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ANNUNCI ORARI PER QUESTA SETTIMANA

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Presentazione sul tema: "ANNUNCI ORARI PER QUESTA SETTIMANA"— Transcript della presentazione:

1 ANNUNCI ORARI PER QUESTA SETTIMANA
RICORDATEVI DEL MODULO C E DEI LABORATORI … RICEVIMENTO

2 Orari: Moduli B1-B3, C1-C3 LUN MAR MER GIO VEN 8-10 10-12 B1 C1 B1/C2
12-14 B2 14-16 C3 16-18 18-20 B3

3 Orari: Laboratori LUN MAR MER GIO VEN 8-10 10-12 LAB B LAB C 12-14
14-16 16-18 18-20 LAB A

4 RICEVIMENTO MASSIMO POESIO
Ricevimento: Lunedi’ 16-18, via Sighele, SOLO SU APPUNTAMENTO

5 INFORMATICA UMANISTICA B
5: RETI E PROTOCOLLI. INTERNET. IL WEB

6 IDEE PRINCIPALI DISCUSSE IN QUESTA LEZIONE
Aspetto ‘logico’ della rete e tipologie: peer-to-peer, a hub, a bus Aspetti hardware e tipi di connessione Trasmissione dei dati: commutazione di pacchetto (Packet-switching) Protocolli Internet e TCP/IP

7 COS’E’ UNA RETE Un insieme di calcolatori AUTONOMI collegati tra di loro

8 RETI DI COMPUTER: MOTIVAZIONI
Comunicazione tra utenti in locazioni fisiche differenti (scambio di messaggi e dati) Comunicazioni in ambito di ricerca Lavoro cooperativo Possibilità di volgere attività di lavoro a casa (tele-lavoro)

9 RETI DI COMPUTER: MOTIVAZIONI
Condivisione risorse: Per esempio: non è economico comprare 1 stampante laser per ogni personal Condivisione di programmi e dati da parte di utenti Base di dati a cui molti utenti (da diversi compute) possono accedere: Sistema di prenotazioni e assegnamento posti di una compagnia aerea Sistema informativo di una banca

10 EVOLUZIONE DEI SISTEMI INFORMATICI

11 IL MODELLO CENTRALIZZATO
Negli anni settanta, prevalse il modello time-sharing multi-utente (il modello centralizzato) che prevede il collegamento di molti utenti ad un unico elaboratore potente attraverso terminali Terminale: un dispositivo hardware, usato solo per inserire dati e ricevere dati per la visualizzazione (per esempio, con tastiera, schermo, mouse, ma senza capacità di elaborazione)

12 IL MODELLO CENTRALIZZATO
Mediante il modello time-sharing multi-utente tutti gli utenti di un ufficio o di un centro di ricerca potevano condividere i programmi, i dati e le periferiche collegate all’elaboratore All’aumentare del numero di utenti e al crescere delle esigenze di calcolo, questo modello è entrato in crisi, perché era necessario usare elaboratori sempre più potenti L’informatica distribuita può essere vista come una naturale evoluzione del modello time-sharing multi-utente

13 INFORMATICA DISTRIBUITA
Gli anni ottanta hanno visto nascere l’era dell’informatica distribuita Una nuova tendenza che consiste nel collegare in rete gli elaboratori (di varie potenze, e tipi), e quindi gli utenti, che si trovano in uno stesso ufficio o in località diverse

14 Il modello distribuito
Gli elaboratori sono collegati tra di loro e possono condividere le risorse Ogni utente ha a disposizione una macchina (per esempio, un personal computer, come nel laboratorio) su cui lavorare, ma può anche condividere le informazioni e le risorse con gli altri utenti L’informatica distribuita offre molteplici vantaggi rispetto al modello centralizzato

15 Il modello distribuito: vantaggi rispetto al modello centralizzato
Flessibilità: In un sistema centralizzato, in caso di guasto all’elaboratore centrale nessuno può lavorare Nel caso distribuito invece, la rottura di una macchina blocca un solo utente mentre gli altri possono continuare a lavorare Economicità: In termini di costi, è più conveniente acquistare molti elaboratori personali e collegarli in rete

16 COS’E’ UNA RETE? Dal punto di vista FISICO: Dal punto di vista LOGICO:
Un insieme di HARDWARE, COLLEGAMENTI e PROTOCOLLI che permettono la comunicazione tra risorse remote Dal punto di vista LOGICO: un sistema distribuito di dati, risorse di elaborazione, ed utenti

17 IL PUNTO DI VISTA FISICO: TIPI DI RETI
Le reti possono essere classificate sulla base della loro TOPOLOGIA TECNOLOGIA DI TRASMISSIONE SCALA

