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L’INQUINAMENTO.

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Presentazione sul tema: "L’INQUINAMENTO."— Transcript della presentazione:

1 L’INQUINAMENTO

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3 INQUINAMENTO DELL’ACQUA
- I VARI TIPI DI INQUINAMENTO DELL'ACQUA - CAUSE DELL'INQUINAMENTO - LE PIOGGE ACIDE - L' INQUINAMENTO DEI MARI - L'INQUINAMENTO DEI FIUMI - SOLUZIONI - DIRETTIVE EUROPEE

4 L'INQUINAMENTO DELL'ACQUA
Sulla Terra sono presenti circa un miliardo e mezzo di metri cubi di acqua, il 97% dei quali costituito da acqua salata dei mari ed il restante 3% costituito da acqua dolce sotto forma di laghi, fiumi, ghiacciai e acque sotterranee. Abitualmente si considera l'acqua un bene illimitato, suddiviso in due sole varietà: dolce e salata. In realtà le acque si possono distinguere n base ad altre caratteristiche:i di tipo fisico (temperatura, colore, torbidità); di tipo chimico (contenuto di sali, di gas, di prodotti chimici); di tipo biologico (presenza di microrganismi). Inquinare l'acqua significa proprio modificarne le caratteristiche in modo tale da renderla inadatta allo scopo a cui è destinata.

5 I VARI TIPI DI INQUINAMENTO DELL'ACQUA
Ci sono diversi tipi di inquinamento: CIVILE – INDUSTRIALE – AGRICOLO.  Alcune sostanze chimiche presenti nell'acqua sono particolarmente pericolose per la salute dell'uomo e per la sopravvivenza di numerose specie viventi. Per esempio il cromo, il mercurio e i solventi clorurati, che rendono tossici e nocivi tutti i rifiuti che li contengono.

6 CIVILE: Deriva dagli scarichi delle città, quando l'acqua si riversa senza alcun trattamento di depurazione nei fiumi o direttamente nel mare

7 INDUSTRIALE: Formato da sostanze diverse che dipendono dalla produzione industriale.

8 AGRICOLO: Legato all'uso eccessivo e scorretto di fertilizzanti e pesticidi, che essendo generalmente idrosolubili, penetrano nel terreno e contaminano le falde acquifere.

9 CAUSE DELL'INQUINAMENTO
Gli scarichi industriali contengono una grande quantità di inquinanti e la loro composizione varia a secondo del tipo di processo produttivo. Il loro impatto sull'ambiente è complesso: spesso le sostanze tossiche contenute in questi scarichi rinforzano reciprocamente i propri effetti dannosi e quindi il danno complessivo risulta maggiore della somma dei singoli effetti. I fertilizzanti chimici usati in agricoltura e i liquami prodotti dagli allevamenti sono ricchi di sostanze organiche che, dilavate dalla pioggia, vanno a riversarsi nelle falde acquifere o nei corpi idrici superficiali. A queste sostanze si aggiungono spesso detriti più o meno grossi, che si depositano sul fondo dei bacini.

10 LE PIOGGE ACIDE Il fenomeno delle piogge acide, che consiste nella contaminazione dell'acqua piovana da parte delle sostanze tossiche presenti nell'atmosfera (anidride carbonica, anidride solforosa, biossido di azoto, ecc..), ha effetti devastanti su foreste, che possono manifestare una riduzione dell'attività di fotosintesi, e su strutture edili, che si deteriorano più rapidamente.

11 L' INQUINAMENTO DEI MARI
L'inquinamento marino è principalmente di origine terrestre, in particolare è una conseguenza dell'immissione di acqua di scarico e di affluenti industriali nei fiumi, che poi portano le sostanze inquinanti al mare. La principale fonte di inquinamento di origine marina è quello da idrocarburi, in particolare delle petroliere, che alcune volte riversano grandi quantità di petrolio nelle acque. Un esempio è il recente disastro ecologico provocato dall'affondamento della nave Prestige, carica di petrolio, vicino alle coste della Spagna e della Francia e quello della petroliera Jessica, lungo le coste delle isole Galapagos. Queste hanno provocato gravi problemi ambientali e molti danni all'uomo e alla sua salute a causa dell'arrivo sulle coste delle sostanze inquinanti che provocano varie malattie infettive, come ad esempio il tifo, il colera la salmonellosi.

12 L'INQUINAMENTO DEI FIUMI
L'acqua che viene utilizzata dalle piante, dagli animali e dall'uomo arriva in buona parte dai fiumi. Se questi sono inquinati, anche la vita è in pericolo. L'uomo è il principale inquinatore perché introduce sostanze chimiche nelle acque, che poi arrivano nei fiumi attraverso fognature, piogge, scarichi industriali.

