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IL SEICENTO E IL BAROCCO

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Presentazione sul tema: "IL SEICENTO E IL BAROCCO"— Transcript della presentazione:

1 IL SEICENTO E IL BAROCCO
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2 Il secolo della scienza e della Controriforma
Il Seicento si apre in Europa all’insegna dell’instabilità. Evento centrale fu la Guerra dei Trent’anni ( ), motivata dal contrasto tra Stati cattolici e protestanti, che ha visto consolidarsi gli Stati monarchici di Francia, Spagna e Inghilterra. L’Italia fu assoggettata al potere spagnolo, con le eccezioni della Repubblica di Venezia, dello Stato Pontificio e del Ducato si Savoia. In questo periodo si assiste ad una rivoluzione di pensiero che ha le proprie origini nella ricerca scientifica: il nuovo metodo di analisi sperimentale introdotto da Galileo e Newton avevano come scopo il raggiungimento di una verità dimostrabile con l’esperimento e la ragione. Per questo motivo la Chiesa di Roma promosse un generale processo di indottrinamento dei fedeli, per educarli contro le tesi della Riforma protestante e difendersi dalla minaccia ai propri dogmi teologici rappresentata dalle scoperte scientifiche. Il Seicento è il periodo in cui la Controriforma coinvolge tutte le espressioni artistiche. Piazza San Pietro, Roma

3 Galileo Galilei (Pisa, 15 febbraio 1564 – Arcetri, 8 gennaio 1642) è stato un fisico, filosofo, astronomo e matematico italiano, padre della scienza moderna. Il suo nome è associato ad importanti contributi in dinamica e in astronomia - fra cui il perfezionamento del telescopio, che gli permise importanti osservazioni astronomiche - e all'introduzione del metodo scientifico (detto spesso metodo galileiano). Di primaria importanza furono il suo ruolo nella rivoluzione astronomica e il suo sostegno al sistema eliocentrico e alle teorie copernicane. Accusato di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture, Galileo fu per questo condannato come eretico dalla Chiesa cattolica e costretto, il 22 giugno 1633, all'abiura delle sue concezioni astronomiche, nonché a trascorrere il resto della sua vita in isolamento. Galileo Galilei, Dialogo sopra i due massimi sistemi,

4 Galileo Galilei davanti all’Inquisizione

5 La grandiosità dell’arte barocca
La Chiesa cattolica scelse le arti figurative come mezzo per diffondere e propagandare le proprie idee. Soprattutto a Roma, città simbolo del mondo cattolico, si costruirono nuove chiese, molte di quelle esistenti vennero modificate o ampliate e fu commissionata una grande quantità di opere d’arte. Scopo di queste opere, che dovevano mostrare il trionfo della Chiesa, era quello di stupire e commuovere il fedele: aiutarlo ad usare l’immaginazione e persuaderlo che qualcosa di non reale poteva diventare realtà. L’arte doveva essere rappresentazione, spettacolo. Perciò grande spazio era lasciato alla fantasia, all’esaltazione dei sentimenti, all’illusionismo e alla teatralità. Nel Seicento i dipinti di soggetto religioso spesso volevano mostrare in modo simbolico il trionfo della Chiesa cattolica sui protestanti. Il dipinto di Luca Giordano raffigura San Michele che sconfigge Satana e gli angeli ribelli. Luca Giordano, L’arcangelo Gabriele sconfigge gli angeli ribelli, 1666, Kunsthistorisches Museum, Vienna

6 L’ARCHITETTURA E LA CITTA’ DEL SEICENTO
Le architetture del Seicento – o barocche – sono imponenti e sontuose: gli architetti utilizzano ancora elementi classici, ma li interpretano liberamente, modificandoli e fondendoli alla ricerca di effetti dinamici e scenografici. La città si arricchisce di strade dalle prospettive profonde, collegate a piazze dagli impianti ampi e scenografici. Le cupole ed i campanili delle chiese divengono segni emergenti nelle città, mentre le facciate, con le loro superfici mosse, si impongono sulle vie. LA TEATRALITA’ Per stimolare la partecipazione del fedele all’evento rappresentato, l’artista sottolinea l’aspetto teatrale della sua opera, inserendo le figure entro scenari complessi e studiandone gli effetti visivi. IL DINAMISMO Prevale il senso del movimento: in architettura, superfici concave si alternano a superfici convesse, dando origine a spazi mossi e instabili; le figure scolpite assumono pose al limite dell’instabilità; i dipinti presentano linee compositive trasversali o contrastanti, che ne accentuano il dinamismo. LA TECNICA Gli artisti esibiscono una tecnica elevatissima, in un ricchissimo repertorio decorativo: stucchi, affreschi, mobili, scenografie teatrali. Si assiste alla fusione tra i diversi generi artistici: l’architettura diventa scultura, i materiali della scultura assumono tonalità che l’avvicinano alla pittura. Il marmo finge la ruvida roccia o acquista la morbidezza della seta; il ferro è lavorato simulando la stoffa. Francesco Borromini, Sant’Ivo alla Sapienza, , Roma