18 TOPOLOGIA Reti PEER to PEER
Consistono di molte connessioni individuali tra coppie di elaboratori

19 RETI PEER-to-PEER VANTAGGI: SVANTAGGI: Semplicita’ Basso costo
Utilizzabile solo per pochi nodi (tipicamente non piu’ di 5)

20 RETI A STELLA / HUB (Tipica architettura per LAN di tipo Ethernet)
I nodi sono tutti collegati a un nodo centrale detto HUB Hub

21 RETI A STELLA Le comunicazioni tra due nodi non sono dirette ma passano attraverso l’hub che provvede a smistarle verso il nodo destinazione Hub

22 RETI A STELLA: VANTAGGI E SVANTAGGI

23 TOPOLOGIA: RETI AD ANELLO
I nodi sono organizzati secondo una configurazione ad anello e non sono tutti direttamente collegati

24 RETI AD ANELLO Il segnale emesso da un nodo passa al nodo successivo; se non è indirizzato a quel nodo, viene ritrasmesso al nodo seguente, finché non raggiunge il destinatario

25 RETI AD ANELLO: VANTAGGI E SVANTAGGI

26 TOPOLOGIA: RETI LINEARI (A BUS)
Reti lineari (broadcast) Hanno un unico canale di comunicazione (dorsale) condiviso da tutte le macchine della rete I messaggi inviati da un elaboratore vengono ricevuti da tutti ma solo l’elaboratore destinatario elaborerà il messaggio, gli altri elaboratori lo ignoreranno (Altra architettura molto usata per Ethernet)

27 RETI A BUS: VANTAGGI E SVANTAGGI

28 TECNOLOGIA DI RETE Connessioni tra computer
Su ogni computer: network card

29 SCHEDE DI RETE Parallelo a seriale Numero MAC

30 TECNOLOGIA DI CONNESSIONE
La trasmissione di dati tra calcolatori puo’ avvenire tramite MEZZI GUIDATI: linee fisiche che portano il messaggio al ricevitore. (Esempio: doppino telefonico, fibre ottiche) MEZZI NON GUIDATI: irradiazione di segnali nello spazio. (Satelliti, wireless)

31 MEZZI GUIDATI

32 MEZZI NON GUIDATI

33 CARATTERISTICHE DELLA TRASMISSIONE
Capacita’ del canale (LARGHEZZA DI BANDA) Grado di attenuazione del signale Interferenza Numero dei ricevitori

34 DIFFERENZE TRA I METODI DI TRASMISSIONE
Condivisione del canale (linee dedicate / commutate) Trasmissione seriale / parallela Trasmissione sincrona / asincrona Trasmissione digitale / analogica

35 TRASMISSIONE DIGITALE / ANALOGICA
Reti locali: si possono usare connessioni specializzate dedicate solo a trasmissione di segnali digitali Reti a lunga distanza / Internet: si cerca di sfruttare le reti esistenti, in particolare la rete telefonica, che pero’ e’ progettata per trasmettere dati analogici Occorre un metodo per trasformare dati in forma digitale in analogica, e viceversa: il MODEM

36

37 LINEE DEDICATE / COMMUTATE
Linee dedicate: usate esclusivamente per la comunicazione tra due calcolatori Linee commutate: canale di comunicazione viene ‘costruito’ volta per volta Due metodi: commutazione di CIRCUITO (= rete telefonica), commutazione di PACCHETTO (Ethernet)

38 TRASMISSIONE DEI DATI: COMMUTAZIONE DI PACCHETTO
Ogni messaggio e’ diviso in tanti pacchetti numerati di dimensione fissa Ogni pacchetto contiene l’indirizzo del computer destinatario e del computer mittente Ogni pacchetto e’ inviato separatamente e potenzialmente almeno puo’ usare un percorso completamente diverso

39 COMMUTAZIONE DI PACCHETTO (PACKET SWITCHING)

40 PACKET SWITCHING Destinatario Mittente Dati Packet

41 PACKET SWITCHING Controllo Parte di dati

42 PACKET SWITCHING

43 PACKET SWITCHING

44 PACKET SWITCHING I pacchetti non arrivano necessariamente nell’ordine giusto; il destinatario aspetta che arrivino tutti prima di ricostruire il messaggio Ogni pacchetto occupa la connessione per un tempo molto breve. Potenzialmente, i pacchetti possono essere inviati in parallelo.

