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Sebastiano Pulvirenti 1 Cosa chiede lEuropa Sebastiano Pulvirenti Palermo, 15 settembre 2008.

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Presentazione sul tema: "Sebastiano Pulvirenti 1 Cosa chiede lEuropa Sebastiano Pulvirenti Palermo, 15 settembre 2008."— Transcript della presentazione:

1 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 1 Cosa chiede lEuropa Sebastiano Pulvirenti Palermo, 15 settembre 2008

2 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 2 LEuropa fra tradizione ed innovazione: evoluzione sociale e dati di complessità Crisi economica ed industriale Migrazioni Nuovi equilibri in ambito commerciale Cittadinanza plurima e scuole con classi plurilingue Assetto sociale di tipo pluriculturale Formazione continua Quadro delle qualifiche

3 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 3 Dalla complessità della vita sociale comunitaria al cambiamento nellambito dellistruzione Dai processi di assimilazione e di apprendimento delle conoscenze a quelli di rielaborazione delle conoscenze in situazione concreta. Verso un sistema di istruzione a dimensione europea correlato alla complessità della società contemporanea.

4 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 4 Cosa chiede lEuropa al sistema di istruzione La formazione di cittadini in grado di governare la complessità delle situazioni ed i cambiamenti. Il passaggio da un apprendimento basato su acquisizione di conoscenze ad una formazione che presta attenzione a conoscenze, abilità e competenze strutturate in standard definiti.

5 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 5 Linee di tendenza per una dimensione europea dellistruzione Considerare listruzione come iniziale e mai conclusiva (percorsi di istruzione come strumenti per sviluppare altre competenze) Sviluppare le competenze chiave Considerare lo svantaggio sociale ed educativo: compensazione/sostegno/ recupero

6 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 6 Dato che la globalizzazione continua a porre l'Unione europea di fronte a nuove sfide, ciascun cittadino dovrà disporre di un'ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento e caratterizzato da forte interconnessione. Competenze chiave per l'apprendimento permanente: il quadro di riferimento europeo

7 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 7 Key competencies hanno duplice valenza (rendono la persona capace di interagire con gli altri/concorrono alla elevazione del livello di istruzione della società valide per tutti e non per un settore specifico servono ad alimentare lapprendimento lungo tutto larco della vita e ad affrontare novità e cambiamenti di stato sia in ambito personale/sociale sia in ambito lavorativo.

8 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 8 Le otto competenze chiave comunicazione nella madrelingua comunicazione nelle lingue straniere competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia competenza digitale imparare a imparare competenze sociali e civiche spirito di iniziativa e imprenditorialità consapevolezza ed espressione culturale

9 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 9 Le otto competenze chiave di cittadinanza (Regolamento 22.8.2007 Obbligo Istruz.) Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire e interpretare linformazione

10 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 10 Obiettivo di fondo dellistruzione in dimensione europea Sviluppare negli alunni conoscenze, abilità e competenze Formare ogni persona sul piano cognitivo e culturale per affrontare lincertezza e la mutevolezza degli scenari culturali e professionali Sviluppare negli alunni conoscenze, abilità e competenze Formare ogni persona sul piano cognitivo e culturale per affrontare lincertezza e la mutevolezza degli scenari culturali e professionali

11 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 11 Didattica in dimensione europea Orientare la didattica in modo da sviluppare conoscenze, abilità e competenze di tipo strumentale e metodologico

12 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 12 Finalità specifiche della dimensione europea dellistruzione Promuovere la capacità di elaborare metodi Creare situazioni formative di tipo modulare Favorire autonomia di pensiero Costruire saperi

13 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 13 Sviluppo di competenze strumentali Promozione di competenze emotive e psicosociali Processi di riforma e dimensione europea dellistruzione

