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“RI-FORMIAMO IL SISTEMA”

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Presentazione sul tema: "“RI-FORMIAMO IL SISTEMA”"— Transcript della presentazione:

1 “RI-FORMIAMO IL SISTEMA”
Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani Sede regionale per L’Emilia Romagna PROGETTO “RI-FORMIAMO IL SISTEMA”     …lentamente muore chi non cambia la marcia…. (P. Neruda)

2 INTRODUZIONE METODOLOGICA E MOTIVAZIONE PROCEDURALE
Il mito…la fiaba e…le idee chiave OMERO " L'Isola di Io è patria di tua madre, ed essa ti accoglierà morto; ma tu guardati dall'enigma di giovani uomini". " Quanto abbiamo preso l'abbiamo lasciato, quanto non abbiamo preso lo portiamo " “OPERATIVITA’”

3 “DALLA TRANSITIVITA’”…
“coglie lo scorrere di atti mentali lungo linee di forza preposte al passaggio dell'azione da stati di soggettività a stati di oggettività” Lo sforzo di promuovere e cogliere i “passaggi” e le “ trasformazioni” . …ALLA “INTERMEDIARITA’” Come modalità per promuovere un positivo sviluppo nel piccolo-gruppo Il conduttore di gruppo in altri termini è analogabile al “ bricoleur “

4 PARACELSO “Si afferma che tu puoi bruciare una rosa e farla rinascere dalle sue ceneri, in virtù della tua arte e della tua abilità. Fa dunque che io sia testimone di questo prodigio. Ecco quello che ti chiedo; dopo ti donerò la mia vita “. La “Rosa di Paracelso” non può dunque fiorire nei gruppi che esigono una troppo immediata trasformazione degli oggetti concreti in simboli né presso chi consideri la rosa soltanto reale e concreta.

5 Il desiderio, la disponibilità, il movimento, l'incontro fisico sono preliminari ad un rapporto: perché questo possa avviarsi sarebbe necessario che si trovi per mezzo della rosa un tramite tra due modi di pensare (concreto e simbolico) e che vengano elaborati i “sospetti reciproci”. Il cambiamento si compie nel rispetto dei tempi di ciascuno attraverso sollecitazioni e motivazioni che nascono dal bisogno di percepirsi ed essere parte attiva di un sistema integrato.

6 DATI DI ADERENZA ALLA REALTA’ OPERATIVA
Il difficile contesto, ricco di forti campi emotivi è proprio quello in cui ci troviamo. Le problematiche adolescenziali un tempo a tutti appartenute Le “intensità” legate al momento della devianza creano occasioni di riflessione e sconcerto Prima ancora di essere professionisti qualsiasi tipo di professione noi facciamo, cittadini responsabili qualsiasi realtà territoriale noi viviamo, siamo persone che hanno la possibilità di contribuire ad uno sviluppo armonico ed equilibrato di qualsiasi soggetto umano. Tutto ciò passa attraverso un processo dialettico del “conoscere e del successivo riconoscere” nel quale si palesano le molteplici condizioni dell’esistenza, tra cui la finitezza del sé ed il continuo rapporto con l’alterità all’interno di un contesto temporale del “qui ed ora” . Lentamente muore Chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

7 OBIETTIVI DI CARATTERE TECNICO-ORGANIZZATIVO
Valorizzare la realtà progettuale pensata ed agita: 1.     stabilire procedure e criteri per la documentazione avviare attività di ricerca e sviluppo del Sistema Ø     Creare strumenti per facilitare la comunicazione interservizi 1.  proporre momenti di confronto sui diversi stili comunicativi in relazione alle necessità del sistema Muore lentamente Chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quello che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore ed ai sentimenti.