45 Reti di computer Non esiste una classificazione univoca delle reti ma due aspetti hanno un particolare importanza Tecnologia di trasmissione Scala

46 Scala Un criterio alternativo per classificare le reti è legato alla loro scala, che si determina in base alla dimensione dei processori e alla loro distanza

47 Scala 0.1 m Circuito 1 m Sistema Multicomputer 10 m Stanza
Rete locale LAN 100 m Edificio LAN 1 km Università 10 km Città Rete metropolitana MAN 100 km Nazione Rete geografica WAN 1000 km Continente Internet 10000 km Pianeta

48 LAN = Local Area Network
Reti private per la condivisione di risorse all’interno di un edifico o in edifici vicini Risorse come computer, stampanti, dati Sono generalmente di dimensioni ridotte Si possono distinguere a seconda della topologia (punto-a-punto, ad anello, a stella, lineare, …)

49 LAN – Client/Server Server: elaboratore che può essere condiviso dagli altri computer collegati in rete Server gestore dei dati (file server): gestisce la memorizzazione e la condivisione di dati in una rete locale Server di stampa (printer server): gestisce le stampanti disponibili in una rete locale Server di comunicazione: permette l’accesso ad altre reti locali o ad Internet Client: elaboratore che usa delle risorse condivise, messe a disposizione dal server

50 LAN – Sistema operativo di rete
Il sistema operativo non è in grado di gestire le risorse che non appartengono all’elaboratore Si introduce un nuovo livello nella “struttura a cipolla”: il sistema operativo di rete Sistema operativo locale Hardware Sistema operativo di rete

51 Scala 0.1 m Circuito 1 m Sistema Multicomputer 10 m Stanza
Rete locale LAN 100 m Edificio LAN 1 km Università 10 km Città Rete metropolitana MAN 100 km Nazione Rete geografica WAN 1000 km Continente Internet 10000 km Pianeta

52 MAN = Metropolitan Area Network
Una rete metropolitana è sostanzialmente una versione ingrandita di una LAN Può coprire un gruppo di uffici, aziende diverse, una città Può essere pubblica o privata

53 WAN = Wide Area Network Una rete WAN copre una grande area geografica
Ad esempio, la rete GARR collega tutte le Università italiane Nella maggior parte delle reti WAN la sottorete di comunicazione è formata da Linee di trasmissione (che spostano i dati fra i vari nodi) Elementi di commutazione (router), calcolatori specializzati usati per collegare due o più linee di trasmissione

54 LA RETE COME STRUMENTO DI COMUNICAZIONE
L’uso fondamentale di una rete è quello di consentire la comunicazione tra i nodi I nodi si scambiano dei dati sotto forma di messaggi codificati in forma digitale Ogni messaggio è caratterizzato da un mittente, un destinatario, e un insieme di informazioni che costituiscono il corpo del messaggio

55 PROTOCOLLI Affinché questa comunicazione possa avvenire in modo corretto si deve definire un protocollo di comunicazione Come nella vita reale si stabiliscono delle convenzioni per il comportamento tra gli individui, nel caso della comunicazione tra gli elaboratori un protocollo definisce quell’insieme di regole che il nodo mittente e il nodo destinatario devono seguire per interagire tra loro

56 PROTOCOLLI Un protocollo specifica:
A che velocità vengono trasmessi i messaggi; Come verificare la correttezza del messaggio; Come segnalare che il messaggio e’ stato ricevuto; Dove inviare il messaggio (addressing) ed attraverso quale percorso (routing)

57 STANDARD Come nel caso della codifica dei dati, sono necessari degli STANDARD internazionali per garantire che la comunicazione avvenga senza errori e confusioni Esempio: TCP/IP

58 Comunicazione nelle reti – protocolli
Un protocollo “monolitico” che realizzi tutte le funzionalità necessarie per la comunicazione tra elaboratori in rete è difficile da realizzare Inoltre, se cambia qualche componente della rete, si deve modificare l’intero protocollo Per ridurre la complessità di progettazione la maggior parte dei protocolli è organizzata come una serie di livelli Il numero dei livelli, il loro nome, le funzionalità differiscono da una rete ad un’altra

59 Comunicazione multilivello
Per ogni coppia di livelli adiacenti esiste una interfaccia Le convenzioni usate nella conversazione sono il protocollo Si tratta di un accordo tra i partecipanti su come deve avvenire la comunicazione Al di sotto del livello più basso c’è il mezzo fisico che serve per il trasferimento dei dati

60 Comunicazione multilivello: lo standard ISO - OSI
Modello teorico di riferimento per definire le caratteristiche della comunicazione multilivello OSI: Open Standard Interconnection Application Presentation Session Transport Network Data link Physical

61 Comunicazione multilivello: ISO - OSI
Modello teorico di riferimento per definire le caratteristiche della comunicazione multilivello OSI: Open Standard Interconnection Per esempio: Application Presentation Session Transport Network Data link Physical Servizi per utilizzo delle rete Comunicazione end-to-end Indirizzamento, routing tra reti

62 Comunicazione multilivello: ISO - OSI
Application Presentation Session Transport Network Data link Physical Application Presentation Session Transport Network Data link Physical

63 Comunicazione multilivello: ISO - OSI
Application Presentation Session Transport Network Data link Physical Application Presentation Session Transport Network Data link Physical Il livello n di un calcolatore comunica virtualmente con il livello n di un altro calcolatore In realtà nessun dato viene trasferito da un livello n ad un altro ma passa ad un livello sottostante

