia Dati z = – 0.8, X = 3.5 ed s=2.71 è possibile calcolare X: X = zs+X = 5.7

36 Tabella della Curva Normale
Calcolo dell’Area (Probabilità) nota z. L’Area al di sotto della normale standard per valori di z = 0 e z = Il valore z = 1.95 è diviso in una radice 1.9, intero e I decimale, ed il II decimale Individuiamo 1.9 nella colonna etichettata z e seguendo la riga z=1.9 individuiamo la colonna etichettata Il valore individuato dalla intersezione fra la riga 1.9 e la colonna 0.05 è l’area sottesa nell’intervallo [0, 1.95] ed è pari a Calcolo di z nota l’area o Probabilità. Valore di z per il quale l’area sottesa dalla Normale standard compresa fra 0 e z è pari Il valore dell’area all’interno della tabella è l’intersezione di una riga ed una colonna dalle quali si ricava la radice ed il II decimale dello z-score. Dalla Tabella 6.4 si ricava facilmente che l’area pari a è compresa nell’intervalli z=0, z=1.44. Calcolo di X data l’area e noti X ed s. Dal valore di z-score è possibile risalire al valore di X noti il valore medio e la deviazione standard della distribuzione normale: X = zs + X

37 Esempio di Uso della Normale
Indagine sull’uso di un Sistema contraccettivo: n = 2000 persone, media annuale X= 100, s =15. A) Quante persone usano questo metodo almeno 115 volte all’anno? ( ) 00 . 1 15 100 115 = - z Area colorata = 84% delle persone usa il metodo al più 115 volte in un anno. B) Quante persone usano questo metodo meno (al più) di 70 volte all’anno? ( ) -2.00 15 100 70 = - z Area colorata = 2.28% delle persone usa il metodo meno 70 volte in un anno. C) Quante persone usano questo metodo fra le 106 e 112 volte all’anno? Area colorata = 13.3% delle persone usa il metodo fra le 106 e 112 volte in un anno. z1= 0.40, z2= 0.80 Esempi: DN_Esempi, DN_Esercizi

38 Distribuzione Binomiale
La distribuzione binomiale mostra la probabilità che si verifichino diversi eventi casuali fra loro indipendenti, ognuno dei quali può assumere solo uno fra due valori diversi: Successo o Fallimento. Infilare le scarpe correttamente. S={Giusto, Sbagliato}. Supponiamo che gli eventi siano indipendenti e che la probabilità di ciascun evento p=0.5. Un solo tentativo P(G) = P(S) = 0.5 2 tentativi S={GG,GS,SG,SS}. P(SS)=P(S)xP(S)= 0.5*0.5=0.25; P(GS o SG) = 0.5 3 tentativi S={GGG,GGS,GSG,SGG,SSG,SGS,GSS,SSS} 10 tentativi, qual è la probabilità che 7 siano sbagliati e 3 giusti? Sviluppo Binomiale Due Eventi: {Successo, Fallimento} Numero di tentativi n= 10 Numero di risultati favorevoli r=7 La probabilità di Successo p=0.5 e q = 1- p la probabilità di Fallimento Esempio: Sviluppo_Binomiale ( ) 1 2 ! - = ÷ ø ö ç è æ K n dove q p r

39 Proprietà della Binomiale
Infezioni postoperatorie n= 15 , p = 0.2, q = 1- p = 0.8 n = 15 ,p = 0.3, q = 1- p = 0.7 n = 30, p = 0.3, q = 1- p = 0.7 Media = np Varianza = npq Deviazione standard = npq Esempio: Sviluppo_Binomiale

40 Binomiale e Normale Per p=0.5 all’aumentare del numero di tentativi n la distribuzione binomiale tende alla distribuzione normale Esempi: dbinomiale_forma, dbinomiale_esvolti

41 Statistica Inferenziale
Popolazione e Campione Inferenza Statistica Verifica di significatività statistica Ipotesi zero H0 e Ipotesi alternativa H1 Inferenza statistica con Livello di Significatività a Test a una coda e a due code Errori tipo I (a), Tipo II (b), Potenza del Test Intervallo di confidenza Inferenza sulla media di popolazione m Dimensioni del campione: Test z e Test t. Distribuzione Normale Standard e t-student Inferenza sulla differenza fra medie di popolazione m1, m2, m3, .. No 2 popolazioni: campioni indipendenti o appaiati No k>2 popolazioni: Analisi della varianza ANOVA Test di Indipendenza e Omogeneità (c2)

42 Basi della Statistica Inferenziale
A partire dall’analisi eseguita su un campione, la statistica inferenziale permette di dare indicazioni quantitative (calcolare media, varianza, …) sulla popolazione soggetto dell’indagine (target). Popolazione e Campione La stima della media (varianza, …) calcolata a partire da un campione estratto casualmente dalla popolazione che vogliamo esaminare, differirà dal valore vero della media di una piccola quantità, questa differenza è prodotta da una serie di eventi casuali. Il caso produce differenze di entità diversa, quindi se confrontiamo due campioni questi sono sempre in una qualche misura diversi. Quindi, se non si considerano gli effetti dovuti al caso non è possibile dedurre dal campione informazioni sulla popolazione dedurre se i due campioni sono uguali entro le fluttuazioni del caso. Esempio: Prova in Itinere

43 Teorema del Limite Centrale
Presa una serie di campioni di uguali dimensioni da una distribuzione normale o non normale, la distribuzione delle medie di questi campioni sarà comunque normale purché la dimensioni del campione, n, sia “abbastanza” grande(*). Lancio un dado 600 volte la distribuzione dei valori è uniforme (LimCen) Lancio due dadi 2, 4, 8 volte per successivi 600 esperimenti e calcolo la media dei valori ottenuti in ciascun lancio. La distribuzione della media assume la forma di una campana all’aumentare della numerosità del campione (*) Se la distribuzione è approssimativamente normale n può essere molto piccolo (n=5); se non è normale è consigliabile utilizzare campioni di dimensioni n 30.