8 OBIETTIVI DI CARATTERE FORMATIVO
Ø     Supportare il cambiamento 1.     pulire lo specchio 2.     accogliere il sé e l’altro 3.     trovare se stessi oltre la maschera Promozione di una cultura prosociale 1.     creare momenti di divulgazione della realtà penale minorile 2.     conoscere la realtà dei servizi per la giustizia minorile 3.     coinvolgere la collettività attraverso percorsi di sensibilizzazione Lentamente muore Chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

9 DEFINIZIONE DELLE RISORSE UMANE
Ø     Esterne 1.  TIROCINANTI 2.  ALTRI OPERATORI INTEGRATI NEL SISTEMA Ø     Interne 1.     C.G.M. 2.     U.S.S.M. 3.     I.P.M. 4.     C.P.A. 5.     COMUNITA’ Lentamente muore Chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

10 DEFINIZIONE DEGLI SPAZI E DEGLI STRUMENTI
Ø  Spazi 1.  strutturati e non presenti all’interno della struttura Ø  Strumenti 1.  lavagna a fogli mobili 2.  pennarelli 3.  fogli da disegno e matite colorate 4.  videoproiettore 5.  televisore con video per VHS 6.  lettore cd-musicale 7.  materiale tecnico personalizzato tipo raccoglitore 8.  computer 9.  carta A4 Muore lentamente Chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare, chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

11 ALL’INTERNO DELLA COMPONENTE TECNICO-LOGISTICA
REPERTORIO DI RUOLO ALL’INTERNO DELLA COMPONENTE TECNICO-LOGISTICA Chi fa Che cosa Dove Quando Come Con chi Pedagogista ANPE Formazione in attività di ricerca-azione Spazi possibili all’interno della struttura 2 incontri al mese di 2 ore ciascuno(tenen- do conto delle esigenze dei Servizi) Ottobre 2006 Giugno 2007 Circle time Gruppi di lavoro Attività di ricerca-azione Avvio all’autoformazione Supervisione Momenti di esplicitazione e conoscenza di metodi e strumenti utili alle attività proposte Con il “gruppo operativo interservizi”: * 2 operatori rappresentativi del servizio C.P.A. * 2 operatori rappresentativi del servizio Comunità * 2 operatori rappresentativi del servizio U.S.S.M. * 2 operatori rappresentativi del servizio I.P.M. * 2 operatori rappresentativi del servizio C.G.M. Pedagogisti ANPE e operatori dei servizi Confronto programma- tico e prima stesura della “scheda tecnica interservizi” Spazi concordati Nei mesi di Ottobre Novembre Dicembre Gennaio 2007 2 ore ogni 15 gg. (8 incontri) Gruppi operativi Con gli operatori dei diversi Servizi sopra elencati Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce; chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce

12 SCHEDA ESPLICATIVA DELLE ATTIVITA’ PROGETTUALI
Chi fa Che cosa Dove Quando Come Con chi Tutti gli peratori afferenti ai Servizi per la Giustizia Minorile Uso sperimenta- le della “scheda tecnica interservizi” (fase niziale) Negli spazi concordati Nella pratica quotidiana nei mesi di Febbraio Marzo Redigendo ciascuno la parte di competenza all’interno della “scheda tecnica interservizi” nell’ambito di una logica integrata Con i minori Con gli altri sevizi Con le realtà del territorio Pedagogisti ANPE Revisione critica e Verifica d’uso Spazi possibili all’interno della struttura Nei mesi di Febbraio/marzo 2 ore ogni 15 gg. (4 incontri) Confrontando le criticità emerse dall’uso della “scheda tecnica Interservizi” Concertando le necessarie modifiche Con il “gruppo operativo Tutti gli operatori Uso sperimentale della (fase intermedia) nei mesi di Aprile e Maggio (fase finale) Nei mesi di Aprile Maggio 2 ore ogni 15 gg. interservizi”Concertando le ulteriori modifiche Redazione finale della Nel mese di Giugno Con gli strumenti tecnologici Con il “gruppo operativo interservizi” Valutazione progettuale Nel periodo di verifica progettuale dei Servizi Giustizia Minorile Con le operatività d’uso Con l’intero Sevizio Supervisione progettuale opportuni 1 incontro di 2 ore per ogni mese da ottobre 2006 a giugno 2007 Incontro operativo Dirigente C.G.M.

13 DA UN SISTEMA A “CASCATA”…

14 AD UN SISTEMA “CIRCOLARE”
C.G.M. U.S.S.M. MINORI I.P.M. COMUNITA’ C.P.A.

15 Dott.ssa Maria Rosa Mondini Dott.ssa Giovanna Chiricosta
PEDAGOGISTI ANPE Dott.ssa Maria Rosa Mondini Dott.ssa Giovanna Chiricosta Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

16 Soltanto l’ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicità. (P. NERUDA)


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