64 Comunicazione multilivello: ISO - OSI
I livelli più bassi sono quelli più vicini all’hardware e definiscono delle regole di basso livello che consentono di “azzerare” le differenze tra le diverse reti fisiche Si introduce un livello virtuale uniforme sul quale si basano i livelli successivi che possono essere definiti in modo indipendente dalle reti fisiche sottostante

65 INTERNET La reti delle reti: collega fra loro reti locali, metropolitane, geografiche e singoli computer di tutto il mondo

66 Come funziona Internet
Un aspetto importante di Internet è la sua topologia distribuita e decentrata N7 N3 N4 N5 N6 N2 N1 In questo modo se un percorso è interrotto o troppo trafficato i dati possono prendere strade alternative Ad esempio per andare da N1 a N3 si può prendere il percorso N1-N2-N6-N3 oppure N1-N5-N4-N3 e così via

67 INTERNET Una macchina è in Internet se: utilizza il protocollo TCP/IP
ha un suo indirizzo IP (Internet Protocol) ed ha la capacità di spedire pacchetti IP a tutte le altre macchine su Internet

68 COME CI SI COLLEGA AD INTERNET
Via ROUTER Oppure usando il router del provider

69 COLLEGAMENTO AD INTERNET: VIA ROUTER

70 COLLEGAMENTO AD INTERNET: VIA MODEM + PROVIDER

71 LIVELLI DI PROTOCOLLI INTERNET

72 I DUE PROTOCOLLI DI BASE: TCP / IP
Insieme, si occupano di: Dividere il messaggio in pacchetti Instradarli Assicurarsi che arrivino (tramite meccanismi di conferma della ricezione e segnalazione di errori)

73 Network layer: IP Application Transport Network Link & Physical Internet può essere vista come una collezione di sottoreti diverse (eterogenee) connesse tra loro (internetworking) La “colla” che tiene insieme le varie sottoreti è l’Internet Protocol (IP) Permette di trasportare i dati dalla sorgente alla destinazione, sfruttando la presenza di reti intermedie lungo il percorso

74 Network layer: IP Una entità di livello Network è presente su tutti i dispositivi ad Internet Trasmissione di tipo packet switching Application Transport Network Link & Physical Application Transport Network Link & Physical

75 Network layer: IP Ogni computer collegato ad Internet possiede un indirizzo univoco detto indirizzo IP (32 bit) I 32 bit di un indirizzo IP sono suddivisi in 4 campi da 8 bit ciascuno Per esempio: Di solito si usa una rappresentazione formata da 4 numeri decimali separati da un punto Per esempio:

76 Network layer: IP Gli indirizzi IP devono essere univoci
Per questo motivo è stata istituita una organizzazione, Internet Assigned Number Authority, preposta ad assegnare gli indirizzi IP garanthendone l’univocità Quando vi collegate ad Internet da casa è il provider che vi assegna un indirizzo IP scegliendolo tra quelli che ha acquistato

77 Network layer: IP IP fornisce anche l’instradamento (routing) dei pacchetti tra mittente e destinatario Protocollo di routing: Scopo: determinare un “buon” percorso nella rete tra sorgente e destinazione Percorso “buono”: in genera significa “più corto” La topologia della rete può cambiare (qualche router o link si può guastare)

78 Transport layer Application Transport Network Link & Physical Il compito del livello Transport è quello di fornire un trasporto affidabile dall’host di origine a quello di destinazione, indipendentemente dalla rete utilizzata In Internet il protocollo di questo livello è chiamato Transmission Control Protocol (TCP)

79 Application layer Application Transport Network Link & Physical Si colloca al di sopra del livello Transport ed è il livello nel quale viene svolto il “lavoro utile” per l’utente In questo livello si trovano diversi protocolli, alcuni relativi alle applicazioni che usiamo abitualmente in Internet SMTP: Simple Mail Transfer Protocol FTP: File Transfer Protocol TELNET HTTP: HyperText Transfer Protocol

80 INTERNET: STORIA IN BREVE
1962: inizio del progetto ARPANET: creare una rete sperimentale che collega siti universitari e governativi negli USA 1964: prima LAN (Lawrence Livermore Labs) 1973: Metcalfe pubblica paper su Ethernet 1974: Kahn & Cerf propongono idee di base 1978: separazione di TCP da IP 1990: 3000 reti e computer (detti host) 1992: viene collegato il milionesimo host Agli esordi il numero di host cresce in modo esponenziale mentre in questi anni si osserva un rallentamento, con incremento annuo del del 6% 2002: hanno accesso ad Internet 457 milioni di persone (di cui 174 milioni negli Stati Uniti)

81 LETTURE Ciotti / Roncaglia, capitoli IV e V


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