44 Media di Popolazione Verifica d’Ipotesi
Gli esami degli elettroliti eseguiti su un gruppo di “dirigenti sanitari” indicano che la [Na+] nel siero di un campione di 25 soggetti è pari a 138 mM/l. In letteratura è riportato che i valori di [Na+] nella popolazione hanno distribuzione normale con media m=140 mM/l e s=2.5 mM/l. Possiamo affermare che tutti i dirigenti sanitari soffrono di iponatriemia? Sulla etichetta di una lattina contenente una bibita analcolica è dichiarato un contenuto medio pari a 12 once (circa 330 ml). In un campione 100 lattine prelevate a caso si è riscontrato un contenuto medio medio di once. Possiamo dedurre che tutte le lattine contengono meno di quanto dichiarato? La regione ha rilevato nel passato che le persone di età compresa fra anni vanno dal medico in media 3.6 volte all’anno. Nel 2003 è stato messo in evidenza, su un campione di 350 giovanotti, che questi hanno consultato il medico in media X=3.9 volte con una deviazione standard di s=1.6. Possiamo affermare che tutte le persone di questa fascia di età hanno maggiore necessità del medico rispetto al passato? Una compagnia telefonica ha valutato che la durata media di una telefonata fuori distretto è pari a minuti. Una verifica fatta su un campione di 150 telefonate ha messo in evidenza una durata media X=13.71 ed una deviazione standard s=2.65 minuti. Possiamo affermare che tutte le telefonate interurbane sono significativamente più lunghe di quanto rilevato in precedenza, ed è necessario aumentare le tariffe?

45 Verifica d’Ipotesi Statistica
Data la stima (media campionaria X, differenza d= X1- X2, varianza s2) del parametro di una popolazione (m, m1-m2, s2), si accetta il parametro come vero/falso confrontando il valore calcolato con una regione di evidenza sperimentale (intervallo di valori) che tiene conto dell’incertezza presente nella stima del parametro. La regione di evidenza sperimentale è caratterizzata una curva di distribuzione di probabilità: distribuzione normale, distribuzione t-student (m, m1-m2), distribuzione c2. Data una Ipotesi Iniziale (H0) ed una Ipotesi Alternativa (H1), la regione di evidenza sperimentale é divisa in una regione di Non Rifiuto e una regione di Rifiuto; la separazione è eseguita a partire da una valore di probabilità a detto livello di significatività del test. Scelto il valore di probabilità a ad esso corrisponde un valore critico (limite) della statistica utilizzata per il test, z-limite (zc), t-limite (tc), c2-limite (cc2), che separa la regione di evidenza sperimentale in regione di Non Rifiuto e regione di Rifiuto di H0. La regione di Rifiuto può essere a sinistra o a destra del valore critico (Test ad una coda); la regione di Non Rifiuto del test è posta al centro di due regioni di rifiuto del test (Test a due code). Dalla stima del parametro si calcola il valore della Statistica del Test (z0, t0, c02), se questo cade nelle regione di Non Rifiuto l’ipotesi H0 è accettata sulla base della evidenza sperimentale, se cade nella regione di Rifiuto è rigettata a favore di H1.

46 Ipotesi Nulla ed Alternativa
Controllo di qualità sul contenuto della lattina di soda. Il contenuto medio corrisponde a quanto dichiarato? Possiamo dedurre che l’etichetta dichiara il vero? Ipotesi nulla: H0: m  12 once Ipotesi alternativa: H1: m < 12 once Ipotesi Nulla H0. Assumiamo che le lattine contengano quanto dichiarato. L’asserzione fatta considerata vera m sino a che l’evidenza sperimentale non la contraddice Ipotesi Alternativa H1. Se l’evidenza sperimentale dimostra che H0 è falsa si assume che sia vera l’ipotesi alternativa, H1, cioè che le lattine contengano meno di quanto dichiarato Non c’è sufficiente evidenza sperimentale per dire che l’etichetta dichiari il falso, quindi non rifiutiamo l’ipotesi nulla C’è sufficiente evidenza sperimentale per dire che l’etichetta dichiara il falso, quindi rifiutiamo l’ipotesi nulla Regione di non rifiuto Regione di rifiuto Valore critico Grado di evidenza sperimentale. Valore critico di separazione una regione di non rifiuto ed una regione di rifiuto L’evidenza sperimentale è il valore della media campionaria X, cioè una variabile casuale distribuita secondo la distribuzione di probabilità normale.

47 Test d’Ipotesi – Code del Test
Test a due code. Nel 1998 la famiglia media americana era composta da 3.18 unità. Attualmente la sua dimensione è variata? H0: m=3.18 dimensione media invariata H1: m3.18 dimensione media variata Verifichiamo se la dimensione media è aumentata o diminuita, scegliendo due valori critici: c1 e c2 nella coda Sx e Dx che delimitano le regioni di rifiuto. Right-Tail Test. Nel 2002 lo stipendio medio lordo di un insegnate di scuola era 28000€. Attualmente è aumentato? H0: m=28000€ è invariato H1: m>28000€ è aumentato Verifichiamo la correttezza del contenuto scegliendo un valore critico c nella coda Dx della distribuzione, valori di Xc cadono nella regione di rigetto Left-Tail Test. Quanto dichiarato sulla etichetta della lattina di soda corrisponde al contenuto medio dichiarato, o è inferiore? H0: m=12 il contenuto medio è pari a 12 once H1: m<12 il contenuto medio è minore di 12 once Verifichiamo la correttezza del contenuto scegliendo un valore critico c nella coda Sx della distribuzione, valori di Xc cadono nella regione di rigetto

48 Test d’Ipotesi - Procedura
Esecuzione di un Test di Ipotesi. Un test di ipotesi statistica è una procedura in cinque passi Definire l’ipotesi nulla e l’ipotesi alternativa Scegliere la distribuzione da utilizzare Definire le regioni di rifiuto e di non rifiuto Calcolare il valore della Statistica del test Prendere una decisione Esempio. Vogliamo verificare se l’età media degli studenti iscritti al C.d.L. in Medicina e Chirurgia è pari a 24 anni. Valore stimato X = 25.2 anni, test a due code. H0 = 24 l’età media non è variata, H1  24 l’età media è variata Gli studenti sono n=500 cioè il campione ha grandi dimensioni, ed utilizziamo la Normale standard Scelgo a quale livello di affidabilità del test; individuo l’area a/2 nella coda Dx e Sx della distribuzione Calcolo il valore della Statistica del Test Il valore della Statistica del Test cade nella regione di rifiuto o di non rifiuto?