13 SOLUZIONI Vi sono due tipi di soluzioni al problema dell'inquinamento:
NATURALI: ad esempio i fiumi che sono sempre stati in grado di depurarsi autonomamente perché contengono dei batteri che decompongono le sostanze organiche provenienti dai resti di esseri viventi morti. UMANE: ad esempio i moderni depuratori, nei quali i liquami passano attraverso tre fasi distinte di trattamento. La prima, detta trattamento primario, comprende una serie di processi fisici o meccanici di rimozione dei detriti più grossolani, di sedimentazione delle particelle in sospensione e di separazione delle sostanze oleose. Nella seconda fase, detto trattamento secondario, si ossida la materia organica dispersa nei liquami. La terza fase, detta trattamento terziario, ha lo scopo di rimuovere i fertilizzanti per mezzo di processi chimico-fisici. Ci sono altre soluzioni come la riduzione della concentrazione di inquinanti sottoponendo il materiale ad un trattamento preventivo prima di scaricarlo nella rete fognaria e l'uso di bacini di decantazione o di vasche per la depurazione dei liquami.

14 DIRETTIVE EUROPEE La UE, cioè l'unione Europea, ha stabilito numerose direttive in merito all'inquinamento che gli stati membri dovrebbero trasformare in leggi, ma non è sempre così. Per questo diversi stati, tra cui l'Italia, sono stati richiamati dalla Commissione Europea per non aver messo in pratica alcune leggi per prevenire e curare l'inquinamento idrico. Vista l'importanza della tutela dell'inquinamento, è molto importante rispettare queste regole.

15 INQUINAMENTO ATMOSFERICO
-CENNI SULL'ATMOSFERA - COS'E' L'INQUINAMENTO - L'INQUINAMENTO NELLE AREE URBANE -LO SMOG CLASSICO  -LO SMOG FOTOCHIMICO  -IL BUCO DELL' OZONO -EFFETTO SERRA -EVOLUZIONE DELL’ INQUINAMENTO ATMOSFERICO NEGLI ANNI  -LA RETE DI RILEVAMENTO  -PROTOCOLLO DI KYOTO  -INTERAZIONI TRA L' UOMO E L' AMBIENTE  -RIMEDI PER RIDURRE L'INQUINAMENTO DELL'ARIA

16 CENNI SULL'ATMOSFERA I costituenti principali di un'aria non inquinata sono l'azoto e l'ossigeno, in quantità molto minori l'argon, l'anidride carbonica, il neon, il metano, l'ossido di carbonio, l'ozono, l'anidride solforosa e il biossido d'azoto. L'atmosfera è suddivisa in differenti zone, in base all'andamento della temperatura procedendo dal suolo verso l'alto. La prima zona, partendo dal suolo, viene chiamata troposfera (dal greco mutamento). La zona di atmosfera compresa tra i 15 e 50 km prende il nome di stratosfera, all'interno della quale si trova l'ozonosfera. Dai 50 km agli 80 Km è definita mesosfera, dagli 80 Km ai 400 Km è chiamata termosfera e dai 400 Km si chiama esosfera.

17 COS'E' L'INQUINAMENTO L'inquinamento atmosferico è l'accumulo di una o più sostanze, in concentrazioni tali da modificare le normali condizioni ambientali e di salubrità dell'aria; tali modifiche costituiscono un possibile pericolo per l'uomo e per l'ambiente. Le principali fonti di inquinamento sono le emissioni in atmosfera derivanti dai processi produttivi, dalle attività industriali e artigianali, e dai processi di combustione, riscaldamento e traffico veicolare. Le sostanze inquinanti comunemente misurate sono: monossido di carbonio(CO) ; ossidi di azoto(NOx) ; -ozono(O3); biossido di zolfo(SO2) ; -idrocarburi(HC); polveri totali sospese(PTS) ; particelle sospese.

18 L'INQUINAMENTO NELLE AREE URBANE
L'inquinamento atmosferico delle aree urbane è comunemente detto smog; si possono tuttavia distinguere due tipi di smog con caratteristiche differenti e, sotto alcuni aspetti, contrastanti. Dal nome delle città in qui questi tipi di smog si sono presentati in maniera caratteristica, essi sono chiamati, rispettivamente, smog di Londra (o classico) e smog di Los Angeles (o fotochimico).