14 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 14 Le competenze chiave di cittadinanza (Regolamento Obbligo di istruzione) Consapevolezza di sé Imparare ad imparare Progettare Padronanza di sé Agire in modo autonomo e responsabile Motivazione Risolvere problemi Acquisire e interpretare linformazione Abilità sociali Comunicare Collaborare e partecipare Empatia Individuare collegamenti e relazioni

15 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 15 LA STRUTTURA DELLA COMPETENZA EMOTIVA (Daniel Goleman) Consapevolezza di sé Conoscenza stati interiori Riconoscimento emozioni Autovalutazione accurata Fiducia in se stessi Padronanza di sé Dominare gli stati interiori Autocontrollo Adattabilità Assunzione responsabilità Motivazione Avere tendenze emotive Avere impegno Prendere iniziative Possedere ottimismo Abilità sociali Abilità nellindurre risposte desiderabili negli altri Influenza Comunicazione Empatia Consapevolezza delle esigenze e degli interessi altrui Comprensione degli altri

16 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 16 La scelta dellItalia: un curricolo imperniato su quattro assi culturali dei linguaggi matematico storico-sociale scientifico/tecnologico Sono il tessuto per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati allacquisizione delle competenze chiave

17 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 17 Un esempio di obiettivi generali: Lasse dei linguaggi Padronanza della lingua italiana come ricezione e produzione scritta e orale Conoscenza di almeno una lingua straniera Conoscenza e fruizione di molteplici forme espressive non verbali Adeguato utilizzo delle tecnologie dellinformazione e della comunicazione

18 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 18 Stanotte mi sono svegliato con i fischi delle navi. Qualche volta, nel sonno, sento quella paura che arriva dal Bosforo, conosciuta e vissuta da tutti gli abitanti di Istanbul. Tra la notte fonda e lalba, a un certo punto mi sveglio con il fischio di una nave. Quando sento una seconda volta, nel silenzio della notte, questo fischio profondo e forte che suona a lungo ed echeggia nelle colline intorno allo stretto, capisco subito che cè la nebbia. In queste notti suona tristemente, a intervalli regolari, anche il fischio del faro che manda segnali dal punto in cui il Bosforo raggiunge il Mar di Marmara.

19 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 19 Così nel dormiveglia, mi appare davanti agli occhi limmagine di una grande nave che cerca di trovare la sua strada nelle acque mosse dello stretto avvolto dalla nebbia. A quale paese appartiene questa nave? Quanto è grande? Cosa trasporta?Qual è la preoccupazione del capitano sul ponte di comando e quale quella dei suoi collaboratori? Si sono fatti trascinare dalla corrente, travolti da unombra scura che si avvicinava nella nebbia, oppure sono usciti sulla rotta giusta e, accorgendosi di essere su quella sbagliata, mandano segnali davvertimento? Labitante di Istanbul nel dormiveglia, sentendo i fischi della nave che diventano man mano più pressanti e disperati, resta in bilico fra la pena e la preoccupazione, fra un sogno terribile e la curiosità per ciò che succede nel Bosforo …

20 Sebastiano Pulvirenti sepulvi@libero.it 20 Daltra parte, il presentimento che ci sia un disastro, una sciagura tremenda vicino a noi ma tale da non danneggiarci, è il miglior sonnifero per coloro che si svegliano nel cuore della notte. Anche labitante di Istanbul, mentre conta, nel dormiveglia, i fischi della nave, si avvolge nella sua trapunta e si addormenta. Forse nel sogno vedrà se stesso sulla nave nella nebbia, sullorlo del pericolo. In qualunque caso, la maggior parte di costoro, la mattina, dimentica di essersi svegliata nel cuore della notte con i fischi delle navi nella nebbia, proprio come fa con i propri sogni. Ma i bambini o le persone semplici se ne ricordano. Nel momento più banale della vita quotidiana, in coda alla Posta o durante il pranzo, sentiamo dire da uno accanto a noi : Stanotte mi sono svegliato con i fischi delle navi: Orhan Pamuk, Istanbul, Einaudi


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