49 Test d’ipotesi per la media m Grandi Campioni – Test z
Per il teorema del limite centrale la distribuzione della media campionaria X è approssimativamente normale per n30. Statistica del Test. Nel Test d’ipotesi per grandi campioni (n 30) la variabile casuale z0 è detta Statistica del Test. La Statistica del Test è il criterio in base al quale accettiamo o rifiutiamo l’ipotesi H0. Esempio 1. Durata delle Telefonate Interurbane. Test a due code con a=0.05 Esempio 2. Iponatriemia dei dirigenti. Test ad una coda (Sx) con a=0.01

50 Statistica z. Test d’ipotesi per m
Esempio 1. Una compagnia telefonica ha valutato che la durata media di una telefonata fuori distretto è pari a minuti. Una verifica fatta su un campione di n=150 telefonate ha messo in evidenza una durata media X=13.71 ed una deviazione standard s=2.65 minuti. Possiamo affermare con livello di significatività a=0.05 che la durata media delle telefonate è significativamente cambiata? H0: m = m0 = 12.44; H1: m 12.44 Usiamo la distribuzione normale (n30) Regione di Rifiuto e Non rifiuto. Livello di significatività del test a = 0.05 Test a due code zc=±1.96 Valore della statistica test z0 = 5.87 Rifiuto H0: m  m0 ll valore della statistica del test z=5.87 è molto maggiore del valore critico zc2 =1.96 che delimita la regione di rifiuto nella coda di Dx, quindi rifiutiamo H0 e diciamo che, sulla base dell’evidenza sperimentale, la lunghezza media delle telefonate interurbane non è uguale a minuti. Esempio: Telefono

51 Piccoli Campioni n < 30 Verifica d’ipotesi per la media di popolazione
Nel caso in cui il campione sia di piccole dimensioni (n<30), che la distribuzione di X sia approssimativamente normale e la deviazione standard s non nota, è sempre possibile eseguire la verifica di ipotesi per la media della popolazione utilizzando la distribuzione t-Student Statistica del Test. Nel Test d’ipotesi per la media campionaria X nel caso in cui n <30 la Statistica del Test è rappresentata dalla variabile casuale t Distribuzione t-Student (1, 2) (W. S. Gosset nel 1908 ) Simulazione: Verifica d’Ipotesi

52 ~ t di Student (con n=n-1 g.d.l.)
La distribuzione-t ha code più alte, fianchi più stretti e varianza maggiore rispetto alla Gaussiana standard: all' aumentare dei gradi di libertà la distribuzione "t" di Student tende rapidamente alla Gaussiana standard ~ t di Student (con n=n-1 g.d.l.)

53 Statistica t. Test d’ipotesi per m
Uno studio pubblicato di recente da una rivista di Psicologia ha dimostrato che l’età media alla quale i bambini iniziano a camminare è 12.5 mesi. Da un campione di n=18 bambini degli asili nido della città si è calcolato che l’età media dei primi passi è X=12.9 mesi con una deviazione standard s di 0.8 mesi. Possiamo dire con un livello di significatività a = 1% che il valore di X è diverso dal dato pubblicato. H0: m = 12.5; H1: m 12.5 Usiamo la distribuzione t con df = n -1 = 17 Regione di Rifiuto e Non rifiuto. Livello di significatività del test a = 0.01 Test a due code zc1=-2.898, zc2=+2.898 Valore della statistica test t = 2.12 Accetto H0: m  m0 Tabella della Distribuzione t Esempio: Primi passi Il valore della statistica del test t=2.12 cade fra i punti critici zc1 e zc2 cioè nella regione di Non Rigetto. Quindi l’evidenza sperimentale non ci permette di rigettare H0 e affermiamo che la differenza fra media campionaria X=12.9 e media di popolazione =12.5 è piccola ed è dovuta ad errori di campionamento.

54 Rapporto Segnale Rumore
La sostanza di una verifica di ipotesi statistica sta nell’assegnare una probabilità ad una quantità che chiamiamo rapporto segnale rumore: il segnale è una quantità legata alla differenza media campionaria (X) e media della popolazione (m); il rumore è una quantità che indica la variabilità delle osservazioni tra gli individui appartenenti al medesimo campione. Segnali provenienti da un satellite ai quali si sovrappongono rumori casuali di diversa natura. Segnale media +1.1 mV, Rumore media +0.7 mV: il “blip” ha un valore intermedio fra questi due Abbiamo creduto di ascoltare il segnale che non c’era Abbiamo creduto di ascoltare il segnale che c’era effettivamente Abbiamo ritenuto che non ci fosse alcun segnale quando invece c’era effettivamente Non abbiamo sentito alcun segnale ed effettivamente non c’era alcun segnale

55 Errore Tipo I (a) e Tipo II (b)
H0: m  12; H1: m < 12 Il contenuto della lattina è in media 12 once, ma la media del campione analizzato è minore del valore dichiarato ed erroneamente rifiutiamo H0 Il contenuto della lattina è realmente inferiore a 12 once, la media del campione esaminato lo ha messo in evidenza e correttamente rifiutiamo H0 L’errore di Tipo I è l’errore commesso quando una ipotesi nulla vera è rigettata. a = P(H0 è rifiutata | H0 è vera) Il valore a è detto livello di significatività del test, e rappresenta la probabilità di commettere un errore Tipo I Il contenuto della lattina è in media pari a 12 once, il campione esaminato ha media campionaria pari a once e quindi correttamente accettiamo H0 Il contenuto della lattina è in media inferiore a 12 once ma il campione estratto ha media campionaria pari a once ed erroneamente non rifiutiamo H0 L’errore di Tipo II è l’errore commesso quando una ipotesi nulla falsa è non rigettata. Il valore b rappresenta la probabilità di commettere un errore di Tipo II. b = P(H0 è non rifiutata | H0 è falsa) Il valore 1-b è detto Potenza del test e rappresenta la probabilità di non commettere un errore di Tipo II

56 Errori a e b - Potenza del Test
Situazione Effettiva H0 è vera H0 è falsa Decisione Non rifiuto H0 Decisione corretta Errore Tipo II o b Rifiuto H0 Errore Tipo I o a Ridurre la probabilità di commettere un errore di Tipo I o II? Gli errori che si possono verificare in un test di ipotesi, errori di Tipo I e di Tipo II sono fra loro dipendenti. In un test di ipotesi eseguito su un campione di dimensione pari ad n non è possibile diminuire simultaneamente i valori di a e di b: se diminuiamo il valore di a contemporaneamente aumenta il valore di b e viceversa. Tuttavia, è possibile diminuire contemporaneamente i valori di a e b aumentando le dimensioni del campione.