19 LO SMOG CLASSICO  Episodi di smog classico si verificano in condizioni di bassa insolazione, bassa velocità del vento e temperatura prossima a 0° C. Gli inquinanti caratteristici prodotti dalla combustione sono anidride solforosa e l'orario caratteristico è quello vicino all'alba. Lo smog si forma per il ristagno dell'atmosfera delle particelle solide e dell'anidride solforosa prodotti dalla combustione a seguito di condizioni meteorologiche favorevoli all'instaurarsi dei fenomeni di inversione termica. Si ha il fenomeno dell'inversione termica quando la temperatura dell'aria diminuisce avvicinandosi al suolo oppure aumenta con la quota invece di diminuire.   

20 LO SMOG FOTOCHIMICO  Lo smog fotochimico si verifica in estate e nelle ore centrali della giornata in presenza di alta insolazione, bassa velocità del vento, temperatura superiore ai 18° C ed è costituito da ossidi di azoto, ozono ed ossido di carbonio prodotto specialmente dal traffico automobilistico. Rispetto allo smog classico, quello fotochimico è caratterizzato da un'attività chimica molto più intensa e presenta una complessa catena di reazioni che hanno luogo sotto l'effetto della luce.  In linguaggio tecnico, il termine si riferisce al miscuglio di gas inquinanti che si forma nella bassa atmosfera per azione della luce solare sulle emissioni antropogeniche, con produzione di gas chimicamente reattivi. Uno dei principali reagenti di queste reazioni fotochimiche è costituito dall' ozono. Questo tipo di inquinamento rappresenta un problema per la salute dell' uomo, degli animali e delle piante. Purtroppo, dato che le reazioni che portano alla formazioni di agenti fotochimici sono molto complesse, e la loro distribuzione è legata alle condizioni meteorologiche, risulta difficile prevederne l’evoluzione e la distribuzione spazio- temporale e prendere conseguentemente i dovuti provvedimenti. Comunque, nonostante il gran numero di sostanze chimiche pericolose presenti, lo smog fotochimico non ha provocato effetti acuti così drammatici come lo smog classico che, durante gli episodi più gravi, ha causato migliaia di morti in eccesso rispetto ai valori normali. I principali effetti dello smog fotochimico sono una forte irritazione agli occhi e difficoltà nella respirazione.

21 IL BUCO DELL' OZONO La terra è circondata da uno strato di ozono che agisce come schermo protettivo alle radiazioni e ai raggi ultravioletti del sole, che sono nocivi per gli animali, le piante e per l'uomo(tumori della pelle, cecità). Senza lo strato di ozono non si può vivere. Ogni anno questo strato si riduce in modo preoccupante, soprattutto al Polo Sud e zone circostanti. Negli anni scorsi è stato rilevato che il naturale assottigliamento stagionale dello strato di ozono, che periodicamente si osserva al di sopra del continente atlantico nei mesi di settembre e ottobre, stava assumendo allarmanti dimensioni. Nel 1985, rilevamenti evidenziano una riduzione del 65% della concentrazione dell'ozono. I responsabili sono stati ritenuti alcuni composti chimici contenenti Fluoro e Cloro (CFC/ODS/HCFC) che venivano utilizzati dall'uomo per esempio nelle bombolette spray, ma anche negli impianti di refrigerazione (frigoriferi, impianti di condizionamento). Da qualche anno l'uso di questi prodotti è stato proibito grazie ad un accordo internazionale e sostituito con altri prodotti meno nocivi. Ciò è stato sufficiente affinché in questi ultimi mesi gli scienziati abbiano notato un'inversione di tendenza nel processo di riduzione dello strato di ozono. Infatti attualmente il buco nell'ozono si sta riducendo, e questo ci può far capire che si possono raggiungere buoni risultati nella lotta all'inquinamento.

22 EFFETTO SERRA Alcuni gas si concentrano nell' atmosfera, impedendo al calore terrestre di disperdersi nello spazio. Se continuiamo a immettere questi gas nell'atmosfera la temperatura aumenterà di 2/4° C nei prossimi 50/100 anni. Il colpevole principale è l' anidride carbonica (CO2), oltre ad altri gas come il metano. L'anidride carbonica è prodotta ad esempio dalla respirazione dell'uomo e degli animali. Al contrario, le piante consumano l'anidride carbonica attraverso la fotosintesi clorofilliana. Quindi, se queste diminuiscono, aumenta la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera e di conseguenza aumenta l'effetto serra. Per ridurre questo problema, bisognerebbe: non distruggere le foreste esistenti e magari piantare altri alberi; eliminare o ridurre il consumo di combustibili fossili, sostituendoli con fonti energetiche rinnovabili (vento, sole, acqua, ecc...).