7 ARCHITETTURA Una delle costruzioni più significative dell’architettura barocca è Piazza San Pietro. Progettata da Gian Lorenzo Bernini, la piazza è costituita da un gigantesco colonnato, formato da quattro file di colonne e pilastri, che racchiude un vasto spazio ellittico. Il colonnato è collegato alla facciata della basilica da due edifici leggermente divergenti che, a loro volta, delimitano uno spazio trapezoidale. Il colonnato appare sempre diverso a seconda del punto in cui ci si trova all’interno della piazza e vuole rappresentare, come disse lo stesso Bernini, la Chiesa che accoglie tutti i fedeli a braccia aperte. Gian Lorenzo Bernini, Piazza San Pietro, , Roma

8 SCULTURA Gli scultori barocchi preferiscono le forme aperte e mosse usando spesso, in una stessa opera, materiali diversi. L’idea di meraviglia viene resa manifesta attraverso creazioni artificiose, in cui i generi tradizionali (pittura, architettura, scultura) si fondono, superando i limiti ad essi assegnati in passato. Il Baldacchino, realizzato da Bernini nella Basilica di San Pietro, è un’opera di scultura che, per le sue dimensioni, si misura con quelle dello spazio architettonico. Il bronzo dorato simula materiali effimeri, come la stoffa mossa dal vento, mentre la superficie, lavorata come un’opera di oreficeria, investita dalla luce assume effetti pittorici Gian Lorenzo Bernini, Baldacchino di San Pietro, Marmo, bronzo e legno, h m, Roma, Basilica di San Pietro

9 PITTURA Il Seicento è anche il secolo in cui l’arte sacra si differenzia da quella profana. Questa, non condizionata da vincoli religiosi, consente agli artisti nuovi spazi di autonomia. Si sviluppano, così, nuovi soggetti pittorici, caratterizzati da un marcato realismo: la natura morta e la pittura di genere. Annibale Carracci, Macelleria, 1583, olio su tela, 185x266cm, Oxford, Christ Church Picture Gallery

10 PITTURA La luce è uno strumento fondamentale per creare l’illusione: le opere pittoriche presentano forti contrasti chiaroscurali, per effetto della luce radente; le forme emergono dal fondo scuro, determinando una accentuazione espressiva. Esemplare è l’opera di Caravaggio, punto di partenza della pittura europea del Seicento Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, Cena in Emmaus, 1606, Olio su tela, cm 141x175, Milano, Pinacoteca di Brera

11 Aiuto La navigazione degli argomenti può essere effettuata in due modi: in maniera sequenziale utilizzando dal menu principale l‘icona in maniera selettiva cliccando sull’immagine dell’argomento a dimensioni ridotte In ogni pagina sono presenti le icone : diapositiva successiva diapositiva precedente menu principale argomenti credits TORNA MENU ARGOMENTI

12 Il Seicento e il Barocco
Francesco Borromini: Sant’Ivo alla Sapienza - lanterne e campanili Gian Lorenzo Bernini: Apollo e Dafne - David Jan Vermeer: La lettrice in azzurro Gian Lorenzo Bernini: il colonnato e Piazza San Pietro a Roma Caravaggio: Vocazione di San Matteo La natura morta in Europa Click Images Help Next

13 IL CENACOLO IL CENACOLO
Leonardo da Vinci, Refettorio di Santa Maria delle Grazie, Milano, IL CENACOLO ARTE E IMMAGINE

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18 Arte e Immagine - prof. Rudi Corradi
Credits Laboratorio Multimediale di Storia dell’Arte Arte e Immagine - prof. Rudi Corradi BERNINI – PIAZZA SAN PIETRO BORROMINI – SANT’IVO ALLA SAPIENZA BERNINI – APOLLO E DAFNE CARAVAGGIO – VOCAZIONE DI SAN MATTEO LA NATURA MORTA IN EUROPA JAN VERMEER – LA LETTRICE IN AZZURRO Istituto Comprensivo Val Rendena“L. Da Vinci” Scuola Secondaria di 1˚ grado Pinzolo e Madonna di Campiglio Menu argomenti Inizio Uscita


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