57 Errore a - Conclusioni Errate
Gli esami degli elettroliti eseguiti su un gruppo di “dirigenti” indicano che la [Na+] nel siero di un campione di 25 soggetti è pari a 138 mM/l. Sapendo dalla letteratura che i valori della popolazione sono distribuiti secondo la normale con valore medio m=140 mM/l e s=2.5 mM/l, possiamo affermare che tutti i dirigenti soffrono di iponatriemia? H0: Non c’è differenza; H1: C’è differenza Usiamo la distribuzione normale (n=25) Regione di Rifiuto e Non rifiuto. Livello di significatività del test a = 0.05 Test a una coda Sx Valore della statistica test z = Rifiuto H0: C’e differenza! La probabilità di concludere che il campione deriva da un’altra popolazione, cioè che esiste una differenza significativa quando questo non è vero (Errore Tipo I o Errore a ) è pari al 5%.

58 Errore tipo a e tipo b. Potenza del Test
Non possiamo conoscere la distribuzione alternativa ma facciamo l’ipotesi che il campione “dirigenti” provenga da una popolazione con media 137.5mM/l e s=2.5. H0: Non c’è differenza Usiamo la distribuzione normale di Sx (n=25) Regione di Rifiuto e Non rifiuto. a = 0.05 Valore della statistica test z0 = 1.00 La [Na+] media rilevata nel campione è la medesima misurata nella popolazione dei dirigenti Rifacciamo il Test di ipotesi per H1 L'area della campana di Sx a destra di zc si protrae sotto la curva di H0, questa è il valore di probabilità dell’errore di Tipo II o b, cioè di dichiarare che non c’è alcuna differenza quando questa esiste. b = 0.16 La potenza del Test P = 1 – b La Potenza del Test è funzione delle dimensioni del campione n. Maggiore è il valore di n più elevata è la potenza del Test. Esempio: Dirigenti

59 Confronto fra Medie Verifica d’Ipotesi
La Regione ha rilevato che lo stipendio medio lordo annuale dei Radiologi e dei Chirurghi è rispettivamente pari a € e € con s1=28000€ e s2=32000€; i valori sono ricavati da campioni di dimensioni n1=300 e n2=400. Possiamo affermare che le due categorie hanno la stessa retribuzione? su due gruppi di pazienti ha dato i seguenti valori. Possiamo affermare che il farmaco A è più efficace del farmaco B?. Con quale livello di significatività Una casa farmaceutica ha dichiarato che il farmaco A, un analgesico da essa prodotto, agisce più rapidamente del farmaco B prodotto da una ditta concorrente. Un test eseguito Farmaco n Latenza X Dev. St. A 25 44 ore 11 B 23 49 ore 9 Per verificare l’efficacia di una dieta sul contenimento della pressione sistolica, un campione di adulti ipertesi è stato sottoposto a questo regime alimentare per tre mesi. La pressione sistolica in mmHg dei pazienti registrata prima e dopo la dieta è la seguente: Prima 210 180 195 220 231 199 224 Dopo 193 186 223 183 233 Possiamo affermare che la pressione sistolica dopo la dieta è in media più bassa? Con quale livello di significatività?

60 Una/Due Popolazioni Una popolazione Due popolazioni Media m
Deviazione standard s Stima di m, X; stima di s, s Dimensioni n Errore standard sX = s/n, sX = s/n Statistica del Test z0=(X – m)/sX ; z=(X – m)/ sX Due popolazioni Media m1 e m2; Differenza m1-m2 Deviazione Standard s1 e s2 Stima X1 e X2, X1-X2 Dimensioni n1 ed n2 Errore standard sX1 = s1/n1, sX2 = s2/n2 sX1-X2 e sX1-X2 …. Statistica del Test Z0 = [(X1 – X2)-(m1 – m2)] /sX1-X2

61 Distribuzione campionaria di X1-X2
Media Deviazione standard Media Deviazione standard campionaria Teorema del limite centrale Per campioni di grandi dimensioni n1 ed n2, la distribuzione della variabile casuale differenza, X1–X2, ha approssimativamente la forma di una normale, indipendentemente dalla forma delle distribuzioni di X1 ed X2. Se n1 ed n2 sono grandi, la differenza fra due variabili casuali , X1–X2,, è una variabile casuale distribuita secondo la normale.

62 Test di Ipotesi su m1-m2 Campioni Indipendenti – n1>30, n2>30
La Regione ha rilevato che lo stipendio medio lordo annuale dei Radiologi e dei Chirurghi è rispettivamente pari a € e € con s1=28000€ e s2=32000€; i valori sono ricavati da campioni di dimensioni n1=300 e n2=400. Possiamo affermare con livello di significatività a=0.01 che le due categorie hanno la stessa retribuzione? H0: m1 - m2 = 0. H1: m1 - m2  0. Distribuzione normale Regione di Rifiuto e Non rifiuto. a = 0.01, a/2 = 0.005 zc1 = -2.58, zc2 =+2.58 Valore della statistica test z0 = 2.20 Non Rifiuto H0: m1 - m2 = 0 Esempio: DifferenzaMedie

63 Test su m1-m2 - Campioni Indipendenti (n1<30, n2<30; distribuzione t) – s1 = s2 , non note
Statistica di test t per X1-X2. La statistica di test t è data dalla formula a lato e stima il rapporto Segnale/Rumore. Il valore m1-m2 è sostituito dalla ipotesi nulla. Deviazione standard raggruppata. Possiamo raggruppare le deviazioni standard dei campioni. La deviazione standard raggruppata (pooled) sp è Dati n1,n2 ed s1,s2 le dimensioni e la deviazione standard dei campioni, i valori n1-1 ed n2-2 sono rispettivamente i gradi di libertà del I e del II campione; ed il valore n1+n2-2 indica i gradi di libertà dei campioni raggruppati Deviazione standard di X1-X2. Data la deviazione standard raggruppata, sp, la stima della deviazione standard campionaria sX1-X2 è data dalla formula.