23 EVOLUZIONE DELL’ INQUINAMENTO ATMOSFERICO NEGLI ANNI
Alla diminuzione del biossido di zolfo hanno contribuito i provvedimenti legislativi e le ordinanze sindacali che hanno imposto il cambiamento dei combustibili impiegati per le attività produttive e favorito l’ uso del metano per il riscaldamento degli ambienti domestici, mentre la diminuzione delle concentrazioni di PTS è stata consentita dall’ uso di combustibili più pulite meno ricche di particelle carboniose, e dalla chiusura di grossi impianti industriali. Alla diminuzione delle emissioni di NOx e di CO sta contribuendo, tra l’ altro, il rinnovo del parco autoveicolare, attuato con auto catalizzate e revisionate in seguito all’ adozione del provvedimento del cosiddetto “ bollino blu”. Benché negli ultimi anni, ad eccezione dell’ ultimo inverno non siano stati adottati provvedimenti d’ emergenza per il contenimento dell’ inquinamento atmosferico, non si deve pensare ad un miglioramento stabile e definitivo. IL problema più urgente da risolvere resta quello delle emissioni indirette. Tra queste ricordiamo la dispersione degli idrocarburi dai distributori di carburante, lo spreco di combustibile per cattiva combustione e per cattivo isolamento termico degli ambienti e l’ uso scorretto o la cattiva manutenzione degli autoveicoli. In generale si può comunque affermare che la quantità dell’ aria a Milano è notevolmente migliorata negli ultimi anni, infatti non si registrano più valori inquinanti eccezionalmente alti e persistenti. Oggi, in inverno i problemi maggiori sono costituiti soprattutto dalle polveri fini inalabili, inquinante per il quale la legge ha fissato solo recentemente i limiti. Gli episodi più acuti di inquinamento atmosferico si verificano, a Milano, tra la metà di novembre e la metà di febbraio e tra la metà di giugno e di agosto.

24 LA RETE DI RILEVAMENTO  L’Ente che si occupa del controllo della qualità dell’aria in Provincia di Milano è l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’ Ambiente della Lombardia (ARPA). Le stazioni di Milano e Provincia che rilevano gli inquinanti e vari parametri meteorologiche sono quarantotto. Ogni cabina ha caratteristiche particolari ed è dotata di diversi apparecchi per la misurazione degli inquinanti. È importante quindi migliorare il funzionamento e l’ attendibilità degli strumenti di rilevamento al fine di avere dati più attendibili e ridurre quelle apparecchiature che misurano le sostanze non più presenti ai livelli significativi. Ultimamente sono stati tolti alcuni misuratori di biossido di zolfo.

25 PROTOCOLLO DI KYOTO Sono stati organizzati incontri tra scienziati e politici di molti paesi del mondo per trovare soluzioni a questo problema, in particolare è importante l'accordo di Kyoto, in cui si propone l'obiettivo di una riduzione del 5,2% delle emissione di gas-serra. L'Europa sembra decisa a ratificare il protocollo di Kyoto, gli Usa NO. Qui si può leggere l'intero documento in italiano: protocollo di Kyoto

26 INTERAZIONI TRA L' UOMO E L' AMBIENTE
Qualsiasi forma di vita, in particolare quella umana altamente organizzata, tende a modificare l' ambiente attorno. Infatti l' ambiente possiede i mezzi per farla tornare alla normalità le variazioni. Riscontrando nel caso di immissione di sostanze inquinanti di aree ristrette in cui ostacoli geografici impediscono la dispersione e il rimescolamento delle aree. Nelle aree ad elevata concentrazione produttiva o abitativa.

27 RIMEDI PER RIDURRE L'INQUINAMENTO DELL'ARIA
Dotare gli autoveicoli di marmitta catalitica, perché in essa avvengono reazioni chimiche che riducono le emissioni nocive del 90%. Realizzazione di zone a traffico limitato; Realizzazione di barriere verdi; Potenziamento dei mezzi pubblici; Domeniche ecologiche; Adozione del "bollino blu”; Taxi collettivo; Le targhe alterne; I mezzi elettrici o con mezzi con motori a inquinamento ridotto.

28 INQUINAMENTO DEL SUOLO
- LE CAUSE DELL'INQUINAMENTO DEL SUOLO -CONSEGUENZE -I RIFIUTI TOSSICI E NOCIVI -RICICLAGGIO -TECNOLOGIE DI SMALTIMENTO -INCENERIMENTO

29 LE CAUSE DELL'INQUINAMENTO DEL SUOLO
Le cause dell'inquinamento del suolo sono: i rifiuti solidi, liquidi, gassosi. I rifiuti solidi sono la carta, il vetro, la plastica, pile scariche, medicinali scaduti e rifiuti organici. Alcuni sono rifiuti biodegradabili (rifiuti organici) , altri invece no ( carta, vetro, e altri) . Questi ultimi, per essere smaltiti, vengono buttati nelle discariche. In certi paesi, come il nostro, esiste un altro tipo di smaltimento: la raccolta differenziata. Altri tipi di rifiuti prodotti dall'uomo sono i rifiuti liquidi che comprendono insetticidi, fertilizzanti, concimi chimici, mercurio, medicinali liquidi scaduti, liquidi di pile usate. Questi rifiuti si sono rivelati molto dannosi per l'ambiente poiché inquinano l'acqua delle falde. Ci sono anche i rifiuti gassosi come il CFC che viene espulso dalle bombolette al momento dell'uso.

30 CONSEGUENZE Le conseguenze sono,come abbiamo detto prima i rifiuti, dopo essersi depositati sul terreno, creano gravi danni all'ambiente e di conseguenza all'uomo. I rifiuti più dannosi sono soprattutto i CFC, i medicinali scaduti, il liquido delle pile e tantissimi altri prodotti. Altre conseguenze dell'inquinamento, anche se meno dannose, sono dovute ai rifiuti solidi(carta, vetro, plastica ecc.) che, non essendo biodegradabili, rimangono a lungo sul suolo fino a quando qualcuno li raccoglie.

31 I RIFIUTI TOSSICI E NOCIVI
Vengono classificati rifiuti tossici e nocivi tutti i rifiuti industriali e urbani che contengono sostanze tossiche come ad esempio l'arsenico, il mercurio cromo e il piombo. Tali sostanze, in quantità o concentrazioni molto elevate possono dare problemi all'uomo. I rifiuti tossici sono gassosi, solidi o liquidi. Un'altra causa dell'inquinamento è costituita dalle sostanze radioattive, che nuocciono gravemente alla salute degli organismi viventi, soprattutto se questi vengono sottoposti alle radiazioni per lungo tempo. I rifiuti radioattivi provengono da particolari lavorazioni (ad esempio dell'uranio) che avvengono nei laboratori di ricerca, in alcune industrie e in alcuni ospedali.

32 RICICLAGGIO I rifiuti venivano riciclati fin dall'antichità.
Nel medioevo i metalli venivano fusi e rifatti in altri oggetti di più o meno la stessa importanza. Oggi vengono separati meccanicamente da quelli leggeri. Ci sono vari sistemi tra cui la frantumazione, la selezione magnetica e la selezione gravitativa. Un altro sistema è quello di ridurre i rifiuti in fanghiglia in una macchina detta strappolatore a umido. I rifiuti vengono mischiati con acqua e sminuzzati fino a ricavare una poltiglia di piccoli pezzi. Poi con uno dispositivo magnetico vengono estratti i pezzi di ferro più voluminosi. La poltiglia ripulita poi viene immessa in una centrifuga che divide i rifiuti pesanti (vetro, metallo, ceramiche) e poi vengono inviati ad un impianto per il recupero del vetro e dei metalli.

33 TECNOLOGIE DI SMALTIMENTO
Il sistema di smaltimento di rifiuti più comune è quello dell'affidamento alle discariche , il resto dei rifiuti prodotti viene bruciato negli inceneritori e solo una piccola parte viene inviata negli impianti di compostaggio e riciclaggio. In Italia solo il 7% dei rifiuti prodotti viene riciclata e così è stata messa una legge che dice che le amministrazioni locali provveda a fare raccolte differenziate così che si incoraggi il riciclaggio.

34 INCENERIMENTO Negli inceneritori convenzionali i rifiuti vengono bruciati su griglie mobili producendo anidride carbonica, ossidi di zolfo, ossidi di azoto, gas inquinanti e scorie non gassose tipo ceneri, polveri e residui solidi incombustibili. Però certe volte l'emissione di polveri nocive e gas che vanno a riversarsi nei fiumi viene ridotta al minimo mediante la depurazione dei fiumi.

35 INQUINAMENTO NUCLEARE
L' INCIDENTE DI CHERNOBYL EFFETTI DI UNA BOMBA

36 INQUINAMENTO NUCLEARE
Una reazione nucleare è una reazione che avviene all'interno degli atomi, cioè coinvolge il nucleo atomico. Alcune reazioni sono spontanee, ad esempio i nuclei radioattivi espellono una parte di sé. Altre volte, le reazioni si possono provocare con acceleratori di particelle, ossia con delle macchine nelle quali le particelle sono spinte con grande velocità contro bersagli materiali e colpiscono i nuclei che reagiscono in vari modi;cioè si modificano e a volte distruggono,emettendo radiazioni.                                      Esistono due tipi di reazioni fissione e fusione.