64 Test d’ipotesi su m1-m2 con s1=s2
Vogliamo verificare il contenuto calorico di due bibite dietetiche. I campioni hanno dimensioni n1 = 14 ed n2 = 16, i valori di media e deviazione standard campionaria sono rispettivamente: X1= 23, s1 = 3 e X2= 25, s2 = 4. Il livello di significatività richiesto è a = 0.01. H0: m1 - m2 = 0. H1: m1 - m2  0. Distribuzione t Regione di Rifiuto e Non rifiuto. a = 0.01, a/2 = 0.005 Gradi di libertà n1+n2-2=28 tc1 = , tc2 =+2.763 Valore della statistica test t = Non Rifiuto H0. Il contenuto di calorie è il medesimo Esempio: DifferenzaMedie

65 Test su m1-m2 - Campioni Indipendenti n1<30, n2<30 – s1, s2 diverse e non note
Statistica del test t per X1-X2. La statistica di test t è data dalla formula a lato ed è una stima del rapporto Segnale/Rumore. Nella formula il valore m1-m2 è sostituito dalla ipotesi nulla. Deviazione standard di X1-X2. Data la deviazione standard raggruppata, sp, la stima della deviazione standard campionaria sX1-X2 è data dalla formula. Gradi di libertà. Se i campioni di dimensioni n1<30, n2<30 provengono da distribuzioni approssimativamente normali con s1  s2 non note, la distribuzione t che descrive la differenza fra le medie ha gradi df di libertà. Dati n1, n2, ed s1,s2 rispettivamente le dimensioni e la deviazione standard dei campioni, le quantità n1-1 ed n2-1 sono i gradi di libertà del I e e del II campione.

66 Test su m1-m2 - Campioni Appaiati
Campioni appaiati. Due campioni A e B sono detti appaiati quando ciascun valore di A ha un valore corrispondente in B, ed entrambi questi valori provengono dalla medesima sorgente. Calo del peso corporeo di 15 persone che seguono una dieta mirata ed eseguono attività fisica: il data-set A = {15 valori del peso rilevati prima della dieta}; il data-set B = {15 valori del peso rilevati dopo la dieta}. Produzione di patate in q/ht ottenuti da 10 appezzamenti di terreno trattati con il fertilizzante A ed il fertilizzante B: gli appezzamenti sono stati divisi in due parti. I Data set sono composti da A={10 valori di q/ht}; B={10 valori di q/ht}. In campioni appaiati la differenza fra i due valori associati al medesimo soggetto è detta differenza appaiata ed è indicata con d. Poiché il numero dei valori in A e B è il medesimo consideriamo i valori della differenza d come un unico campione ed eseguiamo il test di potesti ponendo quale ipotesi zero una condizione sui valori della distanza d.

67 Differenze appaiate d Con differenze appaiate d si indicano i valori di una variabile casuale calcolata come differenza fra le coppie di valori presenti nei due campioni. Dati i campioni appaiati A e B, di dimensioni n, il campione con le differenze d ha dimensioni n e gradi di libertà n-1. Indichiamo con md e sd la media e la deviazione standard della popolazione differenze appaiate d e sd la media e la deviazione standard del campione delle differenze appaiate Se n è grande (n30), per il teorema del limite centrale la distribuzione campionaria di d è approssimativamente normalecon media md=md e deviazione standard sd = sd/n. La distribuzione normale standard descrive i valori della distanza d e per la verifica di ipotesi si usa il test z. Se n è piccolo (n<30), sd è non nota, e la popolazione delle differenze d è approssimativamente normale, per fare una inferenza statistica sulla media delle differenze si utilizza la distribuzione-t. In questo caso il valore di sd = sd/n è una stima della deviazione standard campionaria.

68 Test d’ipotesi sulla media md
Per verificare l’efficacia di una dieta sul contenimento della pressione sistolica, un campione di adulti, sospetti ipertesi, è stato sottoposto a questo regime alimentare per tre mesi. La pressione sistolica in mmHg dei pazienti registrata prima e dopo la dieta è indicata in tabella; con livello di confidenza pari al 5% possiamo concludere che la media delle differenza appaiate è diverso da zero cioè che la dieta è efficace? Prima Dopo d d 2 210 193 17 289 180 186 -6 36 195 9 81 220 223 -3 231 11 121 199 183 16 256 224 233 -9 Sd=35 Sd 2=873 H0: md=0; H1: md0 n=7  distribuzione t con df=n-1 = 6 a= 0.05; a/2= 0.025; tc=  2.447 Statistica t0: Accetto H0 Esempio: Appaiati

69 Test Chi-Quadro (c2) Verifica di Ipotesi dati categorizzati:Test di bontà di un adattamento (fit). Verifica di Ipotesi per una Tabella di Contingenza: Test di Indipendenza e/o Omogeneità. Verifica di Ipotesi varianza di una Popolazione s2. Le verifiche di ipotesi utilizzano la distribuzione del chi-quadro (c2). Esempi: TestChi2; Tabella c2

70 Verifica di Ipotesi - Dati Multinomiali
Ad un campione di 100 persone che soffrono di allergie è stato chiesto in quale stagione dell'anno ne risentono maggiormente. Utilizzando un livello di significatività pari all'1% si vuole verificare l'ipotesi nulla: NON esiste una stagione particolare nella quale la sintomatologia è accentuata. Ad un campione di 300 insegnanti è stato posto il seguente quesito: "Sei favorevole ad inasprire le punizioni per gli studenti indisciplinati e violenti“? Utilizzando un livello di significatività pari all'1% si vuole verificare se la risposta non dipende dal insegnante uomo o donna. Negli AA 2003/04 e 2004/05 il punteggio medio ottenuto dagli studenti immatricolati al CdL in MC è molto simile. Vogliamo verificare se gli studenti hanno la medesima preparazione mettendo a confronto la distribuzione delle frequenze del punteggio d’esame. La verifica d’ipotesi è eseguita con il 5% di affidabilità

71 Esperimento Multinomiale
L’esperimento è costituito da n prove (ripetizioni) identiche L’esperimento ha k>2 possibili risultati (categorie, classi) Le prove eseguite durante l’esperimento sono indipendenti La probabilità dei k risultati rimane costante durante l’esperimento Valutazione dei corsi: “Soddisfatto”, “Non soddisfatto”, “Non so” Punteggi ottenuti al Test di Ammissione divisi in classi Tempo di Corretto funzionamento di un’ Apparecchiatura Esempio: test di Ipotesi per esperimenti con più categorie: test di bontà dell’adattamento (fit). Valori raggruppati in classi, il numero di eventi/classe è detto Frequenze Osservate Il Test sulla bontà di un fit verifica la validità dell’ipotesi nulla H0: le frequenze osservate hanno un ben preciso comportamento: una data distribuzione teorica. La distribuzione teorica fornisce una serie di Frequenze Attese. L’ipotesi H0 viene accettata o rifiutata sulla base delle differenze fra le Frequenze Osservate e le Frequenze Attese

72 Distribuzione Chi-Quadro (c2 )
Area Totale sotto la curva = 1 Asimmetrica verso destra Valori c2  0 Media m = df Deviazione Standard s=2xdf Distribuzione c2. La distribuzione-c2 è posta a destra dell’asse delle ascisse, ed è completamente descritta da un solo parametro, i Gradi di Libertà df. Per piccoli valori di df, ha forma asimmetrica verso destra, e diviene simmetrica per grandi valori di df. I Gradi di Libertà df sono definiti in modo diverso a seconda del test che utilizza la statistica c2. Esempi: TestChi2; Tabella c2

73 Tabella della Distribuzione c2 – A Valore del c2 per un valore dell’area nella coda Dx = 0.1 e df=7

74 Tabella della Distribuzione c2 – B Valore del c2 per il valore dell’area nella coda Sx = 0.05 e df=12 Area nella coda Sx = 1 – Area nella coda Dx

75 Test di Bontà di un Fit å p n E Attesa Frequenza ´ = 1 - = k df
Frequenze Osservate e Attese. Le frequenze ottenute dall’esperimento si dicono Frequenze Osservate (O). Per una data classe o categoria le Frequenze Attese (E) sono date dalla formula . Dove n indica le dimensioni del campione, e p la probabilità che un elemento del campione appartenga ad una data classe (categoria) se l’ipotesi H0 è vera. p n E Attesa Frequenza = Gradi di Libertà. Nel Test di Bontà di un Fit i gradi di libertà df sono dati dalla formula Dove k indica il numero di risultati (classi, categorie) possibili dell’esperimento. 1 - = k df Libertà di Gradi Statistica del Test. La Statistica test del Test di Bontà di un Fit è il c2 dato dalla relazione Il numeratore della frazione, la differenza (O–E ), è il segnale ed il denominatore E è il rumore. Il Test di Bontà di un Fit è ad una coda. å - = E O 2 ) ( c

76 Test di Bontà di un Fit - Esempi
Distribuzione dell’età di 100 persone fermate per guida in stato di ebbrezza Età 26 – 35 36-45 45-55 56 - No. 32 25 19 16 8 Con livello di significatività 1% vogliamo rigettare l’ipotesi nulla che le persone fermate siano distribuite uniformemente su ciascuna fascia di età Ipotesi Nulla H0 ed Ipotesi Alternativa H1 H0: Distribuzione uniforme: p1 = p2 = p3 = p4 = p5 = 0.2 H1: Distribuzione non uniforme: almeno due valori di pi sono  0.2 Rigetta H0 a = 0.01 Valore critico di c2 Accetta H0 Regione di Accettazione e Rigetto Livello di Significatività 0.01 Area nella coda Dx = a = 0.01 Gradi di Libertà df = k –1 = 5-1 = 4 Valore critico c2 = Decisione Il valore della statistica c2 = è maggiore del valore critico c2 = e cade nella regione di rigetto. Quindi non c’e sufficiente evidenza per accettare H0, cioè la distribuzione delle persone è non uniforme

77 Tabella di Contingenza
Contratto dei Dipendenti dell’Azienda Ospedaliera &%$£=“! Indeterminato Determinato Totale Maschi 3768 2615 6383 Femmine 4658 3717 8375 8426 6232 14758 Tabella di Classificazione o di Contingenza a 2 Vie 1 Osservazione (il Dipendente) con 2 Attributi o Variabili (Genere, Contratto) 2 Righe per il Genere e 2 Colonne per il Contratto 4 Celle dove sono riportate le frequenze osservate per ciascuna coppia di attributi 2 Totali di Riga e 2 Totali di Colonna N.B. La tabella di contingenza può avere un numero qualsiasi di Righe e Colonne ed è indicata come tabella RxC

78 Test di Indipendenza å ( ) 1 - ´ = C R df - = E O ) ( c
Test di Indipendenza. In un Test di Indipendenza per una tabella di contingenza verifichiamo l’ipotesi nulla H0 che gli Attributi di una popolazione NON SONO fra loro dipendenti (sono indipendenti), contro l’ipotesi alternativa H1 che i due caratteri SONO dipendenti. Esempi. Genere e Contratto; Reddito e Affiliazione ad un Partito; Gradi di Libertà. Nel Test di Indipendenza verifichiamo l’ipotesi nulla che due Attributi di una popolazione sono Indipendenti. Poiché questi sono specificati come Righe e Colonne di una tabella, i gradi di libertà df per il test di indipendenza sono dati dalla formula Dove R e C sono rispettivamente il numero di Righe e Colonne. ( ) 1 - = C R df Statistica del Test di Indipendenza. Il valore della statistica test c2 per il test di indipendenza è dato dalla formula Dove O ed E sono rispettivamente le frequenze Osservate (O) ed Attese (E) per ciascuna cella. å - = E O 2 ) ( c

79 Test di Indipendenza Calcolo delle Frequenze Attese E
Punizioni agli studenti violenti e indisciplinati. Insegnanti U e D; parere F, C, NS Ipotesi H0: U/D medesimo parere H1: U/D pareri diversi Frequenze Osservate O Favorevole Contrario Non So Totale Uomo 93 70 12 175 Donna 87 32 6 125 180 102 18 300 Step per la Verifica Assumiamo vera H0 Calcoliamo la P(Cella) Calcoliamo il valore E Probabilità. Assumendo che gli attributi siano indipendenti, la probabilità che l’insegnante sia un Uomo e che questi sia Favorevole, P(U and F), si calcola come prodotto dei valori P(U) e P(F) Frequenze Attese. Per Ciascuna Cella il valore Atteso E è dato dalla formula