37 LA FUSIONE La fusione avviene quando due nuclei atomici si uniscono formando il nucleo atomico di un diverso elemento. La somma delle masse dei nuclei di partenza è superiore alla massa del nucleo ottenuto. Anche in questo caso,la massa andata persa si è trasformata in energia. Queste reazioni avvengono quotidianamente nell'universo. Le stelle compiono un “ lavoro di fornaci” enormi che trasformano sostanze leggere in altre più pesanti attraverso il processo di fusione nucleare e danno origine a elementi più leggeri attraverso la fissione durante i fenomeni esplosivi che avvengono generalmente al termine della loro vita. Sulla terra la fissione e la fusione non avvengono spontaneamente a causa delle enormi pressioni e temperature che sarebbero necessarie. Fino ad oggi, questi tipi di reazioni sono state provocate essenzialmente in due modi. A scopo pacifico sono stati costruiti dei reattori nucleari al cui interno sono state create le opportune condizioni di pressione e temperatura. A scopo bellico, le reazioni nucleari sono state utilizzate per creare potentissime bombe.

38 LA FISSIONE La fissione avviene quando un nucleo atomico si divide in due frammenti La somma delle masse di questi due frammenti è inferiore alla massa del nucleo originario. La massa andata persa si è trasformata in energia secondo la famosa equazione di Albert Einstein: E=mc2dove “m” indica la massa persa, “c” è la velocità della luce (circa 3x108 m/s) ed “E” è l'energia ottenuta. Fino ad oggi, questi tipi di reazioni sono state provocate essenzialmente in due modi. A scopo pacifico sono stati costruiti dei reattori nucleari al cui interno sono state create le opportune condizioni di pressione e temperatura. A scopo bellico, le reazioni nucleari sono state utilizzate per creare potentissime bombe.

39 L' INCIDENTE DI CHERNOBYL
L'incidente del reattore n°4 della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, si verificò durante una fase di spegnimento programmato per il 25 aprile 1986 per le normali esigenze di manutenzione dell'impianto.Lo scopo era quello di verificare se, in caso di caduta dell' alimentazione elettrica dell' impianto il gruppo turbina – alimentazione fosse in grado, durante il moto iniziale, di spegnersi correttamente. L'esperimento fatale avvenne alle ore 1:00 del 25 aprile 1986: lo staff venne incaricato di condurre l'esperimento, e iniziò a ridurre l'energia del reattore n° 4, inizialmente pari a 3200 mwt con l'obbiettivo di raggiungere mwt. La potenza viene ridotta sempre di più, dopo 12 ore il livello è a 1600 mwt. Alla 1:00 del 26 aprile la potenza del reattore numero 4 si stabilizza al livello di 200mwt nel tentativo di portarla al livello fissato.  Non si riesce ad alzare il livello di potenza. Vengono azionate altre due pompe di circolazione in aggiunta alle sei gia operanti. Ore 1:10 del 26 aprile l'azionamento delle pompe aggiuntive produce un forte squilibrio nella struttura termoidraulica del reattore. Alle ore 11:22:30 il computer di controllo avvisa gli operatori che è necessario procedere all'immediato spegnimento del reattore, ignorando l'avvertimento, si dà inizio alla procedura. Ore 1:23 :04: il reattore continua ad operare alla potenza di 200 mwt senza che il calore prodotto nel nocciolo venga asportato efficacemente.  Si ha una netta riduzione della portata del refrigerante attraverso il nocciolo. Ore 1:23:40, sulla base delle indicazioni strumentali, gli operatori si rendono conto della pericolosità della situazione. Il capo squadra ordina di bloccare il reattore immediatamente.