80 Test di Indipendenza - Esempio
Punizioni agli studenti violenti ed indisciplinati Frequenze Osservate O ed Attese (E ) Favorevole Contrario Non So Totale Uomo 93 (105) 70 (59.5) 12 (10.5) 175 Donna 87 (75) 32 (42.5) 6 7.5) 125 180 102 18 300 Ipotesi H0: Genere e Opinione Indipendenti H1: Genere e Opinione Dipendenti Valore Limite GL : df = (R-1)x(C-1) =(2-1)x(3-1) = 2 Alfa : 0.01 (1%) c2 : 9.210 Calcolo della Statistica test c2 Decisione Il valore della statistica test c2 = è minore del valore critico c2 = e cade nella regione di non rigetto di H0. Quindi nel data set esaminato non c’e sufficiente evidenza per rifiutare H0, a livello di confidenza pari a 1%. In altri termini gli attributi scelti a rappresentare la popolazione degli insegnati, Genere e Opinione sull’inasprimento della disciplina sono indipendenti Esempi: TestChi2

81 Punteggio Test Ammissione
Test di Omogeneità Test di Omogeneità. Il Test di Omogeneità è utilizzato per verificare se due o più popolazioni sono simili o omogenee rispetto alla distribuzione di una loro caratteristica. A) Preso un campione di Famiglie Monoreddito residenti nelle province di Ferrara e Bologna, si vuole verificare l’ipotesi nulla H0 che per entrambe le province queste famiglie e sono distribuite uniformemente nelle fasce di reddito “Basso”, “Medio” e “Alto”. B) Gli Studenti che superano il test di ingresso a Medicina negli AA 2003/ /05 hanno la medesima preparazione se suddivisi per classi di punteggio?. I) Punteggio 40; II) 40< Punteggio  50; III) 50< Punteggio  80. Punteggio Test Ammissione AA 2003/04 AA 2004/05 Totale P  40 77 84 161 40< P  50 54 58 112 50< P  80 12 8 20 143 150 293 Il Test di Omogeneità esegue la verifica di ipotesi nulla (H0) che la proporzione delle osservazioni con certe caratteristiche in due o più popolazioni diverse è la medesima, contro l’ipotesi alternativa (H1) che questa proporzione è diversa. Esempi: TestChi2

82 Test di Omogeneità - Esempio
Distribuzione delle famiglie Monoreddito per Classi Frequenze Attese Frequenze Osservate O ed Attese (E ) Bologna Ferrara Totale Alto 70 (65) 34 (39) 104 Medio 80 (75) 40 (45) 120 Basso 100 (110) 76 (66) 176 250 150 400 Ipotesi H0: La distribuzione É la medesima H1: La distribuzione NON è la medesima Valore Limite GL : df = (R-1)x(C-1) =(3-1)x(2-1) = 2 Alfa : (2.5%) c2c : 7.378 Calcolo della Statistica test c2: Decisione Il valore della statistica Chi2 = è inferiore al Valore Limite per il livello di confidenza scelto (Chi2 = 7.378) e cade nella regione di Accettazione. Quindi affermiamo che nel campione esaminato non c'è sufficiente evidenza per rifiutare l'ipotesi H0 e cioè le famiglie monoreddito di Ferrara e Bologna sono distribuite in modo omogeneo nelle classi di reddito prese in esame.

83 Inferenza circa la s2 di popolazione
Accanto al test di ipotesi sulla media di popolazione è necessario dare una stima e fare un test di ipotesi sulla varianza s2 di una popolazione. Esempio. Supponiamo di volere verificare se le confezioni di biscotti prodotte da una macchina hanno peso pari a 32 once, e supposto che il peso reale sia diverso dal peso dichiarato vogliamo verificare se queste variazioni in difetto o in eccesso sono contenute entro limiti prefissati. Distribuzione della varianza campionaria. Se la popolazione dalla quale è estratto il campione è approssimativamente normale, il rapporto fra varianza campionaria e varianza di popolazione ha distribuzione chi-quadro con n-1 gradi di libertà. Test d’ipotesi su s2. Il valore della statistica del test c2 è dato dal rapporto fra varianza campionaria s2 e varianza di popolazione moltiplicato per il numero di gradi di libertà n-1. Nota. Il test di ipotesi sulla varianza di popolazione s2 può essere ad una o due code

84 Test d’Ipotesi sulla s2 Esempi: TestChi2B
Una ditta dolciaria produce un tipo di biscotti in confezioni di peso netto pari a a 32 once, con una varianza dichiara di s2=0.015 once al quadrato. Periodicamente il servizio di controllo della qualità seleziona un campione di confezioni, calcola la varianza del peso netto di questi pacchetti ed esegue un test di ipotesi sulla varianza di popolazione. L’ultimo test è stato effettuato su un campione di n=25 confezioni, la cui varianza è risultata pari a s2=0.029 once al quadrato. Possiamo affermare con un livello di affidabilità pari ad a=0,01 che la linea di produzione delle confezioni di biscotti funziona correttamente? Test di ipotesi H0 s2  0.015; H0 s2>0.015; Test a una coda Dx Distribuzione del c2 con df=n1-1=24 a=0,01 Valore critico c2 per df=24, a= 0.01 è pari 42,980 c2 =(n-1)s2/s2=24*(0.029/0.015)=46,400 Decisione: Rifiuto H0. Il valore della statistica test c2=46,400 è maggiore del valore critico c2=42,980 e cade nella regione di rifiuto di H0. Ne deduciamo che la varainza di popolazione non è entro limiti accettabili ed è opportuno calibrare nuovamente le macchine Esempi: TestChi2B

85 One-way ANOVA Esempio La descrizione dei dati
Le assunzioni del modello Il modello lineare e le ipotesi Il Rapporto di Varianza (statistica del test) La distribuzione di Fisher La regola di decisione