40 EFFETTI DI UNA BOMBA Il primo effetto ,di un'esplosione, è quella dell'onda d'urto cioè e quell'effetto che avviene nell'area circostante alla zona di esplosione dove l'aria viene compressa e quindi provoca un'altissima pressione su muri persone ecc.... causando danni elevati e un certo numero di vittime. La differenza tra onda d'urto di un'esplosione nucleare e quella di una normale bomba e che nel primo caso l'onda d'urto raggiunge la distanza di qualche chilometro,nel secondo caso raggiunge qualche decina di metri. Il secondo effetto è la generazione di calore in grande quantità; una normale bomba provoca temperature di qualche migliaio di gradi, cioè capace di provocare incendi. Nel caso di una bomba termonucleare la temperatura raggiunge circa milioni di gradi , cioè capace di provocare danni più elevati.  l'ultimo effetto immediato di una esplosione nucleare è legato allo sprigionamento di radiazioni. esistono diversi tipi di radiazioni :i raggi g e i raggi beta. i raggi gamma sono delle onde elettromagnetiche, come la luce o le onde radio, ma sono molto più energetiche Invece i raggi b sono dovuti alla emissione veloce di elettroni dal nucleo. Le piogge radioattive o “Fall-out”: al momento di una esplosione nucleare polveri o terra vengono sollevati dal terreno e si mescolano con minute porzioni radioattive dai resti di un 'esplosione. Questo materiale è composto da polveri che possono essere trasportate nell'atmosfera anche a migliaia di chilometri di distanza grazie alle correnti atmosferiche sempre in movimento. Quindi esso ricade attraverso la pioggia, quando è ancora radioattivo che può depositarsi nel midollo spinale delle ossa e provocare la leucemia,o lo iodio che si deposita nella tiroide e ne provoca il cancro. L'inverno nucleare: questo effetto è una delle possibili conseguenze di più esplosioni nucleari. Ognuna di esse solleverà una grande quantità di polveri che per mesi rimarranno sospese nell'atmosfera. La quantità di tali polveri sia sufficiente per “bloccare” raggi del sole e provocare quindi un abbassamento della temperatura media del pianeta di qualche grado, ciò sarebbe sufficiente a provocare la scomparsa di molte specie animali e vegetali.

41 INQUINAMENTO ACUSTICO
-CAUSE -RIMEDI -ARTICOLI DI GIORNALE

42 CAUSE L'inquinamento acustico è un insieme di suoni sgradevoli riversati nell'ambiente senza nessuna preoccupazione per gli effetti dannosi che possono produrre.  Alcune cause dell'inquinamento acustico sono gli impianti industriali, la musica ad alto volume e il  traffico e i trasporti in generale.   Le conseguenze di questo tipo di inquinamento possono essere: stanchezza ansia irritabilità insonnia disturbi gastrici (dello stomaco) disturbi cardiaci (del cuore).

43 RIMEDI Esistono diversi modi per ridurre l'inquinamento: agendo sulle fonti riducendo il disturbo causato dal rumore mediante una separazione geografica tra zone residenziali e zone industriali adottando misure cosiddette di protezione passiva. Più specificamente:                     SUL LAVORO: Esistono speciali cuffie che proteggono dal rumore, oppure si può ridurre il rumore mettendo la macchina su supporti di gomma. IN CASA:  Spesso i rumori entrano in casa attraverso porte e finestre, perciò si potrebbero montare infissi con doppi vetri, per attutire i rumori.

44 ARTICOLI DI GIORNALE Sulla stampa si trovano spesso articoli che parlano del problema dell'inquinamento acustico: ne riporto alcuni da Kataweb Salute: “le regioni più rumorose sono la Lombardia, dove in città come Milano si raggiungono i 75 dB mentre il limite massimo ammesso è di 65 dB”. la Nazione, 15 maggio2001 “la popolazione di varie città si lamenta per il rumore assordante dei clacson e dei camion , in particolare Firenze, nel Lazio e in Lombardia. Le regioni dove la popolazione si lamenta di meno sono il Molise e la valle d' Aosta”.

45 INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
-CAUSE E CONSEGUENZE -SOLUZIONI -LEGGI

46 CAUSE E CONSEGUENZE Le cause dell'inquinamento elettromagnetico sono i campi elettrici a radiofrequenza e i campi magnetici a bassa frequenza:  campi magnetici a bassa frequenza: questi sono i campi normalmente prodotti da elettroni e da elettromagneti campi elettrici a radiofrequenza: campi prodotti da ripetitori radio/tv, ripetitori telefonia, ricetrasmettitori. Tra i danni maggiori causati dalle esposizioni ai campi elettromagnetici ci sono i tumori, le leucemie, l'insonnia o la depressione; per quanto riguarda la sovraesposizione ai campi a radiofrequenza, il pericolo per prolungati periodi di esposizione potrebbe essere la comparsa di tumori in genere. Si comprende quindi l'importanza di far verificare la distanza della propria abitazione ai campi elettromagnetici. Il rischio diventa ancora più alto quando oltre all'inquinamento esterno si sommano i vari campi prodotti internamente alle abitazioni dagli elettrodomestici nell'arco della giornata. Anche i telefoni cellulari emettono radiazioni, infatti si ha paura per gli utilizzatori dei cellulari perché potrebbero sviluppare alcune forme di cancro. A Sidney si è fatto un esperimento su dei topi che erano stati predisposti geneticamente a sviluppare linfomi, cancri dei globuli bianchi del sangue. Metà dei topi furono esposti a radiazioni simili a quelle prodotte dai comuni telefonini per 30 minuti due volte al giorno. Dopo 18 mesi i topi esposti alle radiazioni avevano da due a quattro volte più linfomi rispetto ai topi che non erano stati esposti. Questo dimostra una delle malattie che potrebbero avere gli utilizzatori dei cellulari.