86 Comparazione di 4 dentifrici Valutazione della azione sbiancante
Quattro tipi diversi di dentifricio sono esaminati per verificare il loro potere sbiancante; i dentifrici, indicati con la sigla T1, T2, T3, e T4 sono prodotti con la medesima ricetta e si differenziano solo per la sostanza sbiancante. Il bianco prodotto da ciascun dentifricio è valutato da sei volontari su una scala di valori compresa fra 0 a 30 gradi. In precedenza i volontari avevano usato il medesimo dentifricio. Vogliamo rispondere alle seguenti domande: A) esiste una minima differenza fra i 4 dentifrici? B) Se esiste una differenza vogliamo individuare quale prodotto è il migliore? Per verificare se i 4 dentifrici hanno il medesimo potere sbiancante potremmo utilizzare la VI fra le medie di popolazioni, eseguendo 6 VI fra coppie di Ti. Ciascuna VI ha probabilità (1-a) di essere accettata e, poiché le 6 VI sono fra loro indipendenti, per a=0,05 la probabilità di accettare l’ipotesi H0: non c’è differenza fra i dentifrici è uguale a (1-a)6=0,75, molto più bassa del livello di significatività di una sola VI Per rispondere alla domanda A) senza ridurre il livello di significatività dobbiamo eseguire la verifica di ipotesi: H0: mT1=mT2=mT3=mT4 contro l’ipotesi alternativa H1: non tutte le medie sono uguali. Nel caso in cui H0 sia rifiutata la media mTi con il valore più elevato risponde alla domanda B).

87 Descrizione dei Dati Valori misurati yji Sostanza
Soggetti v1 v2 v3 v4 v5 v6 T1 16 17 19 21 24 T2 18 20 22 23 T3 27 28 29 32 34 T4 25 26 Sostanza La linea orizzontale all’interno del Box indica la mediana; il simbolo “+” la media. Statistica T1 T2 T3 T4 Mediana 18.0 20.5 28.5 24.5 Range 8.0 5.0 15.0 9.0 IQR 3.5 1.8 4.0 2.50 Media 19.0 20.6 28.2 Deviazione standard 3.05 1.75 5.19 3.02 Le sostanze sbiancati sembrano avere efficacia diversa. Il valore medio m2, il simbolo (+), è di poco superiore a m1, mentre i valori medi m3 e m4 sono nettamente diversi.

88 Le assunzioni del modello
Il data-set è costituito da I campioni casuali indipendenti, ognuno è estratto da una popolazione diversa. Ognuna delle popolazioni, dai quali sono estratti i campioni, è normale con media mi e la medesima varianza s B A A) Tre popolazioni con media simile e medesima varianza B) Tre popolazioni con media diversa e varianza diversa Dal confronto fra i Box-and-wisker plots è possibile ricavare informazioni sulle popolazioni? Simulazione

89 Somma e Media dei Quadrati
Soggetti Totale Media Varianza v1 v2 v3 v4 v5 v6 n yi. SQW T1 16 17 19 21 24 6 114 19.0 9.20 T2 18 20 22 23 124 20.7 3.07 T3 27 28 29 32 34 169 28.2 26.97 T4 25 26 147 24.5 9.10 k 4

90 Modello Lineare e Ipotesi
H0: m1 = m2 = m3 = m4 H0: t1 = t2 = t3 = t4 = 0 H1: non tutte le mi sono uguali H1: non tutte le ti sono uguali

91 Stime di s2 e Rapporto di Varianza
La 1° stima di s2. All’interno di ogni gruppo la media quadratica, MSW , fornisce una stima non distorta della varianza della popolazione dalla quale proviene il campione. La 2° stima di s2. La media quadratica fra i gruppi, MSB, fornisce una stima non distorta della varianza comune a tutte le popolazioni. Se l’ipotesi H0 è vera ci dovremmo aspettare che le due stime di s2 siano in valore assoluto abbastanza simili. Se l’ipotesi H0 è falsa, ovvero se tutte le medie delle popolazioni non sono uguali, ci dovremmo aspettare che la media quadratica fra i gruppi (MSB) sia più grande della media quadratica all’interno dei gruppi (MSW). Il Rapporto Segnale Rumore. Per confrontare le due stime di s2 utilizziamo il rapporto segnale/rumore (SNR) che è la statistica del test Se le due stime sono pressoché uguali, allora il RV è vicino a 1. Il valore di SNR vicino a 1 tende ad avvalorare l’ipotesi che le medie delle popolazioni siano uguali. Se SNR è molto maggiore di 1, l’ipotesi di uguaglianza fra le medie di popolazione cade.

92 Distribuzione di Fisher – Test F
La distribuzione di probabilità di Fisher descrivere la distribuzione dei valori del rapporto - s12 ed s22 sono la varianza campionaria dei campioni estratti dalle popolazioni normali di varianza s12 ed s22 . La distribuzione F è una famiglia di distribuzioni descritta da due parametri: df=(num,den) il numero dei gradi di libertà della varianza campionaria che sta al numeratore della statistica F (num); il numero di gradi di libertà della varianza campionaria che sta al numeratore (den) Il rapporto SNR =MSB/MSW (varianza fra gruppi/varianza dentro i gruppi), la varianza al numeratore ha k-1 gradi di libertà (numero di gruppi -1), mentre i gradi di libertà al denominatore sono N-k (numero totale di osservazioni – k). Definita la distribuzione di Fisher, è scelto il livello di significatività a, la dimensione del SNR rappresenta l’evidenza sperimentale in base alla quale accettare o rifiutare H0.

93 Tabella ANOVA Tabella della ANOVA1- ANOVA ad una via Fonte
di variazione Somma dei quadrati Gradi di libertà Media quadratica Rapporto di varianza Fra gruppi All’interno dei gruppi Totale N –numero totale osservazioni; k – numero gruppi; nk – numero osservazioni/gruppo

94 Origine della variazione Valore di significatività
Decisione Excel - ANOVA1 v1 v2 v3 v4 v5 v6 T1 16 17 19 21 24 T2 18 20 22 23 T3 27 28 29 32 34 T4 25 26 Dentifricio; Esempi RIEPILOGO Gruppi Conteggio Somma Media Varianza T1 6 114 19.0 9.2 T2 124 20.7 3.1 T3 169 28.2 27.0 T4 147 24.5 9.1 ANALISI VARIANZA Origine della variazione SQ gdl MQ F Valore di significatività F crit Tra gruppi 302.17 3 100.72 8.34 0.00 3.10 In gruppi 241.67 20 12.08 Totale 543.83 23

95 Appendice A Excel – Funzioni Statistiche Predefinite
Statistica descrittiva Frequenza, Indicatori, … Distribuzioni Probabilità Dirette e Inverse

96 Appendice B Excel – Work Book ANALISI DATI

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