47 SOLUZIONI Per difendere i siti abitativi:
Fate eseguire una accurata misurazione delle onde elettromagnetiche sia esterne che interne alla Vs. abitazione. Scegliete, con il consiglio di un esperto, i materiali e le tecnologie per la protezione elettromagnetica ed i consigli di protezione (distanza di sicurezza) che Vi permetteranno di abbattere notevolmente l' elettrosmog. Fate eseguire dei test comparativi sull' efficacia della schermatura prima e dopo l' intervento di bonifica.

48 LEGGI In Italia esiste la Legge n° 36/2001: legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici e elettromagnetici. Questa legge si preoccupa di La funzione di vigilanza ha un carattere più generale e riguarda: il rispetto dei limiti di esposizione la verifica dei valori di attenzione, il perseguimento degli obiettivi di qualità, sia con riferimento agli impianti ce si andranno a realizzare, sia nel corso dell’esecuzione dei piani di risanamento relativi a impianti già esistenti, accertare violazione delle misure a tutela del paesaggio,  osservanza prescrizioni previste nell’autorizzazione, concessione o licenza rilasciate per la realizzazione degli impianti, accertare violazione delle disposizioni sull’etichettatura degli apparecchi di uso domestico. E prevede sanzioni amministrative e pecuniarie per chi supera i limiti.

49 INQUINAMENTO LUMINOSO
-CAUSE E CONSEGUENZE -LEGGI E RIMEDI

50 CAUSE E CONSEGUENZE Quando l'uomo immette luce di notte nell'ambiente esterno, al di fuori degli spazi che è necessario illuminare, e altera così la quantità naturale di luce presente, produce una forma di inquinamento chiamato “inquinamento luminoso”. Questo inquinamento è un problema per tutti perché a poco a poco ci priva della possibilità di vedere il cielo stellato, che non è solo un bellissimo panorama da proteggere, ma anche un mezzo per avvicinarci alla natura, alla scienza e alla cultura, ma soprattutto è un problema per gli astronomi perché la luce dispersa verso l'alto crea uno sfondo luminoso e non gli consente di vedere gli astri.

51 LEGGI E RIMEDI Esistono alcune leggi per contenere la crescita dell'inquinamento luminoso: dal 1996 è in discussione al senato la proposta di legge 751 che riguarda le misure urgenti per il risparmio energetico ed il contenimento dell'inquinamento luminoso; la regione Veneto ha approvato la legge regionale 22/97 che riguarda le norme per la prevenzione dell'inquinamento luminoso.  Esistono poi alcuni rimedi ad esempio: limitare l'intensità dell'illuminazione limitare la durata di illuminazione limitare la dispersione di illuminazione

52 INQUINAMENTO TERMICO -INQUINAMENTO TERMICO -RIMEDI -LEGGI

53 INQUINAMENTO TERMICO La pericolosità è data da tre fattori:
la diffusione ( moltissime industrie, anche quelle che non immettono sostanze tossiche nei corsi d'acqua, raffreddano i loro impianti utilizzando le acque dei bacini naturali )  la scarsa appariscenza ( è un inquinamento che non tocca direttamente l'uomo e non si “vede” )  la lentezza con cui agisce ( l' aumento di pochi gradi in mesi o anni della temperatura di un corso d'acqua altererà gli ecosistemi in tempi lunghi ) .   

54 RIMEDI L'inquinamento termico si verifica quando le industrie riversano nel mare o nei fiumi tonnellate di acqua calda usata per il raffreddamento dei loro macchinari.L'aumento della temperatura porta a una variazione dei processi vitali e alla morte della flora batterica, tanto utile nei processi di autodepurazione dell'acqua. Nei casi più gravi si verificano una moria di pesci e l'allontanamento di quelli che non sopportano temperature elevate. Un modo per prevenire o ridurre l'inquinamento termico sarebbe quello di utilizzare l'acqua calda usata per il raffreddamento dei macchinari per riscaldare le abitazioni o per l'allevamento dei pesci tropicali. Solo che per far questo le case devono essere vicine alle centrali e nessuno vuole abitare in queste zone.

55 LEGGI Le leggi n. 319 e n. 650 impongono, per gli scarichi superficiali in ambienti idrici, il rispetto dei seguenti punti: 35 °C come valore massimo della temperatura dello scarico nel punto di immissione nel corpo ricevente; 3 °C come massimo sovralzo termico, rispetto alla temperatura del corpo naturale, entro m dal punto di immissione.


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